LEGAMBIENTE TERRACINA LANCIA UNA PETIZIONE SU PIATTAFORMA CHANGE.ORG PER SPINGERE COMUNE DI TERRACINA E REGIONE LAZIO A COSTITUIRSI PARTE CIVILE NELLA PROSSIMA UDIENZA DEL PROCESSO PROINFANTIA DEL 21 APRILE E SI PREPARA PER ALTRE AZIONI.

Terracina, 9 aprile 2022                                              Comunicato Stampa n. 229

Legambiente Terracina, da sempre molto attiva sulla vicenda Proinfantia, e costituenda parte civile nel processo nella prossima udienza del processo del 21 aprile, ha lanciato una petizione popolare sulla piattaforma CHANGE.ORG per spingere il Comune di Terracina e la Regione Lazio, individuate come parti offese nella ordinanza di rinvio a giudizio della Procura della Repubblica di Latina per ipotesi di reato di lottizzazione abusiva e altri reati commessi, a costituirsi parti civili.

Legambiente Terracina, coadiuvata dal Centro di Azione Giuridica di Legambiente Lazio e da Legambiente Nazionale, si è fin dall’inizio impegnata per scongiurare la imponente lottizzazione costiera, fino al sequestro del lotto poi confermato dal Tribunale del Riesame e aveva chiesto audizione in Commissione Urbanistica Regione Lazio per provare a rappresentare tutte le problematiche legate al quadro di recepimento normativo della Legge n.7 sulla rigenerazione urbana a Terracina, giudicandolo pericolosamente carente e rischioso, impegnandosi poi nella revisione del PTPR, purtroppo constatando una carenza di tutela per la fascia costiera di Terracina, fino alla predisposizione dell’atto di costituzione di parte civile nella udienza del processo dell’11 gennaio poi rinviata al 21 aprile prossimo, , pubblicando diverse dichiarazioni e comunicati stampa. Durante l’ultimo anno sono state molteplici le fonti di preoccupazione sul versante edilizio per Legambiente  https://legambienteterracina.wordpress.com/2021/12/31/legambiente-terracina-di-fronte-alla-ennesima-triste-notizia-di-oggi-di-un-nuovo-sequestro-di-un-cantiere-edilizio-ricorda-il-31-dicembre-data-del-sequestro-del-cantiere-proinfantia-e-prepara-la-co/, a Terracina, città turistica ma già gravata da uno storico abusivismo edilizio, da un litorale ormai cementificato, da un pesante indice di consumo di suolo e da una cronica carenza di verde e parcheggi.

“Come forse molti ricorderanno, l’allora Vicesindaco e Assessore all’Urbanistica Pierpaolo Marcuzzi, rinviato a giudizio nello stesso processo Proinfantia per rivelazione di segreto d’ufficio e oggi ancora agli arresti domiciliari per altre ipotesi di reato, mi aveva pesantemente attaccato, in qualità di Presidente del Circolo locale di Legambiente impegnata nella vicenda, durante il Consiglio Comunale straordinario dedicato proprio alla vicenda Proinfantia del 25 gennaio 2021. La Procura di Latina, in seguito al sequestro e dopo mesi di indagine aveva deciso di rinviare a giudizio i vertici della società, il tecnico progettista, un funzionario e dirigente comunali e l’ex Vice Sindaco e Assessore all’Urbanistica, confermando tutte le risultanze delle indagini, scaturite anche da nostre analisi e segnalazioni. In questi giorni di attesa per l’udienza prossima del processo Proinfantia del 21 aprile, udienza in cui ci auguriamo venga accolta la nostra richiesta di costituzione di parte civile, non avrei mai pensato di dover leggere sugli organi di informazione che il Comune di Terracina invece si appresta, quasi provocatoriamente a mio avviso, a rilasciare autorizzazioni per un nuovo progetto, e della stessa Società costruttrice i cui vertici sono sotto processo, sullo stesso lotto sequestrato, mentre il Sindaco pro-tempore Roberta Tintari, non ha mai confermato finora, pur sollecitata da più parti, la sua partecipazione in rappresentanza del Comune come parte civile al processo. Qualche giorno fa l’azione meritoria del nostro Circolo è stata perfino menzionata da una interrogazione al Consiglio e alla Giunta Regionale, fatta sull’argomento Proinfantia dal Consigliere Regionale Marco Cacciatore, Presidente della Commissione Urbanistica Regionale, interrogazione in cui si chiedeva, tra l’altro, alla Regione Lazio di costituirsi anch’essa parte civile nel processo” dichiara Anna Giannetti, presidente Circolo Legambiente Terracina e Consigliere Nazionale della Associazione.

TESTO E LINK ALLA PETIZIONE

Al Sindaco pro-tempore di Terracina Roberta Tintari e la sua Giunta e al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e alla sua Giunta di costituirsi parte civile nel procedimento penale istruito in relazione alla vicenda Proinfantia avanzando la richiesta risarcitoria per i danni subiti in conseguenza dei fatti occorsi, nei termini temporali e nelle modalità previste dalla legge.

PERCHÈ

Come noto, in conseguenza del sequestro dell’area Proinfantia di Terracina, un pregiato lotto costiero con un immobile storico da sempre adibito ad usi sociali ed una delle ultime aree verdi rimaste davanti ad un litorale cementificato, per il quale il Comune di Terracina aveva autorizzato con Permesso di Costruire n. 6726 del 22 dicembre 2020, la costruzione di un impattante lottizzazione residenziale, la Procura della Repubblica di Latina aveva disposto un rinvio a giudizio dei vertici della Società proponente, di tecnici progettisti, di funzionari e dirigenti comunali e dell’assessore all’urbanistica con ipotesi di reato di lottizzazione abusiva e altri reati connessi, identificando il Sindaco pro-tempore di Terracina e il Presidente pro-tempore della Regione Lazio come parti offese. La prima udienza presso il Tribunale di Latina dell’11 gennaio scorso si è conclusa con un rinvio al prossimo 21 aprile.

A quanto si è appreso dalle notizie apparse ultimamente sugli organi di informazione, la stessa Società proponente ha nel frattempo sottoposto una nuova istanza con un nuovo progetto per ottenere un nuovo permesso di costruire sullo stesso lotto ancora sequestrato e il Comune di Terracina ha già provveduto a rilasciare una nuova autorizzazione paesaggistica, in previsione di un prossimo Permesso di Costruire e questo ha sicuramente preoccupato la cittadinanza.

L’art. 74 del Codice di Procedura Penale prevede che “…l’azione civile per le restituzioni e il risarcimento del danno di cui all’art. 185 c.p. può essere esercitata nel processo penale dal soggetto al quale il reato ha recato danno ovvero dai suoi successori universali nei confronti dell’imputato…” il Comune di Terracina  e la Regione Lazio sono stati direttamente danneggiati dal reato ipotizzato di lottizzazione abusiva, sia sotto il profilo del danno patrimoniale che di quello non patrimoniale.

L’art. 91 ss c.p.p. riconosce agli enti esponenziali la possibilità di intervenire nel processo per far valere i diritti e le facoltà attribuiti alla persona offesa dal reato; tra le finalità di tutela riconosciute al Comune di Terracina e alla Regione Lazio rientra quella di garantire il territorio e l’ambiente dei propri cittadini.

LEGAMBIENTE TERRACINA ANIMAL HELP: SI È APPENA CHIUSO CON LA PRESENTAZIONE DELLE OFFERTE IL BANDO SUL CANILE DA OLTRE UN MILIONE DI EURO IN 4 ANNI. UN BANDO CHE HA AVUTO UNA STORIA COMPLESSA E TORTUOSA CON UNA SERIE DI ANNULLAMENTI E REVOCHE IN AUTOTUTELA E CHE CI SEMBRA LACUNOSO, CON PREMIALITA’ PER CANILI PRIVATI DOVE ALLOCARE CANI IN ESUBERO, E CON UN MODELLO DI GESTIONE DEI FELINI NELLA NOSTRA CITTA’ ALQUANTO CARENTE.

Terracina, 1 aprile 2021                              Comunicato Stampa n. 227

Legambiente Terracina Animal Help esprime una certa preoccupazione per il bando sul canile di Terracina. Dopo tanti stop and go e bandi prima pubblicati e poi revocati senza capirne fino in fondo la motivazione, circa un mese fa è uscito il nuovo bando per la gestione del canile di Terracina con Determinazione N. 328 del 28/02/2022, bando ormai chiuso con la presentazione delle offerte. Il Bando concerne il Servizio di Custodia, Mantenimento e Cura degli animali accalappiati sul territorio del Comune di Terracina per una durata di 4 anni e complessivi € 1.268.651,60.

La scelta di effettuare una gara al ribasso anziché puntare a rafforzare questa riconosciuta eccellenza cittadina, manifesta ancora una volta un chiaro indirizzo verso strutture esterne, che in alcuni casi si sono rivelate già deficitarie. Ricordiamo tra queste il famoso canile di Borgo Hermada,  convenzionato con il Comune dal 2015 (Convenzione n.683 del 10 giugno 2015), a cui erano stati affidati circa 150 cani e 50 gatti. Tale canile, apprendiamo dalla stampa, nel 2019 viene sequestrato dalla Procura di Latina perché trovato privo delle necessarie autorizzazioni sanitarie, con animali tenuti in strutture con standard ben distanti da quelli previste dalla legge, con numerose strutture precarie, e con alcuni animali in cattivo stato di salute.

Ebbene, da un’attenta analisi, condotta anche con l’aiuto di esperti di Legambiente Animal Help,  risulta chiaro che questo bando possa favorire (premiando l’offerta tecnica che comunque pesa per il 70% nella aggiudicazione) tutti gli Enti Appaltatori che hanno canili privati invece che rafforzare la gestione comunale del canile. È evidente infatti che la struttura del Canile Comunale avrebbe bisogno di manutenzione straordinaria così come di un riallestimento degli spazi e di altri box ma di questo impegno non si fa menzione nel bando, anzi, si rovescia la responsabilità sull’Ente appaltatore imponendo “interventi di manutenzione degli impianti del canile attraverso interventi programmati e tempestivi di ripristino delle situazioni di degrado estetico, funzionale e agronomico”, così come invece notiamo che le modalità di organizzazione del canile esterno privato hanno un punteggio elevato (11) nella offerta tecnica!

Inoltre notiamo, en passant, che i servizi per i quali i Comuni devono compartecipare con la ASL, ovvero una sorta di Pronto Soccorso Veterinario (PSV), presentano costi che risulterebbero “annegati” nel costo giornaliero di gestione, anche se esso invece necessiterebbe di strutture, risorse, metodi, strumenti, personale adeguato e adeguatamente remunerato e tutto cio’ con il rischio di non garantire un servizio adeguato e comunque di scarsa qualità. È vero che, come ampiamente pubblicizzato dalla Amministrazione Comunale nel 2019, all’interno della attuale struttura esiste già un Canile Sanitario dotato di sala chirurgica, ma non è ancora ben strutturato per far fronte a tutte le necessità di un PSV, con personale addetto ancora scarso, con un giorno solo di sterilizzazioni alla settimana, chiaramente inadeguato alle esigenze degli animali in città, come testimoniano molti volontari.

Il bando poi tratta i gatti in forma residuale ed ambigua, attribuendo alla modalità di allestimento e organizzazione del gattile solo 5 punti di offerta tecnica. In particolare si fa riferimento, ad eventuale cattura dei gatti randagi (ci auguriamo per esclusivi motivi di emergenza sanitaria visto che è espressamente vietato dalla legge vigente!) con richiesta all’Ente Appaltatore di “custodire, con personale dotato di esperienza, presso la propria struttura, i cani e gatti randagi catturati sul territorio di Terracina e comunque tutti i cani e gatti su richiesta dell’amministrazione comunale”. A tale proposito il Comune di Terracina ha recentemente provveduto all’acquisto di “casette per il ricovero dei gatti” riconoscendo implicitamente che il gattile, nonostante esso sia menzionato nel bando come di fatto già esistente, sembrerebbe invece da realizzare ex novo, e ha pubblicato un bando per la assegnazione delle casette rimanenti alle colonie feline riconosciute dalla ASL.

In sintesi, il nostro timore è che con questo bando possa venire vanificato quanto fatto fino ad oggi nel Canile di Terracina, un presidio per la salvaguardia del benessere animale considerato che, ci duole sottolineare,  la nostra città purtroppo è priva di un referente unico dedicato solo alla tutela e il benessere animale e manca ancora di un regolamento per la tutela e benessere animale. Il canile rifugio di Terracina, come apprendiamo dalla pagina Facebook, nasce nel 1989 dall’amore dei volontari terracinesi e nel tempo si sono succedute diverse gestioni del canile comunale, sempre affidate in convenzione ad associazioni di volontariato di protezione animali e con l’assistenza del Servizio Veterinario ASL – LT (ANPA, ANPANA, ARCA, AMICI DEL CANE, LA MADIA, ENPA, DOG’S TOWN). Il dato rilevante che emerge dall’esperienza oltre trentennale del canile comunale è l’elevato benessere degli animali ospitati, riscontrato da tutti i controlli effettuati dagli Organi competenti in questi anni, e l’elevato numero di cani dati in adozione.

Il nostro dipartimento Legambiente Animal Help con le sue Guardie Ambientali Zoofile Volontarie è attivo con un EcoSportello sulla tutela animale https://www.legambienteanimalhelp.it/ecosportelloanimali/ e attraverso segnalazioni ed esposti sta contribuendo, di concerto con i Carabinieri Forestali, anche ad alcune indagini sul territorio di Terracina rivolte ad accertare la corretta gestione degli animali. Inoltre Legambiente è attiva sulla produzione di report annuali con l’obiettivo di premiare a livello regionale e nazionale i comuni e le ASL che ci sono maggiormente distinte nella gestione ottimale degli animali di affezione https://legambienteanimalhelp.it/animalincitta/ e in questa casistica il Comune di Terracina sono anni che non tenta nemmeno di entrare e anche la ASL Latina non sembra interessata ad entrarci, visto che non risponde neanche al questionario, a differenza della ASL di Frosinone.

“Come dipartimento Legambiente Animal Help sul territorio (nato nel 2020) e come Raggruppamento Guardie Ambientali Zoofile Volontarie Legambiente collaboriamo con le forze dell’ordine per segnalazioni ed esposti relativi a animali di affezione presenti sul territorio, avendo dato l’avvio anche ad alcune indagini della Procura per il controllo ed il contrasto dei fenomeni di maltrattamento. Premesso che ci sembra del tutto ingiustificabile che il Comune di Terracina sia a tutt’oggi privo di un REFERENTE UNICO DEDICATO per la tutela e il benessere animale e sia privo di un REGOLAMENTO PER LA TUTELA E IL BENESSERE ANIMALE, e che la questione dei felini in città venga trattata con una certa superficialità, con un bando che tratta il gatto come accessorio del cane, ignorandone tutte le specificità. Riteniamo poi che il Canile Sanitario sia ancora privo di una dotazione completa e allo stesso tempo carente in termini di personale e sicuramente non pronto per gestire tutte le emergenze, con il rischio concreto di far degradare il servizio del pronto Soccorso animale. Troppi servizi e spese correlate sembrano di fatto annegati nella diaria giornaliera prevista dal Bando, considerando gli eventuali ribassi, visto anche i servizi richiesti, il personale certificato e competente, gli orari ampliati di apertura e reperibilità, la manutenzione dello stabile con la realizzazione del gattile e questo rischia di non assicurare al servizio i giusti livelli di qualità. Inoltre nelle varie e successive versioni del capitolato d’appalto, tra pubblicazioni, annullamenti e revoche in autotutela, ci risulta assai strano che si parta con una diaria giornaliera di 3,50 euro per ogni cane, poi si passi a 2,90 euro per poi tornare a 3,43 euro, segno inequivocabile per noi che non si hanno ben chiari i confini dei servizi richiesti e quindi dei loro costi. E’ evidente poi che con l’aumento delle bollette energetiche e il costo delle materie prime sarà necessario comunque rivedere l’importo d’asta che, a nostro avviso potrebbe non essere più congruo con i servizi richiesti e quindi potrebbe far degradare la cura e il sostentamento degli animali con il rischio di fatto di non garantire la prosecuzione dell’esperienza del Canile Comunale di Terracina, oltre che incentivare lo spostamento dei cani in canili esterni e difficilmente controllabili.” dichiara Anna Giannetti, presidente Circolo Legambiente Terracina, Dirigente del Raggruppamento di Guardie Ambientali e Zoofile Volontarie di Legambiente e Consigliere Nazionale della Associazione.