IL CIRCOLO PROPONE TERRACINA NEI COMUNI RINNOVABILI 2017

Terracina, 31/10/2016
IL CIRCOLO LEGAMBIENTE TERRACINA “PISCO MONTANO” PROMUOVE LA PARTECIPAZIONE DEL COMUNE DI TERRACINA A COMUNI RINNOVABILI 2017, IL RAPPORTO DI LEGAMBIENTE SULLE ENERGIE RINNOVABILI ARRIVATO ALLA DODICESIMA EDIZIONE. UN PASSO IMPORTANTE PER AVVIARE UNA NUOVA POLITICA ENERGETICA DELLA CITTA’.
Nei giorni scorsi, come già preannunciato in occasione dell’incontro cittadino del 1 Aprile sulla transizione verso un nuovo modello energetico, il Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” ha inviato formalmente al Sindaco di Terracina, all’Assessore all’Ambiente e agli Uffici Tecnici competenti una lettera di invito a partecipare alla campagna di Legambiente Comuni Rinnovabili, il rapporto che fornisce la mappatura delle fonti rinnovabili e dell’innovazione energetica nei Comuni italiani arrivato alla sua dodicesima edizione.

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Con la lettera, a firma della Presidente nazionale di Legambiente Rossella Muroni, si invita il Comune di Terracina a partecipare alla nuova edizione di Comuni Rinnovabili e ad aderire al Manifesto per l’autoproduzione da fonti rinnovabili, compilando entro il 31 dicembre 2016 il questionario allegato alla lettera stessa e raccontando quanto di buono accade nel nostro territorio relativamente alle Fonti Energetiche Rinnovabili (FER). Le migliori realtà nazionali, oltre ad essere premiate, verranno raccontate sulla Mappa delle Buone Pratiche attraverso un viaggio virtuale fatto di storie e reportage fotografici e/o video, il tutto geo-localizzato in mappe online costruite in collaborazione con ESRI Italia e Teamdev.

LEGAMBIENTE, negli ultimi undici anni, ha studiato e monitorato meticolosamente la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili nei territori comunali, raccontando le migliori esperienze in fatto di politiche e sviluppo delle tecnologie pulite, sia nel settore pubblico che in quello privato, premiando le realtà più avanzate.
In questi anni il Rapporto Comuni Rinnovabili ha raccontato puntualmente l’evolversi della situazione delle energie rinnovabili in Italia, fino ad arrivare ad una diffusione di oltre 850mila impianti da fonti rinnovabili in tutto il Paese, con 39 Comuni “100% rinnovabili” ovvero dove le energie pulite soddisfano tutti i consumi e riducono le bollette di cittadini e imprese e oltre il 38% di copertura del fabbisogno energetico elettrico nazionale. Questo racconto è stato reso possibile anche grazie alla partecipazione attiva delle Amministrazioni Comunali che in questi anni hanno condiviso dati e progetti, permettendo ogni anno a Legambiente, attraverso il Rapporto, di raccontare l’innovazione dal basso che ha cambiato la storia dell’energia in Italia.

“Ci auguriamo che il Comune di Terracina aderisca convintamente a questo invito che costituisce uno stimolo importante di innovazione ed il primo passo di un percorso oramai ineludibile, che attraverso la definizione di un Piano Energetico della Città, l’adesione al nuovo Patto dei Sindaci, la redazione di un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile ed il Clima (PAESC), porti rapidamente all’attuazione concreta nella nostra Città di una moderna politica energetica e di contenimento delle emissioni climalteranti, i cui risvolti sociali ed economici sono sempre più evidenti, basata sulle fonti rinnovabili, l’efficienza ed il risparmio, magari iniziando, come buon esempio, proprio dalla riqualificazione energetica degli edifici e del parco auto di proprietà dell’Amministrazione Comunale” dichiara l’ing. Gabriele Subiaco Vicepresidente e Responsabile Scientifico del Circolo Legambiente di Terracina- “e il Circolo è pronto a supportare, con le proprie competenze, l’Amministrazione Comunale per l’adesione all’iniziativa”.

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Già in occasione dell’Incontro Cittadino sulla Transizione Energetica del 1 aprile scorso presso Villa Tomassini con la partecipazione del Responsabile Nazionale Clima ed Energia di Legambiente Katiuscia Eroe, alla presenza di una folta rappresentanza di cittadini, di associazioni e di forze politiche, il Circolo Legambiente aveva delineato chiaramente le linee strategiche prioritarie che la Città deve perseguire per raggiungere l’obiettivo della sostenibilità energetica e la mitigazione dei rischi derivanti dai cambiamenti climatici, promuovendo in tutti i settori la produzione da fonti rinnovabili (fotovoltaico, termico, biomasse, biometano), l’efficienza energetica e l’autoproduzione, l’autoconsumo e la liberalizzazione dello scambio dell’energia prodotta sul posto; incentivando la riqualificazione energetica degli edifici di intere zone e quartieri della città; mettendo in sicurezza le aree a rischio di alluvione e di dissesto idrogeologico; pianificando uno sviluppo urbanistico della città energeticamente sostenibile; promuovendo l’economia circolare e la green economy per aiutare le imprese giovani e per creare nuovi posti di lavoro; modernizzando la governance della città (un’amministrazione comunale energeticamente sostenibile e digitalizzata); aumentando la consapevolezza della cittadinanza (e in particolare delle scuole e dei giovani) sul tema della sostenibilità energetica, dei cambiamenti climatici e sulle buone pratiche di risparmio energetico; riducendo le emissioni di CO2 (in particolare in agricoltura) e compensando la CO2 con nuova vegetazione urbana come faremo, ad esempio, nella prossima giornata del 20 Novembre per la campagna nazionale di Legambiente “Festa dell’Albero”.

Arrivato alla sua dodicesima edizione, il Rapporto Comuni Rinnovabili 2017 si pone nuovi e importanti obiettivi, da una parte continuando a raccontare attraverso il sito http://www.comunirinnovabili.it le migliori esperienze italiane ed europee in fatto di innovazione e sviluppo delle fonti rinnovabili che hanno portato già molti comuni alla produzione del 100% del loro fabbisogno e dall’altra continuando a monitorare lo sviluppo e la crescita delle fonti rinnovabili e raccontando il loro ruolo nel bilancio energetico nazionale, ma anche di aziende e famiglie.

La presentazione del Rapporto Comuni Rinnovabili 2017 avverrà in un convegno che si terrà a Roma a maggio 2017.

#ComuniRinnovabili 2016 Terracina si prepara ad entrare nella graduatoria!

 

comuni rinnovabili 2016

Lo scorso 11 maggio il Circolo Legambiente di Terracina ha partecipato alla presentazione a Roma del rapporto Comuni Rinnovabili 2016 di Legambiente, realizzato con il contributo di Enel Green Power, presso la sede del GSE cui hanno partecipato: Katiuscia Eroe, Responsabile energia Legambiente, Francesco Catucci, Head of Mini grid EGP e Francesco Colaone, Direttore generale ACSM, mentre alla tavola rotonda coordinata dalla giornalista de Il sole 24 ore Elena Comelli hanno preso parte Antonella Battaglini, Ceo Renewables Grid Initiative, Guido Bortoni, Presidente Autorità per l’energia, Francesco Sperandini, Presidente GSE, Francesco Venturini, Amministratore delegato Enel Green Power e Edoardo Zanchini, Vicepresidente nazionale Legambiente.

IL RAPPORTO E’ GRATUITO E SCARICABILE -> http://www.legambiente.it/sites/default/files/images/rapporto_comuni_rinnovabili_2016.pdf

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comuni 100 per cento rinnovabili

Dall’anno 2005 al 2015 il numero di comuni in cui è installato almeno un impianto da fonti rinnovabili è passato da 356 a 8047, una progressione incredibile pari a una crescita che supera il 2.200%. Il risultato è che oggi in tutti i comuni d’Italia è presente almeno un impianto Fer; in 39 municipi il mix di impianti diversi permette già di raggiungere il 100% di energia da fonte rinnovabile, sia per gli usi termici che per quelli elettrici. In totale, nell’arco di questi dieci anni la produzione pulita è aumentata di 57,1 TWh, e nel 2015 attraverso le rinnovabili si è garantito il 35,5% dei consumi elettrici (in Norvegia e  Costa Rica sono già al 90%) e il 17% di quelli complessivi: nel 2005 eravamo rispettivamente al 15% e al 5,3%).

L’Italia è  il primo Paese al mondo per incidenza del solare rispetto ai consumi elettrici (l’8,1%, pari al fabbisogno di 9,1 milioni di famiglie), davanti a Grecia e Germania, e possiede alcune delle esperienze di innovazione più interessanti a livello mondiale. Nel complesso, nel 2015 attraverso le rinnovabili si è garantito il 35,5% dei consumi elettrici e il 17% di quelli complessivi (eravamo nel 2005 rispettivamente al 15% e al 5,3%). Negli ultimi anni gli investimenti si sono ridotti e lo scorso anno si è riscontrato il primo calo nella produzione dopo 10 anni, dovuto soprattutto alla riduzione del contributo dell’idroelettrico, ma va sottolineata anche la diminuzione delle nuove installazioni. Per il fotovoltaico, dopo la fine del conto energia, si è ridotto notevolmente il numero dei nuovi impianti con 930 MW installati a fronte dei 13.194 MW installati nel biennio 2011-2012. Nel 2015 i 305MW installati nel nostro Paese, sono meno di un quinto delle installazioni realizzate in Germania e un decimo di quelle inglesi. Per l’eolico, nel 2015 sono stati installati 474 MW di eolico contro una media di 770 negli anni passati.

A livello regionale, in tutti i Comuni del Lazio c’è almeno un impianto che produce energia da fonti rinnovabili, ma la crescita è molto lenta e si passa da 1800,5 MW complessivi nel 2014 a 1806,5 nel 2015 con un incremento di soli 6 MW. Sale infatti a 136 MW (da 118) l’energia complessiva prodotta dalle Bioenergie, 6 i MW in più dall’Idroelettrico ma scendono da 54 a 53,1 i MW provenienti dall’Eolico e scendono a 1.209 da 1.226 i MW prodotti da Solare Fotovoltaico. Il Lazio è poi 11° regione per MW da Idroelettrico, 7° per il Solare Fotovoltaico, 11° per l’Eolico e 14° per le Bioenergie.

Comuni Rinnovabili

Nel corso del convegno è stato consegnato il premio “Comuni Rinnovabili 2016” al Comune di Val di Vizze, in provincia di Bolzano che ha raggiunto il traguardo del 100% rinnovabile grazie a un mix di 5 tecnologie da fonti rinnovabili distribuite nel territorio. A soddisfare i fabbisogni elettrici sono impianti mini idroelettrici e solari fotovoltaici sui tetti di edifici pubblici e privati. A questi, si aggiunge un impianto idroelettrico risalente al 1927, rinnovato tra il 1997 e il 1998, da 21,7 MW. La parte termica viene soddisfatta attraverso una rete di teleriscaldamento, lunga 52,9 km, alimentata da un impianto a biomasse contribuisce anche ai fabbisogni dei vicini comuni di Vipiteno e Racines. Un ulteriore contributo arriva da altri 2 impianti a biomasse, da 1 impianto a bioliquidi, connessi alla rete elettrica e termica e da alcuni impianti solari termici. E’ una società energetica locale a gestire le reti elettriche e termiche, dove si stanno realizzando investimenti anche nella fibra ottica e nella gestione con tecnologie smart delle reti sia energetiche che idriche. L’ultimo progetto in fase di realizzazione è un impianto a biogas in grado di raccogliere i rifiuti zootecnici degli allevamenti della Valle, e che produce sia energia elettrica che termica (immessa in rete e utilizzata l’azienda di yogurt vicina). Inoltre il materiale di scarto sarà utilizzato come biofertilizzante al posto dei pesticidi. Un esempio concreto di economia circolare che crea opportunità per i territori, risolvendo anche il problema dello smaltimento dei rifiuti reflui.

Il premio “Buona Pratica” è andato invece al piccolissimo Comune di San Lorenzo Bellizzi (CS), situato all’interno del Parco del Pollino. In questa realtà da poco più di 660 abitanti si è puntato sulle fonti rinnovabili e creati vantaggi attraverso il solare per i cittadini. Con un progetto avviato nel 2012 il Comune ha infatti deciso di utilizzare alcuni terreni, ceduti a titolo gratuito ad alcune cooperative agricole locali, per realizzare 15 MW di impianti fotovoltaici su serre. Le entrate derivanti dal Conto Energia, circa 80.000 euro l’anno, sono state ridistribuite in questi anni alla cittadinanza attraverso l’esenzione della TASI.

Novità del 2016 è il premio “Parchi Rinnovabili” nato dalla collaborazione tra Legambiente e Federparchi al fine di favorire le buone pratiche ecologiche all’interno del sistema delle aree protette italiane. Innovazione tecnologica, abbattimento delle emissioni climalteranti e generazione distribuita, trovano infatti terreno fertile nelle aree protette che sempre più promuovono modelli e percorsi particolarmente significativi e moltiplicabili. L’obiettivo del premio è proprio quello di valorizzare quelle esperienze concrete e i progetti che si sono distinti in questo ambito e che rendono i Parchi selezionati veri e propri esempi virtuosi che favoriscono la diffusione dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili nel nostro Paese. Tra i parchi premiati, il Parco naturale dell’Adamello, Il Parco nazionale della Sila, il Parco delle Dolomiti. Premiati anche il Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino e il Parco Nazionale del Gargano.

Anche Terracina entrerà presto, con il supporto del Circolo Legambiente di Terracina, nella lista degli aderenti alla iniziativa Comuni Rinnovabili 

http://www.comunirinnovabili.it/.

I dati raccolti verranno incrociati con quelli forniti da GSE, Province, Regioni, associazioni e aziende di settore. I migliori Comuni selezionati attraverso Comuni Rinnovabili, avranno inoltre l’opportunità di partecipare alla RES Champions League, il campionato europeo basato sullo sviluppo delle fonti rinnovabili e sulle politiche di efficienza e mobilità.

http://www.100-res-communities.eu/ita/

Inoltre sarà possibile per Terracina aderire al Manifesto per la Autoproduzione.

http://www.comunirinnovabili.it/manifesto-dellautoproduzione/

L’ obiettivo che occorre porsi è infatti di aiutare tutti coloro che riescono ad autoprodurre l’energia elettrica e termica di cui hanno bisogno, di spingere i progetti che permettono a famiglie, condomini, distretti di imprese, aziende, utenze distribuite di ridurre gli approvvigionamenti dalla rete o, addirittura, diventare indipendenti,attraverso moderni impianti da fonti rinnovabili integrati con misure di efficienza energetica. In questo scenario i soggetti protagonisti saranno sempre più i prosumer, ossia produttori-consumatori, ed  oggi diventa possibile creare le condizioni per cui si possa beneficiare di un sistema energetico distribuito che premia chi risparmia energia, chi la autoproduce da impianti puliti, chi investe nella gestione delle reti energetiche e nell’accumulo.

http://www.comunirinnovabili.it/adesione-manifesto-autoproduzione/  

 

 

Convegno Legambiente a Roma su #autoproduzionedarinnovabili

L’autoproduzione da fonti rinnovabili rappresenta una grande potenzialità per il nostro Paese per promuovere l’innovazione, creare lavoro, favorire gli investimenti. Cancellando le barriere all’autoproduzione, che attualmente impediscono al condominio e al distretto produttivo, alle famiglie e alle imprese di utilizzare energia autoprodotta da fonti rinnovabili, possiamo ridurre anche i costi della bolletta energetica. Facile a dirsi e, volendo, anche a farsi, perché oggi in Italia una raffineria e un impianto solare pagano la stessa tassa sull’autoconsumo; all’interno di un edificio è vietato distribuire energia elettrica autoprodotta da fonti rinnovabili; è vietato persino distribuire energia elettrica pulita autoprodotta tra più imprese di uno stesso distretto industriale.

Il Circolo Legambiente di Terracina, rappresentato da Gabriele Subiaco,  vicepresidente e delegato Energia del Circolo, ha partecipato al Convegno sulla Autoproduzione da rinnovabili svoltosi il 14 aprile scorso a Roma. Nel corso del convegno Legambiente ha presentato cinque punti per una proposta complessiva di rilancio dell’autoproduzione da rinnovabili:

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1) All’interno degli edifici deve essere consentita la distribuzione di energia elettrica autoprodotta da fonti rinnovabili attraverso reti private. La cessione dell’energia elettrica è regolata da contratti di vendita diretta tra privati sulla base di accordi bilaterali nel rispetto delle condizioni di sicurezza e stabilità del servizio. L’edificio può avere uno o più punti di connessione con la rete di distribuzione. La produzione elettrica deve essere da fonti rinnovabili o da cogenerazione ad alto rendimento e integrata con sistemi di accumulo. Con il gestore di rete sarà definito un contratto di immissione in rete.

2) Tra aziende limitrofe deve essere consentito lo scambio di energia elettrica prodotta da impianti da fonti rinnovabili o in cogenerazione ad alto rendimento (CAR) attraverso reti private. Questi sistemi devono essere normati a livello nazionale, e dovrebbero presentare le caratteristiche dei sistemi di distribuzione chiusi (SDC). Un sistema di questo tipo riduce il numero di scambi con la rete e l’oscillazione rispetto a produzione e consumi, attraverso il ruolo dell’accumulo e la possibilità di sottoscrivere contratti di prelievo e immissione programmabili. In particolare consente di azzerare le eccedenze immesse nella rete pubblica da parte degli impianti da fonti rinnovabili e per la cogenerazione di dare la necessaria simmetria fra utenze elettriche e utenze termiche, che con l’attuale disciplina invece non può essere raggiunta, visto che non si può avere più di una utenza elettrica.

3) Le Amministrazioni Pubbliche devono poter utilizzare la rete elettrica per lo scambio di energia prodotta da impianti da fonti rinnovabili tra edifici di proprietà. Gli Enti locali possono usufruire per gli impianti posizionati su edifici di loro proprietà del servizio di scambio sul posto dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili e in cogenerazione ad alto rendimento a copertura dei consumi di proprie utenze, senza tener conto dell’obbligo di coincidenza tra il punto di immissione e i punti di prelievo dell’energia scambiata con la rete ed esonerando tali sistemi dal pagamento degli oneri di rete e di sistema.

4) Le utenze domestiche devono poter beneficiare di vantaggi fiscali e semplificazioni nell’autoproduzione da fonti rinnovabili. L’accesso al meccanismo dello scambio sul posto è semplificato con conguaglio della produzione e dei consumi su base annuale. Le ragioni sono nella opportunità di aprire a innovazioni energetiche che aiutano le famiglie a ridurre consumi e costi. Attualmente lo scambio sul posto risulta complesso da gestire per le famiglie, perché prevede una compensazione non quantitativa (tanto metto in rete, tanto prelevo), ma economica sulla base del costo dell’energia nei diversi momenti. Attraverso una semplificazione del regime di scambio sul posto per le famiglie, si rendono convenienti investimenti nella produzione da fonti rinnovabili, ma anche nella riqualificazione energetica degli edifici, nell’utilizzo delle pompe di calore, nell’efficienza e nella mobilità elettrica.

5) L’autoproduzione di energia elettrica da rinnovabili deve beneficiare di vantaggi sugli oneri parafiscali in bolletta per i vantaggi ambientali che determina. Gli oneri generali di sistema sono una componente imprescindibile di intervento per creare opportunità di intervento nell’autoconsumo la cui riduzione deve essere legata al tipo di fonte utilizzata e al vantaggio portato al sistema.Infine, sempre allo scopo di sbloccare l’autoproduzione da fonti rinnovabili, si valuta che almeno il 75% del gettito degli oneri di sistema deve provenire dalla componente variabile commisurata al prelievo di elettricità dalle reti.

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Anche Terracina potrà partecipare all’iniziativa dei Comuni Rinnovabili ed aderire al Manifesto per ridurre la bolletta energetica dei propri cittadini.

http://www.legambiente.it/contenuti/articoli/fonti-rinnovabili-liberiamole

http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/manifesto.pdf

http://www.lanuovaecologia.it/la-rivoluzione-nelle-nostre-mani/

http://www.qualenergia.it/articoli/20160414-il-nodo-da-sciogliere-le-barriere-all-autoproduzione-da-rinnovabili

assurdo stop alle rinnovabili