Padre esemplare e Famiglie modello

Nel frusinate padre esemplare ammazza a fucilate due figli, il paese è sotto choc: «Una tragedia inspiegabile», hanno commentato alcuni cittadini. A Terracina, quattro ragazzi sparano con un fucile ad aria compressa con proiettili di alluminio ad un uomo indiano che torna in bicicletta a casa dopo una giornata di lavoro nei campi. Quattro famiglie modello e al momento non sembrano esserci motivi razziali, etnici o religiosi, riporta il giornale. Sono solo due esempi ma insomma che dire…sembra un Paese fatto di famiglie del “mulino bianco” che dopo una tranquilla vita trascorsa a fare belle colazioni a biscotti, burro e marmellata, chissà perché passano un bel giorno in un attimo dalla serenità alla tragedia. Rimaniamo sgomenti davanti a questi episodi, a questi drammi di bambini e ragazzi ammazzati atrocemente per mano del loro genitore. Ed ogni caso, sicuramente è un caso a se e merita rispetto, ma bisognerebbe finirla con questa visione ipocrita e irrealistica della famiglia italiana perfetta e buona, e guardare in faccia la realtà. Bisognerebbe smetterla con questa retorica del padre bravo lavoratore che un giorno impazzisce e della famiglia ignara di quello che sono e fanno i propri figli, retorica che spesso nasconde solo l’indifferenza e il disinteresse di parenti, amici, conoscenti e vicini di casa e spesso anche delle Istituzioni, che quelle situazioni spesso conoscono bene e che forse avrebbero potuto evitarle intervenendo e denunciando quelle situazioni invece di fare finta per anni di ignorarle. Occorre rendersi conto delle profonde trasformazioni che sono avvenute in questi anni che hanno visto la disgregazione delle famiglie, la sparizione e la confusione dei ruoli, la degenerazione dei legami fra i membri stessi del nucleo familiare. La difficoltà del rapporto fra la famiglia e la società di oggi, società nella quale sembra, infatti, non esserci più spazio, o meglio sembra non esserci più tempo da dedicare ad un’istituzione che fino al tempo dei nostri genitori aveva una funzione ben più importante nella formazione dei ragazzi.

di Gabriele Subiaco

LA BELLEZZA DAVANTI AGLI OCCHI E LO SQUALLORE SOTTO I PIEDI AL CURVONE DEL TEMPIO DI GIOVE

19.8.2018

E’ sicuramente un paradosso quello che si osserva al curvone del Tempio di Giove a Terracina, il paradosso di chi viene in questo posto, indubbiamente uno di più belli e suggestivi della nostra Città, ad ammirare una Bellezza che toglie il fiato e che loro stessi, come esseri umani, evidentemente riconoscono in virtù dell’innato “giudizio estetico” di kantiana memoria, con la città, il mare, le isole, il Circeo, il monte Leano, la pianura pontina che si stagliano davanti ai loro occhi, ma al contempo non rinunciano a deturpare, senza porsi alcun problema, quello che è sotto i loro piedi, con lattine, bottiglie di plastica, vetro, cartacce, rifiuti di ogni genere….un po’ come andare al cinema comprare i “bruscolini” o il pacchetto di patatine e poi buttare le bucce o la busta per terra mentre si guarda il film magari anche emozionandosi …

Una sorta di cortocircuito tra la Bellezza lontana e lo Squallore vicino vissuti entrambi come “normalità”. Sotto la balaustra di protezione, posta lungo tutta la curva, dalla quale in questi giorni stiamo facendo il nostro servizio volontario di avvistamento per la prevenzione incendi sul nostro territorio dopo l’infausta esperienza vissuta dalla Città lo scorso anno, un tappeto immondo di rifiuti ed un degrado che lascia sgomenti ed infrange la Bellezza millenaria che cattura da lassù i nostri occhi.

Mettiamoci almeno delle reti leggere sotto questo curvone in modo che i rifiuti lanciati da queste moderne orde barbariche, che vengono ad ammirare il panorama mozzafiato e ad inchinarsi a tanta Bellezza, possano poi essere recuperati “senza chiedere l’intervento dei rocciatori del Corpo degli Alpini”….vista la dislocazione assai angusta dell’area interessata dal lancio da parte dei nostri “selvaggi virgulti”, area che motivi di sicurezza ci impediscono di pulire anche a noi Volontari, sempre nella speranza che la Bellezza possa, prima o poi, convertire ad un rispetto maggiore dell’Ambiente ed in fondo di Se stessi questi “Preziosi Frutti” della nostra contemporanea Umanità e dei suoi processi educativi e sociali “malati” che oramai producono “mostri” che si aggirano liberamente tra di noi.

Ieri si è fermata una signora francese, ci ha detto: vengo qui a portare a passeggio il mio cane tutti i giorni ed ogni volta mi si spezza il cuore a vedere questo scempio. Poi rivolta al mezzo della Protezione Civile che era vicino a noi ci ha detto: per favore non chiamatela più Protezione Civile, chiamatela Protezione dell’Ambiente, Protezione della Natura perché è l’Ambiente e la Natura che vanno protette non una Civiltà che produce questi disastri. Come dargli torto ?…

di Gabriele Subiaco

 

#PIMLITTER2018: LEGAMBIENTE TERRACINA PARTECIPA ALLA PRIMA EDIZIONE DI “PULIAMO IL MONDO (PIM) LITTER 2018” PER LA RACCOLTA, CLASSIFICAZIONE E CAMPIONAMENTO DEI RIFIUTI PRESSO IL PARCO DEL MONTUNO APPENA RIAPERTO AL PUBBLICO, DOPO UNA ESTATE TRASCORSA NELLA VIGILANZA SUI RIFIUTI E IL LORO ABBANDONO PRESSO IL PARCO. L’INDAGINE, APERTA AI CITTADINI E AI TURISTI INTERESSATI, VERRA’ EFFETTUATA IL PROSSIMO MERCOLEDI’ 22 AGOSTO DALLE ORE 18 ALLE ORE 20. I DATI VERRANNO RESI PUBBLICI IN OCCASIONE DELLA PROSSIMA EDIZIONE DI PULIAMO IL MONDO CHE SI SVOLGERA’ PRESSO IL PARCO DEL MONTUNO IL 28,29,30 SETTEMBRE PROSSIMO.

Comunicato stampa n.105                                                19.8.2018

In previsione della prossima campagna nazionale di Legambiente Puliamo il Mondo 2018, patrocinata dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, ANCI (Associazione Unione Comuni Italiani), UPI (Unione Provincie Italiane), Federparchi, Unep (Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite), che si svolgerà a Terracina il 28, 29, 30 settembre prossimi presso il Parco pubblico del Montuno, il Circolo ha deciso di aderire alla proposta di Legambiente nazionale per effettuare un PIM Litter, il primo monitoraggio sperimentale di Legambiente che si svolge in parchi urbani medio-piccoli dove esistono potenziali problemi di trascuratezza e presenza di rifiuti.

Adotteremo un protocollo condiviso basato sulla perimetrazione di una area specifica includendo le aree più frequentate e più soggette ad abbandono di rifiuti e raccoglieremo i rifiuti, compilando una scheda con le caratteristiche del Parco e dell’area presa in esame. I rifiuti trovati nell’area considerata, andranno individuati, raccolti, conteggiati e classificati secondo le categorie specificate nella apposita scheda relativa al Littering. L’indagine si svolgera’ il prossimo mercoledì 22 agosto dalle ore 18 alle ore 20 presso il Parco del Montuno, ed è aperta a tutti, cittadini e turisti interessati al Parco.

L’indagine PIM LITTER 2018 ha l’obiettivo di estendere il monitoraggio dei rifiuti nei parchi cittadini, in vista del prossimo Puliamo il Mondo, allargando così la nostra già intensa attività di Citizen Science, dal marine litter all’ambito urbano, in modo da collezionare dati, capire le fonti e poter essere più incisivi nell’indirizzare le nostre richieste per le politiche di riduzione anche della plastica e degli altri agenti inquinanti e formulare una proposta alla Amministrazione per la riduzione dei rifiuti plastici e per il contrasto all’abbandono illecito dei rifiuti nei Parchi e Giardini Pubblici, da presentare alla prossima riunione dell’Osservatorio Comunale sui Rifiuti, a cui abbiamo chiesto da più di un anno di partecipare, senza ricevere purtroppo ancora alcuna risposta.

PIM Litter presenta un protocollo di raccolta, campionamento e categorizzazione simile a quello di Beach Litter, campagna storica attuata dal Circolo dal 2016 sulle spiagge di Terracina, e vuole essere il segnale di una sempre maggiore attenzione del Circolo al Parco, anche visto il proprio ruolo di fruitore in Convenzione, anche dal punto di vista della qualità della vita presso il Parco con un monitoraggio periodico dei rifiuti abbandonati, al fine di creare un ambiente sempre più idoneo ad una valorizzazione in senso storico-naturalistico-archeologico, come nel caso dei nostri eventi estivi presso il Parco del Montuno, con visite guidate dedicate al progetto del Porto e dell’Appia Traianea, nell’ambito della Rassegna Appia Day “Su e Giu’ per le Vie Appie”, organizzata dal Circolo e patrocinata dal Comune di Terracina, dal Parco Regionale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi con la collaborazione di CoopCulture e Kariboo- Bike Rental Terracina.

Il Circolo, dopo la firma della Convenzione con il Comune di Terracina del 15 giugno scorso, sta infatti trascorrendo l’estate con i suoi volontari al Parco, oltre che nella progettazione del Centro di Educazione Ambientale, nella programmazione delle attività educative del CEA che inizierà le proprie attività alla riapertura delle Scuole e per preparare le visite guidate della Rassegna Appia Day, e curare l’Aiuola fiorita all’ingresso, anche nella vigilanza dei rifiuti abbandonati e del corretto smaltimento dei rifiuti presso il Parco in collaborazione con la Ditta Gestore RSU, De Vizia Transfer Spa e Urbaser SA, e dopo una serie di analisi effettuate sui rifiuti e sulle deiezioni canine (che purtroppo funestano il nostro Parco, nonostante la nostra vigilanza e sessioni educative!) e sui piccoli atti vandalici che purtroppo ancora vengono compiuti contro il Parco, il Circolo ha deciso quindi non solo di organizzare la prossima campagna Puliamo il Mondo 2018 presso il Parco, ma anche di intraprendere questa importante azione di “citizen science” aperta a tutti i volontari, ai cittadini e ai turisti (se non assicurati, con liberatoria verso il Circolo per ragioni di sicurezza) per evidenziare tutti i problemi di inciviltà e trascuratezza ancora persistenti nel Parco, ma anche al contempo studiare ed attuare delle misure ad hoc per limitarne l’impatto ed educare ad uso più rispettoso del bene pubblico, visto che il Parco è stato riaperto alla cittadinanza da pochi mesi anche grazie all’impegno del Circolo, dopo anni di chiusura e abbandono.

I dati dell’indagine verranno poi resi pubblici durante la Conferenza Stampa del 28 settembre che dara’ l’avvio alle iniziative di Puliamo il Mondo a Terracina per il 28,29 e 30 settembre 2018 presso il Parco Pubblico del Montuno a Terracina.

Evento facebook: https://www.facebook.com/events/255494868412690/

Legambiente è la più grande organizzazione ambientalista italiana con oltre 115.000 tra soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, più di 3.000 giovani che ogni anno partecipano ai nostri campi di volontariato, oltre 60 aree naturali gestite direttamente o in collaborazione con altre realtà locali. Grazie ai suoi 1.000 circoli è l’associazione ambientalista più diffusa in Italia col privilegio di essere presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, lì dove i fatti avvengono e le persone operano, mettendo in pratica valori e ideali. Tratto distintivo dell’associazione è l’ambientalismo scientifico, ovvero la scelta di fondare ogni progetto in difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici, uno strumento con cui è possibile indicare percorsi alternativi concreti e realizzabili.

http://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/1891/pimlitter2018-legambiente-terracina-partecipa-alla-prima-edizione-di-puliamo-il-mondo-pim-litter-2018

https://www.lanuovaecologia.it/a-terracina-legambiente-sperimenta-lanalisi-dei-rifiuti-di-plastica-nei-parchi/

http://www.latinatoday.it/green/Puliamo-mondo-legambiente-terracina-parco-montuno.html

http://www.anxurtime.it/puliamo-il-mondo-legambiente-avvia-il-monitoraggio-sperimentale/

https://www.ilfaroonline.it/2018/08/20/terracina-circolo-pisco-montano-partecipa-alla-edizione-puliamo-mondo/234707/

http://www.agoraregionelazio.com/terracina-legambiente-partecipa-alla-prima-edizione-di-puliamo-il-mondo-litter-2018/

TERRACINA E LE SFIDE IMPORTANTI CHE LA CITTA’ NON PUO’ PIU’ RINVIARE.

14 Agosto 2018

E’ arrivata un’altra estate, la Città indolente continua a vivacchiare alla giornata, risvegliata dalla triste vicenda della discussa presenza di Sofri al prossimo Terracina Book Festival, ma i nodi cruciali restano sempre al pettine, eppure, sarebbe invece ora di affrontarle alcune di queste questioni spinose, oltre che annose, per riuscire a trovare finalmente “magari tutti assieme” delle soluzioni utili per questa Città.

Noi della Legambiente in questi due anni e mezzo di vita e di storia del nostro Circolo, abbiamo cercato di dare il nostro contributo alla Città, con fatti, azioni, stimoli: abbiamo sventato impianti di mitilicoltura, e campi di ormeggio, “costretto”, con un impegno senza sosta e con una spinta progettuale consistente, l’Amministrazione a riaprire il Parco del Montuno, fatto proposte progettuali per rigenerare l’area di Levante, il Porto ed il Mercato della Marina, fatto orti e giardini nelle scuole, prodotto osservazioni al Piano di Tutela e di Gestione della Regione Lazio sui due SIC marini di Terracina che la Regione ha ritenuto per la loro validità di estendere a tutti i SIC del Lazio, lavorato alla formulazione di alcuni articoli importanti della legge regionale sulla Rigenerazione Urbana, vinto progetti PON-Miur di educazione ambientale insieme alle Scuole, messo in piedi un laboratorio innovativo per l’analisi delle acque con il dipartimento chimico del Bianchini, riaperto alle visite dei cittadini e dei turisti Villa Salvini, ripulito e riaperto con l’aiuto del Parco Ausoni il Sentiero del Tempio di Giove, pulito aree di pregio della Città come l’area archeologica del porto di Traiano, fatto esposti in procura importanti sui roghi e gli incendi, firmato un importante protocollo con il Parco degli Ausoni, portato a Terracina campagne nazionali storiche di Legambiente (Beach Litter, Spiagge e Fondali Puliti, Goletta Verde, Puliamo il Mondo), creato il primo progetto in Italia di rete di comunità contro le plastiche in mare e sulle spiagge (PlasticfreebeachesTerracina), lanciato il secondo progetto italiano di Fishing for Litter e fatto diventare Terracina sito di attuazione del protocollo regionale sul Fishing For Litter, lanciato un progetto di tutela e ripopolamento della Posidonia Oceanica, inventato ed organizzato eventi culturali nazionali come l’Appia Day e Goethe a Terracina, tutti inseriti in circuiti nazionali ed europei e apprezzati a tutti i livelli.

Ma oltre ad aver FATTO tutto questo, abbiamo anche studiato e valutato le questioni cruciali di questa Città, alcune delle quali già evidenziate in varie occasioni ufficiali, l’ultima, in ordine di tempo, la presentazione del 1° Ecosistema Urbano della città lo scorso gennaio. Uno studio fondamentale l’Ecosistema per misurare le performance della Città e indirizzare delle politiche adeguate ed efficaci su temi rilevanti. Ma in questo due anni e mezzo abbiamo dovuto constatare con una certa amarezza che non esistono spazi di discussione in questa Città. Gli spazi di dialogo sono fondamentali per confrontarsi e per farla crescere, il dialogo è l’essenza della politica ed è l’anticorpo fondamentale che può preservare la democrazia dalla prevaricazione dei prepotenti, degli arroganti, dei violenti, dall’aggressione delle mafie, dalla legge del più ricco e del più forte. Bisogna, che in questa Città si inizi a parlare e a discutere apertamente (confrontandosi costruttivamente e su un piano fattuale, con analisi, dati, programmi, progetti, proposte, idee) di:

– Sviluppo economico, Impresa e Reti di imprese, Giovani, Green Economy, Economia Circolare
– Sociale e Sanità
– Infrastrutture (strade, ponti, stazioni, porto, smart city), Scuole, Mercati, Patrimonio storico/artistico e culturale
– Turismo e Cultura (sviluppo domanda/offerta, nautica da diporto, certificazione imprese, teatro comunale, eventi di qualità, destagionalizzazione)
– Mobilità (trasporto pubblico locale, parcheggi, traffico e viabilità, direttrice stazione-mare, mobilità alternativa)
– Gestione e Tutela del Territorio (rischio idrogeologico, erosione costiera, tutela del patrimonio naturale, incendi, rigenerazione del sedimento sabbioso della spiaggia di levante)
– Accesso alle Fonti di Finanziamento (programmi di finanziamento regionali, nazionali ed europei, altre fonti))
– Ordine, Legalità e Giustizia
– Piani, Programmi e Progetti (piano della mobilità, piano energetico, nuovo piano degli arenili, regolamento edilizio sostenibile, piani integrati di rigenerazione urbana, contratti di fiume e foce)
– Servizi di qualità (app e servizi di mobilità, servizi per il turismo, tariffa puntuale per i rifiuti, semplificazione per le imprese e per il cittadino, pubblicizzazione dell’acqua)

Ecco, solo per citarne alcuni dei temi, a nostro avviso, importanti. Perché c’è bisogno di un’idea più chiara e ben delineata di Città, Città che appare sempre più priva di un disegno strategico, che vede solo qualche intervento spot difficilmente inquadrabile in un quadro organico, investita dalle situazioni più che capace di governarle. Una Città che continua ad essere preda, ancora nel 2018, di una politica medioevale, feudale, familistica, cortigiana, sfacciatamente clientelare, sfrontatamente al servizio di amici, parenti, sodali, organizzata ancora per ranghi e caste con duchi, marchesi, conti, baroni, cavalieri, valvassini e valvassori, schiava del “favore”, solerte nella gestione del “privato”, sciatta nella gestione del “pubblico”, guidata non da generali con una visione lucida ma da marescialli “sbriga faccende”. Una Città “ubriacata” dalla retorica e dal paternalismo da quattro soldi, da una politica più incline alla propaganda che al “problem solving”, carente degli strumenti minimi di trasparenza per la verifica ed il controllo completo dell’azione politico-amministrativa, sempre più corteggiata dagli interessi mafiosi e dal malaffare, infestata dalla piaga del caporalato, con evidenti deficit di approccio, di dialogo, di partecipazione, di mediazione, di maturità relazionale, di esperienze solide al servizio della comunità, di comunicazione e stampa libere. Limiti e carenze che non attengono solo all’attuale Amministrazione ma che, purtroppo, ci sembrano sempre più, un portato culturale generale, frutto di un ambiente progressivamente deprivato negli anni degli spazi minimi di confronto e di analisi ed in cui la democrazia, che è confronto di idee diverse nel rispetto reciproco, si è ridotta davvero al minimo sindacale. Una Città che stenta ad intraprendere un reale cammino di modernità, in cui si confonde ancora troppo spesso la “furbizia” con “l’intelligenza”, il nobile “agire gratuitamente per la Comunità” con la “coglionaggine”, ed in cui il “sapere” ed il “potere” viaggiano oramai pericolosamente su strade separate.

Un’idea nuova di Città va costruita invece giorno per giorno, con Umiltà, dialogando con Tutti (si proprio Tutti e dando priorità proprio a quelli che la pensano diversamente ma lo fanno in modo propositivo e costruttivo..), ascoltando e non arroccandosi dietro un mandato elettorale che non è, e non può essere, inteso come la firma di un contratto quinquennale in bianco ed irrevocabile che chi governa può permettersi di riempire all’impronta con i contenuti che più gli aggradano. Anche perché i nodi, se non si affrontano, prima o poi vengono al pettine e purtroppo a pagarne le amare conseguenze sarà la Città e la sua Gente. Ma per far questo ci vogliono Capacità, Competenze ed Energie vere ed all’altezza del compito ma soprattutto ci vuole Trasparenza e Lealtà verso i cittadini. Perché solo con la volontà da parte di Tutti di superare l’interesse personale o di parrocchia si potrà cominciare a lavorare davvero per un unico fine: il BENE Vero di questa Città.

Sono tanti i temi importanti che la Città deve affrontare, ma la sfida più grande è certamente quella Culturale, il superamento dei pregiudizi. Quel pregiudizio che spinge ad esempio molte delle persone che ci conoscono a Terracina a considerare disdicevole che dei professionisti si mettano a pulire le spiagge ed i parchi dai rifiuti. Capisco benissimo che in una Città in cui la “Forma” prevale ancora sulla “Sostanza” fino a sconfinare in situazioni parossistiche di “mistificazione della realtà”, dove i geometri vengono chiamati architetti, qualcuno si spaccia per archeologo e storico dell’arte, qualcun altro si professa ingegnere senza esserlo e l’Amministrazione onora ufficialmente del titolo di professore chi professore non lo è mai stato, il nostro approccio Semplice, Trasparente, senza sovrastrutture, fatichi ad essere compreso. Vi confesso però che ho fatto, come altri soci del nostro circolo, attività di volontariato per tanti anni a Roma e mi sono sempre sentito onorato di farlo, mi sono ritrovato al fianco tanta gente comune e spesso anche direttori generali e amministratori delegati ed il tutto nella completa “Normalità”, si la normalità dell’esercizio civico della cittadinanza. Per questo, mi sono convinto in questi due anni e mezzo, che la sfida cruciale della modernità di questa Città debba necessariamente passare attraverso una sua ineluttabile evoluzione Culturale, una sua improcrastinabile crescita Civile, una sua “Normalizzazione” attraverso il superamento dei troppi preconcetti, delle troppe false certezze, della puerile retorica, delle tante disoneste mistificazioni, delle “relazioni insane” che si sono sclerotizzate negli anni e che oggi ancora ne limitano le potenzialità, ne condizionano la crescita e ne indeboliscono la partecipazione civica consapevole, essenziale per ridare senso compiuto e nobile alla espressione più alta della partecipazione civica: la Politica.

di Gabriele SUBIACO

14 Agosto 2018

 

#TERRACINAPLASTICFREE: IL CIRCOLO LEGAMBIENTE TERRACINA E IL SINDACATO BALNEARI TERRACINA CONFCOMMERCIO, CON I BAGNINI DI SALVATAGGIO DELLA COSTA, CONFCOMMERCIO LAZIO SUD,  l’ENTE PARCO REGIONALE RIVIERA DI ULISSE, LA RETE PLASTIC FREE BEACHES TERRACINA E IL PROGETTO FISHING FOR LITTER TERRACINA, LANCIANO UNA SERIE DI INIZIATIVE ESTIVE (CHE SI SVOLGERANNO LA MATTINA DEI VENERDI’ DI AGOSTO DAL 3 FINO AL 31  AGOSTO) LUNGO TUTTO IL LITORALE TERRACINESE (DALLA ZONA DI BADINO ALLA ZONA DI LEVANTE) APERTE A TUTTI, PER UN DIVERTENTE E ISTRUTTIVO “SNORKELING CONTRO LE PLASTICHE A RIVA E A MARE”, CON UNA SFIDA A PREMI  #5MINUTESCHALLENGE – IN CINQUE MINUTI SALVI UNA TARTARUGA MARINA” E CON ECOANIMAZIONI. Il 31 AGOSTO UN GRANDE TRASH MOB SUL LITORALE DI PONENTE DEDICATO ALLA CAMPAGNA NAZIONALE LEGAMBIENTE #USAEGETTANOGRAZIE ALLA PRESENZA DI MOLTI VOLONTARI LEGAMBIENTE E APERTO A TUTTE LE ASSOCIAZIONI OPERANTI SUL TERRITORIO.

Comunicato stampa n.104                                                            1.8.2018

Terracina, dopo essere stata scelta solo un anno fa da Legambiente come il sito marino e costiero che rappresentava l’Italia nel progetto internazionale #PlasticFreeBeaches, nel prestigioso programma “Beyond Plastic Med” finanziato dalla Fondazione del Principato di Monaco, https://legambienteterracina.wordpress.com/2017/06/20/grazie-a-legambiente-terracina-sara-il-sito-costiero-e-marino-pilota-del-progetto-internazionale-plasticfreebeaches-parte-del-prestigioso-programma-beyond-plastic-med-con-i/ e dopo la firma del protocollo di rete #PlasticFreeBeachesTerracina ispirata alla “multistakeholder governance” https://legambienteterracina.wordpress.com/2018/03/19/plasticfreebeaches-terracina-la-rete-del-progetto-internazionale-plasticfreebeaches-finanziato-dalla-fondazione-del-principato-di-monaco-dopo-una-serie-di-iniziative-di-successo-si-e-costi/ proposta da Legambiente all’ONU come modello “mondiale” in cui ogni operatore economico, sociale, scolastico, istituzionale è coinvolto per raggiungere l’obiettivo di avere una Spiaggia Senza Plastiche (#plasticfreebeaches) sensibilizzando tutti (cittadini, turisti, sportivi, pescatori, esercenti, scuole, gestori dei rifiuti, operatori balneari e della ricettività turistico-alberghiera) ad una raccolta e un’analisi differenziata dei rifiuti e soprattutto al cambiamento dei comportamenti di acquisto, riducendo in particolare il packaging usa e getta di plastica, e a seguito dell’avvio del progetto sperimentale #FishingforlitterTerracina che ha già prodotto risultati importanti, ed è inserito nel protocollo Regione Lazio “Fondali Puliti”, https://legambienteterracina.wordpress.com/2018/07/19/sperimentazione-fishing-for-litter-terracina-f4lt-i-primi-dati-confermano-la-gravita-del-problema-dellinquinamento-da-marine-litter-anche-nel-nostro-mare-di-terracina/ , e dopo il grande successo dell’anno scorso delle ecoanimazioni e delle sfide sul litorale terracinese https://legambienteterracina.wordpress.com/2017/09/08/grande-successo-di-partecipazione-al-progetto-internazionale-plasticfreebeaches-di-legambiente-supportato-dalla-fondazione-del-principato-di-monaco-di-cui-terracina-e-il-sito-pilota-italiano/  annuncia anche per questa estate un ampio calendario di eco-animazioni imperniate sulla sfida internazionale #5minuteschallenge- In 5 minuti puoi salvare una tartaruga marina. In particolare si effettuerà un divertente e istruttivo snorkeling contro le plastiche sulle rive e nel mare.

Il calendario degli eventi con la sfida internazionale #5minuteschallenge – In 5 minuti puoi salvare una tartaruga marina (i quali si svolgeranno tutti venerdì di agosto in orario 9.30-12.30) e’ il seguente:

  • 3 Agosto (Litorale zona Badino 1) presso gli stabilimenti, Italcanada e Anna Beach con apertura ufficiale delle iniziative alla presenza degli Istruttori del Parco Regionale Riviera di Ulisse, esperti di snorkeling
  • 10 Agosto (Litorale zona Badino 2) presso gli stabilimenti Shangri-La’, Il Rifugio
  • 17 Agosto (Litorale Ponente 1) presso gli stabilimenti Torre del Sole, Piccolo Lido, Il Galeone)
  • 24 Agosto (Litorale Levante) presso gli stabilimenti Rive di Traiano, Chiosco La Rotonda
  • 31 Agosto (Litorale Ponente 2) presso gli stabilimenti Sun Beach, Il Gabbiano, Alberto a Mare con chiusura ufficiale delle iniziative e un TRASH MOB itinerante sulla riva dedicato alla campagna Legambiente nazionale #usaegettanograzie con i Volontari di Legambiente nazionale, regionale e dei Circoli locali e aperto a tutte le associazioni territoriali.

Locandina Snorkeling contro le Plastiche PFBT 2018

Il Circolo Legambiente di Terracina con i propri Soci Volontari Animatori, coadiuvati da referenti del Sindacato Italiano Balneari e guidati anche da esperti dell’Ente Parco Regionale Riviera di Ulisse come Daniele Ruggieri, Istruttore apnea e Guida Ambientale Escursionistica, iscritto al Registro Nazionale AIGAE, con altri componenti della sua squadra, e dai Bagnini di Salvataggio degli Stabilimenti balneari, condurra’ lo snorkeling e le sessioni di eco-animazione (aperte a tutti grandi e piccoli) precedute da una sessione informativa ed educativa sui rischi delle plastiche monouso in spiaggia e in mare e dalla illustrazione della #5minuteschallenge – In 5 minuti puoi salvare una tartaruga marina!, sfida internazionale che prevede la costituzione a squadre miste (adulti, ragazzi, bambini) che dovranno essere muniti di maschera, boccaglio e retino per la raccolta. La sfida sarà quella di raccogliere in mare e sulla riva, in pochi minuti, la maggior quantità di plastiche “usa e getta” e inserire poi i rifiuti raccolti nelle buste e consegnare al termine la busta ad una giuria, scelta di volta in volta da Legambiente e dal Sindacato Balneari. Si procederà quindi alla analisi delle plastiche (per quantità e qualità) con una post sessione informativa ed educativa e la squadra vincitrice verra’ premiata con la bellissima bottiglia “griffata” di Legambiente”, https://shop.usaegettanograzie.it/prodotto/bottiglia/, realizzata per Legambiente da Assovetro (l’Associazione Nazionale degli Industriali del Vetro) che sostiene in Italia la campagna Endless Ocean, che mira promuovere tra i consumatori l’importanza di scegliere contenitori sostenibili, come il vetro, anche per contrastare l’inquinamento dei mari.

“Con il recente lancio della campagna Legambiente “Usa e getta? No, grazie”, https://usaegettanograzie.it/ che accompagnerà il viaggio di Goletta Verde 2018 fino al prossimo 13 agosto a Trieste, campagna che è stata presentata nel Lazio il 6 luglio scorso, presso lo stabilimento balneare Mediterranea di Ostia, Legambiente ha dato vita lungo tutta la Penisola ad una serie di iniziative, denominate “trash mob” – mobilitazione per i rifiuti”,  al fine di sensibilizzare cittadini, turisti ma soprattutto spingere il Governo e il Parlamento sulle azioni da intraprendere subito a salvaguardia dei mari. Il 31 agosto anche a Terracina, come è stato in molte città costiere toccate da Goletta Verde, ci sarà quindi un “trash mob” sulla spiaggia e sulla riva, nella zona compresa tra gli Stabilimenti Il Gabbiano e Alberto a Mare, animato, oltre che dai cittadini e turisti che ci auguriamo aderiranno numerosi alla iniziativa, da tutti i Circoli pontini, da Legambiente Lazio e Legambiente nazionale, coinvolgendo i molti turisti e bagnanti presenti, e per l’occasione saranno sfoderati enormi piatti, posate, bottiglie e cannucce proprio per dare l’idea dell'”esagerato” e la grandezza del problema” e spingere tutti all’ ormai improcrastinabile cambio di paradigma negli acquisti- dichiara Serena Carpentieri, Vice Direttore di Legambiente nazionale e coordinatrice della Campagna per Legambiente.

Bottiglia Vetro Legambiente Endless Ocean

“Terracina è ormai diventata grazie a Legambiente, al progetto internazionale BEMED-Plastic Free Beaches della Fondazione Principato di Monaco e alla rete Plastic Free Beaches Terracina e al progetto sperimentale Fishing for Litter Terracina, un simbolo nazionale e internazionale per la lotta alle plastiche in mare e sulle spiagge, per un sempre più forte contrasto all’uso della plastica mono-uso. Per questo abbiamo aderito da subito alla campagna Legambiente nazionale #usaegettanograzie per contribuire a spingere ad approvare subito quanto previsto dalla proposta di direttiva europea mettendo subito al bando le stoviglie di plastica non compostabile, compresi i bicchieri anche perchè alcune ordinanze comunali (alle quali speriamo presto possa unirsi Terracina come da nostra proposta in occasione della Tappa di Terra di Goletta Verde a Terracina lo scorso 10 luglio) dimostrano che vietare le stoviglie di plastica è infatti possibile e           da subito. Inoltre Terracina si sta avviando a diventare un vero e proprio eco-distretto per le plastiche, stimolando una raccolta differenziata attenta alle diverse tipologie di plastiche e per la sperimentazione e la diffusione di nuove pratiche come ad esempio la riduzione/eliminazione delle plastiche (favorendo l’uso di acqua e detersivi alla spina), la diffusione dell’’uso di materiali alternativi compostabili (Mater-Bi, PLA, Polpa di cellulosa), il recupero ed il riciclo delle plastiche in mare come dimostra il nostro progetto sperimentale Fishing for Litter Terracina, l’eliminazione dei prodotti che contengono microplastiche (dentifrici, cosmetici) e per tutto questo ringraziamo il Gestore integrato dei Rifiuti Urbani cittadino, De Vizia Urbaser Transfer SpA recentemente premiato da Legambiente con una menzione speciale proprio per l’impegno profuso nei progetti di prevenzione, raccolta, riuso e riciclo delle plastiche,  in occasione della recente tappa di Terra di Goletta Verde 2018 del 10 luglio scorso a Terracina https://legambienteterracina.wordpress.com/2018/07/13/goletta-verde-fa-una-tappa-di-terra-a-terracina-per-raccontare-le-tre-vele-nella-guida-blu-il-mare-piu-bello-di-legambiente-e-touring-club-i-positivi-risultati-delle-analis/ – dichiara Anna Giannetti, Presidente del Circolo di Terracina

Come Sindacato Balneari di Terracina e Confcommercio ASCOM Terracina e Lazio Sud, oltre che come Rete Plastic Free Beaches Terracina, ringraziamo il Circolo Legambiente di Terracina, Legambiente Lazio e Legambiente nazionale, e  l’Ente Parco Regionale della Riviera di Ulisse (il Parco regionale costiero più importante del Sud Pontino), e siamo particolarmente felici di collaborare attivamente e con progetti concreti – ma anche con iniziative divertenti ed istruttive – allo sviluppo del turismo sostenibile, che non solo contribuiscono ad aumentare la fama della nostra bellissima cittadina, recentemente presentata nella trasmissione RAI3 Geo&Geo, premiata da Legambiente con 3 Vele come Riviera di Ulisse e confermata dai dati di Goletta Verde 2018 come uno dei litorali migliori del Lazio per la qualità delle acque, ma che la rendono un luogo davvero speciale per il felice mix di qualità e innovazione ambientale, dichiara Felice Enrico Di Spigno, presidente SIB Balneari Terracina e coordinatore locale della rete #PlasticFreeBeachesTerracina.

Legambiente è la più grande organizzazione ambientalista italiana con oltre 115.000 tra soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, più di 3.000 giovani che ogni anno partecipano ai nostri campi di volontariato, oltre 60 aree naturali gestite direttamente o in collaborazione con altre realtà locali. Grazie ai suoi 1.000 circoli è l’associazione ambientalista più diffusa in Italia col privilegio di essere presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, lì dove i fatti avvengono e le persone operano, mettendo in pratica valori e ideali. Tratto distintivo dell’associazione è l’ambientalismo scientifico, ovvero la scelta di fondare ogni progetto in difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici, uno strumento con cui è possibile indicare percorsi alternativi concreti e realizzabili.

http://www.agoraregionelazio.com/il-31-agosto-il-trash-mob-dedicato-alla-campagna-nazioale-legambiente-usaegetta

http://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/1851/terracinaplasticfree-il-circolo-legambiente-terracina-lancia-una-serie-di-iniziative-estive-per-un-divertente-e-istruttivo-snorkeling-contro-le-plastiche-a-riva-e-a-mare

http://www.eventiesagre.it/Eventi_Vari/21172203_Snorkeling+Contro+Le+Plastiche+A+Terracina.html

http://www.anxurtime.it/snorkeling-contro-la-plastica/

 il messaggero del 3.8.2018

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latina oggi del 6.8.2018

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IL TESORO SOMMERSO DI TERRACINA: NEL CONTESTO DEL PROTOCOLLO DI RETE PLASTIC FREE BEACHES TERRACINA E DEL PROGETTO SPERIMENTALE FISHING FOR LITTER TERRACINA, ENTRAMBI LANCIATI DAL CIRCOLO LEGAMBIENTE TERRACINA “PISCO MONTANO”, NASCE IL PROGETTO DI MONITORAGGIO E VIGILANZA DELLA POSIDONIA OCEANICA NEI SITI DI IMPORTANZA COMUNITARIA (SIC) DI TERRACINA E DI PULIZIA PERIODICA DELLE PRATERIE DI POSIDONIA DALLA PLASTICA CON ANALISI DEI RIFIUTI.

Comunicato stampa n.103                                                       30.7.2017

DOPO AVER SVENTATO L’IMPIANTO DI MITICOLTURA E LA COSTRUZIONE DI UN CAMPO DI ORMEGGIO PER GRANDI NATANTI, A POCHI METRI DAI SIC, CHE AVREBBERO DISTRUTTO IL FRAGILE ECOSISTEMA DELLE PRATERIE DI POSIDONIA, IL CIRCOLO OLTRE A PREDISPORRE DATI SCIENTIFICI E ANALISI PRESSO IL LABORATORIO GOLETTA VERDE A TERRACINA ISTITUITO CON ITS A. BIANCHINI, PRESENTERA’ UNA RELAZIONE ALLA REGIONE LAZIO E AL MINISTERO PER L’AMBIENTE  E AVVIERA’ NUOVI PROGETTI DI ECONOMIA CIRCOLARE A TERRACINA, IN COLLABORAZIONE CON ASSOCIAZIONE CHIMICA VERDE BIONET, PER L’UTILIZZO E IL RICICLO DELLA POSIDONIA SPIAGGIATA.

Venerdi’ scorso 27 luglio il gruppo subacqueo del Circolo Legambiente di Terracina, coordinato dai consiglieri del Circolo Marco Finucci e Piergiorgio Trillo’, con delega alla tutela del mare e delle acque e con il supporto di Stefano De Prosperis, riconosciuto esperto sub terracinese, e con il contributo attivo della Capitaneria di Porto –  Guardia Costiera di Terracina ha dato inizio ad un progetto di grande rilevanza per il nostro litorale, già presentato dal Circolo alla Regione Lazio e deliberato come uno dei progetti più rilevanti per la salvaguardia dei Siti di Importanza Comunitaria marini di Terracina.

Il progetto di monitoraggio nasce anche dagli approfondimenti fatti dal nostro Circolo riguardanti i due importanti SIC per la protezione delle praterie di Posidonia Oceanica in territorio terracinese, in occasione del contrasto agli impianti di mitilicoltura che per ora sembrano sventati, con la recente sentenza del TAR a vantaggio del ricorrente Comune di Fondi) https://legambienteterracina.wordpress.com/2018/04/18/sentenza-del-tar-del-lazio-per-limpianto-di-mitilicoltura-di-fondi-molti-dei-rilievi-e-delle-eccezioni-evidenziate-nei-mesi-scorsi-da-legambiente-sugli-iter-autorizzativi-delle-regione-lazio/ e al contrasto alla costruzione di un campo di ormeggio (sul quale la Regione ha poi disposto, anche a seguito delle osservazioni presentate dal Circolo, l’annullamento del procedimento) https://legambienteterracina.wordpress.com/2018/01/19/il-circolo-legambiente-terracina-autore-di-un-piano-di-rigenerazione-sostenibile-e-in-chiave-ecoturistica-della-costa-di-levante-presentato-gia-un-anno-fa-alla-amministrazione-e-di-una-seri/.

L’attività di monitoraggio e raccolta dei rifiuti plastici riguarda il SIC IT6000014 “Fondali tra Terracina e Lago Lungo” che occupa una superficie di 2182 ettari ed interessa i Comuni di Terracina, Fondi e Sperlonga. Nei fondali del SIC sono presenti 1459 ettari di Posidonia Oceanica, 7 ettari di habitat con Cymodocea Nodosa ed è presente la Pinna Nobilis specie protetta dalla direttiva Habitat. E proprio a protezione di tale ricchezza eco-sistemica la stessa Regione, con Delibera Regionale 604 del 3/11/2015 aveva ampliato di 382 ettari la perimetrazione di questo SIC (come di altri del Lazio). Inoltre, il Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” aveva già definito ed inviato alla Regione Lazio – già a settembre 2016-  un articolato documento (https://legambienteterracina.wordpress.com/2016/09/19/comunicatostampan-18-il-circolo-legambiente-terracina-presenta-alla-regione-lazio-una-proposta-integrativa-al-documento-bozza-della-regione-ai-fini-della-designazione-dei-sic-marini-di-terracina-qual/ ) che integrava la bozza predisposta dalla Regione di misure di conservazione e gli indirizzi di gestione dei due SIC ricadenti nel territorio del comune di Terracina: il Sito di Interesse Comunitario IT6000013 “Fondali tra Capo Circeo e Terracina” e il Sito di Interesse Comunitario IT6000014 “Fondali tra Terracina e Lago Lungo”. Le proposte del circolo di Terracina non solo erano state accolte dalla Regione ma per la loro validità, erano state estese a tutti gli altri SIC marini del Lazio divenendo parte integrante del documento finale di “MISURE DI CONSERVAZIONE DI 9 SIC MARINI, AI FINI DELLA DESIGNAZIONE DELLE ZONE SPECIALI DI CONSERVAZIONE (ZSC)” finalizzato alla promozione dei SIC a Zone Speciali di Conservazione (ZSC), ai sensi della Direttiva 92/43/CEE (Habitat) e DPR 357/97 https://legambienteterracina.wordpress.com/2016/12/28/la-regione-lazio-delibera-le-misure-di-conservazione-dei-sic-marini-e-designa-finalmente-gli-stessi-a-zone-speciali-di-conservazione-zsc-le-proposte-del-circolo-legambiente-di-terracina-sono-state/ .

La presenza di Posidonia Oceanica in salute è un indice accurato della qualità ambientale marina e la Posidonia Oceanica di Terracina sembra godere di buona salute almeno ad una prima analisi, analisi che verrà poi ulteriormente raffinata con il supporto del Laboratorio “Goletta Verde a Terracina” dell’ITS A. Bianchini. La Posidonia vive tra 1 e 30 metri di profondità, eccezionalmente e solo in acque molto limpide fino ai 40 metri e può sopportare temperature comprese fra i 10 e i 28 °C. È una pianta che necessita di valori di salinità relativamente costanti per cui difficilmente si trova nei pressi di foci di fiumi o nelle lagune. Ha bisogno di una forte illuminazione, per cui la luce è uno dei principali fattori limitanti. Colonizza i fondali sabbiosi o detritici ai quali aderisce per mezzo dei rizomi e sui quali forma vaste praterie, o posidonieti, ad elevata densità (oltre 700 piante per metro quadrato). Questa specie si trova solo nel Mar Mediterraneo; occupa un’area intorno al 3% dell’intero bacino (corrispondente ad una superficie di circa 38.000 km2), rappresentando una specie chiave dell’ecosistema marino costiero. La prateria più estesa del Mediterraneo si trova nell’Area Marina Protetta delle Isole Egadi: uno sconfinato polmone verde sommerso che raggiunge un’ampiezza di 7.700 ettari. Per la straordinaria limpidezza e purezza dell’acqua e grazie all’assenza di agenti inquinanti, la pianta attecchisce e prospera fino a 50 metri di profondità, effettuando un’efficace sintesi delle sostanze rilevanti anche ai fini cosmetici e salutistici.

“La Posidonia Oceanica è la specie vegetale più diffusa nel Mediterraneo, e svolge funzioni vitali per il funzionamento degli ecosistemi, per la tutela delle coste e degli ambienti marini, ma ad oggi è in costante diminuzione soprattutto a causa di fenomeni naturali (erosione costiera, cambiamenti climatici), di una cattiva gestione della fascia costiera, delle diverse e forti pressioni antropiche come ancoraggi, pesca a strascico, opere portuali, installazione di cavi e condotte sottomarine, costruzione di terminali marittimi al largo delle coste, impianti di rigassificazione ed eolico off-shore, ed ha perso il 34% di praterie negli ultimi 50 anni. Per questo il progetto europeo Life “Seposso” (Supporting Environmental governance for the Posidonia oceanica sustainable transplanting operations), di cui Ispra è capofila, introduce il “trapianto” della posidonia per compensare i danni causati dalla costruzione di opere o infrastrutture costiere (da notare che la normativa italiana prevede infatti che nella Valutazione dell’impatto ambientale (Via) di un’opera o di un’infrastruttura costiera sia compreso il trapianto come misura di compensazione), insieme ad iniziative per sensibilizzare la cittadinanza sul rispetto e l’importanza delle praterie come habitat marino prioritario. Anche a Terracina ci occuperemo non solo di analizzare lo stato di salute della Posidonia, ma anche di ripulire dai rifiuti plastici le nostre praterie e a contribuire alla diffusione della conoscenza di quest’importantissimo e raro tesoro sommerso, di cui è ricca la nostra città,” – dichiarano Piergiorgio Trillo e Marco Finucci, consiglieri delegati del Circolo.

Inoltre il Circolo, grazie alla rete Plastic Free Beaches Terracina e al progetto Fishing for Litter Terracina si occuperà della pulizia delle praterie di posidonia dai rifiuti plastici ma anche del riuso, grazie alla collaborazione con l’Associazione nazionale Chimica Verde BIONET, delle biomasse vegetali spiaggiate che purtroppo vengono mescolate ai rifiuti e portate in discarica, anche seguendo le linee guida dell’importante progetto ENEA “Gestione Risorse Naturali – GERIN” o per la produzione di compost per fini agricoli, consentendo di migliorare i servizi turistici con una gestione sostenibile delle spiagge, e che ha ritorni anche occupazionali a livello locale. Ma anche l’uso per fini curativi e cosmetici risulta essere molto importante visto che grazie alla particolare storia evolutiva, la Posidonia oceanica, coniuga principi attivi tipici delle piante terrestri con altri propri delle alghe dando luogo ad un concentrato di sostanze bioattive naturali con preziose proprietà cosmetiche: iodio (anticellulite) e polifenoli, flavonoidi (antiossidanti), acidi grassi essenziali (nutrienti) e sesquiterpeni, come dimostra l’importante progetto in collaborazione con il Polo Botanico, DISTAV, dell’Università di Genova, l’Istituto di Biofisica del CNR, il Laboratorio di sintesi chimica e spettrometria di massa del Cerb dell’Università di Genova e il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale DISIT e la start-up Maressentia, la prima ad utilizzare la Posidonia oceanica a fini cosmetici con l’applicazione di un rigoroso protocollo scientifico per la raccolta e il trattamento della Posidonia.

Legambiente è la più grande organizzazione ambientalista italiana con oltre 115.000 tra soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, più di 3.000 giovani che ogni anno partecipano ai nostri campi di volontariato, oltre 60 aree naturali gestite direttamente o in collaborazione con altre realtà locali. Grazie ai suoi 1.000 circoli è l’associazione ambientalista più diffusa in Italia col privilegio di essere presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, lì dove i fatti avvengono e le persone operano, mettendo in pratica valori e ideali. Tratto distintivo dell’associazione è l’ambientalismo scientifico, ovvero la scelta di fondare ogni progetto in difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici, uno strumento con cui è possibile indicare percorsi alternativi concreti e realizzabili.

http://www.agoraregionelazio.com/terracina-e-il-suo-territorio-sommerso/

http://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/1845/nasce-il-progetto-monitoraggio-e-vigilanza-della-posidonia-oceanica-nei-siti-di-importanza-comunitaria-sic-di-terracina-e-di-pulizia-periodica-delle-praterie-di-posidonia-dalla-plastica-con-analisi-dei-rifiuti

https://www.radioluna.it/news/2018/07/preservare-la-posidonia-e-liberarla-dalle-plastiche-un-progetto-di-legambiente-terracina/

https://www.ilfaroonline.it/2018/07/31/terracina-nasce-il-progetto-per-il-monitoraggio-della-posidonia-oceanica/232104/

http://www.anxurtime.it/caccia-alla-plastica-in-mare/

https://www.latinaoggi.eu/news/servizi/65426/la-task-force-di-legambiente-per-proteggere-il-mare-di-terracina

http://www.perteonline.it/attualita/legambiente-terracina-a-difesa-della-posidonia-oceanica/

 Latina Oggi del 1.8.2018

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servizio Lazio TV del 7.8.2018https://www.facebook.com/laziotv.tv/videos/1896833210396721/