CON LA SUA RETE PLASTIC FREE BEACHES, TERRACINA DIVENTA ANCHE UN SITO DI SPERIMENTAZIONE PER COLDIRETTI PER LA SOSTITUZIONE DELLE CASSETTE DEL PESCE IN POLISTIROLO CON MATERIALE RINNOVABILE COMPOSTABILE. LA COOPERATIVA DEI PESCATORI DI TERRACINA, ASSOCIATA COLDIRETTI, CON LA COLLABORAZIONE DI LEGAMBIENTE TERRACINA, CHIMICA VERDE BIONET E IL GESTORE RIFIUTI URBANI DE VIZIA URBASER SA TRANSFER SPA, HANNO EFFETTUATO NEI GIORNI SCORSI LA CONSEGNA DELLE CASSETTE IN PLA AI PESCATORI E HANNO DATO IL VIA AD UNA PRIMA SPERIMENTAZIONE SUL LITORALE LAZIALE.

COMUNICATO STAMPA N. 157                                               27 ottobre 2019

Ancora una innovazione nel settore della pesca a Terracina. Dopo il successo del progetto sperimentale di Legambiente Terracina “Fishing for Litter Terracina” all’interno del Protocollo Regionale Fondali Puliti, che ha portato anche alla recente approvazione da parte della Camera dei Deputati della Legge Salvamare, grazie alla lungimiranza di Coldiretti e grazie al più ampio programma sulla sostenibilità della pesca, finanziato sul Programma Triennale della Pesca e dell’Acquacoltura 2017-2019 per l’annualita’ 2019 (Decreto Direttoriale n.45 del 24 giugno 2019) e alla Cooperativa dei Pescatori di Terracina di Dario Venerelli, associato Coldiretti e anche sottoscrittore della Rete Plastic Free Beaches Terracina, sono state consegnate 1740 cassette per il pesce in materiale ecocompatibile e compostabile per avviare una sperimentazione.

Terracina quindi diventa il sito di una sperimentazione di bioplastiche sostitutive, la prima sul litorale laziale, che vede come principale attore Coldiretti, con il supporto di Legambiente Terracina e Chimica Verde Bionet. La sperimentazione è stata avviata nei giorni scorsi con la prima consegna delle cassette in PLA espanso. L’acido polilattico (PLA) è un materiale rinnovabile che si ottiene dalla fermentazione del destrosio ottenuto da vegetali. Il progetto che  prevede anche altre attività e si svolge su 4 regioni italiane, si chiuderà, nel Lazio, con la certificazione ambientale rilasciata ai pescherecci della Cooperativa di Terracina e include, quindi, la sperimentazione di materiali bio-based cioè realizzati con materie prime naturali e/o biodegradabili, compostabili,  scelti in base alle caratteristiche tecniche dell’imballaggio e che sono stati già testati nelle condizioni operative tipiche del comparto ittico presso la marineria di San Benedetto del Tronto, quali: contatto prolungato con acqua e ghiaccio, resistenza alle basse temperature, resistenza allo sfregamento e al maneggiamento dell’imballaggio. Le cassette per il pesce in materiale bio-based sono brevettate e commercializzate da Synbra Technology, socio olandese di Chimica Verde Bionet, che ha partecipato alla giornata mentre in Italia sono commercializzate da Green Evolution, sempre associato a Chimica verde Bionet.

Le cassette sono state consegnate ai pescherecci Santa Maria di Rolando Favale, Poseidone di Paolo Perroni, Tequila di Quirino Alla, Isidoro di Antonio Alla, Speranza di Ivan Di Sauro, alla presenza di Dario Venerelli, Presidente Cooperativa dei Pescatori di Terracina, Sofia Mannelli, Presidente Chimica Verde Bionet, Anna Giannetti, Presidente di Legambiente Terracina e Gabriele Subiaco, Vicepresidente e Responsabile Scientifico di Legambiente Terracina. Legambiente Terracina rappresentava anche Chimica Verde Bionet in qualità di associato e di Punto Chimica Verde Bionet nazionale per la Plastic Strategy.

Giova ricordare che l’ultimo dossier Beach Litter 2019 di Legambiente, https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/dossier_beachlitter2019.pdf  che include anche la Spiaggia di Levante di Terracina, spiaggia monitorata da anni da Legambiente e i cui dati sono stati utilizzati anche a livello internazionale, presenta i seguenti drammatici numeri a livello nazionale con un totale di 968 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia e basti pensare che ciò che è visibile ai nostri occhi in spiaggia è solo il 15% dei rifiuti che entrano nell’ecosistema marino (il restante 15% galleggia sulla superficie del mare e il 70% resta in sospensione nella colonna d’acqua o affonda). Ai primi posti della top ten 2019 (i 10 rifiuti più trovati) ci sono proprio pezzi di plastica e polistirolo (il dato più preoccupante perché sono i “precursori” delle microplastiche, inquinamento irreversibile e incalcolabile) ed è per questa ragione che è assolutamente necessario ridurre anche a Terracina il numero di cassette per il pesce in polistirolo circolanti.  Il polistirene infatti non è biodegradabile e rimane inalterato nell’ambiente per decenni, con la possibilità di scomporsi in piccoli pezzi anch’essi non biodegradabili ed ancora più insidiosi per via delle ridotte dimensioni. Il polistirene inoltre galleggia sino ad arrivare sulla costa, dove può trasformarsi in granelli, inquinando anche il sedimento. L’impatto negativo sull’ecosistema marino è elevato anche perché il polistirene può poi entrare a far parte della catena alimentare dei pesci, cetacei e rettili marini (tartarughe), aumentando il livello di contaminazione ambientale.

“Coldiretti con i suoi associati è in prima linea per la lotta contro la plastica in mare e siamo onorati di essere stati scelti da Coldiretti, anche per il nostro impegno nella Rete Plastic Free Beaches Terracina e per la partecipazione al progetto sperimentale “Fishing for Litter Terracina” con Legambiente e Chimica Verde Bionet, come sito sperimentale per le nuove cassette in PLA espanso. Infatti fino ad ora la stragrande maggioranza degli imballaggi (cassette) utilizzate nel commercio ittico, dal momento del prelevamento sino alla consegna al cliente finale, per tutta la filiera produttiva e di distribuzione sono purtroppo ancora di polistirolo. Le cassette di polistirolo vengono infatti caricate a bordo dei pescherecci e poi sbarcate con il prodotto fresco per effettuare l’asta al mercato ittico; e dopo la vendita, sono di solito stoccate nei magazzini dei commercianti e/o consegnate direttamente ai clienti intermedi e finali. Questo ciclo impatta sicuramente sulla percentuale dei rifiuti sulle coste, come evidenzia il drammatico report di Legambiente ed è questo che spinge Coldiretti a sostenere progetti e sperimentazioni come queste. E’ evidente che è solo una prima sperimentazione e raccoglieremo tutti i suggerimenti e le richieste dei pescatori, della Cooperativa, dei Clienti Intermedi e Finali e del Gestore Rifiuti di Terracina De Vizia Urbaser SA Transfer SpA, ben consapevoli dell’importanza della creazione di una filiera di uso, consumo e smaltimento adeguata alle nuove plastiche compostabili,” – spiega Dario Venerelli, Presidente della Cooperativa Pescatori di Terracina, associata Coldiretti– “Inoltre la mia cooperativa continua ad essere attiva nei progetti ambientali e con Legambiente e Chimica Verde abbiamo ormai, grazie alla Rete PFBT, un rapporto consolidato”.

“Il coinvolgimento dei pescatori è un passo fondamentale nel contrasto all’emergenza mondiale dei rifiuti in mare – dichiarano Sofia Mannelli, Presidente di Chimica Verde Bionet e Anna Giannetti, Presidente del Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano”. “Questo a Terracina è stato fatto grazie anche al progetto sperimentale “Fishing for Litter Terracina”, ideato e condotto da Legambiente Terracina e a cui partecipa anche Chimica Verde Bionet e la Cooperativa dei Pescatori di Terracina, e grazie alla Rete Plastic Free Beaches Terracina, frutto di un progetto internazionale sviluppato all’interno del Programma “Beyond Plastic Med” finanziato dalla Fondazione del Principato di Monaco, rete costituita da Legambiente e deliberata dalla Amministrazione Comunale, a cui partecipano molti portatori di interesse come associazioni di categoria, Enti pubblici e Scolastici, Balneari, Pescatori, Ristoratori, Albergatori. Consideriamo questa prima fornitura sperimentale di 1740 cassette in PLA espanso come un inizio e monitoreremo l’utilizzo e le caratteristiche del materiale biobased anche avvalendoci dell’attrezzato Laboratorio “Da Goletta Verde alle Sentinelle del Mare” del Dipartimento Chimico dell’ITS A. Bianchini Terracina, Scuola Sostenibile Legambiente e verificheremo le caratteristiche di adattabilita’ delle cassette al ciclo esistente, incluso quello di smaltimento e riciclo, operando di concerto con il Gestore Rifiuti cittadino De Vizia Urbaser SA Transfer SPA e con altri gestori pubblici e privati del Lazio .”

http://www.gazzettinodelgolfo.it/a-terracina-cassette-del-pesce-in-polistirolo-compostabile/

https://www.latinatoday.it/green/terracina-sostituzione-cassette-pesce-polistirolo.html?fbclid=IwAR2bnwuWjL-Lw6f_jxlepMJKSXPQun56RhJQip6i62AWEyvU9A_dpTG82nA

https://www.latinacorriere.it/coldiretti-e-legambiente-sostituiscono-le-cassette-di-polistirolo/

https://www.agoraregionelazio.com/avanti-tutta-con-il-fishing-for-litter-terracina/

https://www.canaleenergia.com/rubriche/inquinamento/a-terracina-arrivano-le-cassette-del-pesce-biocompostabili/

https://www.h24notizie.com/2019/10/28/pesca-sostenibile-consegnate-le-cassette-compostabili/

http://www.anxurtime.it/addio-casse-del-pesce-in-polistirolo-arriva-il-materiale-rinnovabile/

http://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/2745/prima-sperimentazione-nella-sostituzione-delle-cassette-del-pesce-in-polistirolo-con-materiale-rinnovabile-compostabile

LO 29.10.2019

Il messaggero cassette polistirolo

IL CIRCOLO LEGAMBIENTE TERRACINA “PISCO MONTANO”, LA RETE TERRITORIALE PLASTIC FREE BEACHES TERRACINA E IL PROGETTO SPERIMENTALE FISHING FOR LITTER TERRACINA, CON LA COLLABORAZIONE DI LEGAMBIENTE LAZIO E IL PROTOCOLLO REGIONALE LAZIO “FONDALI PULITI” DI CUI TERRACINA E’ PARTE, E IL SUPPORTO DELL’INDIRIZZO CHIMICO DELLA SCUOLA ITS A. BIANCHINI DI TERRACINA, SARA’ PRESENTE IN RAPPRESENTANZA DELL’ITALIA NEL PADIGLIONE BIOECONOMIA – Stand D18 (pav. 6) ALLA PIU’ GRANDE FIERA DELL’INNOVAZIONE EUROPEA “MAKER FAIRE 2018” CHE SI SVOLGERA’ A ROMA IL PROSSIMO 12-13-14 OTTOBRE PRESSO LA FIERA DI ROMA.

 Comunicato stampa n.113                                                       9. 10.2018

Il Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano”, la nostra rete cittadina Plastic Free Beaches Terracina, insieme al Progetto Sperimentale Fishing for Litter Terracina all’interno del protocollo regionale “Fondali Puliti”, è stata accettato come exhibitor a #Maker Faire 2018 e rappresenta l’Italia e Terracina al padiglione BIOECONOMIA. http://2018.makerfairerome.eu/it/espositori/?ids=811 . La “Maker Faire Rome – The European Edition” che si svolgerà il prossimo 12-13-14 ottobre alla Fiera di Roma, è il più grande evento di innovazione applicata al di fuori degli Stati Uniti ed il secondo al mondo per numero di visitatori con oltre 100 mila presenze registrate nell’edizione del 2017. L’evento è organizzato dalla Camera di Commercio di Roma, attraverso la sua Azienda speciale Innova Camera, con la collaborazione della Regione Lazio, con il Patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dell’Ambiente, Comune di Roma, Ambasciata degli Stati Uniti d’America, Anithec-Assinform e la partnership di ENI, Ferrovie dello Stato, ACEA, BNL, ed è alla sua 6^ edizione con l’esposizione di ben 700 progetti provenienti da 61 nazioni su 100 mila metri quadrati organizzati in sette padiglioni. Curatore della sesta edizione di MFR è Massimo Banzi, co-founder di Arduino, indicato dal settimanale “The Economist” come uno dei fautori della “nuova rivoluzione industriale” messa in atto dal movimento Maker, coadiuvato da Riccardo Luna, direttore dell’AGI, che torna a collaborare con la Maker Faire curando, in particolar modo, il tema dell’economia circolare e che condurrà la Opening Conference. Ad affiancarli c’è Alessandro Ranellucci, coordinatore esecutivo di tutti i contenuti di MFR. Insieme a loro, un qualificato team di responsabili di area: Bruno Siciliano (area robots), Paolo Mirabelli (area droni), Sara Roversi e Carlo Hausmann (area food e agritech), Mauro Spagnolo e Susanna Albertini (area greentech e bioeconomia). Ha come temi principali l’intelligenza artificiale, l’Internet delle cose (IoT), la creatività, la robotica, l’aerospazio, l’innovazione open source, l’economia circolare. A quest’ultima è dedicato un intero padiglione dove, fra startup e aziende consolidate, si potrà vedere come è possibile fabbricare pensando al riutilizzo degli scarti. Ed è proprio in questo padiglione, che il Circolo è stato ammesso.

Lo spazio di Eni da 500 metri quadri, progettato dallo studio Carlo Ratti Associati, sarà allestito un grande ristorante circolare dove quel che si mangia e si beve verrà trasformato in energia: biodiesel da oli di frittura esausti e riciclo di polistirene per la produzione di polistirene espandibile destinato al settore dell’isolamento termico. Il resto sarà occupato dall’Internet delle cose, dalle applicazioni dell’intelligenza artificiale, dalla manifattura digitale, passando per il cibo del futuro, la sensoristica, la mobilità smart, la realtà virtuale e aumentata, l’area kids gestita da Codemotion, salute e benessere, scienza e biotecnologie, fino ai droni. Ci sarà anche un’area dedicata al Programma Apollo, un’anteprima del cinquantennale del primo sbarco sulla Luna che si celebrerà nel 2019.

Il BIOECONOMY Village, lo showcase sulle applicazioni della bioeconomia, promosso dai Progetti BIOWAYS, STAR-ProBio e BIOVOICES, finanziati dalla Commissione Europea, mira a sensibilizzare l’opinione pubblica, migliorare la conoscenza sui prodotti di origine rinnovabile e promuovere le applicazioni ed i benefici della Bioeconomia, dell’economia circolare e della sostenibilità, favorendo il dialogo, il confronto e la condivisione tra il grande pubblico ed i rappresentanti di università, centri di ricerca, progetti, aziende, associazioni e start-up.

Il Circolo è’ presente con la Rete territoriale Plastic Free Beaches Terracina, e l’ITS A. Bianchini Terracina – Indirizzo Chimico, al Bioeconomy Village insieme a 48 tra Associazioni, Start-up, Centri di ricerca, Progetti, Università: 06 scienza; Agrimax project; ApuliaKundi; Assobioplastiche; Green Evolution; BioCannDo project; BIOWAYS project; BIOENERGY; Chimica Verde Bionet; CNR ISMAC; CISA; CNR ISMAR; CNR IBAF; CNR ISAFOM; CNR IPCF; CNR IPCB; CNR IRC; Curioctopus; DimLab; Enea – BIOAG Divisione Biotecnologie e Agroindustria; Enea – Divisione protezione e valorizzazione del territorio e del capitale naturale; ETa Blades; Filippo Fratini; Frascati Scienza; Giornalisti Nell’Erba; Green Pupae; iGreen Gadgets; ISIA Roma; LUDIS; Minimo Impatto; Pin Bike; Portatelovunque; PRESPAGLIA ITALIA SRLS; Progetto Mermaids; Rifò; RoadToBio project; Roelmi HPC; Synbra Technology; Spireat; Socrate; South Hemp Tecno; STAR ProBIO project; Tersan Puglia; Università di Bari; Università di Bologna; Università di Roma La Sapienza -Dipartimento Ingegneria Chimica Materiali Ambiente; Università di Roma La Sapienza – Materialdesign

http://2018.makerfairerome.eu/it/espositori/?ids=811

Lo stand STAND D18 (PAV. 6), progettato in collaborazione con l’ITS. A. Bianchini, con il coinvolgimento degli Alunni delle Classi IV A e IV B dell’indirizzo chimico delle Prof. Angelina Fruggiero e Francesca Arecchi, e la collaborazione della socia volontaria Anna Laura Rossi, tirocinante presso il Circolo del Dipartimento di ECOTOSSICOLOGIA E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE dell’Università di Siena, sarà organizzato in modo da rendere visibili tutti i risultati e tutte le azioni condotte dai volontari del Circolo e dalla rete negli ultimi 2 anni. Nello stand saranno previsti 2 box interattivi (Box 1  – Rifiuti Spiaggiati più comuni con indicazione del ranking dal più frequente al meno frequente, Box 2 – Rifiuti marini più comuni per conoscere e comprendere tutte le tipologie di rifiuti marini (spiaggia, acqua, fondali, microplastiche) e cartelloni che illustrano i dati di Beach Litter Terracina e di Fishing for Litter Terracina. Viene presentato poi il Laboratorio “Goletta Verde a Terracina” con tutti i protocolli di analisi e i risultati ottenuti anche nel settore delle Microplastiche. Per quanto riguarda la Bioeconomia verrà illustrato il ciclo “dallo Scarto o Rifiuto ad un nuovo materiale” per quanto riguarda gli scarti della lavorazione delle olive (data la presenza di frantoi sul territorio), la riciclabilita’ e sostituibilita’ del Polestirene con materiali biologici, es. Biopla (dato l’utilizzo intenso delle cassette per il trasporto del pesce) e l’utilizzo di posidonia spiaggiata a fini cosmetici e curativi (data la grande estensione dei posidonieti proprio a ridosso dei SIC marini di Terracina, tra i più estesi del Lazio), e verrà illustrato il processo e i tempi di degradazione dei diversi materiali.

“Siamo felici che il Circolo Legambiente Terracina, con il quale stiamo sottoscrivendo un protocollo di intesa anche finalizzato al nostro ingresso definitivo nella rete territoriale Plastic Free Beaches Terracina, sia stato selezionato tra i progetti italiani più rilevanti nel settore della Bioeconomia e della Economia Circolare. Terracina, infatti, pur essendo tra le prime cinque città turistiche del Lazio, rappresenta anche una economia del mare e agricola di media grandezza, e si presta in modo particolare, anche grazie al lavoro del Circolo Legambiente locale, della rete per la prevenzione e contrasto delle plastiche in mare e sulle spiagge PFBT e grazie all’eccellenza scolastica dell’ indirizzo chimico dell’ ITS A. Bianchini recentemente assegnatario di diversi finanziamenti PON MIUR per l’importante Laboratorio “Goletta Verde a Terracina”, a diventare un biodistretto per la chimica verde, settore in forte espansione, con particolare riferimento alle bioplastiche sostitutive” – dichiara Sofia Mannelli, Presidente nazionale dell’Associazione Chimica Verde Bionet – “e auspichiamo di poter presto annunciare la creazione a Terracina di un punto Chimica Verde per il Lazio, tutto dedicato alle bioplastiche”. “Essere ammessi a rappresentare l’Italia con la nostra rete territoriale Plasticfreebeaches Terracina, il nostro progetto di pulizia dei fondali marini Fishing For Litter Terracina, poter esporre ed illustrare tutti i dati raccolti negli ultimi tre anni di campagne di Citizen Science condotte da Legambiente sul nostro territorio come Beach Litter, Goletta Verde e Spiagge e Fondali Puliti ed i risultati del Laboratorio “Goletta Verde a Terracina”, istituito in collaborazione con l’indirizzo chimico dell’ITS Bianchini, e poter collaborare con Associazioni prestigiose come Chimica Verde Bionet, ed essere presenti in un contesto di tale importanza e prestigio è un riconoscimento che ci riempie di orgoglio e soddisfazione e ci ripaga del grandissimo lavoro e dell’impegno volontario profuso dal Circolo e dalla Rete in meno di tre anni” – dichiara Gabriele Subiaco, Vicepresidente del Circolo e Responsabile Scientifico- “Una soddisfazione che vogliamo condividere con tutta la Rete cittadina Plasticfreebeaches Terracina, in particolare con il suo coordinatore Felice Enrico Di Spigno, Presidente SIB Confcommercio Balneari, e con tutta la Città di Terracina, per un risultato che va a premiare il primo esempio in Italia ed uno dei primi esempi al mondo di progetto integrato di Comunità contro i rifiuti marini ed in particolare la plastica. Risultato di cui la città di Terracina e tutti i firmatari del Protocollo Plasticfreebeaches Terracina debbono essere davvero orgogliosi”.

Legambiente è la più grande organizzazione ambientalista italiana con oltre 115.000 tra soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, più di 3.000 giovani che ogni anno partecipano ai nostri campi di volontariato, oltre 60 aree naturali gestite direttamente o in collaborazione con altre realtà locali. Grazie ai suoi 1.000 circoli è l’associazione ambientalista più diffusa in Italia col privilegio di essere presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, lì dove i fatti avvengono e le persone operano, mettendo in pratica valori e ideali. Tratto distintivo dell’associazione è l’ambientalismo scientifico, ovvero la scelta di fondare ogni progetto in difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici, uno strumento con cui è possibile indicare percorsi alternativi concreti e realizzabili.

https://www.h24notizie.com/2018/10/maker-faire-2018-presente-anche-il-circolo-legambiente-terracina-pisco-montano/

http://www.agoraregionelazio.com/il-circolo-legambiente-di-terracina-accettato-come-exhibitor-a-maker-faire-2018-e-rappresenta-litalia/

https://www.adessonews.it/2018/10/09/maker-faire-2018-presente-anche-il-circolo-legambiente-terracina-pisco-montano/

http://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/1982/il-circolo-legambienee-sara-presente-nel-padiglione-bioeconomia—stand-d18-pav-6-alla-fiera-maker-faire-2018

http://www.anxurtime.it/guerra-alla-plastica-maker-faire-2018/

https://www.ilfaroonline.it/2018/10/11/al-maker-faire-2018-ci-sara-anche-il-circolo-legambiente-terracina/241749/