IL CIRCOLO LEGAMBIENTE TERRACINA PISCO MONTANO COMMEMORA IL TRENTENNALE DELLA STRAGE DI CAPACI PRESSO L’ALBERO DI FALCONE AL MONTUNO, COME FA ORMAI DAL 2018, ANNO DELLA RIAPERTURA DEL PARCO, CON UN EVENTO PUBBLICO DAL TITOLO “RICORDANDO FALCONE”, CHE E’ RIMASTO PERO’ UNICO NEL PANORAMA TERRACINESE NONOSTANTE I MOLTEPLICI ALLARMI SUL RISPETTO DELLA LEGALITA’ NELLA NOSTRA CITTA’. CHIEDIAMO L’ISTITUZIONE IMMEDIATA DI UN OSSERVATORIO COMUNALE PERMANENTE SULLA LEGALITA’ E SULLA SICUREZZA DOVE POSSANO ESSERE PORTATI FINALMENTE ALLA LUCE I PROBLEMI E INDIVIDUATE LE POSSIBILI SOLUZIONI.

Comunicato stampa n. 234                                                                     28.5.2022

Lo scorso 23 maggio 2022 si è svolto, come ormai di consueto dal 2018, anno di riapertura del Parco del Montuno, un evento denominato “Ricordando Falcone” in memoria del grande Giudice Giovanni Falcone, del Giudice Francesca Morvillo e delle loro scorte Vito Schifani, Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro barbaramente uccisi, e i sopravvissuti Giuseppe Costanza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello, Paolo Capuzza, sotto l’Albero a lui dedicato nel Parco del Montuno, albero riconosciuto dal 2019 anche dalla Fondazione Falcone di Palermo. In occasione del 30^ anniversario abbiamo detto insieme un No secco alla abolizione dell’Ergastolo Ostativo e abbiamo aderito alla campagna nazionale #unlenzuolocontrolamafia, con la condivisione di letture tratte dal libro “Solo è il coraggio. Giovanni Falcone, il romanzo” Bompiani, di Roberto Saviano, e dal libro “I nemici della giustizia. Magistratura, politica, economia: chi non vuole una giustizia uguale per tutti” Rizzoli, del Giudice Nino di Matteo e del giornalista Saverio Lodato, e con riflessioni sui temi della Giustizia, sulla Riforma Cartabia, sul tentativo di smantellamento della legislazione antimafia (41 bis, Ergastolo Ostativo, Leggi sui pentiti) e sul prossimo Referendum sui temi della giustizia.

 “Dopo il nostro evento del 23 maggio, abbiamo aspettato tutta la settimana per vedere se per caso la nostra città organizzava un evento istituzionale, per ricordare e fare memoria nel trentennale della strage di Capaci, e purtroppo non abbiamo avuto nessuna notizia. Eppure anche la città di Terracina, ha assistito negli ultimi tempi ad una sequela di eventi (sequestri, indagini, avvisi di garanzia, arresti, rinvii a giudizio, citazioni in giudizio e processi) che hanno squarciato il velo ipocrita della ridente città costiera e hanno lasciato intravedere purtroppo un sistema di malaffare ed una rete fitta di collusioni e contiguità che coinvolge la società, le imprese (anche con le tante storie di caporalato), l’amministrazione della cosa pubblica e la politica con un sistema di voto che sembrerebbe condizionato con promesse di utilità, laddove non direttamente appaltato ai clan come apprendiamo con sconcerto dai resoconti del processo “Scheggia”. Politica che in questi anni non ha mancato neanche di prendere di mira con attacchi violenti la nostra Associazione, colpevole di voler denunciare potenziali abusi e illeciti e di volersi costituire parte civile nei processi. La situazione di Terracina era stata già ben evidenziata da una interrogazione al Senato presentata a marzo del 2021 dai senatori del gruppo misto Lannutti, Corrado e Abate (anche membri della Commissione Antimafia) nella quale è stato tracciato un quadro del caso Terracina partendo dall’omicidio del boss camorrista Gaetano Marino (avvenuto ad agosto del 2012 sul lungomare pieno di turisti), citando anche, come evento meritevole di attenzione nazionale, il caso della aggressione verbale in pieno Consiglio Comunale da parte dell’ex-Vicesindaco a me come esponente di Legambiente. Questa interrogazione seguiva dopo dieci anni l’importante allarme lanciato dall’allora Deputato PD Ermete Realacci, Presidente onorario di Legambiente, il quale presentava una interrogazione parlamentare nel 2011 sulle infiltrazioni mafiose e sull’aumento dei reati mafiosi, come quello legato al ciclo del cemento e agli abusi edilizi, in tutte le città della Provincia di Latina e anche a Terracina.” dichiara Anna Giannetti, Presidente del Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” , Consigliere Nazionale dell’AssociazioneEcco, alla luce di quanto sta accadendo e a seguito della importante audizione di marzo 2021 del Prefetto di Latina, Dott. Maurizio Falco, da parte della Commissione parlamentare antimafia, sugli affari dei clan sul territorio pontino e sui possibili intrecci tra malavita e politica, testimoniati anche dai numerosi beni confiscati e acquisiti a patrimonio comunale (grave la mancata confisca e acquisizione a patrimonio pubblico dell’area ex DESCO all’ingresso di Terracina – coinvolta in gravi vicende giudiziarie di abusi edilizi e riconducibile nell’indagine della DDA al clan Mallardo-  per avvenuta prescrizione!), e alla luce del lavoro costante e prezioso di scambio informativo tra le Prefetture di Latina e Caserta, soprattutto in vista dei prossimi investimenti a valere sul PNRR, per una vigilanza sui movimenti societari sospetti, augurandoci un costante ricorso alle interdittive antimafia, chiediamo al Sindaco di Terracina, proprio in questa importantissima occasione del trentennale delle stragi di Falcone e Borsellino, di mobilitare tutte le coscienze e le energie, partecipando a ed organizzando eventi istituzionali, e chiediamo a gran voce la costituzione di un Osservatorio comunale permanente sulla Legalità e Sicurezza per promuovere una cultura del rispetto e della legalità, facendo sintesi delle diverse realtà sociali presenti nel territorio cittadino che a vario titolo pongono la questione di legalità e sicurezza e ponendo al centro il monitoraggio di tutti i progetti a valere sul PNRR e comunque ogni grande progetto e appalto, per evitare rischi di grave infiltrazione. E’ proprio Legambiente, associazione che spesso in questi due anni è finita nel mirino per la sua azione di denuncia, a chiedere a gran voce che la nostra Amministrazione prenda finalmente parte, riconosca il problema e si impegni insieme alle Scuole, ai Comitati, ai Partiti, alle Associazioni del terzo settore e alle Associazioni di Categoria, affinchè non solo le organizzazioni criminali ma soprattutto la mentalità mafiosa non arrivi a radicarsi nella nostra città, sostenendo con convinzione tutti coloro che si battono per la legalità, i veri anticorpi sociali e civili che bisogna alimentare e mantenere vivi per costituire una barriera massiccia contro la sua diffusione”.

https://www.linchiestaquotidiano.it/news/2022/05/30/terracina-legambiente-l-amministrazione-riconosca-che-ci-s/47791

BEACH LITTER E SPIAGGE E FONDALI PULITI 2022 A TERRACINA: IL CIRCOLO LEGAMBIENTE DI TERRACINA, IN OCCASIONE DELLA CAMPAGNA “SPIAGGE E FONDALI PULITI 2022” PRESSO IL PORTO CON TANTI VOLONTARI IMPEGNATI, VUOLE RIMETTERE AL CENTRO DEL DIBATTITO CITTADINO LA QUESTIONE DEL PORTO E DELLE SUE CRITICITA’, FA IL PUNTO SUI RISULTATI DELLA INDAGINE SCIENTIFICA “BEACH LITTER 2022” SUI RIFIUTI SPIAGGIATI A TERRACINA CHE VEDONO PURTROPPO UN INCREMENTO DEI RIFIUTI SULLA SPIAGGIA RISPETTO AI TRE ANNI PRECEDENTI E RISPETTO ALLA MEDIA NAZIONALE E RIPORTA ATTENZIONE ALLA ORDINANZA PLASTIC FREE prot.N.  1759 del 10 gennaio 2020  SOSPESA NEL 2020 CAUSA EMERGENZA COVID E MAI RIATTIVATA.

Comunicato stampa n. 233                                                  19.5.2022

Dal 1995 Legambiente coordina per l’Italia la campagna “Spiagge e Fondali Puliti” all’interno del programma internazionale Clean Up the Med che coinvolge 21 Paesi del Mediterraneo. Quest’anno l’appuntamento della stagione 2022 si è svolto lo scorso weekend di maggio con quasi cento iniziative di volontariato, organizzate in 17 regioni, con centinaia di enti, scuole, comuni e associazioni, una delle quali a Terracina, domenica 16 maggio scorso, con un flash mob e pulizia itinerante presso il Porto, organizzata dal Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” e riportata, per la sua rilevanza, anche nel comunicato stampa di Legambiente nazionale https://www.legambiente.it/comunicati-stampa/spiagge-e-fondali-puliti-e-lindagine-beach-litter-2022/ .

Con questa campagna, molto partecipata da volontari, il Circolo Legambiente di Terracina “Pisco Montano” ha voluto riportare alla centralita’ del dibattito cittadino sia la questione portuale, con tutte le criticità di apertura, sicurezza e pulizia, che la questione della riattivazione della Ordinanza #plasticfree e del protocollo di rete Plastic Free Beach Terracina, sottoscritta anche dal Comune di Terracina, che tanti risultati aveva portato negli anni scorsi in termini di prevenzione e contrasto alle plastiche, stimolando l’Amministrazione Comunale e le Associazioni di Categoria ad affrontare la gravissima emergenza della plastica in mare e sulle spiagge, onorando il progetto Fishing for Litter Terracina, con i pescherecci “Piramide”, “Carlo Padre”, “Tequila”, iniziato già nel 2018, che con i propri dati di monitoraggio è stato determinante per la redazione del DDL “Salvamare” “Disposizioni per il recupero dei rifiuti in mare e nelle acque interne e per la promozione dell’economia circolare (“legge SalvaMare”)” (S.1571-B) definitivamente approvato giorni fa al Senato l’ 11 maggio scorso (non ancora pubblicato) e diventato ormai Legge dello stato.

Oltre alla rimozione dei rifiuti, l’obiettivo della campagna nazionale Legambiente “Spiagge e Fondali Puliti” è infatti quello di sensibilizzare i cittadini sul grande problema dei rifiuti sulla spiagge #beachlitter e nel mare #marinelitter che non risparmia il Mediterraneo. A parlar chiaro sul grave stato di inquinamento delle nostre spiagge, sono proprio i dati dell’indagine Beach Litter 2022, realizzata, come tutti gli anni dai circoli locali di Legambiente basata su un protocollo ufficiale di campionamento e catalogazione dei rifiuti applicato su tutte le spiagge investigate dagli 834 volontari dei Circoli locali di Legambiente che hanno partecipato all’iniziativa: parlano chiaro i dati dell’indagine presenti oggi e raccolti su 53 spiagge di 14 regioni (Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Lombardia, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna, Veneto). Sono stati censiti un totale di 44.882 rifiuti in un’area totale di 271.500 mq. Una media di 834 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia (8 rifiuti ogni passo) che supera ampiamente il valore soglia stabilito a livello europeo per considerare una spiaggia in buono stato ambientale, cioè meno di 20 rifiuti abbandonati ogni 100 metri lineari di costa. La plastica si attesta essere, ancora una volta, il materiale più comune ritrovato, ben l’84% degli oggetti rinvenuti (37.604 sui 44.882 totali), seguita da 2.004 oggetti di metallo (4,5%), 1.920 di carta/cartone (4,3%) e 1.566 di vetro/ceramiche (3,5%). Inoltre, ben il 46% di tutti i rifiuti monitorati nell’indagine, riguarda i prodotti usa e getta, alcuni dei quali al centro della direttiva europea che vieta e limita gli oggetti in plastica monouso, a cui è dedicato uno speciale focus.

Il Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” ha effettuato l’indagine “Beach Litter 2022” a Terracina lo scorso 10 Aprile sulla spiaggia di Levante, spiaggia campione oramai da 6 anni, su un’area di 5000 metri quadri, e Terracina entra quindi per la sesta volta, nell’indagine “Beach Litter ”, come uno dei 4 siti del Lazio sottoposto a classificazione e monitoraggio (Spiaggia di Levante (Terracina), Foce del Fiume Capo D’Acqua (Formia), Spiaggia libera Riserva Naturale di Tor Caldara (Anzio), Capocotta (Roma)). Sono stati raccolti e classificati (utilizzando il questionario ed il protocollo di raccolta, campionamento e classificazione internazionale sviluppato sulla base della Marine Strategy Framework Directive che permette la classificazione ed il confronto tra i dati raccolti da chiunque lo utilizzi seguendo i criteri della Citizen Science) ben 1871 rifiuti con una media di 37,4 rifiuti ogni 100 metri quadri, superiore alla media 2021 sulla stessa spiaggia di 28,8  rifiuti ogni 100 metri quadri e alle medie del 2019 e del 2018 rispettivamente con 29,3 e 29 rifiuti ogni 100 metri quadri, a fronte di una densità media nazionale che quest’anno è di 17 rifiuti ogni 100 metri quadri.

Sulla nostra spiaggia campione di Terracina, oltre l’80% dei rifiuti classificati è plastica, seguita da tessili (4,6%), metallo (4,3%), carta/cartone (3,2%), gomma (3%) e vetro (2,9%).

Beach Litter 2022 Terracina : Spiaggia campione (Spiaggia di Levante)(5000mq)

Beach Litter 2022 Terracina: Percentuale dei materiali trovati

Anche quest’anno si confermano al primo posto nella top ten dei rifiuti spiaggiati sulla spiaggia di Levante gli oggetti e i frammenti di plastica o di polistirolo non identificabili, che insieme rappresentano circa il 32% dei rifiuti classificati. Al secondo posto troviamo i Sacchetti di patatine e dolciumi (oltre il 4,3% dei rifiuti rinvenuti), seguiti al terzo posto dai Mozziconi di sigarette (4% dei rifiuti monitorati) che scendono quest’anno dal secondo al terzo posto. Al quarto posto troviamo i Bicchieri e coperchi di plastica (2,8%). Al quinto posto troviamo gli Agitatori in plastica (2,7%) e al sesto i Contenitori/tubi/compresse/blister medicinali (2,6%). Scendono invece quest’anno dal terzo al settimo posto i Cotton fioc (2,5%). Questi ultimi sono il simbolo per eccellenza di maladepurazione (spesso infatti vengono gettati nel wc) e in Italia sono al bando in favore di alternative più sostenibili e compostabili. All’ottavo posto troviamo le Lattine di bevande (2,4%) e al nono Altri prodotti tessili (2,3%). A chiudere la top ten gli Altri articoli di carta (2%). Inoltre sono stati anche rinvenuti, anche se in minori quantita’, guanti usa e getta (1), mascherine o altri oggetti riconducibili all’emergenza sanitaria Covid-19 (5).

Beach Litter 2022 Terracina: La top ten degli oggetti repertati

 “Ancora una bella iniziativa di cittadinanza attiva, prendendoci cura del porto, fulcro nevralgico della città, oggetto di una recente pianificazione regionale che dovrebbe preludere – ci auguriamo- ad una profonda innovazione nei servizi portuali offerti ai pescatori, ai diportisti, ai turisti. Il nostro non è per ora un Porto aperto, perché insabbiato, non dragato e con gravi problematiche di accesso e sicurezza della navigazione, ed è un Porto spesso sporco, che ancora non riesce a supportare al meglio l’encomiabile lavoro dei pescatori che aderendo a Fishing for Litter Terracina si caricano di rifiuti presi dal mare, con due isole ecologiche ancora sottoutilizzate e la gravissima mancanza di bagni per i turisti (circa 120.000 passaggi turistici ogni anno da e per le Isole Pontine). Un porto insicuro, poco illuminato, dove chi lascia la propria auto incustodita puo’ trovare la sorpresa di un furto e con aree verdi poco curate e poco illuminate e non videosorvegliate che spesso diventano di notte ricettacolo di ubriachi o drogati che lasciano vetri e siringhe. Siamo poi davvero delusi dal fatto che nonostante le iniziative portate avanti dal nostro Circolo sul tema dei rifiuti in mare e sulle spiagge negli ultimi anni, e dopo anni di studio, lavoro, campagne di sensibilizzazione e di educazione, progetti di grande prestigio nazionale e internazionale il Comune di Terracina, nonostante la sottoscrizione del Protocollo “Plastic Free Beaches Terracina” nel 2018, e la sottoscrizione del Protocollo sperimentale Fishing for Litter Terracina nel 2020, ha sospeso l’ordinanza “Terracina plastic free” prot.N.  1759 del 10 gennaio 2020 (una ordinanza molto “leggera” in termini di disposizioni e che sarebbe entrata in vigore il 15 giugno 2020) fino a dicembre 2020, causa pandemia e con l’obiettivo di smaltire le scorte di plastica in magazzino (!) e sembrerebbe non aver mai più ripreso la questione tanto e’ vero che, dopo due anni e a fine emergenza covid19 anche la nuova stagione balneare appena iniziata si presenta purtroppo senza regole in questo campo. Con i dati dell’ultima campagna Beach Litter 2022 Terracina che ci confermano il problema dei rifiuti plastici sulle spiagge, con un peggioramento rispetto agli anni precedenti e rispetto alla media nazionale, e con i monitoraggi in corso del progetto Fishing for Litter Terracina che ci confermano sulla grave emergenza delle plastiche in mare, è assolutamente necessario invece che si adottino da subito politiche e atti amministrativi cogenti nella direzione del contrasto al #beachlitter e #marinelitter, assolutamente importanti anche per dare un senso ed una concretezza a raggiungimenti come quello della tanto sbandierata “bandiera blu” che se non accompagnati da reali processi di miglioramento che vadano ad incidere concretamente sulla qualità della vita del cittadino e del turista della nostra Città, restano solo dei vuoti e costosi adempimenti burocratici” dichiara Anna Giannetti, Presidente del Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” e Consigliere Nazionale dell’Associazione.

SPIAGGE E FONDALI PULITI 2022: LEGAMBIENTE TERRACINA PORTA LA CAMPAGNA NAZIONALE A TERRACINA PER LA VI EDIZIONE DEDICANDOLA AL PORTO E ALLE ANNOSE QUESTIONI CRITICHE E MENTRE PULISCE MEGLIO LA ZONA FESTEGGIA CON I PESCATORI L’APPROVAZIONE DEFINITIVA AL SENATO DELLA LEGGE SALVAMARE, VISTO CHE IL PROGETTO FISHING FOR LITTER TERRACINA E’ STATO DETERMINANTE, COME PROGETTO PILOTA PER LA DEFINIZIONE DELLA LEGGE.

Terracina, 14 maggio 2022                                    Comunicato Stampa n. 232

Domenica 15 maggio 2022 alle 10 presso il Bar del Molo a Terracina torna Spiagge e Fondali Puliti 2022, la campagna di Legambiente legata alla iniziativa europea Clean-up the Med dedicata al monitoraggio e alla pulizia dei rifiuti abbandonati lungo le nostre bellissime coste.

L’ iniziativa di volontariato ambientale è promossa quest’anno da COMMON (COastal Management and MOnitoring Network for tackling marine litter in Mediterranean sea), progetto europeo finanziato da Eni CBC Med che coinvolge Italia, Libano e Tunisia con l’obiettivo di tutelare le coste del Mediterraneo dal marine litter attraverso una gestione sostenibile. Quest’anno dedichiamo interamente la nostra VI^ edizione alla zona del Porto e della Darsena, zona che noi di Legambiente abbiamo sempre messo al centro delle nostre azioni per Terracina.

Da anni il nostro Porto (turistico e commerciale) è lasciato allo sbando, con costante pericolo all’ingresso dovuto all’insabbiamento, con edifici fatiscenti e pericolanti, con pochi parcheggi e con aree verdi abbandonate e non curate, senza servizi igienici per i cittadini e per i turisti, con annose e mai risolte questioni riguardanti la raccolta e lo stoccaggio dei rifiuti, mentre sono anni che i fondali del porto non vengono ripuliti a fondo. Il nostro Porto sta morendo di incuria e con lui tante categorie, dai pescatori, ai diportisti, alla nautica, e non possiamo restare a guardare! 

Non potevamo scegliere momento migliore però per festeggiare finalmente l’approvazione definitiva, proprio qualche giorno fa, dopo 4 anni di attesa, della Legge Salvamare presentata dall’allora Ministro Sergio Costa, alla quale ha contribuito anche Terracina con il suo progetto Fishing for Litter partito il 27 Maggio 2018 proprio in occasione della campagna Spiagge e Fondali Puliti 2018 e che è stato uno dei primi quattro progetti sperimentali, assieme al progetto realizzato nell’Arcipelago Toscano, a Manfredonia in Puglia, e a Porto Garibaldi in Emilia Romagna, realizzati con il contributo di Legambiente, che sono stati determinanti per l’approvazione della Legge, in quanto hanno dimostrato che il fishing for litter è realizzabile, con il contributo volenteroso dei pescatori che hanno raccolto tonnellate di rifiuti in mare. Il Progetto Fishing for Litter Terracina, finalizzato alla raccolta  e riciclo delle plastiche in mare, con la verifica e la misurazione delle quantità e delle tipologie dei rifiuti recuperati dalle imbarcazioni nell’ottica di migliorare la riciclabilità dei rifiuti, ha visto la partecipazione e l’impegno delle imbarcazioni Carlo Padre con Quirino e Dario Cicerano, Piramide con Domenico e Claudio Monti e Tequila con Quirino e Lamberto Alla, ed è stato svolto all’interno del Protocollo Regione Lazio Fondali Puliti firmato dalla Regione Lazio con Arpa Lazio e Corepla il 3 luglio 2018, vincendo anche un premio BNL denominato “Zero Plastica in Mare”.

La nostra iniziativa sarà una iniziativa itinerante ma ordinata come una passeggiata lungo tutto il porto come un atto di protesta e di cura per il bene comune: per chiedere a gran voce provvedimenti urgenti per il dragaggio della foce (fermo da tre anni con rimpalli tra Comune e Regione), pulizia dei fondali del canale, piano dei rifiuti portuali, piano regolatore portuale ma lo faremo come piace a noi anche muniti di guanti e buste per raccogliere rifiuti!

Unisciti a noi! Ci troveremo domenica 15 maggio alle ore 10 davanti al Bar del Molo in Via del Molo.

https://www.latinatoday.it/attualita/spiagge-fondali-puliti-2022-terracina.html

RADIO FRANCE INTER, LA RADIO FRANCESE NAZIONALE, A TERRACINA PER INTERVISTARE IL CIRCOLO LEGAMBIENTE PISCO MONTANO SULLE QUESTIONI DEMANIALI ANCHE IN VISTA DELLA PROSSIMA STAGIONE BALNEARE ANCORA NEL SEGNO DELL’INCERTEZZA.

Terracina, 5 maggio 2022                                 Comunicato Stampa n. 230

RADIO FRANCE INTER, LA RADIO FRANCESE NAZIONALE, A TERRACINA PER INTERVISTARE IL CIRCOLO LEGAMBIENTE PISCO MONTANO SULLE QUESTIONI DEMANIALI ANCHE IN VISTA DELLA PROSSIMA STAGIONE BALNEARE ANCORA NEL SEGNO DELL’INCERTEZZA.

Terracina e il suo litorale continua a suscitare interesse anche nei media internazionali. Giorni fa il corrispondente in Italia di Radio France, la radio nazionale francese, il giornalista Bruce de Galzain, è venuto a visitarci e ha chiesto una intervista al Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” da sempre attivo sulle questioni demaniali e costiere. Motivo della visita è stato principalmente quello di comprendere le difficoltà del comparto balneare alla luce della recente sentenza del Consiglio di Stato del 9 novembre 2021 e la necessità di predisporre bandi aperti entro il 2023 (salvo ulteriori proroghe!), visto che il Comune di Terracina è stato uno dei comuni che aveva disposto le proroghe fino al 2033 (per poi subito ritirarle dopo la sentenza!) e che per questa ragione aveva ricevuto anche un parere contrario dell’ Antitrust e visto che Terracina ha anche alcune concessioni demaniali comunali, da anni oggetto di una gestione controversa. Il Comune di Terracina è anche oggetto attualmente di indagini complesse e articolate sul demanio costiero da parte della Procura di Latina che prefigurano diverse ipotesi di reato evidenziando una possibile commistione tra interessi pubblici e privati e una serie di violazioni di norme urbanistiche e paesaggistiche, in assenza di una pianificazione aggiornata degli arenili, che hanno portato anche a sequestri preventivi di alcuni stabilimenti balneari.

Ricordiamo inoltre che la Francia ha una legislazione molto avanzata non avendo mai derogato al ruolo dello Stato centrale e delle Prefetture per la gestione del “domaine public” con una legge denominata “Loi de littoral” del 3 gennaio 1986 che privilegia la gestione pubblica dei servizi sulle spiagge conservando l’80 per cento del litorale libero e con accessi garantiti liberi e gratuiti.

Il nostro Circolo ha avuto modo di ribadire al microfono di Radio France l’importanza di una costante sorveglianza ambientale contro gli abusi e gli illeciti paesaggistici e urbanistici costieri, di una corretta pianificazione del litorale, adeguata al nuovo Piano Utilizzazione Arenile regionale e alle leggi e alle normative ambientali, ribadendo quanto affermato in un recente comunicato stampa in cui abbiamo chiesto alla Regione Lazio di sovraintendere direttamente alla nuova stesura del PUA comunale (tenendo conto che Terracina è priva di un PUA aggiornato dal 2003!), alla luce delle diverse e complesse questioni in essere sul demanio. Inoltre abbiamo ribadito, con l’aiuto di Marco Chiumento, titolare dello Stabilimento Balneare Onda Marina, le esigenze del comparto balneare con piccole imprese storiche a gestione familiare, le quali si trovano a dover gestire tratti di arenile ormai eroso, con le conseguenze di un ripascimento dannoso che ha peggiorato la qualità del sedimento sabbioso, con un peso ormai insostenibile della tassazione e con la grande incertezza dei bandi da lanciare entro il 2023 e dell’impatto sugli investimenti già programmati (e a volte già finanziati con mutui fino al 2033!).

Si è affrontata anche la questione, sollevata da Legambiente l’anno scorso presso la Regione Lazio, relativa al rispetto delle percentuali di spiagge libere regionali e degli ambiti omogenei, ricordando che Terracina è ancora uno dei pochi comuni costieri laziali che non rispetta la quota stabilita dalla Legge n.8/2015 e dal Regolamento regionale n.19/2016, e la questione della gestione del periodo transitorio, visto anche i finanziamenti ottenuti dalla Regione Lazio per la cura e i servizi da offrire per le spiagge libere e l’approssimarsi della stagione estiva, con una accurata predisposizione dei prossimi bandi di gara che dovranno premiare gli aspetti sociali dell’impresa e il rispetto per la natura e il paesaggio, e la questione, molto seria, del contrasto senza tregua alla corruzione, alla collusione, ai conflitti di interesse, allo sfruttamento turistico della costa e in generale di una lotta costante contro le infiltrazioni della criminalità organizzata sui litorali pontini.

IL LINK AL PODCAST: “Le grand écart turc” sur https://www.franceinter.fr/emissions/un-jour-dans-le-monde/un-jour-dans-le-monde-du-jeudi-28-avril-2022  via @franceinter (servizio su Terracina dopo 20’22).