ITER DI APPROVAZIONE DEL PIANO DEL PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO: IL CIRCOLO LEGAMBIENTE TERRACINA “PISCO MONTANO” PRESENTA LE PROPRIE OSSERVAZIONI SU MOBILITA’ SOSTENIBILE, ENERGIA E RISCHIO CLIMATICO, INTEGRAZIONE CON SIC, ZSC E ZPS LIMITROFI SIA MONTANI CHE MARINI, INTEGRAZIONE GESTIONALE DI TERRACINA NELLA UNESCO MAB – RISERVA DELLA BIOSFERA (AREA DI TRANSIZIONE) CON L’ OBIETTIVO DI RICREARE LO STORICO LEGAME TRA IL PARCO E IL TERRITORIO DI TERRACINA.

Comunicato Stampa n.63                                    25.10.2017

Nei giorni scorsi e rispettando la scadenza del 19 ottobre,  il Circolo Legambiente “Pisco Montano” di Terracina ha inviato all’attenzione del Parco del Circeo le osservazioni al Piano del Parco come da iter in corso di approvazione.

L’approvazione del Piano del Parco rappresenta un momento storico, un vero traguardo per questa area protetta e per tutto il territorio per la salvaguardia della biodiversità e lo sviluppo economico del territorio, strumento di sintesi tra le esigenze di conservazione e quelle di fruizione sostenibile dell’area.

Le osservazioni prodotte dal nostro Circolo hanno tutte il comune denominatore di ricollegare il Comune ed il territorio di Terracina al Parco come vuole la sua storia, visto che gran parte dell’area rialzata della “duna antica” da Terracina a Nettuno coperta da boschi, era chiamata appunto Macchia di Terracina e di Cisterna ed era circondata da acquitrini e paludi infestate dalla malaria, nella quale vivevano alcune migliaia di persone dedite alla compravendita di legname e alla caccia, attività che per secoli hanno alimentato,  attraverso la preziosa rete dei canali, l’economia di Terracina. Proprio per ricordare l’importanza che la Macchia di Terracina ha avuto per secoli per la vita della nostra comunità, abbiamo voluto che il Piano recepisse gli indirizzi e le azioni tese a testimoniare, rinsaldare e a non far dimenticare questo storico legame cercando di lavorare sulle connessioni del Parco con il territorio circostante per poterlo integrare all’interno dello stesso legandolo con la storia passata ma anche futura di tutto il sud pontino.

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Stato paludoso dell’Agro pontino nell’anno 1777. (da Bortolotti et al., 1986)

Le osservazioni presentate dal Circolo in sintesi riguardano: il Piano per la mobilità integrata e sostenibile, il Piano energetico e l’adattamento ai cambiamenti climatici, l’inclusione nel Parco del SIC IT6000013 “Fondali tra Capo Circeo e Terracina” per preservarlo da eventuali scempi come dalle autorizzazioni dei mega impianti per la mitilicoltura contro i quali il nostro circolo lotta da anni, la creazione di una rete di collegamento con le aree protette, SIC, ZPS, ZSC e i Parchi circostanti, l’integrazione compiuta del Comune di Terracina nella governance del Parco data la presenza del Comune di Terracina nella Transition Area UNESCO MAB-Man and Biosphere fin dal 2013.

Entrando nel dettaglio, in particolare è stata proposta la stesura di un Piano della Mobilità Sostenibile integrato tra i comuni del Parco in modo da collegare in modo più efficiente il Parco alla linea ferroviaria FL7 (Roma –Napoli) utilizzando gli hub di Priverno-Fossanova e Monte San Biagio-Terracina Mare che possono diventare veri e proprie porte di accesso al Parco, anche come InfoPoint di primo livello, ma anche incrementando la rete interna di piste ciclabili e interconnettendola con la prevista Ciclovia del Sole che potrebbe attraversare il Parco da nord a sud collegando (con le piste ciclabili già in uso e con altre da costruire) i Comuni di Latina-Sabaudia-San Felice Circeo e Terracina. E’ stata proposta la stesura di un PAESC (Piano di Azioni per l’Energia Sostenibile ed il Clima)  del Parco (esteso ed integrato con tutti i Comuni inclusi nel Parco) con obiettivi e azioni comuni sia sul piano della mitigazione (incremento dell’uso delle rinnovabili e degli interventi di efficientamento energetico) sia sul piano delle misure e delle azioni di adattamento climatico (in particolare per affrontare i fenomeni dell’innalzamento della temperatura del mare, del livello delle acque e dell’incremento dei fenomeni di erosione costiera) in linea con quanto già definito e previsto dagli scenari e dalle vulnerabilità ipotizzate nella Strategia nazionale e nel Piano nazionale di Adattamento ai cambiamenti climatici per il sud pontino. Un’altra osservazione riguarda la proposta di estendere a tutto il SIC IT6000013 “Fondali tra Capo Circeo e Terracina” l’area inclusa nell’ampliamento a mare del Parco in modo da compiere appieno, come affermato nel Piano, la funzione di tutela della prateria di posidonia che costituisce un elemento fondamentale per la protezione della fascia costiera e per la salvaguardia del sistema dunale e soprattutto contribuire ad escludere definitivamente la possibilità di installazione tra la foce del Sisto e del Portatore di un impianto di mitilicoltura di 500.000 mq proprio a ridosso dei confini settentrionali del SIC IT6000013 con un disastroso impatto sia ambientale che sulla economia turistica del litorale (come riportato nell’attuale ricorso ad adiuvandum del nostro Circolo al Comune di Terracina contro la Regione Lazio). Si propone anche di utilizzare, per la redazione del Piano di Gestione del SIC, le misure già proposte dal nostro Circolo alla Regione Lazio e dalla stessa approvate e di attuare, d’intesa con la Regione Lazio, una gestione integrata da parte del Parco del SIC marino anche per le parti non incluse nel perimetro amministrativo del Parco per garantire l’omogeneità di gestione del SIC, ed un adeguato livello di raggiungimento degli obiettivi di conservazione, senza necessariamente aggiungere ulteriori elementi di vincolo e di tutela.

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SIC IT6000013 “Fondali tra Capo Circeo e Terracina”

E’ stato proposto inoltre, congiuntamente al Circolo Legambiente Sabaudia “Larus”, che il Piano possa includere anche la creazione a terra di una vera e propria rete con le aree protette e i parchi limitrofi come il Parco Regionale dei Monti Ausoni e del Lago di Fondi, la ZPS IT6040043 “Monti Ausoni e Aurunci”, Il Sito di Interesse Comunitario IT6040007 “Monte Leano”, il Sito di Interesse Comunitario IT6040006 “Monti Ausoni meridionali”, il SIC/ZPS Lago di Fondi, il costituendo parco dei Monti Lepini attraverso la progettazione di corridoi ecologici di interconnessione tra le diverse aree per gli spostamenti in particolare dell’avifauna, che tenga conto del fatto che, come riportato nel Piano, esiste una Zona di Protezione Speciale (ZPS) ai sensi della Direttiva CEE 79/409 (Direttiva Uccelli Selvatici) per tutta l’area terrestre del Parco, che si estende alla fascia costiera marina, utilizzando ad esempio come corridoi i canali della bonifica pontina che potrebbero a loro volta diventare un SIC come è già in parte avvenuto per una loro porzione ricadente nel SIC “Canali in disuso della bonifica pontina” (IT6040008).

Infine data la presenza del Comune di Terracina nella UNESCO MAB- transition area dal 2013 (delibera Comune di Terracina DGC n.399 del 30 ottobre 2013 – Adesione alla Transition Area), si propone, anche considerando l’intero Parco Nazionale del Circeo, o anche un’area più vasta, come unità gestionale della “Riserva della Biosfera del Circeo”, di integrare anche il Comune di Terracina tra i Comuni di riferimento per il Parco e di impegnare il Comune di Terracina in una cogestione diretta della Transition Area. In particolare poi si chiede di riferirsi per tutto cio’ che riguarda la gestione dell’area al più aggiornato documento “Lima Action Plan for UNESCO’s Man and the Biosphere (MAB) Programme and its World Network of Biosphere Reserves (2016-2025)” adottato il 17 marzo 2016 al 4th World Congress of Biosphere Reserves in Lima, Peru.

Legambiente è la più grande organizzazione ambientalista italiana con oltre 115.000 tra soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, più di 3.000 giovani che ogni anno partecipano ai nostri campi di volontariato, oltre 60 aree naturali gestite direttamente o in collaborazione con altre realtà locali. Grazie ai suoi 1.000 circoli è l’associazione ambientalista più diffusa in Italia col privilegio di essere presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, lì dove i fatti avvengono e le persone operano, mettendo in pratica valori e ideali. Tratto distintivo dell’associazione è l’ambientalismo scientifico, ovvero la scelta di fondare ogni progetto in difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici, uno strumento con cui è possibile indicare percorsi alternativi concreti e realizzabili.

RIGENERAZIONE SCOLASTICA A TERRACINA: LEGAMBIENTE PRESENTA IL XVIII° RAPPORTO ECOSISTEMA SCUOLA DEDICATO ALLA VIVIBILITÀ, QUALITÀ DELLA MANUTENZIONE, SICUREZZA E RISCHI DEGLI EDIFICI SCOLASTICI ITALIANI NEL CORSO DELL’EVENTO SCUOLA INNOVA DEL PROSSIMO 17 OTTOBRE A ROMA. IL CIRCOLO FA IL PUNTO DELLA SITUAZIONE SUI BISOGNI DI MANUTENZIONE E RIGENERAZIONE DELLE SCUOLE E SUI NUOVI CRITERI DI GESTIONE.

Comunicato Stampa n.62                                    14.10.2017

scuola innova

Da pochi giorni hanno ormai riaperto le scuole della nostra città, e proprio il 28 settembre è stato presentato il XV Rapporto sulla sicurezza delle scuole di Cittadinanza Attiva (http://www.cittadinanzattiva.it/comunicati/scuola.html) mentre Legambiente, con il suo Dipartimento Scuola e Formazione, organizza martedì prossimo 17 Ottobre a Roma un importante convegno dal titolo Scuola Innova – Secondo forum sull’edilizia scolastica il cui obiettivo è quello di far incontrare e confrontare, intorno alla grande sfida della riqualificazione energetica, antisismica e ambientale del patrimonio edilizio scolastico, istituzioni locali e nazionali, imprese e progettisti, mondo dell’educazione e associazioni. Lo scopo dell’evento è quello di approfondire, attraverso il contributo di Sindaci, Dirigenti scolastici e Progettisti, la programmazione e la governance dei processi ma anche le eccellenze e le buone pratiche, superando le barriere che oggi fermano o rallentano il processo di riqualificazione diffusa delle scuole italiane.

All’evento, organizzato da Legambiente, La Nuova Ecologia e Kyoto Club, parteciperà anche il Circolo di Terracina (che ha invitato ufficialmente anche il Sindaco, il Presidente della Provincia e i Dirigenti dei principali Istituti della Città) per condividere in particolare le iniziative in atto con l’IC Don Milani, prima scuola sostenibile di Legambiente a Terracina ed una delle 20 del Lazio, con la quale è in atto un’ampia collaborazione su temi quali: la qualità e la rigenerazione degli spazi scolastici, anche attraverso interventi pratici di efficienza energetica e l’uso delle energie rinnovabili; l’attivazione di percorsi didattici ispirati alla sostenibilità (la cura dell’Orto e del Frutteto didattico, la consapevolezza alimentare e la lotta agli sprechi, lo stop al consumo di suolo, il Teatro come strumento di conoscenza dell’ambiente, l’utilizzo di Aule Verdi); la costruzione di un innovativo percorso di educazione basato sulla “outdoor education”: La Scuola nel Parco-Il Parco nella Scuola, in un ideale connessione tra la Scuola e il parco cittadino del Montuno, già riaperto da Legambiente in occasione della Campagna Nazionale Puliamo il Mondo 2016 e Festa dell’Albero 2016 e recentemente riaperto per Puliamo il Mondo 2017 e proposto da Legambiente all’Amministrazione Comunale come sede di un CEA (Centro di Educazione Ambientale), ma ancora purtroppo chiuso; l’innovazione dell’offerta formativa dell’IC “Don Milani” e la predisposizione congiunta di progetti finanziati dal MIUR o da altri enti, e con l’ITS Bianchini nell’ambito della convenzione di Alternanza Scuola-Lavoro relativamente al progetto da “Goletta Verde alle Sentinelle del mare” per la creazione presso l’Istituto di un centro di  monitoraggio della qualità delle acque del mare, dei fiumi e dei canali del nostro territorio.

Durante il forum verrà illustrato il XVIII° rapporto “Ecosistema Scuola”, l’analisi che annualmente Legambiente fa sulla qualità dei servizi scolastici e degli edifici che, oltre a fotografare la situazione attuale del patrimonio edilizio documenta il risultato dei processi di riqualificazione in corso e i piani di finanziamento associati. Il Rapporto Ecosistema Scuola, attraverso la fotografia di un campione di oltre 6000 scuole, definisce un quadro chiaro dei bisogni. Inoltre nel corso della giornata saranno premiate le amministrazioni più virtuose in Italia nella gestione del patrimonio edilizio scolastico e presentati i progetti più innovativi sia relativi alle nuove scuole che alla riqualificazione di quelle esistenti.

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In questi ultimi anni si è indubbiamente aperta una nuova fase rispetto agli interventi che riguardano il patrimonio edilizio scolastico, con una Struttura di Missione presso la Presidenza del Consiglio e risorse dedicate. Il quadro dei finanziamenti è davvero rilevante, pari, secondo le ultime stime, a 7,4 miliardi di Euro, con 27.721 interventi avviati attraverso diversi programmi e canali di finanziamento nazionali, europei, regionali (#SCUOLESICURE, FONDO PROTEZIONE CIVILE (2008-2016), #MUTUIBEI, #INDAGINI DIAGNOSTICHE, #SCUOLEINNOVATIVE, #SCUOLEBELLE, FONDO KYOTO). A parte i fisiologici tempi di realizzazione degli interventi, si evidenzia però una diffusa difficoltà da parte degli Enti Locali nel partecipare ai bandi, e poi nella capacità di progettare e realizzare gli interventi. Ricordiamo che le scuole sono di proprietà per il 77% dei Comuni (scuole materne, primarie e secondarie di primo grado) e per 9% delle Province (secondarie di secondo grado), con un 5% di edifici che appartengono ad altri enti.

I risultati dell’indagine riportano che nel Lazio il 55,6% degli edifici scolastici sono stati costruiti dopo il 1974, solo il 13,5% secondo criteri antisismici e il 2,7% secondo i criteri della bioedilizia. Gli edifici scolastici del Lazio che hanno goduto di manutenzione straordinaria negli ultimi 5 anni sono ben al di sotto della media nazionale (il 18,9%) a fronte del 46% del dato nazionale mentre sono ancora tanti quelli che necessitano di manutenzione urgente (65%). Un dato rafforzato dalle pochissime certificazioni (molto al di sotto della media nazionale) che hanno le scuole: da quelle di collaudo e idoneità statica, agibilità, igienico-sanitaria, a quella per la prevenzione incendi.

Il Circolo Legambiente di Terracina, proprio nel corso della campagna nazionale Legambiente “NonTiscordardime” del 2017, ha effettuato una ricognizione dei problemi e delle necessità rilevate presso i plessi dell’IC Don Milani, proprio in vista della creazione di un Rapporto locale sulle Scuole di Terracina da inserire nel Rapporto nazionale. Le scuole di Terracina sono tutte abbastanza datate, con le più moderne realizzate tra gli anni settanta e gli inizi degli anni ottanta, e molte sono state interessate negli anni novanta da lavori per favorire il superamento delle barriere architettoniche e dall’adeguamento alle norme per la prevenzione degli incendi. La gran parte possiede il certificato di idoneità statica ma non risultano eseguite le verifiche di valutazione di adeguatezza sismica, rischio amianto, radon e rischio elettromagnetico.

Durante la nostra ricognizione nei 4 plessi della Don Milani abbiamo rilevato numerosi problemi di infiltrazioni e muffe sulle pareti dovuti sia alla rottura della guaina impermeabile del tetto che alla ostruzione dei discendenti (con fogliame e altro materiale) che impedisce il normale deflusso dell’acqua piovana. Gli impianti termici sono vecchi e necessitano di continui interventi di manutenzione. Molti sono gli interventi di manutenzione sia ordinaria che straordinaria necessari, interventi che vanno dalla sistemazione delle sale mensa, dei bagni, dei cancelli di ingresso e delle recinzioni, a quella delle pareti sia interne che esterne che presentano numerosi distacchi di intonaco e che vanno restaurate e ridipinte.

Sono necessari interventi di efficientamento energetico con la sostituzione delle lampade attuali con altre a basso consumo e la regolazione termica dei termosifoni con valvole termostatiche, la diffusione della differenziata (oltre alla carta e alla plastica) e il riciclo dei materiali (es.carta). Gli spazi esterni all’edificio presentano buche, vialetti sconnessi e pozzetti pericolosi e il verde è poco curato (spesso manca un impianto di irrigazione). Relativamente alla sicurezza delle aree antistanti le scuole soprattutto per gli attraversamenti pedonali si rilevano buche e dossi pericolosi, mancano semafori pedonali e transenne parapedonali.

Sarebbe inoltre utile sviluppare servizi di mobilità dolce per raggiungere le scuole con percorsi casa-scuola dedicati tutto l’anno (pedibus, ciclabilità favorita da piste che collegano le scuole con una futura rete di piste ciclabili cittadine), utilizzare le coperture (in una città soleggiata come Terracina!) per incrementate l’autoproduzione di energia elettrica e termica (impianti solari fotovoltaici e termici), adottare materiali e tecniche di manutenzione ispirati alla bioedilizia, favorire nelle mense scolastiche il bio, il km0, la stagionalità degli alimenti, i menù alternativi per motivi culturali e il recupero del cibo non utilizzato a favore delle organizzazioni impegnate nei servizi sociali. Inoltre sarebbe fondamentale eliminare l’uso delle stoviglie monouso di plastica (come il progetto che stiamo portando avanti all’ IC Don Milani, nostro partner nel progetto #Plasticfreebeaches).

“Non sono oggi più accettabili, infatti, ritardi rispetto alla integrale pubblicazione di una completa Anagrafe Scolastica che contenga informazioni aggiornate sui circa 43mila edifici scolastici del nostro Paese, oggi purtroppo ancora incompleta per quanto riguarda le certificazioni (agibilità, antincendio, collaudo statico, classe energetica). In particolare occorre avere, quanto prima, per ogni edificio un’analisi dello stato di salute e delle emergenze che riguardano la manutenzione, della condizione statica, sismica e di quella energetica. Come pure è necessario ridurre e semplificare le linee di finanziamento per la riqualificazione edilizia e fare in modo che la Struttura di Missione cambi ruolo per supportare attivamente i Comuni aiutandoli a superare i problemi di accesso ai bandi di finanziamento. A livello locale sarebbe auspicabile che l’Amministrazione Comunale di Terracina (così come la Provincia di Latina per le scuole superiori di sua competenza) predisponesse oltre ad una anagrafe completa dello stato di tutti gli edifici scolastici del territorio anche una relazione annuale sullo stato dell’edilizia scolastica comunale da illustrare pubblicamente (magari utilizzando, come oramai in uso in molti Enti, la modalità del question time) ed un programma dettagliato di lavoro con gli interventi previsti nel corso dell’anno schedulati sulla base di precise priorità. Noi come volontari Legambiente e come Laboratorio Urbano di Rigenerazione Sostenibile siamo già in azione (assieme ai dirigenti, ai genitori, ai docenti e alle maestre) per l’analisi dei bisogni e delle criticità, la programmazione dei finanziamenti, la realizzazione degli interventi di piccola manutenzione e sistemazione interna ed esterna dei quattro plessi scolastici dell’IC Don Milani, mettendoci come sempre la nostra volontà, le nostre competenze, il nostro tempo e anche qualche euro.” Dichiara l’ing. G. Subiaco responsabile del Laboratorio di Rigenerazione Urbana di Legambiente e Vicepresidente del circolo locale.

 

Legambiente è la più grande organizzazione ambientalista italiana con oltre 115.000 tra soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, più di 3.000 giovani che ogni anno partecipano ai nostri campi di volontariato, oltre 60 aree naturali gestite direttamente o in collaborazione con altre realtà locali. Grazie ai suoi 1.000 circoli è l’associazione ambientalista più diffusa in Italia col privilegio di essere presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, lì dove i fatti avvengono e le persone operano, mettendo in pratica valori e ideali. Tratto distintivo dell’associazione è l’ambientalismo scientifico, ovvero la scelta di fondare ogni progetto in difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici, uno strumento con cui è possibile indicare percorsi alternativi concreti e realizzabili.

GRANDE SUCCESSO PER L’EDIZIONE SPECIALE DEL 25^ DI PULIAMO IL MONDO 2017 DEDICATA AL RECUPERO E ALLA VALORIZZAZIONE DELL’APPIA TRAIANEA E DEL PORTO ANTICO A TERRACINA E PER LE VISITE GUIDATE ESTIVE PRESSO l’APPIA ANTICA A VILLA SALVINI, APPENA CONCLUSE. DOMENICA 24 SETTEMBRE AL PARCO DEL MONTUNO, INTEGRATO NEL DISEGNO DEL PORTO TRAIANEO, ALLA PRESENZA DI DOCENTI, BAMBINI E FAMIGLIE E’ STATO ILLUSTRATO IL PROGETTO COMPLETO DI VALORIZZAZIONE ECO-ARCHEOLOGICA, GIA’ PRESENTATO ALLA AMMINISTRAZIONE E INSERITO NEL PROGETTO PRESENTATO AL MIUR CON L’IC DON MILANI, SCUOLA SOSTENIBILE DI LEGAMBIENTE A TERRACINA.

Comunicato Stampa n.61                                              1.10.2017

 

IL CIRCOLO LEGAMBIENTE TERRACINA INSIEME A LEGAMBIENTE NAZIONALE HA ANCHE PRESENTATO NEI MESI SCORSI ALLA AMMINISTRAZIONE UN PROTOCOLLO DI INTESA SULL’APPIA DAY PER FAR ENTRARE TERRACINA TRA I COMUNI ATTIVI NEL PROGETTO DI VALORIZZAZIONE ECO-TURISTICA NAZIONALE ED EUROPEA DEL CAMMINO DELLA VIA APPIA ANCHE IL PREVISIONE DEL PROSSIMO APPIA DAY DEL 18 MAGGIO 2018. INSIEME ALLA RETE INTERNAZIONALE CAMMINI D’EUROPA- GOETHE IN ITALIA l’ITINERARIO DI TERRACINA VERRA’ ANCHE PRESENTATO NELL’EVENTO “ALL ROADS TAKE TO ROME” DEL 17 NOVEMBRE NELLA PRESTIGIOSA SEDE DI PALAZZO MASSIMO A ROMA.

Il 22, 23 e il 24 settembre con il patrocinio del Comune di Terracina, dell’Istituto Comprensivo Don Milani (Scuola Sostenibile Legambiente), dell’Archeoclub Aricino-Nemorense Vie Appie e Vie Romane, del progetto internazionale “Plastic Free Beaches” della Fondazione del Principato di Monaco, della Rete Internazionale “Cammini d’Europa”, del Goethe Festival, del Comitato nazionale Appia Day e di CoopCulture si è svolto Puliamo il Mondo 2017 a Terracina, celebrando oltre che l’ anniversario della venticinquesima edizione di Puliamo il Mondo (con una trasmissione RAI dedicata all’evento per tutta la settimana), anche i 1900 anni dalla morte dell’imperatore Traiano (8 agosto 117 d.c.), il cui ruolo è stato determinante per lo sviluppo di Terracina e il bicentenario della pubblicazione della seconda parte del Viaggio in Italia di J. W. Goethe (1817) e del suo passaggio a Terracina.

I luoghi della nostra preziosa Via Appia (nella sua variante costiera traianea) (Area Archeologica Stella Polare- Porto Traianeo, Area del Molo Gregoriano- Porto Traianeo, Taglio Traianeo del Pisco Montano, Appia Antica a Villa Salvini, Parco del Montuno) sono stati ripuliti e rigenerati dai volontari del Circolo, dai residenti del Quartiere, dagli esercizi commerciali e da più di cento alunni, genitori e docenti dell’IC Don Milani, Scuola Sostenibile Legambiente di Terracina. In particolare per quanto riguarda la Appia Antica a Villa Salvini, un tratto prezioso di Appia rigenerato e gestito dal Circolo Legambiente di Terracina, la pulizia si è svolta in contemporanea con la visita guidata già prevista a calendario per il 23 settembre e sono stati molti i cittadini e turisti che mentre ascoltavano le spiegazioni aiutavano i volontari a ripulire il bellissimo tratto di Appia antica all’interno della Villa.

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img2Terracina – Puliamo il Mondo 2017 nei luoghi dell’Appia Traianea (Area Archeologica Stella Polare- Porto Traianeo)

“Dopo il recente evento nazionale “Appia Day- Appia Trail: Terracina La Regina della Via Appia” del maggio scorso organizzato da Legambiente con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, il nostro Circolo ha messo a segno in pochi mesi una serie di iniziative concrete per il recupero e la valorizzazione della Via Appia costiera di Terracina, in totale coerenza con tutte le altre nostre iniziative e proposte di rigenerazione del Levante terracinese (Balneabilità della Costa del Levante e Potabilità della Sorgente Acqua Magnesia, Rigenerazione del Mercato della Marina, Progetto di Valorizzazione del Parco del Montuno, Proposta per l’Area del Molo), tra cui la gestione dell’Appia Antica a Villa Salvini, con un intenso calendario estivo da giugno a settembre che ha visto molti turisti anche da fuori regione e dall’estero partecipare alle nostre visite guidate bilingue ed “esperienziali” che toccavano molti temi e spunti interessanti della storia antica romana e terracinese e che poi si concludevano con una interessante degustazione guidata (Aperitivo Archeologico) sulla cucina romana antica costiera ispirata al ricettario attualizzato di Marco Gavio Apicio. Il nostro evento di Puliamo il Mondo presso i tratti ancora conservati ma poco curati del Porto Traianeo (Area Archeologica Stella Polare e Area del Molo Gregoriano) e del Taglio traianeo del Pisco Montano” dichiara Anna Giannetti, Presidente del Circolo “ ci permetterà’ di presentare entro l’anno a livello nazionale una proposta, già in itinere e validata a livello regionale, che renda questi luoghi simbolici e connessi da un filo di memoria importante da lasciare alle giovani generazioni ma anche da sfruttare dal punto di vista del turismo culturale e ambientale. Stiamo poi definendo un calendario di visite guidate invernali con archeo-animazioni su tutto l’itinerario, proprio sullo stile delle eco-animazioni fatte questa estate su tutto il litorale terracinese per il progetto internazionale #plasticfreebeaches, per rendere visibile a tutti e in particolar modo agli alunni delle scuole di Terracina e ai turisti che comunque sono interessati alla nostra Terracina anche in inverno, in un contesto di animazione e di esperienza ludico-informativa dal vivo, le preziosità dei nostri luoghi. A tal fine invieremo presto alla Amministrazione una richiesta di accesso ai luoghi dell’Appia Traianea appena ripuliti e ordinati per effettuare una pulizia mensile a rotazione, a cura del Circolo e dei residenti del quartiere e anche delle Scuole a supporto e integrazione delle normali attività del nostro gestore cittadino dei rifiuti De Vizia Urbaser Trasfer Spa, che ringraziamo, per mantenere tutti i luoghi in uno stato dignitoso e fruibile per le Scuole e i turisti, dotandoli anche se possibile di cartelloni informativi e illustrativi”.

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Terracina – Puliamo il Mondo 2017 nei luoghi dell’Appia Traianea (Progetto del Parco del Montuno del 2016)

Domenica 24 settembre, c’è poi stata la rinnovata ed emozionante presenza al Parco del Montuno per Puliamo il Mondo 2017, a distanza di un anno dalla grande e indimenticabile esperienza civica di ripulitura, ripristino e rigenerazione (dopo ben dieci anni di abbandono e incuria) dell’anno scorso con Puliamo il Mondo 2016 intervallata da visite guidate eco-archeologiche molto seguite dalla cittadinanza e dai turisti, e che ci fece diventare come Circolo, testimonial nazionale di Puliamo il Mondo 2016, e su cui Legambiente attende sempre fiduciosa, l’esito della istanza di gestione con progetto di rigenerazione e valorizzazione eco-archeologica, istanza che data oramai al 30 ottobre 2016 con il corposo progetto presentato ufficialmente all’Amministrazione il 15 dicembre 2016.

“Il sostanzioso progetto, partendo da uno studio di tutte le determinanti e dei vincoli del Parco,  prevede un piano completo e dettagliato di interventi di valorizzazione turistica, economica, ambientale, culturale, educativa, sociale, imprenditoriale ed un’analisi attenta dei costi, dei ricavi potenziali e della sostenibilità economica del piano. Viene dato inoltre grande rilievo alla possibilità di integrare il Parco con l’offerta formativa delle scuole promuovendo percorsi esperienziali e laboratori per i ragazzi dei diversi cicli scolastici secondo le più moderne metodologie didattiche di “outdoor education”. Un modello di gestione e di sviluppo di un’area verde moderno ed europeo basato su una partnership pubblico-privati-associazioni, in linea con gli schemi di finanziamento regionali, nazionali ed europei, finanziamenti che peraltro, proprio a causa della mancata risposta alla nostra istanza, non sono stati finora raccolti. Il Parco è un bene pubblico che deve essere riaperto, al più presto, a tutta la cittadinanza, le scuole e ai turisti che visitano la nostra città. Facciamo appello a tutte le forze attive e propositive che vogliono il progresso e lo sviluppo di questa città perché la riapertura di questo Parco diventi il simbolo di una nuova “economia civile”, aperta al ruolo fondamentale della cittadinanza attiva e delle imprese responsabili. E’ una questione di civiltà ma anche una grande innovazione per la città.” dichiara G. Subiaco responsabile del Laboratorio di Rigenerazione Urbana di Legambiente e Vicepresidente del Circolo.

 img4Terracina – Puliamo il Mondo 2017 nei luoghi dell’Appia Traianea (Area del Molo Gregoriano- Porto Traianeo)

img5Terracina – Puliamo il Mondo 2017 nei luoghi dell’Appia Traianea (Area del Taglio Traianeo di Pisco Montano)

 

img6Terracina – Puliamo il Mondo 2017 nei luoghi dell’Appia Traianea (Parco del Montuno- Porto Traianeo)

 

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img8Terracina – Puliamo il Mondo 2017 nei luoghi dell’Appia Traianea (Appia Antica a Villa Salvini- variante Traianea)

Per maggiori dettagli sull’evento: https://www.facebook.com/events/230405337488940/?ref=br_rs

Legambiente è la più grande organizzazione ambientalista italiana con oltre 115.000 tra soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, più di 3.000 giovani che ogni anno partecipano ai nostri campi di volontariato, oltre 60 aree naturali gestite direttamente o in collaborazione con altre realtà locali. Grazie ai suoi 1.000 circoli è l’associazione ambientalista più diffusa in Italia col privilegio di essere presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, lì dove i fatti avvengono e le persone operano, mettendo in pratica valori e ideali. Tratto distintivo dell’associazione è l’ambientalismo scientifico, ovvero la scelta di fondare ogni progetto in difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici, uno strumento con cui è possibile indicare percorsi alternativi concreti e realizzabili.