TERRACINA COMUNE RICICLONE 2019: LEGAMBIENTE, AUTORE DEL RAPPORTO ECOSISTEMA URBANO E ASSOCIAZIONE CHE PREMIA A LIVELLO REGIONALE E NAZIONALE I COMUNI RICICLONI, ASSEGNA PER IL TERZO ANNO IL PREMIO AL COMUNE DI TERRACINA. IL CIRCOLO CHIEDE UN INCONTRO URGENTE AL SINDACO E ALL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE, MENTRE ANCORA NON RIESCE AD ESSERE AMMESSO COME MEMBRO PARITETICO ALL’OSSERVATORIO RIFIUTI ZERO, PER ESAMINARE IL QUADRO COMPLESSIVO RELATIVO AL SERVIZIO DI GESTIONE RIFIUTI.

Terracina, 17 dicembre 2019                       Comunicato Stampa n. 165

In occasione dell’EcoforumLazio 2019 di oggi a Roma, alla presenza dell’Assessore Regionale ai Rifiuti Massimiliano Valeriani, della Responsabile Ufficio di Scopo Piccoli Comuni e Contratti di Fiume Cristiana Avenali, del Direttore Generale di Arpa Lazio Marco Lupo, del Presidente nazionale Legambiente Stefano Ciafani, del Presidente Legambiente Lazio Roberto Scacchi, del Direttore Generale di Legambiente Lazio Maria Domenica Boiano, di molte imprese del settore e moltissimi Sindaci della Regione, Terracina ha ricevuto per la terza volta il Premio Comune Riciclone anche per il 2019 (relativo ai dati 2018) seppur superata come Comune riciclone più popoloso del Lazio quest’anno oltre che dal Comune di Fiumicino (come accaduto lo scorso anno) anche da quello di Aprilia. Con una percentuale di raccolta differenziata che fortunatamente risale di due punti e va al 72, 11% rispetto al 70,10% dello scorso anno, con una produzione pro-capite che continua purtroppo a salire a 526 Kg rispetto ai 492 del 2016 e ai 517 del 2017,  e con una quota di secco indifferenziato prodotto che scende lievemente a 146,7 Kg/abitante (ma che continua ad essere molto lontana dai migliori valori italiani, visto anche l’impatto ed il peso che lo smaltimento della componente indifferenziata ha sui costi di gestione) e comunque troppo elevata per puntare alla classifica di eccellenza dei COMUNI RIFIUTI FREE, la classifica nazionale per i comuni virtuosi che hanno una percentuale di differenziata superiore al 65% e contemporaneamente una produzione annua pro capite di rifiuto indifferenziato inferiore ai 75 kg/abitante. Sono 127 quest’anno i Comuni Ricicloni del Lazio (erano 86 nel 2017) cioè quelli con una percentuale di raccolta differenziata superiore al limite di legge del 65%, mentre sono 18 i Comuni Rifiuti Free del Lazio cioè quelli che oltre ad avere una percentuale di raccolta differenziata superiore al 65% hanno anche una bassa produzione della frazione indifferenziata (inferiore a 75 kg pro capite).

Il Circolo Legambiente di Terracina, nonostante il grande impegno territoriale della Rete Plastic Free Beaches Terracina, le innovative proposte tecniche di deliberazione sulla prevenzione dei rifiuti plastici con annesso Vademecum nazionale, nonostante il progetto sperimentale Fishing for Litter Terracina, il progetto Plastic Free School con l’Its. Bianchini e tutte le azioni in corso con il riconoscimento di Terracina come sito di attuazione della Plastic Strategy europea, nazionale e regionale da parte della prestigiosa Associazione Chimica Verde Bionet per le bioplastiche sostitutive, impegno che ha portato Terracina anche nella importante lista dei comuni riconosciuti ufficialmente dal Ministero dell’Ambiente nell’ambito della #plasticfreechallenge, continua a non ricevere attenzione da parte della Amministrazione e quindi non riesce a poter incidere sugli indicatori della plastica, visto che è in peggioramento anche l’indicatore di base della produzione del rifiuto plastico che è salito a 18,86 Kg/abitante, addirittura in peggioramento rispetto sia al 2017 (17,39 Kg/abitante) che al 2016 (15,46 Kg/abitante), mentre aumentano nel Lazio i Comuni Plastic Free, come ad esempio Genzano, Fonte Nuova, Mentana, Lanuvio, tutti Comuni virtuosi paragonabili a Terracina, che sono arrivati ad avere una frazione di plastica sotto i 10 kg/abitante. Sono 13 i Comuni Plastic Free del Lazio.

Vanno sottolineate la grande performance del Comune di Norma al secondo posto nel Lazio (alle spalle solo del Comune di Vallinfreda) ed in testa alla classifica dei Comuni Ricicloni della Provincia di Latina con l’83,67% di differenziata e che è anche tra i Comuni Rifiuti Free con 57,60 Kg di secco residuo procapite, come anche del limitrofo Comune di Fondi  con una popolazione di quasi 40.000 abitanti, che dopo il notevole debutto dell’anno scorso, con l’entrata per la prima volta in classifica con una ottima percentuale del 76,60%, arriva quest’anno addirittura ad una percentuale di RD dell’81,75%.

“Mentre continuiamo a non essere ammessi all’Osservatorio Rifiuti Zero del Comune di Terracina, per poter portare – proprio dove serve – la nostra conoscenza della materia e le nostre proposte di valore, continuiamo ad occuparci delle prestazioni complessive del servizio di raccolta dei rifiuti urbani con l’analisi di una serie di indicatori che oramai da 3 anni vengono monitorati nel nostro Ecosistema Urbano di Terracina, indicatori come: la Produzione annua pro capite di rifiuti urbani, la Produzione annua pro capite di rifiuti urbani (frazione indifferenziata), la Produzione annua pro capite di plastica, la spesa per la Tariffa Rifiuti, il costo di gestione del servizio di raccolta dei rifiuti urbani, la produzione di rifiuti speciali, dati che in alcuni casi risultano peggiorati rispetto allo scorso anno ed in qualche caso peggiori anche rispetto anche ai dati medi di riferimento. Ad esempio il costo di gestione del servizio (9 milioni di € nel 2018) rapportato sia agli abitanti che alle tonnellate prodotte, risulta superiore alla media nazionale delle Città con popolazione e modalità di raccolta rifiuti analoghe. Questo costo che rappresenta la voce più significativa del bilancio del nostro Comune, va progressivamente ridotto ottimizzando la catena di conferimento, riducendo i costi del trasporto e migliorando la qualità e quindi di la redditività delle materie prime seconde da avviare al riciclo. Va ridotto anche il costo della Tariffa Rifiuti visto che la spesa pro capite (201 €/abitante) risulta superiore alla media dei comuni con popolazione analoga (156 €/abitante). Relativamente all’aspetto tariffario è necessario adottare la TARIFFA PUNTUALE, già applicata in 341 comuni in Italia,  che poi rappresenta  il fine ultimo e l’elemento cruciale del sistema della differenziata e che dovrà essere applicata in tutti i comuni del Lazio entro il 2020 come stabilito nel Collegato alla legge di stabilità regionale del 8 agosto 2016, e rappresenta il cuore del sistema della differenziata visto che ha lo scopo di far pagare meno chi produce meno rifiuti (quindi inquina meno) e di ridurre la quota di rifiuti che vengono ancora avviati a smaltimento in inceneritori o discarica e a tale proposito segnaliamo il “Progetto rifiuti zero“, per l’attivazione della Tarip, redatto dalla societa’ De Vizia Transfer Urbaser SpA, societa’ appaltatrice del servizio RSU a Terracina, all’interno di un protocollo d’intesa con capofila il Consorzio industriale Sud pontino con i Comuni di Itri, Fondi e Terracina, (recentemente rimodulato per un importo di 409 mila euro) e sottoposto per finanziamento alla Provincia di Latina. La De Vizia si richiama nello studio, al primo Rapporto Legambiente “Ecosistema Urbano di Terracina 2017”, nella parte in cui si dice che è «fondamentale ridurre la Produzione annua pro-capite della frazione indifferenziata (attualmente 133 Kg/abitante) che è molto lontana dai migliori valori italiani che sono tutti al di sotto dei 75 kg/abitanti. .In questo momento in cui il Piano Rifiuti della Regione Lazio è oramai in fase di approvazione finale da parte del Consiglio Regionale è poi particolarmente importante presidiare bene la tematica impiantistica per garantire che la nostra provincia si doti degli impianti di trattamento necessari ma che gli stessi siano localizzati e realizzati secondo precisi criteri che minimizzino i rischi per le persone e per l’ambiente ottimizzando l’impegno economico. Per tutte queste ragioni importanti per i cittadini di Terracina, chiediamo per l’ennesima volta, sperando di essere ascoltati, un incontro urgente al Sindaco e all’Assessore all’Ambiente visto che non riusciamo ad essere ammessi da due anni all’Osservatorio Rifiuti Zero Cittadino per pretestuose questioni regolamentari che si commentano da sole.” dichiara Gabriele Subiaco Responsabile Scientifico e Vicepresidente del Circolo.

http://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/2843/legambiente-assegna-per-il-terzo-anno-il-premio-di-comune-riciclone-al-comune-di-terracina

https://www.ilquotidianodellazio.it/articoli/36445/legambiente-premia-terracina-ma-nel-lazio-i-rifiuti-complessivi-aumentano

https://www.agoraregionelazio.com/terracina-comune-riciclone-con-discriminante-palese/

http://www.anxurtime.it/comuni-ricicloni-terracina-ce-legambiente-ora-miglioriamoci/

ComuniRiciclon 2019

LEGAMBIENTE TERRACINA PARTECIPA ALLA AUDIZIONE DELLA COMMISSIONE CONSILIARE “SVILUPPO E TUTELA DEL TERRITORIO” DELLA PROVINCIA DI LATINA DI OGGI 5 DICEMBRE E PRESENTA PUBBLICAMENTE LA PROPRIA POSIZIONE SUL MEGA IMPIANTO IPOTIZZATO IN VIA MORELLE A TERRACINA, COME DA BANDO PROVINCIALE, I CUI FINANZIAMENTI SONO STATI DICHIARATI DALLA PROVINCIA SOSPESI NELL’ODIERNO INCONTRO. LEGAMBIENTE TERRACINA ENTRERA’ NELL’ OSSERVATORIO RIFIUTI PROVINCIALE DI PROSSIMA COSTITUZIONE E SARA’ PRESENTE SUI TAVOLI TECNICI DELLA PROVINCIA PER LA DEFINIZIONE DELL’IMPIANTISTICA PROVINCIALE.

Comunicato stampa n.163                                                5. 12.2019

Legambiente Terracina, dopo aver espresso, qualche giorno fa, la sua articolata posizione in merito ad una ipotesi di megaimpianto di compostaggio con recupero di energia a Terracina in via Morelle per servire l’intera ATO provinciale, ha partecipato oggi alla audizione della Commissione Consiliare “Sviluppo e tutela del territorio” della Provincia di Latina presieduta dal Consigliere Domenico Vulcano presso la Sala Giunta in via Costa, alla presenza del Vice Presidente Vincenzo Carnevale, della Consigliera Provinciale Rita Palombi, del Consigliere Provinciale Domenico Villani e dei referenti tecnici del Comune, in primis il responsabile dell’Ufficio Gestione Rifiuti della Provincia Ing. Antonio Nardoni. All’ordine del giorno due punti: 1) l’audizione delle associazioni e dei comitati in merito al Piano Rifiuti Regionale; 2) l’ipotesi di un nuovo impianto di compostaggio dell’Ato 4 sul territorio del Comune di Terracina, tenendo conto che il Piano rifiuti del Lazio 2019-2025, che proprio oggi ha avuto il via libera dalla Giunta regionale, dovrà essere inviato prima alla Commissione competente e poi al Consiglio regionale per l’esame finale e la sua entrata in vigore, essendosi ormai conclusa la fase tecnica delle osservazioni al Piano ed avendo la Provincia di Latina già trasmesso i propri elaborati alla Regione Lazio, a seguito di un lavoro intenso di coordinamento di tutti i Sindaci del territorio pontino.

Già in una precedente riunione di Commissione dello scorso ottobre il Presidente Consigliere Domenico Vulcano aveva ribadito la necessità di accelerare l’avvio di una fase pubblica per definire un progetto complessivo sull’impiantistica provinciale, questione rispetto alla quale la stessa Commissione avrà un ruolo primario per accelerare il lavoro svolto finora dalla Presidenza della Provincia nei rapporti con la Regione, i singoli Comuni ed Invitalia. Il VicePresidente Dott. V. Carnevale ha ribadito infatti la disponibilità della Provincia a creare un raccordo tra le diverse istanze territoriali, ricordando che la Provincia di Latina è stata la sola provincia dopo quella di Roma ad aver contribuito con un documento strutturato alla formulazione delle osservazioni del Piano Regionale e di questo va dato merito alla attuale Amministrazione Provinciale.

L’audizione, sulla base anche delle problematiche sollevate da diverse associazioni, cittadini e comitati attivi soprattutto nel nord della nostra provincia, ha anche fatto emergere la necessità urgente di creare un Osservatorio partecipato sui Rifiuti a livello provinciale con tavoli tecnici necessari al confronto anche nel merito tecnico sugli impianti. In particolare il Vicepresidente Carnevale ha garantito l’avvio tempestivo dell’iter deliberativo per la creazione di un Osservatorio Rifiuti Provinciale che possa essere aperto a tutte le Associazioni e a i Comitati che sono portatori di interesse diffuso.

Il secondo tema all’ordine del giorno è stato dedicato all’ipotesi di un megaimpianto di compostaggio a Terracina, ipotesi testimoniata dall’emissione di un bando provinciale (deliberazione provinciale del 28.12.2018), e tema posto all’attenzione dal Consigliere Provinciale Domenico Villani, il quale ha presentato un’interrogazione a risposta orale sul caso Impianto Compostaggio a Morelle a cui risponderà a breve il Presidente della Provincia Ing. Carlo Medici.

Relativamente a questo punto all’ordine del giorno, Legambiente Terracina, ha chiesto la parola ed ha presentato in sintesi tutti i contenuti trattati nel recente comunicato stampa che riporta una analisi molto dettagliata e una posizione chiara ed univoca sulla vicenda https://legambienteterracina.wordpress.com/2019/11/09/ipotesi-mega-impianto-di-compostaggio-con-recupero-di-energia-a-terracina-lanalisi-e-la-posizione-di-legambiente-terracina/?fbclid=IwAR3bT40i6iX5MVsgF__yZzCLNo4W_PLhuPYqw00djbqN8HpIseBuAUvwOSk.

In particolare Legambiente ha ricordato che:

  • visto che la frazione organica e vegetale costituisce in provincia di Latina (dati catasto Ispra Rifiuti 2017) oltre il 22% del rifiuto prodotto e quasi il 50 % di quello differenziato, a differenza di altre frazioni, non ha molto senso la realizzazione di uno/due megaimpianti a livello provinciale ma piuttosto quella di impianti più piccoli a livello di singolo Comune (o rete di piccoli comuni) valorizzando anche le buone pratiche dell’auto-compostaggio e del compostaggio di comunità promosse anche dalla recente legge regionale n.19 del 3 ottobre 2019 “Disposizioni per promuovere le pratiche di compostaggio aerobico di rifiuti organici”. Questo avrebbe l’effetto di ridurre l’impatto ambientale rilevante di un mega impianto, la pericolosità ed i rischi di ogni tipo associati, i costi di trasporto verso un unico centro di trattamento, l’emissione in atmosfera di notevoli quantità di CO2 ed inquinanti ed eviterebbe anche l’ostacolo, assolutamente da non sottovalutare, costituito dalla sindrome Nimby tra i Comuni;

 

  • dal Piano Rifiuti della Regione Lazio 2019 non emerge, a meno che non si voglia servire anche le altre province laziali e soprattutto le gravi carenze impiantistiche della Città metropolitana di Roma, nessuna necessità di realizzare in provincia di Latina impianti di compostaggio visto che la capacità autorizzata ad oggi è già in grado di smaltire tranquillamente le quantità prodotte oggi nella nostra Provincia e quelle ipotizzate dagli scenari di Piano per i prossimi anni fino al 2025 con i relativi target di RD, scenari e target tra l’altro non ancora recepiti dal Piano Rifiuti Provinciale in essere che andrebbe aggiornato in tal senso. Infatti anche escludendo l’impianto SEP di Pontinia attualmente sottoposto a sequestro giudiziario per le note vicende, ad oggi risultano in provincia di Latina 3 impianti attivi di compostaggio, Acea Ambiente Aprilia, Acea Ambiente Sabaudia e Self Garden di Aprilia con una capacità autorizzata di 190.000 tonnellate/anno contro un’esigenza che in base ai diversi scenari di Piano è variabile al 2025 tra 82.000 e 91.000 tonnellate/anno;

 

  • relativamente alla eventuale localizzazione dell’impianto in via Morelle a Terracina, vanno poi considerati i Fattori Escludenti riportati nel Piano Rifiuti regionale che impediscono la realizzazione di un nuovo impianto o la riqualificazione/ampliamento di un impianto preesistente localizzato in un’area che presenta in particolare: un elevato rischio idraulico come da PAI regionale (fattori escludenti relativi agli Aspetti idrogeologici e di difesa del suolo); la presenza nelle vicinanze di edifici sensibili quali scuole, ospedali, centri turistici, impianti sportivi e aree di espansione residenziale (fattore escludente riferito agli Aspetti Territoriali); notevoli criticità relativamente alla viabilità d’accesso esistente, all’accessibilità al sito e al traffico locale.

Legambiente ha quindi chiesto alla Commissione di conoscere se quello di cui si sta parlando è una ipotesi di impianto o se già esiste un piano o un progetto e, in questo caso, come la relativa VAS o la VIA rispondono alle osservazioni sollevate nel nostro articolato comunicato e alle criticità che anche la cronaca giudiziaria recente testimonia relativamente a questa tipologia di impianti (anche in provincia di Latina, SEP di Pontinia ed ex Kyklos di Aprilia) e che riguardano in sintesi: la presenza diffusa di miasmi e cattivi odori, l’inquinamento dell’aria, l’inquinamento delle acque superficiali e delle falde acquifere, la scarsa qualità del compost prodotto e la difficoltà di tracciamento dei rifiuti in ingresso agli impianti.

Rispondendo alla domanda il Vicepresidente V. Carnevale ha affermato che è stata recentemente deliberata dalla Provincia una sospensione dei finanziamenti relativi al Bando provinciale per il megaimpianto (“Analisi Preliminare per la Realizzazione di un Impianto di Trattamento della Frazione di Rifiuto Organico vegetale, derivante dalle raccolte differenziate comunali della Provincia di Latina,  con recupero di energia”) e pertanto per ora non esiste alcuno studio preliminare relativo al megaimpianto a Terracina, che resta quindi nel campo delle pure ipotesi. Ipotesi che però, secondo Legambiente, va definitivamente cancellata in virtù di quanto osservato ed evidenziato.

“E’ stata una importante occasione di chiarimento e va dato merito al Consigliere Provinciale della Lega Domenico Villani di aver inserito all’ordine del giorno della riunione di Commissione oggi proprio la questione del megaimpianto di compostaggio con recupero di energia a Terracina, così come va dato merito alla Consigliera Regionale del M5S Gaia Pernarella per la sua presenza alla audizione e per l’intervento a sostegno, – conferma l’Ing. Gabriele Subiaco, Vicepresidente e Responsabile Scientifico del Circolo di Terracina – ed è stato molto istruttivo ascoltare tutti i cittadini, i comitati e i territori, in particolare di Aprilia e Latina, già gravati da diverse situazioni impiantistiche mal realizzate e mal gestite. Anche se purtroppo con poco tempo a disposizione, abbiamo comunque potuto ben evidenziare le criticita’ del posizionamento dell’impianto in via Morelle, ribadendo che tali criticita’ del sito di Morelle perdurano da anni al punto che andrebbe considerata l’opportunità di smantellare e riposizionare anche l’attuale centro di raccolta rifiuti urbani della De Vizia Transfer. Abbiamo inviato al Presidente ed al VicePresidente della Provincia ed al Presidente della Commissione “Sviluppo e tutela del territorio” tutta la documentazione in nostro possesso via PEC. Questa opportunita’ offertaci dalla Provincia di Latina e la disponibilita’ al confronto e alla elaborazione di una posizione accettata da tutti i portatori di interesse, soprattutto adesso nella fase critica di approvazione finale del Piano dei rifiuti Regionale, ci fa tristemente riflettere sul fatto che, dopo tre anni, ancora non riusciamo, nonostante ripetute richieste formali inviate via PEC e una lettera dei nostri legali, a farci ammettere dalla Amministrazione del Comune di Terracina all’Osservatorio Rifiuti Comunale. Inoltre, a fine mese, come succede tutti gli anni, Legambiente premierà i Comuni Ricicloni del Lazio nel Forum Rifiuti che si terrà a Roma ed è ormai evidente che questa pervicace, pretestuosa e ostinata negazione ci costringerà inevitabilmente ad ulteriori azioni che andranno stavolta ad indagare sul perchè di questo incomprensibile rifiuto e sulle sue reali motivazioni. Ci chiediamo infatti quali potranno mai essere le questioni sensibili trattate in un Osservatorio partecipato, e quali le perplessità e le paure di avere Legambiente, con la sua competenza analitica, tecnica e scientifica ma anche con il suo ruolo regionale e nazionale, nell’Osservatorio del nostro Comune”.

Legambiente è la più grande organizzazione ambientalista italiana con oltre 115.000 tra soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, più di 3.000 giovani che ogni anno partecipano ai nostri campi di volontariato, oltre 60 aree naturali gestite direttamente o in collaborazione con altre realtà locali. Grazie ai suoi 1.000 circoli è l’associazione ambientalista più diffusa in Italia col privilegio di essere presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, lì dove i fatti avvengono e le persone operano, mettendo in pratica valori e ideali. Tratto distintivo dell’associazione è l’ambientalismo scientifico, ovvero la scelta di fondare ogni progetto in difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici, uno strumento con cui è possibile indicare percorsi alternativi concreti e realizzabili.

http://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/2819/il-circolo-legambiente-presenta-pubblicamente-la-propria-posizione-sul-mega-impianto-ipotizzato-in-via-morelle?fbclid=IwAR3A7SkPvzHajHDBu9o_SIfcCWSHe-1hYFHSbN8-GWqVIwqlW5oh5JO_UCY

https://www.agoraregionelazio.com/terracina-mega-impianto-di-compostaggio-alle-morelle-sospesi-i-finanziamenti/?fbclid=IwAR1rMa2Yn4Y4Bo8i9Oxzjj1Y1WuzlHtyY2z5zHHemuVcP8eBAULXuZzR9Ns

http://www.anxurtime.it/impianto-di-compostaggio-a-morelle-legambiente-in-commissione-provinciale/

Audizione Commissione Provinciale impianto di compostaggio

IPOTESI MEGA IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO CON RECUPERO DI ENERGIA A TERRACINA: L’ANALISI E LA POSIZIONE DI LEGAMBIENTE TERRACINA.

Terracina, 9.11.2019                                   Comunicato Stampa n. 159

Nell’ultimo mese (ma in realta’ già da almeno un anno), si parla della realizzazione di un mega-impianto di compostaggio con recupero di energia a Terracina in Via Morelle per il trattamento della Frazione organica di rifiuti solidi urbani (FORSU) su una superficie estesa di circa 60.000 metri quadri (6 ettari) per fare fronte alla emergenza rifiuti della Provincia di Latina. Relativamente al trattamento della frazione organica e vegetale, visto che questa frazione costituisce in provincia di Latina (dati catasto Ispra Rifiuti 2017) oltre il 22% del rifiuto prodotto e quasi il 50 % di quello differenziato, riteniamo, a differenza di altre frazioni, che non abbia invece molto senso la realizzazione di uno/due megaimpianti a livello provinciale ma piuttosto quella di impianti più piccoli a livello di singolo Comune (o rete di piccoli comuni) valorizzando anche le buone pratiche dell’auto-compostaggio e del compostaggio di comunità promosse anche dalla recente legge regionale n.19 del 3 ottobre 2019 “Disposizioni per promuovere le pratiche di compostaggio aerobico di rifiuti organici”. Questo avrebbe l’effetto di ridurre l’impatto ambientale rilevante di un mega impianto, la pericolosità ed i rischi di ogni tipo associati, i costi di trasporto verso un unico centro di trattamento, l’emissione in atmosfera di notevoli quantità di CO2 ed inquinanti ed eviterebbe anche l’ostacolo, assolutamente da non sottovalutare, costituito dalla sindrome Nimby tra i Comuni. Inoltre impianti di dimensioni minori possono essere realizzati e gestiti a costi incrementali ottimizzati nell’ambito dei contratti di appalto in essere di ciascun Comune con il proprio gestore del servizio RSU. Oltre al riflesso positivo che la promozione delle forme di smaltimento singole e di comunità, ci si aspetta che abbiano, sia sui costi di gestione che sulle tariffe applicate ai cittadini in linea con l’introduzione auspicata del sistema di Tariffazione Puntuale della frazione indifferenziata in applicazione del principio comunitario europeo “chi inquina paga”.

Dall’analisi puntuale della documentazione tecnica disponibile ad oggi (Piano Rifiuti del Lazio 2019-2025 approvato dalla Giunta il 2 agosto 2019 e successivamente sottoposto alle osservazioni e controdeduzioni terminate il 2 novembre 2019, Piano Rifiuti della Provincia di Latina “Schema per la Proposta di Aggiornamento del Piano Provinciale dei Rifiuti ai sensi delle DGR Lazio n.14 del 15.1.2012”, successiva deliberazione provinciale del 28.12.2018 per l’affidamento del servizio “Analisi Preliminare per la Realizzazione di un Impianto di Trattamento della Frazione di Rifiuto Organico vegetale, derivante dalle raccolte differenziate comunali della Provincia di Latina,  con recupero di energia”, Documenti di Piano e Deliberazioni connesse), emergono a nostro avviso alcuni elementi imprescindibili di criticità che segnaliamo di seguito:

  • Innanzitutto vanno considerati i vincoli derivanti dalle pianificazioni territoriali nazionali, regionali, provinciali e di ambito di bacino che escludono la localizzazione degli impianti in siti ed aree vincolate; a riguardo, va segnalato che la zona individuata per l’impianto di compostaggio a Terracina in via Morelle, ricadrebbe in un area sottoposta a tutela per pericolo elevato di inondazione ed esondazioni come riportato nel quadro TAV_2.09_Sud del PAI della Ragione Lazio, essendo all’interno di un triangolo idrografico che ha come vertice il nodo fluviale di Ponte Maggiore e come lati il canale lungolinea Pio VI da una parte ed i fiumi Portatore e Fosso La Cavata dall’altra. Questa caratteristica risulta essere tra i fattori escludenti (relativi agli Aspetti idrogeologici e di difesa del suolo) riportati nel Piano dei Rifiuti della Regione Lazio 2019 per la localizzazioni di nuovi impianti, che escludono esplicitamente: Aree destinate al contenimento delle piene individuate dai Piani di bacino di cui alla L. 183/89 e Aree a rischio idrogeologico, tutelate dalla L.267/98 (conversione del D.L. 180/98), a pericolosità molto elevata (Pi4); pericolosità elevata (Pi3); a rischio elevato (Ri4), a rischio elevato (Ri3). Oltre a questi due fattori, c’è anche la presenza del sito in fascia di rispetto di 150 m. da corsi d’acqua, torrenti e fiumi (L.R. 24/98 Art.7 e s.m.i.; N.T.A. P.T.P.R. Art. 35), altro fattore escludente (relativo agli Aspetti ambientali) sempre citato nel Piano dei Rifiuti della Regione Lazio 2019. Ecco, immaginiamo solo il disastro ambientale che avverrebbe nel caso di esondazione dei fiumi presenti in quella zona in presenza di un impianto di quelle dimensioni, rischio che tra l’altro corriamo già oggi, in scala ridotta, con la presenza in via Morelle del Centro Comunale di raccolta rifiuti urbani e assimilati del gestore dei rifiuti De Vizia Transfer spa proprio a ridosso di un ampio canale trasversale di collegamento tra il Lungolinea ed il Portatore in una zona di pantano soggetta ad evidente subsidenza del suolo.

 

  • Un altro aspetto da valutare è la presenza di edifici sensibili quali scuole, ospedali, centri turistici, impianti sportivi a distanza minima e aree di espansione residenziale a distanza pari o inferiore a 1000 metri. Per i nuovi impianti, allo scopo di prevenire situazioni di compromissione o grave disagio, si deve tener conto, in funzione della tipologia di impianto e degli impatti generati, della necessità di garantire una distanza minima tra l’area dove vengono svolte le attività di smaltimento e/o recupero e le funzioni sensibili, a cura delle Province in sede di individuazione delle aree idonee/non idonee. Relativamente a questo ulteriore fattore escludente (riferito agli Aspetti Territoriali) del Piano Rifiuti regionale, va segnalata la vicinanza dell’eventuale impianto di compostaggio sia al centro sportivo di San Martino che agli abitati della frazione di Borgo Hermada (oltre 10.000 abitanti), e delle zone di San Benedetto e Appia Antica con presenza di scuole, campi sportivi ed estese aree residenziali.

 

  • C’è poi da considerare l’impatto del nuovo impianto di compostaggio sulla viabilità d’accesso esistente e sull’accessibilità da parte di mezzi conferitori che non deve essere di particolare aggravio rispetto al traffico locale; relativamente a questo aspetto, la collocazione dell’eventuale impianto ci sembra abbastanza critica sia per la scarsa viabilità (unica strada di accesso molto stretta, dissestata e costeggiante l’argine del canale, che consente oggi a malapena il passaggio di un unico mezzo e che risulta assolutamente inadeguata anche per l’impianto ad oggi esistente), sia per la presenza di un attraversamento di carreggiata pericoloso per chi proviene da sud per immettersi su via morelle attraverso un ponte sul canale Lungolinea Pio VI assai stretto, angusto e la cui resistenza statica a carichi frequenti ed elevati è tutta da verificare e sia per l’impatto prevedibile del rilevante traffico pesante dei mezzi conferitori sul già congestionato traffico sull’Appia proprio all’altezza del punto critico delle rampe di entrata e di uscita dalla superstrada Terracina – Frosinone Mare e sul traffico da e verso Terracina visto che l’Appia rappresenta una delle principali dorsali stradali di collegamento della Città. Criticità di accesso, viabilità e traffico che appaiono evidenti del resto già oggi per le esigenze tutto sommato contenute dell’attuale Centro Comunale di raccolta rifiuti urbani e assimilati gestito dalla De Vizia Transfer e co-locato nello stesso sito.

 

  • Va poi posta particolare attenzione alla progettazione e alla gestione di tutti gli aspetti che possono avere un impatto critico sia sull’ambiente (aria, acqua, consumo di suolo agricolo, ecosistema naturale flora e fauna) che sulla salute dei lavoratori che lavorano nell’impianto e dei cittadini che abitano nelle zone circostanti, ed in particolare alle misure che devono essere adottate per limitare i rischi associati all’esercizio dell’impianto in funzione anche della tipologia (aerobico, anaerobico) dello stesso. Tra i problemi storicamente rilevati su questa tipologia di impianti e legati al sito e alle sue dimensioni, si evidenziano in particolare: il rischio derivante dalla presenza di bio-aerosol, di organismi patogeni per la presenza di fanghi di depurazione e di organismi microbiologici; la produzione di odori fastidiosi dovuti alla presenza nelle arie esauste di cataboliti quali i composti non completamente ossidati dello zolfo, dell’azoto e del carbonio, oltre alla presenza di composti organici volatili e di polveri sottili; la presenza di rumore intenso; la gestione del percolato, delle acque di lavorazione d’impianto e la necessaria salvaguardia delle acque superficiali e di falda che possono essere gravemente inquinate; il traffico e l’inquinamento dell’aria prodotto dai mezzi conferitori; l’inquinamento del suolo prodotto da perdite accidentali del carico da parte dei mezzi conferitori; la gestione degli scarti e dei rifiuti della lavorazione; lo stoccaggio e la distribuzione dell’eventuale biogas prodotto; gli aspetti epidemiologici e i rischi sanitari; la necessità di sofisticati sistemi di monitoraggio e di sicurezza; la qualità finale del compost ai fini del suo uso sicuro in agricoltura visto che molti pericoli (come testimoniato dalla cronaca) sono conseguenti all’utilizzo in entrata di materie prime non ben differenziate che contengono contaminanti, come vetro, imballaggi in genere, metalli, plastica e batterie o addirittura rifiuti speciali come fanghi di depurazione, amianto, pesticidi, fitofarmaci, rifiuti ospedalieri e radioattivi, che causano, nel compost prodotto, la presenza di sostanze classificate come cancerogene o potenziali cancerogene come: arsenico, asbesto, cromo esavalente, nikel e policlorodifenili (PCB).

 

  • Va fatta poi una accurata analisi dei costi e dei benefici per valutare l’effettiva convenienza che giustifichi l’investimento rispetto a gestioni alternative, visto anche che dal Piano Rifiuti della Regione Lazio 2019 non emerge, a meno che non si voglia servire anche le altre province laziali e soprattutto le gravi carenze impiantistiche della Città metropolitana di Roma, nessuna necessità di realizzare in provincia di Latina impianti di compostaggio visto che la capacità autorizzata ad oggi è già in grado di smaltire tranquillamente le quantità prodotte oggi nella nostra Provincia e quelle ipotizzate dagli scenari di Piano per i prossimi anni fino al 2025 con i relativi target di RD, scenari e target tra l’altro non ancora recepiti dal Piano Rifiuti Provinciale in essere che andrebbe aggiornato in tal senso. Infatti anche escludendo l’impianto SEP di Pontinia attualmente sottoposto a sequestro giudiziario per le note vicende, ad oggi risultano in provincia di Latina 3 impianti attivi di compostaggio, Acea Ambiente Aprilia, Acea Ambiente Sabaudia e Self Garden di Aprilia con una capacità autorizzata di 190.000 tonnellate/anno contro un’esigenza che in base ai diversi scenari di Piano è variabile al 2025 tra 82.000 e 91.000 tonnellate/anno. Quindi l’esigenza di realizzare un nuovo impianto unico per la provincia risponderebbe non ad una effettiva carenza impiantistica di capacità di trattamento ma piuttosto alla esigenza strategica di eliminare il regime di oligopolio tariffario dei gestori privati caratterizzato da tariffe di conferimento praticate dai gestori degli impianti di trattamento spesso eccessive. La maggiore presenza di impianti pubblici rappresenterebbe, da questo punto di vista, un impedimento al verificarsi di aumenti immotivati delle tariffe di trattamento delle frazioni differenziate da parte degli impianti privati esistenti, effetto di eventuali future distorsioni di natura oligopolistica. L’analisi economico/finanziaria dovrà quindi tener conto: del Costo attuale e futuro (in base alle quantità prodotte ipotizzate negli scenari al 2025 riportati nel Piano Rifiuti della Regione Lazio 2019) del servizio di smaltimento della FORSU prodotta nella nostra provincia in base alle tariffe di conferimento attuali e alla loro evoluzione nei prossimi anni; del Costo degli Investimenti necessari per realizzare il nuovo impianto, delle quote di ammortamento e dei costi di gestione annuali; dei costi di tutte le esternalità ambientali; dell’eventuale accesso agli incentivi statali e alla produzione di certificati verdi; dei Ricavi derivanti dalla vendita sul mercato del prodotto finale (ammendante) e biogas (nel caso di impianto anaerobico); dei ricavi o dei mancati costi derivanti da altri eventuali benefici come la riduzione dei Km per il trasferimento dei rifiuti. Insomma occorrerà innanzitutto dimostrare attraverso una seria analisi finanziaria che sono soldi spesi bene e a vantaggio della comunità. Si pone poi eventualmente il problema dell’affidamento della realizzazione e della gestione dell’impianto ed anche qua i requisiti richiesti, i criteri di scelta e la procedura di selezione delle Società appaltatrici dovranno essere tali da evitare qualunque dubbio e ogni prevedibile intromissione della politica “affaristica”.

 

“Premesso che la nostra posizione come Circolo e come Legambiente è favorevole alla piena attuazione dell’Economia Circolare che non può prescindere dall’adeguamento degli impianti attuali con nuove tecnologie e dalla realizzazione di nuovi impianti di trattamento dei rifiuti che devono consentire una maggiore estrazione di materia da avviare al riciclo rispetto ad oggi, una riduzione significativa dei rifiuti che finiscono in discarica e negli inceneritori, una autosufficienza impiantistica con la chiusura del ciclo di trattamento di tutte le frazioni a livello provinciale/città metropolitana o perlopiù regionale con conseguente riduzione dei costi di smaltimento e gestione, ribadiamo però la nostra contrarietà alla realizzazione di megaimpianti di compostaggio a livello ATO provinciale, anche considerando il fatto che è necessario comunque garantire assolutamente il rispetto dei criteri di pianificazione e dei relativi vincoli per la localizzazione dei nuovi impianti ed una progettazione, realizzazione e gestione degli stessi che eviti potenziali disastri o gravi danni all’ambiente e alla salute dei cittadini e dei lavoratori. Relativamente alla ipotesi di realizzazione di un impianto di compostaggio localizzato a Terracina in via Morelle a servizio dell’intera Provincia, da una prima verifica dei piani regionali e provinciali e della documentazione tecnica connessa, sussistono alcune pesanti criticità bene evidenziate nella nostra accurata analisi e assolutamente non risolte nella documentazione ad oggi disponibile analizzata e che non potranno, a nostro avviso, essere superate in nessun modo da una eventuale deroga per ampliamento/riqualificazione di un impianto preesistente, visto che lo stesso insiste comunque su un’area ad elevato rischio idrogeologico. Ovviamente ci riserviamo come Circolo locale assieme a Legambiente Lazio e Legambiente nazionale, di verificare nel merito e nel metodo direttamente in Regione e in Provincia i dettagli della soluzione proposta ed in particolare se e come le criticità da noi segnalate siano state affrontate nella Valutazione Ambientale Strategica e comunque fare in modo che la Valutazione di Impatto Ambientale ne tenga debitamente conto, chiedendo di essere parte audita dalle varie amministrazioni (Regionale, Provinciale, Comunale) coinvolte nella autorizzazione/realizzazione dell’opera, alla luce della storia problematica di questo tipo di impianti. Recentemente infatti, sempre in provincia di Latina, l’impianto di compostaggio Acea Ambiente Srl (ex Kyklos Srl) di Aprilia, dopo le proteste dei residenti nella zona esposti a disturbi odorigeni pesanti e alla presenza costante di sciami di mosche e dopo l’intervento dell’Autorità Giudiziaria, ha dovuto effettuare un abbattimento del 50% della produzione per cercare di limitare i problemi che persistono da anni nonostante Acea assicuri di utilizzare tecnologie di biofiltrazione d’avanguardia, mentre la SEP di Pontinia è diventato uno dei casi giudiziari più importanti della provincia, come dimostra la recentissima inchiesta della DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) di Roma “Smoking Fields” (e prima ancora della Procura di Latina) che vede indagate 23 persone, con reati contestati come il concorso in traffico illecito di rifiuti, il falso ideologico in atto pubblico nella predisposizione di certificati di analisi, abbandono di rifiuti e discarica abusiva, e infine l’intralcio all’attività di vigilanza e controllo ambientale, secondo la quale la Società Ecologica Pontina avrebbe ceduto ad aziende agricole laziali compost di pessima qualita’, nel quale i rifiuti organici venivano triturati con scarti di ogni tipo: vetro, plastica, metalli vari, perfino siringhe. Un sistema articolato e ramificato con il quale sarebbero state smaltite per anni decine di migliaia tonnellate di rifiuti speciali, con gravissime conseguenze per l’ambiente e la salute umana, sistema reso possibile anche dalla mancanza di un garante a livello nazionale/regionale/provinciale dei necessari controlli e della dovuta tracciabilità dei rifiuti. Inoltre vorremmo assolutamente evitare decisioni che cadano direttamente dall’alto, mettendo tutti davanti al fatto compiuto, senza che i cittadini, le associazioni e i portatori di interesse del territorio vengano opportunamente coinvolti ed informati in un corretto processo di pianificazione partecipata e condivisa, e soprattutto, come spesso diciamo, non ci piace la politicizzazione delle questioni, soprattutto oggi che, a Terracina, siamo già in campagna elettorale. Politicizzazione che sta puntualmente avvenendo con il rischio di affidare a posizioni ideologiche obsolete, semplicistiche e scarsamente documentate, o peggio ancora a ricatti e lusinghe occupazionali, decisioni che invece sono molto rilevanti per l’economia e l’ambiente del nostro territorio.” dichiara l’ing. Gabriele Subiaco Vicepresidente e Responsabile Scientifico del Circolo Legambiente di Terracina.

Legambiente è la più grande organizzazione ambientalista italiana con oltre 115.000 tra soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, più di 3.000 giovani che ogni anno partecipano ai nostri campi di volontariato, oltre 60 aree naturali gestite direttamente o in collaborazione con altre realtà locali. Grazie ai suoi 1.000 circoli è l’associazione ambientalista più diffusa in Italia col privilegio di essere presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, lì dove i fatti avvengono e le persone operano, mettendo in pratica valori e ideali. Tratto distintivo dell’associazione è l’ambientalismo scientifico, ovvero la scelta di fondare ogni progetto in difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici, uno strumento con cui è possibile indicare percorsi alternativi concreti e realizzabili.

 

http://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/2766/ipotesi-mega-impianto-di-compostaggio-con-recupero-di-energia-lanalisi-e-la-posizione-di-legambiente?fbclid=IwAR1eGWlOefGDUz79DmufPT0n9lyASy9IHe056jwEeIi3fBVtprW5Nqfzz6c

https://www.latinacorriere.it/compostaggio-legambiente-di-terracina-no-a-mega-impianti-no-a-morelle/

https://www.agoraregionelazio.com/terracina-impotesi-mega-impianto-di-compostaggio-la-posizione-di-legambiente/

http://www.anxurtime.it/impianto-di-compostaggio-a-morelle-la-posizione-di-legambiente/?fbclid=IwAR3R-nnfBSZDtg2arPfQmIdI8Ex7I3LT-fbxbCwwSFc0hZreHfpZb9Amgv4

https://www.ilfaroonline.it/2019/11/11/ipotesi-mega-impianto-di-compostaggio-a-terracina-ecco-lanalisi-e-la-posizione-di-legambiente/303097/

LO Impianto di Compostaggio

TERRACINA COMUNE RICICLONE 2018: LEGAMBIENTE, AUTORE DEL RAPPORTO ECOSISTEMA URBANO E ASSOCIAZIONE CHE PREMIA A LIVELLO REGIONALE E NAZIONALE I COMUNI RICICLONI, PREMIA ANCORA UNA VOLTA TERRACINA COME COMUNE RICICLONE, METTENDO PERO’ IN GUARDIA SU ALCUNI DATI IN FLESSIONE RISPETTO ALL’ANNO SCORSO. IL CIRCOLO CHIEDE UN INCONTRO URGENTE AL SINDACO E ALL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE, MENTRE ANCORA NON RIESCE AD ESSERE AMMESSO COME MEMBRO PARITETICO ALL’OSSERVATORIO RIFIUTI ZERO, PER ESAMINARE IL QUADRO COMPLESSIVO RELATIVO AL SERVIZIO.  

Terracina, 21 dicembre 2018                          Comunicato Stampa n. 121

In occasione dell’EcoforumLazio 2018 di martedì scorso a Roma, alla presenza dell’Assessore Regionale ai Rifiuti Massimiliano Valeriani, del Presidente nazionale Legambiente Stefano Ciafani, del Presidente Legambiente Lazio Roberto Scacchi, e alla presenza dell’Assessore a Rifiuti di Roma Capitale Pinuccia Montanari, di referenti ARPA e CNR e molti Sindaci della Regione, Terracina ha ricevuto il Premio Comune Riciclone anche per il 2018 (su dati 2017) purtroppo perdendo lo “scettro” di Comune riciclone più popoloso del Lazio, passato al Comune di Fiumicino, con una percentuale di raccolta differenziata che scende al 70,10% rispetto al 73,07% dello scorso anno, con una produzione pro-capite che sale a 517 Kg rispetto ai 492 del 2016,  e con una quota di secco indifferenziato prodotto di 155Kg/abitante (che continua ad essere molto lontana dai migliori valori italiani, visto anche l’impatto ed il peso che lo smaltimento della componente indifferenziata ha sui costi di gestione) e comunque troppo elevata per puntare alla classifica di eccellenza dei COMUNI RIFIUTI FREE, la classifica nazionale per i comuni virtuosi che hanno una percentuale di differenziata superiore al 65% e contemporaneamente una produzione annua pro capite di rifiuto indifferenziato inferiore ai 75 kg/abitante.

Il Circolo Legambiente Terracina è stato menzionato e ringraziato pubblicamente per aver avviato la prima sperimentazione del Lazio per il Fishing for Litter, ovvero la raccolta della plastica in mare, insieme alla Rete Plastic Free Beaches Terracina, i Balneari, i Pescatori e la Capitaneria di Porto di Terracina, e che ormai entra nella fase attuativa del protocollo regionale con ARPA e Regione Lazio ed ha avuto anche modo di rappresentare, nel corso della consegna del Premio, anche le buone pratiche di educazione, prevenzione e riduzione dei rifiuti plastici come quelle messe in campo attraverso la rete cittadina PLASTICFREEBEACHES TERRACINA diventata ormai un esempio a livello nazionale e internazionale. Il Circolo Legambiente di Terracina, infatti, nonostante il grande impegno territoriale della Rete, le innovative proposte tecniche di deliberazione sulla prevenzione dei rifiuti plastici, di creazione di un ecodistretto per la plastica a Terracina, il riconoscimento di Terracina come sito di attuazione della Plastic Strategy europea, nazionale e regionale da parte della prestigiosa Associazione Chimica Verde Bionet per le bioplastiche sostitutive, impegno che ha portato Terracina anche nella importante lista dei comuni riconosciuti ufficialmente dal Ministero dell’Ambiente nell’ambito della #plasticfreechallenge, continua a non ricevere attenzione da parte dell’Amministrazione in carica e ad incidere sugli indicatori della plastica, visto che è in peggioramento anche l’indicatore di base della produzione del rifiuto plastico (17,39 Kg/abitante nel 2017 erano 15,46 Kg/abitante nel 2016), mentre cominciano ad essere premiati da quest’anno alcuni comuni Plastic Free, con una percentuale sotto i 10 kg/abitante.

Si vuole sottolineare invece con piacere la grande performance del Comune di Maenza e del suo ottimo Sindaco Claudio Sperduti che quest’anno è contemporaneamente Comune Riciclone, Comune Rifiuti free e Comune Plastic free, e il notevole debutto del Comune di Fondi, che con quasi 40.000 abitanti, entra per la prima volta in classifica con una ottima percentuale del 76,60% e mostra da subito grande sensibilita’ al tema delle plastiche.

“Mentre continuiamo a non poter entrare come membro paritetico nell’attuale “Osservatorio Rifiuti Zero” del Comune di Terracina, per poter portare – proprio dove serve – la nostra conoscenza della materia, è di oggi la notizia, veramente paradossale, secondo la quale il Comune di Terracina, nella persona dell’Assessore all’Ambiente, decide di scrivere direttamente al Ministero lamentandosi del dato ISPRA sulla percentuale di differenziata, che sarebbe a suo dire del 75% (come riportato dalla dichiarazione comunale) invece del 70% come comunicato dall’Istituto. La presa di posizione dell’Assessore mostra purtroppo una non conoscenza della metodologia (basata sulla normativa individuata dal decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 26 maggio 2016 – pubblicato sulla GU della Repubblica Italiana, Serie generale, n. 146 del 24-6-2016) con la quale l’ISPRA aggrega i codici (relativi alle diverse tipologie di rifiuti) per il calcolo della produzione differenziata, indifferenziata con la relativa percentuale. La produzione di rifiuti indifferenziati comprende infatti non solo la voce rifiuti urbani indifferenziati ma più voci: rifiuti urbani indifferenziati (200301), rifiuti dallo spazzamento stradale (200303) destinati allo smaltimento, altri rifiuti urbani non differenziati (200399), ingombranti misti a smaltimento (200307). Ed in base alla metodologia (che ricordiamo è una metodologia nazionale adottata ed applicata per tutti i Comuni, che permette il confronto tra gli stessi) il dato ISPRA è assolutamente corretto. L’Assessore invece a nostro parere, dovrebbe preoccuparsi anche di altri dati tecnici come: la Produzione annua pro capite di rifiuti urbani, la Produzione annua pro capite di rifiuti urbani (frazione indifferenziata), la Produzione annua pro capite di plastica, la spesa per la Tariffa Rifiuti, il costo di gestione del servizio di raccolta dei rifiuti urbani, la produzione di rifiuti speciali, dati che in alcuni casi risultano peggiorati rispetto allo scorso anno o comunque continuano ad essere peggiori rispetto ai dati medi di riferimento. Il costo del servizio (8,7 milioni di €/anno) rapportato sia agli abitanti che alle tonnellate prodotte, risulta poi superiore alla media nazionale delle Città con popolazione e modalità di raccolta rifiuti analoghe. Questo costo che rappresenta la voce più significativa del bilancio del nostro Comune, va progressivamente ridotto ottimizzando la catena di conferimento, riducendo i costi del trasporto e migliorando la qualità delle materie prime seconde da avviare al riciclo. Infine, oltre a diminuire progressivamente la Tari, invece di incrementarla come è successo per alcune categorie economiche, è assolutamente necessario adottare la TARIFFA PUNTUALE, già applicata in 341 comuni in Italia,  che poi rappresenta  il fine ultimo e l’elemento cruciale del sistema della differenziata e che dovrà essere applicata in tutti i comuni del Lazio entro il 2020 come stabilito nel Collegato alla legge di stabilità regionale del 8 agosto 2016, e rappresenta il cuore del sistema della differenziata visto che ha lo scopo di far pagare meno chi produce meno rifiuti (quindi inquina meno) e di ridurre la quota di rifiuti che vengono ancora avviati a smaltimento in inceneritori o discarica. Per tutte queste ragioni, chiediamo un incontro urgente al Sindaco e all’Assessore all’Ambiente, prima di percorrere altre strade, visto che non riusciamo ad essere ammessi da due anni all’Osservatorio Rifiuti Zero Cittadino per pretestuose questioni regolamentari e visto che l’Amministrazione, pur di evitare il confronto e di non includere Legambiente nell’Osservatorio per ragioni che non riusciamo sinceramente a comprendere, si priva dell’apporto validissimo che il nostro Circolo, riconosciuto ormai a livello regionale e nazionale, fornirebbe in questa fase cruciale per l’attuazione della strategia europea, italiana e regionale per la economia circolare e per la plastica” dichiara Gabriele Subiaco Responsabile Scientifico e Vicepresidente del Circolo.

https://www.ilfaroonline.it/2018/12/22/terracina-perde-lo-scettro-comune-riciclone-piu-popoloso-del-lazio-lanalisi-la-richiesta-del-pisco-montano/253268/?fbclid=IwAR2EDJjbw8MyO-qMuUeK7Iy0ngij8bdXiI_EjNo56FcL5YWHYOHN1lKU3F4

www.h24notizie.com/2018/12/22/terracina-comune-riciclone-ma-alcuni-dati-sono-peggiorati/?fbclid=IwAR18G7wwrBU0X97vAPuaRGOFlsBAL8tFS-Imu9-Q_hD5sN8dFBvARufoJKo

http://www.agoraregionelazio.com/terracina-legambiente-pisco-montanonemo-profeta-in-patria/

http://www.anxurtime.it/comuni-ricicloni-limpegno-di-legambiente/

http://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/2165/legambiente-autore-del-rapporto-ecosistema-urbano-e-associazione-che-premia-a-livello-regionale-e-nazionale-i-comuni-ricicloni-premia-terracina-come-comune-riciclone

https://latina.biz/terracina-comune-riciclone-del-2018/22/12/2018/77194.html

https://www.latinatoday.it/cronaca/rifiuti-terracina-comune-ricicolne-2018-legambiente.html?fbclid=IwAR3huVoWxxoPHfRiXGmrLOFiHGzehqRggRPb9IyxdZ-TZOAim3jcme0Z_YU

Latina Oggi del 23.12.2018

latina oggi 23.12.2018

SETTIMANA EUROPEA DEI RIFIUTI A TERRACINA: IL CIRCOLO LEGAMBIENTE FA IL PUNTO DELLA SITUAZIONE SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI A TERRACINA, ANTICIPANDO ALCUNI INDICATORI ELABORATI ALL’INTERNO DEL RAPPORTO ECOSISTEMA URBANO TERRACINA 2018, CON LUCI ED OMBRE. LEGAMBIENTE, AUTORE DEL RAPPORTO ECOSISTEMA URBANO E ASSOCIAZIONE CHE PREMIA A LIVELLO REGIONALE E NAZIONALE I COMUNI RICICLONI, RICEVE UNA SONORA PORTA IN FACCIA DALL’AMMINISTRAZIONE DI TERRACINA CHE, SOLO DOPO UNA LETTERA FORMALE DEGLI AVVOCATI DEL CENTRO DI AZIONE GIURIDICA DI LEGAMBIENTE, RISPONDE UFFICIALMENTE E NON LA AMMETTE COME MEMBRO PARITETICO ALL’ OSSERVATORIO RIFIUTI ZERO CITTADINO PERCHE’ NON APPARTIENE ALLE CATEGORIE ASSOCIATIVE PREVISTE DAL REGOLAMENTO.

Terracina, 24 novembre 2018                 Comunicato Stampa n. 119

La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR), che si tiene anche in Italia dal 17 al 25 novembre, è una iniziativa per informare e sensibilizzare i cittadini sugli impatti ambientali connessi alla produzione di rifiuti e sulle soluzioni per ridurli. In Italia la “Settimana” è promossa da un Comitato promotore nazionale composto da: Ministero dell’Ambiente, ANCI, Legambiente, Città metropolitane di Roma e Torino, Regione Sicilia, Utilitalia, AICA, E.R.I.C.A. Soc. Coop. ed Eco dalle Città. La SERR è anche l’occasione per fare il punto della situazione sulla Raccolta dei Rifiuti della Città, sugli strumenti di programmazione e sulle politiche di gestione messe in atto.

Serr 2018“In occasione della Settimana Europea appena conclusa, siamo contenti di poter confermare anche per il 2018 (su dati 2017) Terracina nella classifica dei Comuni Ricicloni del Lazio con una percentuale di raccolta differenziata del 75,44% e che da due anni è superiore al limite di legge del 65%, buona anche in rapporto alla popolazione, ma come già segnalato lo scorso anno, è necessario però ridurre drasticamente la quota di secco indifferenziato prodotto, puntando ad entrare nella classifica di eccellenza dei COMUNI RIFIUTI FREE, la classifica nazionale per i comuni virtuosi che hanno una percentuale di differenziata superiore al 65% e contemporaneamente una produzione annua pro capite di rifiuto indifferenziato inferiore ai 75 kg/abitante, e che vengono premiati annualmente da Legambiente durante l’ECOFORUM nazionale sui Rifiuti. Vanno anche sostenute e promosse con convinzione le buone pratiche di educazione, prevenzione e riduzione dei rifiuti come quelle messe in campo attraverso la rete cittadina PLASTICFREEBEACHES TERRACINA che sta diventando un esempio a livello nazionale e internazionale, ma la cui valenza e rilevanza sembra non venire colta dal nostro Comune, a differenza di molti comuni italiani e anche del Comune limitrofo di Fondi che recentemente è diventato Comune “Plasticfree”.

Inoltre, riteniamo davvero imbarazzante la vicenda che vede da due anni il nostro Circolo richiedere, inascoltato, la partecipazione, come membro paritetico, all’attuale “Osservatorio Rifiuti Zero” del Comune di Terracina e la recente risposta scritta, a nostro avviso assolutamente inappropriata e formale, ricevuta dall’Ente, solo dopo formale richiesta inviata dall’Avv. Diego Aravini del Centro Azione Legale di Legambiente (CEAG), che sostanzialmente afferma che tale possibilità non è consentita a Legambiente dal Regolamento attuale dell’Osservatorio, perché non apparteniamo ad una categoria associativa prevista!

Dopo il caso del Forum Agenda 21 locale, su cui l’Amministrazione non risponde da mesi a nostre interpellanze e rimostranze, e la risposta ottenuta solo dopo una lettera del nostro avvocato, risposta che di fatto ci impedisce di partecipare anche all’Osservatorio Rifiuti per un fattore puramente regolamentare, crediamo, che il governo degli osservatori, dei tavoli e degli istituti di partecipazione di questa Città vada completamente riformato, riportando in capo all’Amministrazione la responsabilità, la gestione ed il coordinamento di questi Istituti e soprattutto degli aspetti regolamentari, nell’ottica di garantire una plurale, libera e costruttiva E SOPRATTUTTO NON DISCRIMINATORIA partecipazione, come del resto stabilito dallo Statuto comunale.” dichiara Anna Giannetti – Presidente del Circolo Legambiente “Pisco Montano” di Terracina.

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Anna Giannetti – Presidente del Circolo Legambiente “Pisco Montano” di Terracina.

Anticipiamo qui alcuni indicatori sulla Raccolta dei Rifiuti che verranno prossimamente pubblicati nel Rapporto Ecosistema Urbano 2018: la Produzione annua pro capite di rifiuti urbani, la Percentuale di rifiuti differenziati, la Percentuale di popolazione servita, la Produzione annua pro capite della frazione indifferenziata, la Produzione pro capite di Plastica, la Quantità di Rifiuti spiaggiati, la Tariffa Effettiva (per una famiglia tipo di tre persone che vive in una casa di 100 metri quadrati), la Tariffa Effettiva (spesa annua in €/abitane), i Costi di gestione del servizio (€/abitante), i Costi di gestione del servizio (€/tonnellata), l’Applicazione della Tariffa Puntuale, l’utilizzo da parte dell’Amministrazione del GPP (Green Public Procurement) cioè degli appalti pubblici verdi, ovvero se l’Amministrazione utilizza procedure di acquisto di beni e servizi per la realizzazione delle opere non limitandosi a tenere conto del solo loro costo monetario e della qualità ma anche degli impatti ambientali che questi possono generare nel corso del ciclo di vita.

Gli indicatori, elaborati sulla base di dati ufficiali, sono stati confrontati con il Valore di Riferimento, ottenuto facendo la media dei valori dei capoluoghi di provincia con meno di 80.000 abitanti, le cosiddette Piccole Città, pubblicati all’interno del Rapporto Ecosistema Urbano 2017 di Legambiente.

Di seguito il quadro di sintesi degli Indicatori, che saranno pubblicati nel prossimo Ecosistema Urbano 2018.

Rifiuti

Quadro di Sintesi degli Indicatori sulla Gestione Rifiuti per il Rapporto Ecosistema Urbano 2018

“Bene la Percentuale di raccolta differenziata che sale dal 73,07% del 2016 al 75,44%, confermando Terracina tra i Comuni Ricicloni del Lazio ed avvicinandola alle migliori pratiche nazionale che si attestano comunque oltre l’80% di differenziata, così come la Percentuale di abitanti serviti dalla raccolta domiciliare (100%). Sale invece, invertendo una tendenza che durava dal 2012, la Produzione annua pro capite di rifiuti urbani (516 Kg/abitante), erano 492 Kg/abitante nel 2016, poco al di sopra della media nazionale ed europea che si attesta sui 500 Kg/abitante con le migliori Città italiane che viaggiano però attorno a 400 Kg/abitante anno. E’ fondamentale ridurre con maggiore incisività la Produzione annua pro capite della frazione indifferenziata (attualmente pari a 127 Kg/abitante anno, erano 133 Kg/abitante nel 2016) che continua ad essere molto lontana dai migliori valori italiani che sono tutti al di sotto dei 75 kg/abitante, visto anche l’impatto ed il peso che lo smaltimento della componente indifferenziata ha sui costi di gestione. In aumento, anche se sempre inferiore alla media nazionale, la Produzione di plastica con 29,76 Kg/abitante erano 21,16 Kg/abitante nel 2016. La Tari annuale applicata dal nostro comune (per una famiglia di tre persone che vive in una casa di 100 mq)  è di 286,1€ (erano 290€ nel 2016) e risulta leggermente inferiore al valore medio delle Piccole Città (città con meno di 80.000 abitanti) che è di 287€ e comunque distante dai valori migliori italiani che sono quelli del Trentino Alto Adige con Trento e Bolzano che pagano soli 178€. La Tari quest’anno ha tuttavia visto anche l’aumento consistente per alcune categorie (come ad esempio i balneari) frutto anche di un calcolo sulla destagionalizzazione delle attività poco attento allo spazio effettivo utilizzato ed al tempo reale di apertura delle attività, Il costo del servizio (8,7 milioni di €/anno) rapportato sia agli abitanti che alle tonnellate prodotte, risulta superiore alla media nazionale delle Città con popolazione e modalità di raccolta rifiuti analoghe. Questo costo che rappresenta la voce più significativa del bilancio del nostro Comune, va progressivamente ridotto ottimizzando la catena di conferimento, riducendo i costi del trasporto e migliorando la qualità delle materie prime seconde da avviare al riciclo. Infine, oltre a diminuire progressivamente la Tari, è assolutamente necessario puntare decisamente alla TARIFFA PUNTUALE che è il fine ultimo e l’elemento cruciale del sistema della differenziata e che dovrà essere applicata in tutti i comuni del Lazio entro il 2020 come stabilito nel Collegato alla legge di stabilità regionale del 8 agosto 2016, che è già applicata in 280 Comuni italiani, e rappresenta il cuore del sistema della differenziata visto che ha lo scopo di far pagare meno chi produce meno rifiuti (quindi inquina meno) e di ridurre la quota di rifiuti che vengono ancora avviati a smaltimento in inceneritori o discarica” dichiara Gabriele Subiaco Responsabile Scientifico e Vicepresidente del Circolo.

 

Gabriele Subiaco2

Gabriele Subiaco Responsabile Scientifico e Vicepresidente del Circolo Legambiente “Pisco Montano” di Terracina

Legambiente è la più grande organizzazione ambientalista italiana con oltre 115.000 tra soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, più di 3.000 giovani che ogni anno partecipano ai nostri campi di volontariato, oltre 60 aree naturali gestite direttamente o in collaborazione con altre realtà locali. Grazie ai suoi 1.000 circoli è l’associazione ambientalista più diffusa in Italia col privilegio di essere presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, lì dove i fatti avvengono e le persone operano, mettendo in pratica valori e ideali. Tratto distintivo dell’associazione è l’ambientalismo scientifico, ovvero la scelta di fondare ogni progetto in difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici, uno strumento con cui è possibile indicare percorsi alternativi concreti e realizzabili.

http://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/2102/settimana-europea-dei-rifiuti-il-circolo-legambiente-fa-il-punto-della-situazione-sulla-gestione-dei-rifiuti

https://www.h24notizie.com/2018/11/26/terracina-legambiente-anticipa-i-dati-ecosistema-urbano-sui-rifiuti/

http://www.anxurtime.it/settimana-europea-per-la-riduzione-dei-rifiuti-il-report-di-legambiente/

https://www.ilfaroonline.it/2018/11/28/gestione-dei-rifiuti-a-terracina-il-circolo-legambiente-cittadino-fa-il-punto-della-situazione/249759/

http://www.agoraregionelazio.com/terracina-rifiuti-differenziata-ok-rifiuti-di-plastica-ancora-in-eccesso/

Latina oggi del 1.12.2018

Latina Oggi 1.12.2018

 

SUCCESSO PER LA PARTECIPAZIONE DEL CIRCOLO LEGAMBIENTE TERRACINA “PISCO MONTANO”, LA RETE TERRITORIALE PLASTIC FREE BEACHES TERRACINA E IL PROGETTO SPERIMENTALE FISHING FOR LITTER TERRACINA, PRESENTE IN RAPPRESENTANZA DELL’ITALIA NEL PADIGLIONE BIOECONOMIA – STAND D18 (PAV. 6) DELLA PIU’ GRANDE FIERA DELL’INNOVAZIONE EUROPEA “MAKER FAIRE 2018” SVOLTASI A ROMA IL 12-13-14 OTTOBRE SCORSO.

Comunicato stampa n.115                                                       18. 10.2018

Si chiude con oltre 100.000 presenze la sesta edizione della Maker Faire Roma 2018, The European – Edition. Lo ha annunciato Massimiliano Colella, direttore generale di Innova Camera, l’Azienda speciale della Camera di Commercio di Roma che organizza la manifestazione, presente l’assessore allo sviluppo economico della Regione Lazio Gian Paolo Manzella. Sono stati più di mille i progetti presenti nell’edizione 2018 della Maker Faire, arrivati da 61 nazioni. Sette i padiglioni, per un’estensione di 100.000 metri quadri, aperti a tutti, dalle scuole alle università, dalle imprese, alle associazioni, al grande pubblico.

Il Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano”, la rete territoriale Plastic Free Beaches Terracina, insieme al Progetto Sperimentale Fishing for Litter Terracina all’interno del protocollo regionale “Fondali Puliti”, ha avuto uno stand come espositore e ha rappresentato l’Italia e Terracina nel padiglione della BIOECONOMIA, all’interno del BIOECONOMY VILLAGE. http://2018.makerfairerome.eu/it/espositori/?ids=811.

I curatori del padiglione Bioeconomia e Economica Circolare, Mauro Spagnolo (area greentech) e Susanna Albertini (area bioeconomia) sono riusciti a creare un innovativo mix fra startup e aziende consolidate, con una grande attenzione alle questioni ambientali, al riuso, riciclo, alla chimica verde, alle nuove energie e ai prodotti bio-based anche basati sul riutilizzo degli scarti. Il BIOECONOMY Village, lo showcase sulle applicazioni della bioeconomia, promosso dai Progetti BIOWAYS, STAR-ProBio e BIOVOICES, finanziati dalla Commissione Europea, ha sicuramente contribuito a sensibilizzare i frequentatori sui prodotti di origine rinnovabile promuovendo le applicazioni ed i benefici della Bioeconomia, dell’economia circolare e della sostenibilità, favorendo il dialogo, il confronto e la condivisione tra il grande pubblico ed i rappresentanti di istituzioni,  università, centri di ricerca, progetti, aziende, associazioni e start-up.

Il padiglione ha visto al centro ENI con il suo ristorante circolare dove quel che si mangiava e si beveva veniva trasformato in energia: biodiesel da oli di frittura esausti e riciclo di plastica per la produzione di polistirene espandibile destinato al settore dell’isolamento termico, con la band di economia circolare di Capannori, in provincia di Lucca, dotata di innovativi strumenti musicali da materiale di scarto, che suonava presso il padiglione buona musica,  tra un dibattito e l’altro.

Lo stand del Circolo Legambiente di Terracina, stand D18 (PAV. 6), progettato in collaborazione con l’ITS. A. Bianchini, è stato molto frequentato, soprattutto da famiglie con bambini, da docenti, da ricercatori provenienti da diversi paesi del mondo, ma anche da associazioni, scuole, makers, tutti interessati alla prospettiva della #citizenscience e alla esperienza di comunità consapevole che fa rete contro la plastica. Tutti i visitatori sono stati molto attratti dai due box interattivi (Box 1  – Rifiuti Spiaggiati più comuni con indicazione del ranking dal più frequente al meno frequente e le tempistiche di biodegradabilita’, Box 2 – Rifiuti marini più comuni per conoscere e comprendere tutte le tipologie di rifiuti marini (spiaggia, acqua, fondali, microplastiche) e dai cartelloni espositivi che illustravano fotograficamente e graficamente i dati delle nostre campagne Legambiente annuali Beach Litter, Spiagge e Fondali Puliti e Goletta Verde, della Rete Plastic Free Beaches Terracina e del nostro progetto sperimentale di Fishing for Litter Terracina. Molte le domande sui progetti in corso di attuazione presso il Circolo e presso il Laboratorio Goletta Verde a Terracina del ITS A. Bianchini, relativi al riuso di scarti di lavorazione e dei rifiuti organici o sulla sostituibilita’ delle plastiche con bioplastiche, visto che presso lo stand era allestito anche il Punto Chimica Verde con alcuni esempi di materiali derivati da materie prime biologiche, come il BIOPLA. Forte l’interesse per la nostra esperienza di comunità consapevole e per il nostro approccio di #citizenscience da parte dei curatori dei Talk e dei Workshop di #CircularENI che hanno voluto chiamare il Circolo sia a partecipare come esperienza di valore ad un workshop sugli acquisti verdi che a presentare l’ esperienza fatta a Terracina all’interno della prestigiosa rassegna “FATTI di PLASTICA” del CNR, davanti ad un folto pubblico di docenti e ricercatori, ma anche di studenti, che hanno poi affollato lo stand, e anche da parte della stampa e dell’informazione visto il numero di interviste effettuate durante la fiera, per le testate AGI, Rinnovabili.it, Canale Energia, La Nuova Ecologia.

“Vedere quanto interesse suscita la nostra esperienza, e poter esporre ed illustrare tutti i dati raccolti negli ultimi tre anni di campagne sul nostro territorio come Beach Litter, Goletta Verde e Spiagge e Fondali Puliti ed i risultati del Laboratorio “Goletta Verde a Terracina”, istituito in collaborazione con l’indirizzo chimico dell’ITS Bianchini, della nostra rete di comunità Plastic Free Beaches Terracina e con il progetto sperimentale Fishing for Litter, e poter collaborare con Associazioni prestigiose come Chimica Verde Bionet, potersi confrontare con le massime istituzioni di ricerca del nostro Paese e con l’Unione Europea tramite la partecipazione attiva ai panel dei progetti europei BIOVOICES e BIOWAYS e con altri espositori provenienti da 61 nazioni in un settore come quello dell’Economia Circolare con grandi prospettive di sviluppo e di nuovo lavoro per il nostro Paese, incontrare personalità come Daniel Ku, Director of science and innovation di Lifestyle, onorato della prima pagina da parte della prestigiosa rivista TIME, che ci ricorda che quest’anno i nobel della chimica e dell’economia sono andati proprio alla Chimica Verde, è stata veramente una esperienza importante ed un grande riconoscimento per il lavoro serio e di valore fatto dal nostro Circolo in soli tre anni di attività ma anche una grande vetrina turistica per Terracina, che è stata ancora una volta associata alle buone pratiche ambientali e di cura consapevole del proprio territorio e sono stati molti coloro che andando via dallo stand affermavano: “voglio proprio venire una volta a Terracina”!. Per tutto questo vogliamo ringraziare tutti i nostri soci e la nostra associazione ma in particolare vogliamo ringraziare Sofia Mannelli, Presidente nazionale Chimica Verde Bionet per averci dato questa opportunità, Susanna Albertini, FVA media, Consulente Europea sui prodotti Bio-based per averci selezionato e per aver creduto in noi ed ospitato presso il Bioeconomy Village, Michela Cohen, FVA media,  per averci supportato nelle diverse fasi organizzative, Agnese Cecchini, direttore editoriale QE per il bellissimo servizio http://www.canaleenergia.com/rubriche/economia-circolare/chimica-verde-da-opportunita-per-lambiente-a-realta-imprenditoriale, il DS Maurizio Trani, con le Prof. Angelina Fruggiero e Francesca Arecchi del ITS Bianchini per aver messo a disposizione il Laboratorio e gli Alunni per la progettazione e l’allestimento dello stand, Annalaura Rossi, nostra socia, membro del Direttivo e tesista presso il Circolo, in Convenzione con l’Università di Siena, per il grande aiuto in tutte le fasi dell’evento- dichiarano Anna Giannetti Presidente del Circolo di Terracina e Gabriele Subiaco Vicepresidente e Responsabile scientifico del Circolo.

 

Legambiente è la più grande organizzazione ambientalista italiana con oltre 115.000 tra soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, più di 3.000 giovani che ogni anno partecipano ai nostri campi di volontariato, oltre 60 aree naturali gestite direttamente o in collaborazione con altre realtà locali. Grazie ai suoi 1.000 circoli è l’associazione ambientalista più diffusa in Italia col privilegio di essere presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, lì dove i fatti avvengono e le persone operano, mettendo in pratica valori e ideali. Tratto distintivo dell’associazione è l’ambientalismo scientifico, ovvero la scelta di fondare ogni progetto in difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici, uno strumento con cui è possibile indicare percorsi alternativi concreti e realizzabili.

http://www.anxurtime.it/oltre-100mila-presenze-al-maker-faire/?fbclid=IwAR2-_fBoPpnrWLV56xQEniDwSDM1dY4sc-N28V3KJgVfooewIrqlrqfTDa0

http://www.agoraregionelazio.com/terracina-legambiente-pisco-montano-una-realta-sottovalutata-dagli-amministratori-localia/

http://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/2007/successo-per-la-partecipazione-del-circolo-legambiente-alla-fiera-dellinnovazione-europea-maker-faire-2018

https://www.ilfaroonline.it/2018/10/21/maker-faire-2018-grande-successo-circolo-legambiente-terracina/243121/

articolo latina oggi del 21 ottobre

 

Ltina Oggi 21 Ottobre 2018

 

IL CIRCOLO LEGAMBIENTE TERRACINA “PISCO MONTANO”, LA RETE TERRITORIALE PLASTIC FREE BEACHES TERRACINA E IL PROGETTO SPERIMENTALE FISHING FOR LITTER TERRACINA, CON LA COLLABORAZIONE DI LEGAMBIENTE LAZIO ALL’INTERNO DEL PROTOCOLLO REGIONALE LAZIO “FONDALI PULITI” DI CUI TERRACINA E’ SITO DI ATTUAZIONE, CON LA COLLABORAZIONE DELL’UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO DI TERRACINA, CAPITANERIA DI GAETA- GUARDIA COSTIERA, hANNO PORTATO A TERMINE CON SUCCESSO UNA AZIONE DI PULIZIA DEI FONDALI DI UNA ZONA PARTICOLAMENTE IMPORTANTE PER L’ECONOMIA DI PESCA DELLA CITTA’.

Comunicato stampa n.114                                                        15. 10.2018

Lo scorso sabato 13 ottobre si è svolta una importante azione, la prima effettuata a Terracina per la pulizia dei fondali, coordinata dal Circolo Legambiente Terracina – Pisco Montano e dalla rete Plastic Free Beaches Terracina, all’interno del progetto sperimentale “Fishing For Litter Terracina”, inserito all’interno del Protocollo firmato dalla Regione Lazio con Arpa Lazio e Corepla lo scorso 3 luglio, di cui Terracina è sito di attuazione sperimentale assieme ad Ostia e Fiumicino, e finalizzato alla raccolta  e riciclo delle plastiche in mare, con la verifica e la misurazione delle quantità e delle tipologie dei rifiuti recuperati dalle imbarcazioni nell’ottica di migliorare la riciclabilità dei rifiuti, con il patrocinio e il supporto della Capitaneria Di Porto Di Gaeta – Ufficio Circondariale Marittimo di Terracina al comando del TV Alessandro Poerio.

La complessa operazione di pulizia dei fondali dai rifiuti plastici e dalle reti abbandonate o perse, che è stata ben pianificata e coordinata dai soci volontari sub del Circolo Legambiente di Terracina  Piergiorgio Trillò e Marco Finucci, e che ha visto la partecipazione operativa di veterani della subacquea locale come Stefano De Prosperis, Pino Marciano e Vincenzo Marigliani, i quali si sono prestati volontariamente e generosamente, equipaggiati con doppia bombola, bombolino di ossigeno, bombole decompressive e palloni di sollevamento e con la preziosa assistenza medica a bordo del Dott. Piergiorgio Saviani come medico volontario, si è svolta regolarmente nella mattinata di sabato 13 Ottobre ed ha riguardato una zona conosciuta come “Il Quadro” di fronte al promontorio del Circeo. Una zona scogliosa ad una profondità compresa tra i 30 ed i 40 metri importantissima per il ripopolamento ittico della nostra zona di pesca e purtroppo infestata da anni da reti e nasse che continuano a intrappolare rifiuti e pesci che impediscono il ripopolamento ittico rendendo inutilizzabili molte tane e depauperando gli stock ittici dell’intera area.

L’azione ha visto la presenza dei Comandanti dei Pescherecci che partecipano al Progetto “Fishing for Litter Terracina” Domenico Monti, Quirino Alla, Quirino Cicerano. In particolare il Peschereccio PIRAMIDE al comando di Domenico e Claudio Monti ha coadiuvato i sub nella raccolta a bordo dei rifiuti marini e delle reti, issate sull’imbarcazione tramite un verricello.

L’azione si è poi conclusa con il rientro in porto e lo smaltimento dei rifiuti assicurato dalla società Gestore RSU De Vizia Transfer SpA e Urbaser SA, che supporta il progetto sperimentale Fishing for Litter Terracina.

Alla operazione ha partecipato anche il Responsabile Scientifico del Circolo Legambiente e Vicepresidente Gabriele Subiaco e la socia volontaria Annalaura Rossi, tirocinante della Università di Siena presso il Dipartimento di Ecotossicologia e Sostenibilita’ Ambientale e tesista presso il Circolo locale sui temi del marine litter a Terracina, con l’obiettivo di campionare tutti i rifiuti raccolti e di effettuare una ricognizione e monitoraggio completo di tutta l’area, acquisendo dati, informazioni e documentazione.

Sono state infatti effettuate riprese video e foto subacquee che evidenziano la necessità di una ripulitura periodica dei fondali, soprattutto nei tratti più critici, non solo per migliorare l’ambiente marino ma anche per incrementare gli stock ittici, evitando intrappolamenti.

“Con questa azione, sicuramente molto complessa ma importante, Terracina si conferma al centro delle politiche regionali, nazionali, europee contro le plastiche in mare e i pescatori di Terracina, grazie all’azione del nostro Circolo, stanno già contribuendo da alcuni mesi a liberare l’ambiente marino dalle plastiche e da altre tipologie di rifiuti portando in porto i rifiuti che poi vengono avviati al riciclo. Proprio i pescatori, che rappresentano i primi “guardiani del mare”, possono diventare davvero i protagonisti di questa battaglia contro la plastica in mare come ci confermano i dati del nostro progetto “FishingForlitter Terracina” che ha visto già la raccolta di alcune tonnellate di rifiuti in pochi mesi, rifiuti posti in appositi sacchi che una volta sbarcati sulla banchina del porto possono essere classificati e successivamente destinati allo smaltimento e al riciclo.  Il nostro Circolo di Terracina, da anni sito di attuazione regionale della direttiva europea Marine Strategy con le sue campagne sul Beach e Marine litter, sta lavorando, in coordinamento con Legambiente Lazio, sia a livello regionale che nazionale per rimuovere gli ostacoli delle normative vigenti e auspica al più presto una azione regionale incisiva sul Fishing for Litter, con progetti concreti, schemi incentivanti e premialita’ per i pescatori. Il Protocollo regionale firmato lo scorso luglio con Arpa Lazio e Corepla per il recupero e riciclo delle plastiche in mare, da Massimiliano Valeriani Assessore alle Politiche abitative, Urbanistica, Ciclo dei Rifiuti e impianti di trattamento, smaltimento e recupero, rappresenta sicuramente un buon inizio, ma ci aspettiamo a breve l’approvazione della Proposta di Legge (Atto Camera 691) di Rossella Muroni che consentirà ai pescherecci di raccogliere i rifiuti marini, facendo in modo che la plastica abbandonata in mare sia considerata un “rifiuto solido marino” per facilitarne così lo smaltimento ed il riciclo”. Dichiara Gabriele Subiaco, VicePresidente del Circolo, responsabile del Progetto di Fishing for Litter Terracina e referente per l’attuazione del protocollo della Regione Lazio.

«L’operazione di recupero delle reti, ha avuto sicuramente una valenza dimostrativa e ci ha permesso di confermare che è possibile ripulire anche tratti lontani dalla costa ma molto critici per il gioco dei venti e delle correnti, e sicuramente quando ci siamo immersi non ci aspettavamo di trovare una situazione cosi’ complessa con centinaia di reti, peraltro proibite secondo la normativa vigente, in quel tratto, parecchi rifiuti intrappolati e pesci in decomposizione che rendevano la visibilita’ ancora più difficile. Abbiamo quindi deciso di procedere per step, separando l’area in vari settori e iniziando a rimuovere alcune centinaia di metri quadri di reti, partendo dalle aree che maggiormente ostruivano le tane per il ripopolamento e che potevano bloccare più rifiuti per via dei venti e delle correnti, utilizzando i palloni per farle riemergere. E’ evidente la necessità di programmare per il futuro una azione più incisiva magari con il rinforzo di altre squadre sub di associazioni volontarie o della stessa Guardia Costiera per una bonifica estesa e radicale di tutta l’area”. Dichiarano Piergiorgio Trillo, socio fondatore del Circolo e volontario Sub, insieme a Stefano De Prosperis, Pino Marciano e Vincenzo Marigliani- sub molto esperti che hanno offerto volontariamente la loro esperienza per effettuare l’azione.

“La zona del Quadro è una zona vitale per il ripopolamento ittico e quindi per l’economia della pesca locale ma è costantemente oggetto di violazioni delle regole, con il risultato che molte delle specie non si riproducono più o sono molto danneggiate nel ciclo di riproduzione. Anche alla luce di quanto emerso con questa operazione, chiediamo alla Capitaneria di Porto-Guardia Costiera la massima attenzione, controllo e vigilanza su questa zona, tra l’altro interdetta alla pesca essendo ad una profondità inferiore ai 50 metri, ma al contempo un maggiore supporto per liberarla da tutte le reti illegali e dai rifiuti intrappolati ancora presenti in grande quantità”. Dichiara Domenico Monti, armatore del Peschereccio Piramide, presente alla azione.

PULIZIA DEI FONDALI 13 OTTOBRE 2

 

Legambiente è la più grande organizzazione ambientalista italiana con oltre 115.000 tra soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, più di 3.000 giovani che ogni anno partecipano ai nostri campi di volontariato, oltre 60 aree naturali gestite direttamente o in collaborazione con altre realtà locali. Grazie ai suoi 1.000 circoli è l’associazione ambientalista più diffusa in Italia col privilegio di essere presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, lì dove i fatti avvengono e le persone operano, mettendo in pratica valori e ideali. Tratto distintivo dell’associazione è l’ambientalismo scientifico, ovvero la scelta di fondare ogni progetto in difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici, uno strumento con cui è possibile indicare percorsi alternativi concreti e realizzabili.

http://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/2002/il-circolo-legambiente-porta-a-termine-azione-di-pulizia-dei-fondali-di-una-zona-importante-per-leconomia-di-pesca-della-citta

http://www.anxurtime.it/pulizia-dei-fondali-legambiente-ripesca-la-plastica-successo-per-liniziativa/?fbclid=IwAR2wKohcomuHdFUFlni39pAjmRLO72IEOCDKvyFwpnGW-ulsCm1V2DIbBZE

http://www.agoraregionelazio.com/terracina-felicemente-conclusa-la-campagna-fondali-puliti/?fbclid=IwAR3aLlkFjUL36E2qRR1O-nH19RNHtQhRtEVylT4uNPg80vy7uKt–w1joXE

http://www.canaleenergia.com/articoli-di-redazione/a-terracina-e-ischia-sub-e-pescatori-scendono-in-campo-contro-il-marine-litter/

https://www.ilfaroonline.it/2018/10/18/fishing-for-litter-terracina-grande-successo-la-pulizia-dei-fondali/242630/

https://www.latinatoday.it/cronaca/pulizia-fondali-circolo-legambiente.html

Latina Oggi del 15 Ottobre 2018

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#TERRACINAPLASTICFREE: LEGAMBIENTE TERRACINA, A CONCLUSIONE DELLE INIZIATIVE ESTIVE DELLA RETE #PLASTICFREEBEACHES CON LO “SNORKELING CONTRO LE PLASTICHE” ANNUNCIA PER IL PROSSIMO 31 AGOSTO UN “TRASH MOB- MOBILITAZIONE PER I RIFIUTI” ITINERANTE, IN COLLABORAZIONE CON GOLETTA VERDE LEGAMBIENTE E TERRACINA VELA CLUB, PER LANCIARE LA CAMPAGNA LEGAMBIENTE #USAEGETTANOGRAZIE, CON PARTENZA ORE 11.30 DALLO STABILIMENTO IL GABBIANO,  TRASPORTANDO SAGOME GIGANTI DI PIATTI E POSATE DI PLASTICHE SULLA SPIAGGIA PER EVIDENZIARE LA VASTITA’ E LA PERICOLOSITA’ DELL’USA E GETTA. A SEGUIRE EVENTO #PLASTICFREE PRESSO LA SEDE DEL CIRCOLO TERRACINA VELA CLUB ALL’APPRODO. PER L’OCCASIONE SARA’ PRESENTE CRISTIANA AVENALI, ESPONENTE LEGAMBIENTE E RESP. UFFICIO PICCOLI COMUNI E CONTRATTI DI FIUME DELLA REGIONE LAZIO.

Comunicato stampa n.106                                                         27.8.2018

Legambiente Terracina insieme alla Rete Plastic Free Beaches Terracina, mentre è ancora in corso l’ecoanimazione estiva lungo tutto il litorale con la sfida “In cinque minuti salviamo una tartaruga marina”, con un divertente e istruttivo snorkeling contro le plastiche https://legambienteterracina.wordpress.com/2018/08/07/terracinaplasticfree-il-circolo-legambiente-terracina-e-il-sindacato-balneari-terracina-confcommercio-con-i-bagnini-di-salvataggio-della-costa-confcommercio-lazio-sud-lente-parco-r/, lancia per il 31 agosto prossimo (partenza ore 11.30 dallo Stabilimento il Gabbiano presso Viale Circe, arrivo allo Stabilimento Alberto A Mare per le 12.30 e conferenza stampa con aperitivo #plasticfree presso il Circolo Terracina Vela Club all’Approdo per le 13.30), con la collaborazione del Terracina Vela Club, un innovativo “trash mob- mobilitazione per i rifiuti” per coinvolgere tutta la cittadinanza e i turisti sul problema della riduzione, riuso, rigenerazione, riciclo delle plastiche. Con il recente lancio della campagna Legambiente “Usa e getta? No, grazie”, https://usaegettanograzie.it/  che ha accompagnato il viaggio di Goletta Verde 2018, Legambiente ha dato infatti vita lungo tutta la Penisola a insoliti e spettacolari “trash mob” – mobilitazione per i rifiuti”,  al fine di sensibilizzare cittadini, turisti ma soprattutto spingere la Regione, il Governo e il Parlamento sulle azioni da intraprendere subito a salvaguardia dei mari, coinvolgendo i molti turisti e bagnanti presenti, e trasportando enormi piatti, posate, bottiglie e cannucce proprio per dare l’idea dell'”esagerato” e la grandezza del problema” e spingere tutti all’ ormai improcrastinabile cambio di paradigma negli acquisti.

I numeri dei rifiuti usa e getta censiti da Legambiente sulle spiagge italiane sono davvero preoccupanti: su 78 spiagge monitorate nel 2018, un’area pari a 60 campi da calcio,  i nostri volontari hanno trovato quasi 50mila rifiuti, una media di 620 rifiuti ogni 100 metri. Di questi l’80% è plastica e ben un rifiuto su tre è stato creato per essere gettato immediatamente dopo il suo utilizzo e appartiene alle categorie di bottiglie e tappi, stoviglie, buste, rinvenuti sul 95% delle spiagge monitorate. Dall’inizio dell’anno a oggi, i volontari di Legambiente hanno pulito almeno 500 spiagge italiane rimuovendo circa 180mila tra tappi e bottiglie, 96mila cotton fioc e circa 52mila tra piatti, bicchieri, posate e cannucce di plastica.

“Terracina è ormai diventata grazie a Legambiente, al progetto internazionale BEMED-Plastic Free Beaches della Fondazione Principato di Monaco e alla rete Plastic Free Beaches Terracina e al progetto sperimentale Fishing for Litter Terracina, ma anche e soprattutto grazie alla costanza con cui ha svolto, dalla sua nascita nel 2016, le campagne Beach Litter, Spiagge e Fondali Puliti, Goletta Verde, un simbolo regionale, nazionale e internazionale per la lotta alle plastiche in mare e sulle spiagge, per un sempre più forte contrasto all’uso della plastica mono-uso e vogliamo essere tra i primi comuni ad attuare il nuovo progetto regionale #LazioPLASTICFREE– dichiara Anna Giannetti, Presidente del Circolo di Terracina

AL #trashmob del 31 agosto prossimo parteciperà tutta Legambiente Lazio e i circoli della Provincia e Cristiana Avenali, per più di 15 anni amministratrice e direttrice di Legambiente Lazio, poi consigliera regionale dal 2013 al 2018 e ancora oggi attiva nell’associazione del Cigno Verde, e attualmente responsabile dell’Ufficio Piccoli Comuni e Contratti di Fiume della Regione Lazio e sempre attiva su tutte le istanze ambientali della Regione.

“Stiamo parlando di un’emergenza mondiale che ha assunto nel tempo dimensioni enormi ed è per questo che la Regione Lazio con una recente delibera di Giunta del 10 luglio scorso
http://www.regione.lazio.it/rl_main/?vw=newsdettaglio&id=4501 ha identificato un protocollo di intesa già sottoscritto con Corepla, Arpa Lazio e Capitanieria di Porto per favorire il recupero e il riciclo della plastica in mare, nel quale s’intende fare di Terracina un sito di attuazione; un accordo per l’installazione di ecocompattatori nei punti vendita della grande distribuzione; una serie di agevolazioni/penalità per Comuni e imprese sulla produzione di rifiuti in plastica; l’istituzione del “Premio Comune Plastic Free” da assegnare all’Ente locale più virtuoso;  l’istituzione della figura del Green Manager per la corretta gestione del ciclo dei rifiuti negli Enti Pubblici, negli ospedali, nelle scuole e nelle grandi aziende. Si punta alla costruzione di impianti per chiudere il ciclo dei rifiuti in plastica nel Lazio, favorendo il Green Public Procurement per appalti e acquisti “plastic free” o in plastica riciclata, finanziando campagne di sensibilizzazione ed educazione  ambientale nei Comuni e nelle scuole del territorio regionale. Tutti impegni che vedranno la Regione premiare i Comuni maggiormente consapevoli e che hanno già attuato o attueranno misure importanti in questa direzione.
Sicuramente il territorio di Terracina potrà essere uno degli attori protagonisti di queste azioni grazie al lavoro che da anni svolge il locale Circolo di Legambiente il quale proprio sul fronte del contrasto alle plastiche ha condotto un prestigioso progetto denominato Plastic Free Beaches in attuazione di un protocollo d’intesa storico per la costituzione di una rete sul modello presentato da Legambiente all’ONU “Multistakeholdergovernance network for tackling marine litter”. Inoltre tutto questo percorso potrà essere sviluppato all’interno dei percorsi di partecipazione quali i Contratti di Fiume, che in tutta la Regione si stanno sviluppando, per evitare che i rifiuti arrivino in mare e migliorare la qualità delle acque dei fiumi e conseguentemente dei mari ”, dichiara Cristiana Avenali della Regione Lazio.

Appuntamento per tutti venerdì 31 agosto alle ore 11.30 presso lo Stabilimento Balneare il Gabbiano

Evento facebook:

Legambiente è la più grande organizzazione ambientalista italiana con oltre 115.000 tra soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, più di 3.000 giovani che ogni anno partecipano ai nostri campi di volontariato, oltre 60 aree naturali gestite direttamente o in collaborazione con altre realtà locali. Grazie ai suoi 1.000 circoli è l’associazione ambientalista più diffusa in Italia col privilegio di essere presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, lì dove i fatti avvengono e le persone operano, mettendo in pratica valori e ideali. Tratto distintivo dell’associazione è l’ambientalismo scientifico, ovvero la scelta di fondare ogni progetto in difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici, uno strumento con cui è possibile indicare percorsi alternativi concreti e realizzabili.

 Fotogallery 

 

 

downloadhttp://www.anxurtime.it/battaglia-contro-la-plastica-in/

https://www.latinacorriere.it/2018/08/28/a-terracina-trash-mob-mobilitazione-itinerante-contro-lusa-e-getta-iniziativa-di-legambiente/

https://www.lanuovaecologia.it/terracinaplasticfree-legambiente-terracina-trashmob/

https://www.ilfaroonline.it/2018/08/28/terracina-in-arrivo-il-trash-mob-itinerante-contro-la-plastica-usa-e-getta/235778/

http://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/1908/terracinaplasticfree-legambiente-terracina-annuncia-per-il-prossimo-31-agosto-un-trash-mob–mobilitazione-per-i-rifiuti

http://www.h24notizie.com/2018/08/terracina-legambiente-annuncia-un-trash-mob-mobilitazione-per-i-rifiuti-itinerante/

https://www.studio93.it/trash-mob-mobilitazione-per-i-rifiuti-questo-venerdi-31-agosto-a-terracina-con-legambiente/

http://www.agoraregionelazio.com/terracina-il-31-agosto-trash-mob-in-collaborazione-con-coletta-verde/

Latina oggi del 31 agosto 2018

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Latina Oggi del 2 settembre 2018

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#TERRACINAPLASTICFREE: IL CIRCOLO LEGAMBIENTE TERRACINA E IL SINDACATO BALNEARI TERRACINA CONFCOMMERCIO, CON I BAGNINI DI SALVATAGGIO DELLA COSTA, CONFCOMMERCIO LAZIO SUD,  l’ENTE PARCO REGIONALE RIVIERA DI ULISSE, LA RETE PLASTIC FREE BEACHES TERRACINA E IL PROGETTO FISHING FOR LITTER TERRACINA, LANCIANO UNA SERIE DI INIZIATIVE ESTIVE (CHE SI SVOLGERANNO LA MATTINA DEI VENERDI’ DI AGOSTO DAL 3 FINO AL 31  AGOSTO) LUNGO TUTTO IL LITORALE TERRACINESE (DALLA ZONA DI BADINO ALLA ZONA DI LEVANTE) APERTE A TUTTI, PER UN DIVERTENTE E ISTRUTTIVO “SNORKELING CONTRO LE PLASTICHE A RIVA E A MARE”, CON UNA SFIDA A PREMI  #5MINUTESCHALLENGE – IN CINQUE MINUTI SALVI UNA TARTARUGA MARINA” E CON ECOANIMAZIONI. Il 31 AGOSTO UN GRANDE TRASH MOB SUL LITORALE DI PONENTE DEDICATO ALLA CAMPAGNA NAZIONALE LEGAMBIENTE #USAEGETTANOGRAZIE ALLA PRESENZA DI MOLTI VOLONTARI LEGAMBIENTE E APERTO A TUTTE LE ASSOCIAZIONI OPERANTI SUL TERRITORIO.

Comunicato stampa n.104                                                            1.8.2018

Terracina, dopo essere stata scelta solo un anno fa da Legambiente come il sito marino e costiero che rappresentava l’Italia nel progetto internazionale #PlasticFreeBeaches, nel prestigioso programma “Beyond Plastic Med” finanziato dalla Fondazione del Principato di Monaco, https://legambienteterracina.wordpress.com/2017/06/20/grazie-a-legambiente-terracina-sara-il-sito-costiero-e-marino-pilota-del-progetto-internazionale-plasticfreebeaches-parte-del-prestigioso-programma-beyond-plastic-med-con-i/ e dopo la firma del protocollo di rete #PlasticFreeBeachesTerracina ispirata alla “multistakeholder governance” https://legambienteterracina.wordpress.com/2018/03/19/plasticfreebeaches-terracina-la-rete-del-progetto-internazionale-plasticfreebeaches-finanziato-dalla-fondazione-del-principato-di-monaco-dopo-una-serie-di-iniziative-di-successo-si-e-costi/ proposta da Legambiente all’ONU come modello “mondiale” in cui ogni operatore economico, sociale, scolastico, istituzionale è coinvolto per raggiungere l’obiettivo di avere una Spiaggia Senza Plastiche (#plasticfreebeaches) sensibilizzando tutti (cittadini, turisti, sportivi, pescatori, esercenti, scuole, gestori dei rifiuti, operatori balneari e della ricettività turistico-alberghiera) ad una raccolta e un’analisi differenziata dei rifiuti e soprattutto al cambiamento dei comportamenti di acquisto, riducendo in particolare il packaging usa e getta di plastica, e a seguito dell’avvio del progetto sperimentale #FishingforlitterTerracina che ha già prodotto risultati importanti, ed è inserito nel protocollo Regione Lazio “Fondali Puliti”, https://legambienteterracina.wordpress.com/2018/07/19/sperimentazione-fishing-for-litter-terracina-f4lt-i-primi-dati-confermano-la-gravita-del-problema-dellinquinamento-da-marine-litter-anche-nel-nostro-mare-di-terracina/ , e dopo il grande successo dell’anno scorso delle ecoanimazioni e delle sfide sul litorale terracinese https://legambienteterracina.wordpress.com/2017/09/08/grande-successo-di-partecipazione-al-progetto-internazionale-plasticfreebeaches-di-legambiente-supportato-dalla-fondazione-del-principato-di-monaco-di-cui-terracina-e-il-sito-pilota-italiano/  annuncia anche per questa estate un ampio calendario di eco-animazioni imperniate sulla sfida internazionale #5minuteschallenge- In 5 minuti puoi salvare una tartaruga marina. In particolare si effettuerà un divertente e istruttivo snorkeling contro le plastiche sulle rive e nel mare.

Il calendario degli eventi con la sfida internazionale #5minuteschallenge – In 5 minuti puoi salvare una tartaruga marina (i quali si svolgeranno tutti venerdì di agosto in orario 9.30-12.30) e’ il seguente:

  • 3 Agosto (Litorale zona Badino 1) presso gli stabilimenti, Italcanada e Anna Beach con apertura ufficiale delle iniziative alla presenza degli Istruttori del Parco Regionale Riviera di Ulisse, esperti di snorkeling
  • 10 Agosto (Litorale zona Badino 2) presso gli stabilimenti Shangri-La’, Il Rifugio
  • 17 Agosto (Litorale Ponente 1) presso gli stabilimenti Torre del Sole, Piccolo Lido, Il Galeone)
  • 24 Agosto (Litorale Levante) presso gli stabilimenti Rive di Traiano, Chiosco La Rotonda
  • 31 Agosto (Litorale Ponente 2) presso gli stabilimenti Sun Beach, Il Gabbiano, Alberto a Mare con chiusura ufficiale delle iniziative e un TRASH MOB itinerante sulla riva dedicato alla campagna Legambiente nazionale #usaegettanograzie con i Volontari di Legambiente nazionale, regionale e dei Circoli locali e aperto a tutte le associazioni territoriali.

Locandina Snorkeling contro le Plastiche PFBT 2018

Il Circolo Legambiente di Terracina con i propri Soci Volontari Animatori, coadiuvati da referenti del Sindacato Italiano Balneari e guidati anche da esperti dell’Ente Parco Regionale Riviera di Ulisse come Daniele Ruggieri, Istruttore apnea e Guida Ambientale Escursionistica, iscritto al Registro Nazionale AIGAE, con altri componenti della sua squadra, e dai Bagnini di Salvataggio degli Stabilimenti balneari, condurra’ lo snorkeling e le sessioni di eco-animazione (aperte a tutti grandi e piccoli) precedute da una sessione informativa ed educativa sui rischi delle plastiche monouso in spiaggia e in mare e dalla illustrazione della #5minuteschallenge – In 5 minuti puoi salvare una tartaruga marina!, sfida internazionale che prevede la costituzione a squadre miste (adulti, ragazzi, bambini) che dovranno essere muniti di maschera, boccaglio e retino per la raccolta. La sfida sarà quella di raccogliere in mare e sulla riva, in pochi minuti, la maggior quantità di plastiche “usa e getta” e inserire poi i rifiuti raccolti nelle buste e consegnare al termine la busta ad una giuria, scelta di volta in volta da Legambiente e dal Sindacato Balneari. Si procederà quindi alla analisi delle plastiche (per quantità e qualità) con una post sessione informativa ed educativa e la squadra vincitrice verra’ premiata con la bellissima bottiglia “griffata” di Legambiente”, https://shop.usaegettanograzie.it/prodotto/bottiglia/, realizzata per Legambiente da Assovetro (l’Associazione Nazionale degli Industriali del Vetro) che sostiene in Italia la campagna Endless Ocean, che mira promuovere tra i consumatori l’importanza di scegliere contenitori sostenibili, come il vetro, anche per contrastare l’inquinamento dei mari.

“Con il recente lancio della campagna Legambiente “Usa e getta? No, grazie”, https://usaegettanograzie.it/ che accompagnerà il viaggio di Goletta Verde 2018 fino al prossimo 13 agosto a Trieste, campagna che è stata presentata nel Lazio il 6 luglio scorso, presso lo stabilimento balneare Mediterranea di Ostia, Legambiente ha dato vita lungo tutta la Penisola ad una serie di iniziative, denominate “trash mob” – mobilitazione per i rifiuti”,  al fine di sensibilizzare cittadini, turisti ma soprattutto spingere il Governo e il Parlamento sulle azioni da intraprendere subito a salvaguardia dei mari. Il 31 agosto anche a Terracina, come è stato in molte città costiere toccate da Goletta Verde, ci sarà quindi un “trash mob” sulla spiaggia e sulla riva, nella zona compresa tra gli Stabilimenti Il Gabbiano e Alberto a Mare, animato, oltre che dai cittadini e turisti che ci auguriamo aderiranno numerosi alla iniziativa, da tutti i Circoli pontini, da Legambiente Lazio e Legambiente nazionale, coinvolgendo i molti turisti e bagnanti presenti, e per l’occasione saranno sfoderati enormi piatti, posate, bottiglie e cannucce proprio per dare l’idea dell'”esagerato” e la grandezza del problema” e spingere tutti all’ ormai improcrastinabile cambio di paradigma negli acquisti- dichiara Serena Carpentieri, Vice Direttore di Legambiente nazionale e coordinatrice della Campagna per Legambiente.

Bottiglia Vetro Legambiente Endless Ocean

“Terracina è ormai diventata grazie a Legambiente, al progetto internazionale BEMED-Plastic Free Beaches della Fondazione Principato di Monaco e alla rete Plastic Free Beaches Terracina e al progetto sperimentale Fishing for Litter Terracina, un simbolo nazionale e internazionale per la lotta alle plastiche in mare e sulle spiagge, per un sempre più forte contrasto all’uso della plastica mono-uso. Per questo abbiamo aderito da subito alla campagna Legambiente nazionale #usaegettanograzie per contribuire a spingere ad approvare subito quanto previsto dalla proposta di direttiva europea mettendo subito al bando le stoviglie di plastica non compostabile, compresi i bicchieri anche perchè alcune ordinanze comunali (alle quali speriamo presto possa unirsi Terracina come da nostra proposta in occasione della Tappa di Terra di Goletta Verde a Terracina lo scorso 10 luglio) dimostrano che vietare le stoviglie di plastica è infatti possibile e           da subito. Inoltre Terracina si sta avviando a diventare un vero e proprio eco-distretto per le plastiche, stimolando una raccolta differenziata attenta alle diverse tipologie di plastiche e per la sperimentazione e la diffusione di nuove pratiche come ad esempio la riduzione/eliminazione delle plastiche (favorendo l’uso di acqua e detersivi alla spina), la diffusione dell’’uso di materiali alternativi compostabili (Mater-Bi, PLA, Polpa di cellulosa), il recupero ed il riciclo delle plastiche in mare come dimostra il nostro progetto sperimentale Fishing for Litter Terracina, l’eliminazione dei prodotti che contengono microplastiche (dentifrici, cosmetici) e per tutto questo ringraziamo il Gestore integrato dei Rifiuti Urbani cittadino, De Vizia Urbaser Transfer SpA recentemente premiato da Legambiente con una menzione speciale proprio per l’impegno profuso nei progetti di prevenzione, raccolta, riuso e riciclo delle plastiche,  in occasione della recente tappa di Terra di Goletta Verde 2018 del 10 luglio scorso a Terracina https://legambienteterracina.wordpress.com/2018/07/13/goletta-verde-fa-una-tappa-di-terra-a-terracina-per-raccontare-le-tre-vele-nella-guida-blu-il-mare-piu-bello-di-legambiente-e-touring-club-i-positivi-risultati-delle-analis/ – dichiara Anna Giannetti, Presidente del Circolo di Terracina

Come Sindacato Balneari di Terracina e Confcommercio ASCOM Terracina e Lazio Sud, oltre che come Rete Plastic Free Beaches Terracina, ringraziamo il Circolo Legambiente di Terracina, Legambiente Lazio e Legambiente nazionale, e  l’Ente Parco Regionale della Riviera di Ulisse (il Parco regionale costiero più importante del Sud Pontino), e siamo particolarmente felici di collaborare attivamente e con progetti concreti – ma anche con iniziative divertenti ed istruttive – allo sviluppo del turismo sostenibile, che non solo contribuiscono ad aumentare la fama della nostra bellissima cittadina, recentemente presentata nella trasmissione RAI3 Geo&Geo, premiata da Legambiente con 3 Vele come Riviera di Ulisse e confermata dai dati di Goletta Verde 2018 come uno dei litorali migliori del Lazio per la qualità delle acque, ma che la rendono un luogo davvero speciale per il felice mix di qualità e innovazione ambientale, dichiara Felice Enrico Di Spigno, presidente SIB Balneari Terracina e coordinatore locale della rete #PlasticFreeBeachesTerracina.

Legambiente è la più grande organizzazione ambientalista italiana con oltre 115.000 tra soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, più di 3.000 giovani che ogni anno partecipano ai nostri campi di volontariato, oltre 60 aree naturali gestite direttamente o in collaborazione con altre realtà locali. Grazie ai suoi 1.000 circoli è l’associazione ambientalista più diffusa in Italia col privilegio di essere presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, lì dove i fatti avvengono e le persone operano, mettendo in pratica valori e ideali. Tratto distintivo dell’associazione è l’ambientalismo scientifico, ovvero la scelta di fondare ogni progetto in difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici, uno strumento con cui è possibile indicare percorsi alternativi concreti e realizzabili.

http://www.agoraregionelazio.com/il-31-agosto-il-trash-mob-dedicato-alla-campagna-nazioale-legambiente-usaegetta

http://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/1851/terracinaplasticfree-il-circolo-legambiente-terracina-lancia-una-serie-di-iniziative-estive-per-un-divertente-e-istruttivo-snorkeling-contro-le-plastiche-a-riva-e-a-mare

http://www.eventiesagre.it/Eventi_Vari/21172203_Snorkeling+Contro+Le+Plastiche+A+Terracina.html

http://www.anxurtime.it/snorkeling-contro-la-plastica/

 il messaggero del 3.8.2018

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latina oggi del 6.8.2018

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TERRACINA TARIFFA RIFIUTI – NO POLEMICHE MA TARIP. Evitiamo le polemiche su pochi Euro e passiamo alla TARIP(Tariffa Puntuale) che premia realmente i cittadini virtuosi. La PROPOSTA: facciamo di Terracina la prima Città del Lazio con più di 20.000 abitanti con la TARIP.

16 Giugno 2018

Leggiamo in questi giorni articoli sul tema della Tariffa dei Rifiuti a Terracina con repliche da parte dell’Amministrazione sulla effettiva articolazione dei costi all’interno del PEF relativo alla gestione dei Rifiuti Urbani.

Pensiamo che il tema sia di interesse per la Città ma ragionando in concreto stiamo parlando di un vantaggio (o di uno svantaggio) per il cittadino di pochi Euro. Cerchiamo invece di fare un passo avanti decisivo ed introduciamo con coraggio a Terracina la Tariffa Puntuale (TARIP). Questo è quello che noi di Legambiente abbiamo già proposto in occasione della presentazione del nostro ECOSISTEMA URBANO a gennaio scorso e sarebbe veramente un bel passo avanti dopo che la Città ha ricevuto la menzione come Comune Riciclone 2017 da Legambiente (il più popoloso del Lazio). Dopo l’ottimo risultato sulla Percentuale di Raccolta Differenziata, Terracina diventerebbe la seconda città del Lazio (dopo Ariccia) ma la prima per numero di abitanti ad introdurre la TARIP che in fondo poi è il cuore del sistema di raccolta differenziata che è progettato per fornire un vantaggio economico ai cittadini.

La Tariffa Puntuale è quella che premia chi fa bene la raccolta differenziata, viene applicata già in 280 Comuni. Nel Lazio sarà obbligatoria dal 2020 (Collegato alla legge L.R. di stabilità del 8 agosto 2016) per creare un ciclo virtuoso e motivante per l’utente che faciliti la riduzione della frazione più critica che oggi viene interrata (discarica) o bruciata (inceneritori). E’ l’applicazione del concetto “chi inquina paga”, caposaldo assoluto a livello Europeo che ha come obiettivo quello di far pagare agli utenti esattamente per quanto usufruiscono del servizio (nel modo più preciso possibile). La tariffa si compone di due parti: quella fissa, volta a coprire i costi di esercizio (costi dello spazzamento delle strade, gli investimenti in opere, etc.) e quella variabile dipendente invece dai rifiuti effettivamente prodotti dall’utente che in questo modo verrebbe anche incentivato a produrre meno rifiuti oltre che a differenziarli ancora meglio.

“Allora invece di discutere di pochi Euro, lavoriamo concretamente alla Riduzione dei costi del servizio che incidono in modo rilevante sul Bilancio comunale (8,7 milioni di €/anno) ottimizzando la catena di conferimento (Impianti a Km 0), riducendo i costi del trasporto e migliorando la qualità delle materie prime seconde da avviare al riciclo e introduciamo rapidamente a Terracina la TARIP. Questa è la proposta che noi di Legambiente abbiamo fatto già, a gennaio scorso, in occasione della presentazione del nostro Ecosistema Urbano della città di Terracina. Sarebbe un bel segnale di cambiamento e di concretezza. Vorremmo che si discutesse di questo nell’Osservatorio Rifiuti della Città , vorremmo portare a quel tavolo il nostro sistema di indicatori e la nostra competenza, ma Legambiente attende ancora risposta dopo un anno dalla richiesta di partecipazione all’Osservatorio. Dobbiamo avere coraggio vero, adesso, non solo quando ci sono le elezioni…” dichiara Gabriele SUBIACO Vicepresidente e Responsabile Scientifico del Circolo Legambiente di Terracina.

 download

Video/Rifiuti, cos’è e come funziona la tariffa puntuale


http://www.terracinatime.it/2018/06/15/comune/errate-le-notizie-uscite-ieri-sul-costo-del-servizio-di-nettezza-urbana-a-terracina/
https://www.latinaoggi.eu/news/attualita/64326/terracina-emesse-tari-per-92-milioni-prudenza-a-caro-prezzo

http://www.anxurtime.it/polemiche-sulla-tari-legambiente-passare-alla-tariffa-puntuale/

Legambiente Terracina sulla tariffa rifiuti ‘No alle polemiche, ‘si’ alla Tarip’

Terracina, tariffa rifiuti. Legambiente: passare alla TARIP

http://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/1743/terracina-tariffa-rifiuti-no-polemiche-ma-tarip