LEGAMBIENTE TERRACINA CELEBRA LA FESTA DELL’ALBERO DEL 21 NOVEMBRE PROSSIMO IN VERSIONE DIGITALE CON TUTTE LE SCUOLE SOSTENIBILI LEGAMBIENTE DI TERRACINA ALL’INTERNO DELLA NUOVA CAMPAGNA NAZIONALE #VASICOMUNICANTI. IN QUESTO MOMENTO DIFFICILE IN CUI NON E’ POSSIBILE INCONTRARSI E ABBRACCIARSI IL CIRCOLO LEGAMBIENTE E’ VICINO A TUTTE LE SCUOLE E CELEBRA LA BELLEZZA DELLA NATURA E DELLE PIANTE IN MODO DIGITALE!!

Terracina, 19 novembre 2020                 Comunicato Stampa n. 193

Anche quest’anno, nonostante le difficoltà dettate dalla pandemia, possiamo festeggiare la Festa dell’Albero tutti insieme come #vasicomunicanti, la nuova iniziativa digitale di Legambiente https://attivati.legambiente.it/page/70772/petition/1 che permetterà a ognuno di partecipare a distanza. I vasi comunicanti rappresentano un sistema, una comunità numerosa e positiva: connessi alla natura per festeggiarla e prenderci cura di lei anche in questo momento di difficoltà. Ecco il senso di questa bellissima iniziativa che ci invita a piantare un seme a casa, un piccolo albero se abbiamo un giardino, e poi a condividere in rete il nostro gesto di amore per la natura, seguendo il seguente schema:

1) PIANTA UN SEME– I #VasiComunicanti partono da un tuo piccolo gesto: pianta il seme delle pianta che preferisci in un vaso da tenere in casa. Se hai un giardino o puoi recarti in uno spazio verde dedica la giornata a piantumare e mettere a dimora un piccolo albero. Oppure fai il tuo personalissimo gesto per celebrare la natura!

2) FATTI UN SELFIE–  È arrivato il momento di testimoniare il tuo impegno per la natura! Prendi il telefono a scattati una foto insieme al tuo vaso o al tuo piccolo albero. Il tuo impegno per la natura merita un bel sorriso!

3) COINVOLGI GLI AMICI Pubblica la foto sui tuoi canali social, usa l’hashtag #VasiComunicanti, l’hashtag #legambienteterracina e  tagga  @legambiente o @circololegambienteterracinapiscomontano

 “Poiché non possiamo organizzare la campagna dal vivo a causa della pandemia e a causa della difficile situazione che stanno vivendo i nostri istituti scolastici cittadini, vogliamo pero’ essere idealmente vicini a tutte le Scuole, al Corpo docente e tecnico-amministrativo e a tutti gli alunni che stanno vivendo un momento davvero complicato e li abbracciamo tutti idealmente. In occasione della giornata del 21 novembre prossimo vogliamo ricordare le bellissime edizioni che in questi quasi 5 anni di vita abbiamo organizzato presso le tante Scuole della Citta’, presso i Giardini di Levante e presso il Parco del Montuno, che non solo abbiamo contribuito a riportare in vita dopo un decennio di abbandono ma di cui abbiamo censito tutto il patrimonio arboreo e arbustivo, ma anche le centinaia di alberi che abbiamo messo a dimora in città e gli alberi che abbiamo difeso da tagli indiscriminati o da malattie, con segnalazioni ed esposti e con una proficua collaborazione con l’Ente Parco Ausoni e Lago di Fondi e con il Comando Provinciale e la Stazione locale dei Carabinieri Forestali. Vogliamo poi ricordare l’adesione al progetto Ossigeno della Regione Lazio, imponente progetto di 12 milioni di euro dal 2020 al 2022 per arrivare alla piantumazione di 6 milioni di alberi, uno per ogni abitante del Lazio e l’adesione al progetto Mosaico Verde, campagna di riforestazione urbana di Legambiente e AzzeroCo2 tra le più importanti a livello nazionale, con 300.000 mila nuovi alberi piantati e 30.000 ettari di boschi e aree verdi esistenti da curare, approvato dal Comune di Terracina con Delibera di Giunta Comunale DGC n.35 del 5 marzo 2019 e in fase di attuazione.

Qui a Terracina il verde pubblico deve diventare assolutamente centrale per ogni seria politica ambientale, visto che, come riportato nel Rapporto Ecosistema Urbano Legambiente 2019, il verde pubblico disponibile a Terracina rispetto alla superficie comunale è pari allo 0,16%, molto inferiore alla media delle piccole città che è di 2,9%, con le migliori (per lo più città del nord) che si collocano oltre il 10%, e il verde urbano fruibile è di 4,7 mq/abitante, un valore che è addirittura sotto il valore previsto dagli standard urbanistici che è di 9 mq/abitante, contro una media di città confrontabili di ben 44 mq/abitante, mentre la  densità degli alberi in città all’interno di aree di proprietà pubblica è pari a 11 alberi/100 abitanti anch’esso inferiore alla media delle Piccole Città pari a 20 alberi/100 abitanti, e questo è davvero molto critico per una città a vocazione turistica ma che sconta una storica e cronica carenza di Verde urbano. Gravissima poi la mancanza di  strumenti di pianificazione come il Piano e di un Regolamento del Verde Urbano, coerenti con le “Linee guida per la gestione del verde urbano e prime indicazioni per una pianificazione sostenibile” prodotte nel 2017 dal Ministero dell’Ambiente e coerenti con quanto predisposto dallo specifico gruppo di lavoro ISPRA-ANCI in merito alle Linee Guida per la redazione del Piano Comunale del Verde, documento di indirizzo e consultazione da parte delle amministrazioni locali per la pianificazione delle attività di monitoraggio, cura, valorizzazione e sviluppo del verde cittadino. Chiediamo quindi alla Amministrazione Comunale di impegnarsi da subito sul tema e dare finalmente una immediata e concreta svolta alla carente politica del verde urbanodichiara Anna Giannetti, Presidente del Circolo Legambiente “Pisco Montano” e Consigliere Nazionale di Legambiente.

Legambiente è la più grande organizzazione ambientalista italiana con oltre 115.000 tra soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, più di 3.000 giovani che ogni anno partecipano ai nostri campi di volontariato, oltre 60 aree naturali gestite direttamente o in collaborazione con altre realtà locali. Grazie ai suoi 1.000 circoli è l’associazione ambientalista più diffusa in Italia col privilegio di essere presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, lì dove i fatti avvengono e le persone operano, mettendo in pratica valori e ideali. Tratto distintivo dell’associazione è l’ambientalismo scientifico, ovvero la scelta di fondare ogni progetto in difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici, uno strumento con cui è possibile indicare percorsi alternativi concreti e realizzabili.

L’INDAGINE NAZIONALE E MONITORAGGIO PARK LITTER ARRIVA A TERRACINA PER IL TERZO ANNO CONSECUTIVO PRESSO IL PARCO DEL MONTUNO: IL CIRCOLO RENDE NOTO I DATI DI DETTAGLIO sulla presenza di Rifiuti nel Parco del montuno a Terracina CONFRONTANDOLI A LIVELLO NAZIONALE E SU BASE STORICA, E ANNUNCIA DI AVER INVIATO UNA PEC ALLA AMMINISTRAZIONE COMUNALE CON TUTTE LE ISTANZE DA AFFRONTARE IN TEMPI BREVI PER IL PARCO, AUSPICANDO NEL NUOVO CORSO AMMINISTRATIVO UN PIU’ STRETTO COORDINAMENTO TRA L’ASSOCIAZIONE E L’ AMMINISTRAZIONE.

Terracina, 4 novembre 2020          Comunicato Stampa n. 192

Nei giorni scorsi, in occasione della campagna “Puliamo il Mondo 2020” è stata effettuata anche l’indagine nazionale Park Litter 2020 di Legambiente https://iorestoacasa.legambiente.it/uncategorized/indagine-park-litter-2020-legambiente-raccoglie-e-conta-28-000-rifiuti-in-73-parchi-urbani/ , realizzata con il prezioso contributo dei 295 volontari dei circoli locali e regionali dell’associazione che hanno campionato, con un protocollo rigoroso di citizen science che permette di categorizzare i rifiuti raccolti all’interno di 73 parchi urbani distribuiti in tutte le regioni d’Italia, per un totale di 7300 metri quadrati monitorati.

La media nazionale risultante dall’indagine è di 28.000 i rifiuti raccolti durante le attività di pulizia, ovvero 4 per ogni metro quadro setacciato. Sul podio dei rifiuti raccolti, i mozziconi di sigaretta si quantificano come il 33% del totale, seguiti al secondo posto da tappi di bottiglia e linguette di lattine che precedono gli innumerevoli frammenti di carta non identificabili. All’appello non manca la plastica: 1580 piccoli frammenti di plastica, il 6% di quelli totali. Una rilevazione più tecnica, rispetto alle categorie dei materiali trovati, ha evidenziato che più della metà dei rifiuti sono polimeri artificiali. Protagonisti quest’anno, anche i dispositivi di sicurezza, mascherine usa e getta e guanti monouso che sembrano essere ufficialmente entrati a far parte della lista di tutti quei rifiuti che quotidianamente, ci troviamo davanti agli occhi; le prime erano presenti nel 30% dei parchi monitorati – in minor percentuale, invece, i guanti monouso. Soltanto 9 sui 73 parchi in totale sono risultati sprovvisti di cestini per la raccolta differenziata, ma spesso questi cestini non vengono correttamente utilizzati dai frequentatori.

Anche il Parco del Montuno a Terracina viene sottoposto all’indagine ormai dal 2018 ed è entrato nel novero dei parchi monitorati a livello nazionale, e quest’anno il monitoraggio è stato effettuato in occasione della campagna nazionale “Puliamo il Mondo 2020” durante il mese di ottobre, su un’area di 100 metri quadri considerata critica ai fini della presenza di rifiuti all’interno del Parco da 10 volontari del Circolo Legambiente. Sono stati raccolti e classificati (utilizzando un questionario ed un protocollo di raccolta, campionamento e classificazione nazionale che permette il confronto tra i dati raccolti da chiunque lo utilizzi) ben 115 rifiuti con una media di 1,15 rifiuti per metro quadro, una media di cui andiamo orgogliosi perché è decisamente inferiore alla media nazionale.

Nella classifica delle Top 10 dei rifiuti trovati nel Parco del Montuno, emergono importanti dati: al primo posto la presenza di 40 mozziconi di sigaretta, pari al 34,8 del totale, seguiti a distanza da altri oggetti di plastica (non identificabili) pari al 6% del totale, tappi di bottiglia e linguine di metallo pari a 5,2%, carta stagnola e carta di alluminio pari al 4,3%, bottiglie e pezzi di vetro per il 4,3%. Si rileva inoltre, nella zona esaminata, la presenza di rifiuti particolari come pezzi di tubo corrugato, 1 copri-rasoio, cartine per sigaretta, fazzoletti, cerotti, un lucchetto di acciaio, 1 mascherina, 1 siringa, 1 preservativo. Molti anche gli escrementi di cane rilevati e questo segnala purtroppo una non corretta gestione degli animali all’interno del Parco, nonostante i molteplici inviti fatti dai nostri volontari. Dal dettaglio per categoria di rifiuti si evince chiaramente che la plastica la fa da padrona con oltre il 66% del totale.

Dettaglio del monitoraggio rifiuti per il Parco del Montuno a Terracina (Park Litter Terracina 2020)

Classificazione dei rifiuti al Parco del Montuno in base al materiale (Park Litter Terracina 2020)

Questo è il terzo anno in cui si svolge la nostra campagna Park Litter all’interno del parco del Montuno che ha visto monitorate diverse aree (sempre della dimensione confrontabile di 100 metri quadrati) all’interno del Parco. Il totale dei rifiuti raccolti e classificati nei 3 anni è stato complessivamente di 385, per una media di 1,28 rifiuti a metro quadro. Per quanto riguarda i materiali, la plastica la fa sempre da padrona con il 75%, seguita dal metallo 9,13% e dalla carta 6,8%. Guardando ai 3 anni, la top 10 dei rifiuti vede al primo posto sempre i mozziconi di sigaretta, seguiti da pezzi di plastica non identificabili, tappi e coperchi di bevande, lattine tappi e linguette di metallo, pezzi di carta, bottiglie di plastica 0,5 litri, pezzi e bottiglie di vetro.

“Pur risultando il Parco in generale abbastanza pulito, con una media di rifiuti a metro quadro decisamente inferiore alla media nazionale, e di questo dobbiamo ringraziare soprattutto Il Gestore Verde Urbano Verde Idea srl e il Gestore Rifiuti Urbani De Vizia Urbaser Transfer, ma anche la costante attenzione e vigilanza del nostro Circolo, firmatario di una Convenzione con il Comune di Terracina, per la cura e la valorizzazione del Parco. E’ tuttavia necessaria una maggiore responsabilizzazione dei cittadini e dei turisti che lo frequentano affinchè partecipino più attivamente alla sua cura e alla sua tutela, anche per contrastare forme di vandalismo diffuse (panche e tavoli rotti, rami di alberi spezzati, rifiuti gettati a terra, etc) e piccole attività di consumo e spaccio di stupefacenti che purtroppo sono difficili da prevenire in un’area così vasta che andrebbe controllata meglio con un servizio di vigilanza meglio organizzato e una presenza più frequente delle forze dell’ordine, ma soprattutto con una adeguata illuminazione e dotando il parco di telecamere per la videosorveglianza. Proprio per rendere consapevoli tutti i frequentatori e gli utilizzatori del Parco, il nostro Circolo Legambiente, oltre ad organizzare decine di campagne nazionali e decine di eventi educativi, culturali e sportivi ha lanciato anche un innovativo Patto Civico per il Montuno, partendo dal riconoscimento del contributo fornito da Legambiente non solo per la riapertura del Parco (che ricordiamolo sempre è rimasto chiuso ed abbandonato per 10 lunghi anni) ma anche per il lavoro costante per il buon mantenimento, vigilanza, cura , valorizzazione e sviluppo turistico del Parco. Riteniamo infatti che chi frequenta o utilizza il Parco dovrebbe infatti contribuire alla sua cura, secondo la massima “È cittadino di un luogo chi lo ama e se ne prende cura”. Già negli scorsi anni, i Gruppi Scout AGESCI e MASCI, La Comunita’ Indiana del Lazio, gli IC M. Montessori e IC Milani e la Società Acqualatina SpA, con la partecipazione alle campagne Puliamo il Mondo, Festa dell’Albero, Giornata dell’Acqua o altre iniziative e campagne, ma anche altre associazioni che hanno organizzato eventi al Parco, hanno di fatto suggellato un patto con Legambiente, per la tutela, sviluppo e valorizzazione del Parco in una ottica di scambio e azioni congiunte, testimoniato anche dalla consegna da parte del nostro Circolo di una Targa ufficiale di Ringraziamento. Inoltre negli ultimi due anni e nonostante la pandemia, il nostro Circolo, grazie alla generosita’ dei contributori, ai finanziamenti assegnati e ai progetti vinti ed eseguiti, è riuscito in completa autonomia e senza utilizzare fondi pubblici, a raccogliere i fondi necessari per la costruzione di una casa ecologica di legno e allo stesso tempo è riuscita ad ottenere il riconoscimento della Prefettura di Latina del proprio Raggruppamento Guardie Ambientali e Zoofile Volontarie e ad avviare la formazione degli Educatori Ambientali certificati di Legambiente, fondamentali per ottenere il riconoscimento come Centro di Educazione Ambientale Legambiente. Annunciamo quindi che abbiamo contestualmente inviato una PEC all’Ufficio Ambiente del Comune di Terracina, nostro referente per la Convenzione, e per conoscenza al Sindaco e all’Assessore all’Ambiente, in cui ribadiamo le improrogabili necessita’ del Parco e della nostra Associazione, e in cui chiediamo un incontro urgente con i Dirigenti preposti per portare a termine tutte le attività previste dalla Convenzione stipulata in data 15/06/2018 – Prot. n.375a9/D relativa alla valorizzazione del Parco del Montuno, soprattutto orientato alla attuazione dell’ Articolo 3, comma 1.5 della Convenzione, finalizzato ad istituire presso il Parco la sede operativa del Circolo, la sede del proprio Raggruppamento Provinciale Guardie Ambientali Volontarie (Servizio di Vigilanza Ambientale – Terracina Latina), la sede del Centro di Educazione Ambientale (CEA) Legambiente. Ci auguriamo davvero che la nuova Amministrazione Comunale sia maggiormente attenta al Parco e alla nostra Associazione e risponda sollecitamente alla nostra richiesta.” dichiara Anna Giannetti, Presidente del Circolo Legambiente “Pisco Montano” e Consigliere Nazionale di Legambiente.

Legambiente è la più grande organizzazione ambientalista italiana con oltre 115.000 tra soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, più di 3.000 giovani che ogni anno partecipano ai nostri campi di volontariato, oltre 60 aree naturali gestite direttamente o in collaborazione con altre realtà locali. Grazie ai suoi 1.000 circoli è l’associazione ambientalista più diffusa in Italia col privilegio di essere presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, lì dove i fatti avvengono e le persone operano, mettendo in pratica valori e ideali. Tratto distintivo dell’associazione è l’ambientalismo scientifico, ovvero la scelta di fondare ogni progetto in difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici, uno strumento con cui è possibile indicare percorsi alternativi concreti e realizzabili.

https://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/3209/lindagine-nazionale-e-monitoraggio-park-litter-arriva-a-terracina-per-il-terzo-anno-consecutivo-presso-il-parco-del-montuno