LEGAMBIENTE TERRACINA HA PRESENTATO SABATO SCORSO 25 GENNAIO LA TERZA EDIZIONE DEL RAPPORTO LEGAMBIENTE “ECOSISTEMA URBANO DI TERRACINA 2019”: UNO STUDIO DETTAGLIATO DEGLI INDICATORI SULLA QUALITA’ DELL’ARIA, DELL’ACQUA, SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI, SULLA MOBILITA’, SUL VERDE URBANO, SUL SUOLO, LE ENERGIE RINNOVABILI, IL CLIMA ED I REATI AMBIENTALI CORREDATO DI UNA ANALISI DELLE TENDENZE SULLA BASE DI UNO STORICO DI TRE ANNI E BUONE PRATICHE CITTADINE NEI SETTORI PIU’ IMPORTANTI E PROPOSTE OPERATIVE. LA TAVOLA ROTONDA MODERATA DALL’ON. VINCENZO RECCHIA HA VISTO I REFERENTI DELLE PRINCIPALI FORZE POLITICHE DISCUTERE DI COME PROGRAMMARE IN MODO CONCRETO LA SOSTENIBILITA’ SUPERANDO LA FASE DI DICHIARAZIONE FORMALE E ELABORANDO E SOPRATTUTTO ATTUANDO POLITICHE INNOVATIVE E CONCRETE SU EFFICIENTAMENTO ENERGETICO, ENERGIE RINNOVABILI, TRASPORTO PUBBLICO LOCALE, VERDE URBANO.

Comunicato stampa n.169                             26 gennaio 2020

Il Circolo Legambiente “Pisco Montano” con Legambiente Lazio e Legambiente Nazionale ha presentato sabato scorso  25 gennaio PRESSO IL CENTRO CONGRESSI SANTA GIOVANNA ANTIDA THOURET, PIAZZA G. ANTONELLI 125, CON UN EVENTO PATROCINATO DAL COMUNE DI TERRACINA, DALLA PROVINCIA DI LATINA, DALL’ENTE PARCO REGIONALE MONTI AUSONI, DAL COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE AGENDE 21 LOCALI E DA LEGAMBIENTE LAZIO E LEGAMBIENTE NAZIONALE, il  “III° RAPPORTO LEGAMBIENTE ECOSISTEMA URBANO 2019 DELLA CITTA’ DI TERRACINA”.

Il Rapporto che il Dipartimento Scientifico del Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano”, diretto dall’Ing. G. Subiaco, ha elaborato, è basato su alcuni degli indicatori che Legambiente, assieme ad Ambiente Italia e a “Il Sole 24 Ore”, ogni anno pubblica per i capoluoghi di provincia italiani all’interno del Rapporto Nazionale Ecosistema Urbano, Rapporto Nazionale 2019 che è stato presentato in tutte le sue articolazioni da Mirko Laurenti, Referente Legambiente Nazionale per il Rapporto Ecosistema Urbano, presente all’evento.

L’evento è stato molto partecipato dai cittadini, dalle forze politiche e civiche e dalle associazioni, ma purtroppo si è dovuto constatare una certa assenza da parte della Amministrazione in carica, nonostante invitata a partecipare attivamente. L’evento ha visto la presenza del TV Emilia Denaro, Comandante della Capitaneria di Porto di Terracina e del Colonnello Giuseppe Persi, Comandante Provinciale dei Carabinieri Forestali a testimonianza dell’ottimo rapporto ormai consolidato, del nostro Circolo, con le Forze dell’Ordine, proprio sul tema della prevenzione e del contrasto ai reati ambientali.

Durante la interessante presentazione del Rapporto, l’Ing. G. Subiaco, Vicepresidente del Circolo e Responsabile Scientifico, autore dello studio, ha illustrato il quadro che emerge per Terracina, confrontata con analoghe città italiane, che è sicuramente di luci e ombre:

  • QUALITA’ DELL’ARIA: buona la qualita’ dell’aria (biossido di azoto, ozono e polveri sottili) anche se il PM10 è leggermente superiore alla media di riferimento ed i valori relativi sia al PM10 che al PM2,5 risultano comunque superiori ai limiti stabiliti dal OMS (organizzazione Mondiale della Sanità). I dati andrebbero meglio consolidati predisponendo centraline di misura fisse o aumentando il numero e la frequenza delle campagne di misura soprattutto per la rilevazione dell’ozono nel periodo estivo e delle polveri sottili nel periodo invernale;

 

  • QUALITA’ DELL’ACQUA E DEL SISTEMA IDRICO: ottimo il consumo idrico pro-capite (107,5 litri/giornalieri ad abitante), ma occorre investire di più sulle nuove tecnologie, sulla manutenzione straordinaria e sulla qualità della rete di distribuzione dell’acqua per usi civili, industriali e agricoli, per contenere la dispersione idrica molto elevata (siamo al 70%), con un dato che addirittura peggiora negli anni, e ampliare la raccolta della rete fognaria da cui resta fuori una fetta ancora non marginale (13%) di popolazione, tenendo sotto controllo gli adeguamenti tariffari (+11% dal 2014 al 2018), la morosità e l’abusivismo degli allacci. Occorre una grossa spinta sugli investimenti pubblici per l’ammodernamento della rete idrica che non possono essere sostenuti solo dalla tariffa. Vanno diffuse le buone pratiche di recupero e riuso delle acque (meteoriche, grigie, etc.). L’analisi della qualità delle acque superficiali va estesa ai possibili inquinanti derivanti dall’uso intensivo dei prodotti chimici in agricoltura. A questo proposito segnaliamo l’attività del Laboratorio “Goletta Verde a Terracina” dell’ ITS A. Bianchini che si è dotato, grazie anche a Legambiente, di strumentazioni e protocolli di analisi in linea con le necessita’ del nostro territorio e che già opera come riferimento territoriale.

 

  • RIFIUTI: siamo sulla buona strada relativamente alla raccolta differenziata (72,11%) (che conferma anche nel 2018 Terracina nella classifica dei Comuni Ricicloni del Lazio di Legambiente che quest’anno sono diventati 127) ma occorre fare più attenzione sia alla produzione pro-capite di rifiuti che alla produzione pro-capite della costosa e inquinante frazione indifferenziata, con la prima in aumento da due anni e la seconda che diminuisce leggermente quest’anno (147 Kg/pro-capite), rispetto all’anno precedente, ma ancora molto lontana dai migliori Comuni, i Comuni Rifiuti Free che producono meno di 75Kg/pro-capite di indifferenziata. E’ necessario inoltre ottimizzare i costi di gestione del servizio (più elevati della media nazionale), anche per poter ridurre significativamente (e non solo di qualche euro) la Tari, applicando al più presto la Tariffa puntuale che premia chi fa bene la raccolta differenziata e che sarà obbligatoria nel Lazio dal 2020. Particolarmente importante, dato l’impegno profuso dalla Rete Plastic Free Beaches di Terracina, una rete territoriale di prevenzione e contrasto alle plastiche creata da Legambiente e sottoscritta dalla Amministrazione e da molte categorie e scuole e che rappresenta una buona pratica cittadina, è l’indicatore di produzione della Plastica differenziata (18,86 KG/abitante anno) ancora lontano dalla soglia dei 10 KG/pro-capite che determina l’ingresso nella classifica dei Comuni #plasticfree premiati da Legambiente. Segnaliamo anche una interessante buona pratica con l’utilizzo della App mobile denominata Junker, completamente personalizzata per il territorio, che supporta il riconoscimento e la corretta classificazione dei rifiuti e le segnalazioni di rifiuti abbandonati ma che dovrebbe essere maggiormente conosciuta e diffusa;

 

  • MOBILITA’: ancora troppe le auto nella nostra Città (siamo saliti addirittura dal 59,25 ogni 100 abitanti del 2017 al 60,69 del 2018), e continua ad essere molto scarsa la domanda di trasporto pubblico locale (5,21 viaggi ad abitante annui rispetto ad una media delle città confrontabili di 31,8), addirittura in diminuzione rispetto al 2017. Questo indicatore mostra uno scarsissimo utilizzo del TPL (trasporto pubblico locale) che va sicuramente promosso con campagne mirate di comunicazione e sensibilizzazione, limitando l’uso dell’auto privata, considerata anche la vocazione turistica della nostra città. L’offerta del trasporto pubblico locale (9,71 km/vettura ad abitante rispetto ad una media delle città confrontabili di 20,2), seppur sotto la media, risulta comunque adeguata al grado di utilizzo del servizio. Segnaliamo anche la buona pratica dell’utilizzo di una moderna app mobile di infomobilita’ su piattaforma MOOVIT, che permette di monitorare l’arrivo e la partenza degli autobus alle fermate, che dovrebbe incentivare l’utilizzo del servizio, riducendo i tempi di attesa, ma che dovrebbe essere maggiormente conosciuta e diffusa nella popolazione. La mobilità ciclabile va invece migliorata riqualificando le piste ciclabili esistenti e utilizzabili in sicurezza (7,5 Km complessivi) e creando nuove piste integrate nei flussi di spostamento reale delle persone casa-scuola-lavoro, ma resta ancora fortemente penalizzata la mobilità lenta (soprattutto pedonale) con poche isole pedonali, e assenza completa di ZTL, zone 20 e zone 30. Sono poi completamente assenti i servizi di green mobility come car sharing, car pooling, bike sharing. Importante poi dotarsi finalmente del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, che deve scaturire da una progettazione partecipata con tutti i portatori di interesse, per una pianificazione della mobilità cittadina ispirata a moderni criteri europei;

 

  • VERDE URBANO: gli indicatori di Verde Urbano per Terracina (verde pubblico disponibile, verde urbano fruibile, densita’ degli alberi in citta’, aree dedicate a orti urbani e sociali, superficie percorsa dal fuoco, strumenti di pianificazione come il Piano del Verde, Regolamento del Verde, Censimento del Verde, Catasto degli Alberi) sono molto carenti rispetto alla media delle città confrontabili. In particolare l’estensione pro-capite di verde fruibile a Terracina che e’ di 4,7 mq/abitante contro una media di città confrontabili di ben 44 mq/abitante, un valore che è addirittura sotto il valore previsto dagli standard urbanistici che è di 9 mq/abitante, e questo è davvero molto critico per una città a vocazione turistica ma che sconta una storica carenza di Verde. Devono essere adottati al più presto moderni strumenti di pianificazione e vanno aperte, curate, sistemate ed attrezzate le aree verdi esistenti e create nuove aree verdi in particolare nelle aree di recente crescita della densità urbanistica. Importante la buona gestione dei parchi, la riapertura dei Parchi chiusi e abbandonati, come recentemente avvenuto per il Parco del Montuno, anche grazie all’impegno del nostro Circolo Legambiente, e del Parco della Fossata, come pure sviluppare progetti di forestazione urbana come quello da noi proposto denominato “Mosaico Verde”, deliberato dalla Amministrazione ma di fatto purtroppo non operativo, assegnare gli spazi per gli orti urbani e sociali, e continuare a gestire con cura il rischio incendio per non ripetere i disastri anche del recente passato, e a tale proposito segnaliamo la buona pratica della nostra Amministrazione di aver creato ormai da due anni una rete di avvistamento antiincendio boschivo, coordinata dalla Protezione Civile e dalla Polizia Municipale, con il coinvolgimento di molte associazioni di diversa tipologia, tra le quali vi è anche il nostro Circolo. A Terracina infatti la Percentuale di superficie (boscata e non boscata) bruciata nel periodo 2012-2017 risulta pari al 3,61% con un totale di 492 ettari andati in fumo, oltre 2 volte la media nazionale che è del 1,55%.

 

  • CONSUMO DI SUOLO: il consumo di suolo alto (12,46%) va ridotto e regolamentato meglio anche con norme urbanistiche specifiche, va posta notevole attenzione al dissesto idrogeologico del territorio (frane e inondazioni) che interessa un terzo (32,29%) della superficie del nostro Comune con migliaia di persone a rischio e al fenomeno dell’erosione costiera che impatta su oltre il 50% delle nostre coste basse mettendo a rischio un pezzo importante dell’economia balneare della nostra Città. Vanno sviluppati progetti di recupero ambientale delle cave, avendo Terracina ben 6 cave sul proprio territorio contro una media di città confrontabili di soli 2,5, cave che deturpano fortemente il paesaggio della città e costituiscono un grave fattore di degrado ambientale. Inoltre negli ultimi decenni abbiamo assistito ad una progressiva diminuzione della superficie agricola utilizzata (SAU) che si è ridotta di oltre il 25% e questo è un dato molto critico per un Comune in cui l’agricoltura rappresenta un settore chiave dell’economia.

 

  • ENERGIE RINNOVABILI: il dato davvero basso del fotovoltaico installato nella nostra Città, (109 KW/1000 abitante contro una media nazionale di 333 KW/1000 abitante), dato che ci allontana inesorabilmente anche da altre città della nostra Provincia, ci dice che occorre iniziare con convinzione a pianificare, promuovere e sviluppare le Energie Rinnovabili e l’Efficienza Energetica sfruttando le ottime condizioni di soleggiamento di cui gode la Città, partecipando ad iniziative importanti nazionali come Comuni Rinnovabili di Legambiente e aprendo uno Sportello dedicato all’energia. Rileviamo la positiva novità del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC), adottato a giugno del 2019 dal nostro Comune che va però integrato anche con le azioni relative all’adattamento ai Cambiamenti Climatici, più che mai necessarie, visto anche quanto amaramente sperimentato in questa Città il 29 ottobre del 2018. In tema di Sostenibilità, occorre adeguare il Piano di Azioni di Agenda 21 locale, che risale al 2007, con obiettivi, azioni ed indicatori traguardando il 2030. E’ necessario adeguare il Regolamento Edilizio con norme e misure che incentivino l’uso delle energie rinnovabili, l’efficienza energetica, il risparmio idrico, la tutela del suolo, rendendolo uno strumento fondamentale per rendere operativa e reale la conversione alla sostenibilità della Città. Inoltre segnaliamo sicuramente, anticipando i dati 2019, la buona pratica di aver sottoscritto all’unanimita’ come Consiglio Comunale, la Dichiarazione di Emergenza Climatica e Ambientale, come da proposta del nostro Circolo.

 

  • REATI AMBIENTALI: i dati dell’illegalità ambientale nella provincia di Latina (10° posto nella classifica nazionale delle provincie italiane – Rapporto Ecomafia Legambiente 2019) relativi ai reati nel ciclo dei rifiuti, contro gli animali e la fauna, negli incendi boschivi e nel ciclo del cemento, testimoniano di una situazione che merita grande attenzione nell’azione di controllo e di repressione del fenomeno. Da quest’anno inizieremo come Circolo locale, un monitoraggio degli ECOREATI a Terracina, in collaborazione con tutte le Forze dell’Ordine come primo nucleo di guardie ambientali e zoofile volontarie di Legambiente della provincia.

A conclusione della presentazione sono stati sinteticamente illustrati a cura di Anna Giannetti, Presidente del Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano”, i principali trend di tutti gli indicatori degli ultimi tre anni, riportando l’attenzione sulle maggiori criticita’, soprattutto sul fronte dell’utilizzo delle energie rinnovabili, del trasporto pubblico locale e del verde urbano, con indicatori purtroppo o stazionari o in costante peggioramento, ma anche sulle buone pratiche messe in atto dalla Amministrazione negli ultimi tre anni.

La presentazione dei risultati e dei trend ha introdotto e stimolato il dibattito della Tavola Rotonda “Dai Dati e dalla Analisi alle Proposte”, moderata dall’On. Vincenzo Recchia, stimato politico e amministratore cittadino, ex Sindaco di Terracina e ex Deputato, che ha visto la partecipazione del Consigliere Valentino Giuliani, in rappresentanza della Lega-Noi per Salvini, del Consigliere Patrizio Avelli, in rappresentanza di Fratelli d’Italia, del Segretario del Partito Democratico cittadino, Daniele Cervelloni e del Candidato Sindaco del Movimento 5 stelle Piero Vanni, focalizzata sulla risposta che la politica deve e può dare alle istanze sollevate dal Rapporto. Sono state poste domande sia su come affrontare le mancanze evidenziate nel rapporto, sia su come impegnarsi nell’attuazione concreta delle soluzioni necessarie a rimuovere tali mancanze. Sono state affrontate da tutte le forze politiche le carenze in termini programmatici e la mancanza di moderni Piani, Regolamenti e Procedure che devono necessariamente sostanziare l’approccio alla sostenibilita’, come quelli relativi alla mitigazione del rischio climatico e da dissesto idrogeologico, all’adozione delle energie rinnovabili e alla spinta all’efficientamento energetico, alla pianificazione di una migliore mobilita’ cittadina integrata, alla pianificazione e regolamentazione del verde urbano, alla riduzione del consumo di suolo, tenendo conto proprio delle carenze croniche in citta di aree pedonalizzate, di verde urbano fruibile cittadino e di utilizzo delle moderne tecnologie di efficientamento energetico e utilizzo delle energie rinnovabili.

“Tornando al tema della Sostenibilita’, purtroppo non basta inserire il concetto nello Statuto Comunale come fatto recentemente a Terracina, oppure approvare delibere di indirizzo sui temi sostenibili, o approvare Piani che restano sulla carta o anche partecipare alle Settimane Europee (dei Rifiuti e della Mobilita’ sostenibile). Serve un Piano di Azione Sostenibile Aggiornato, serve adeguare Piani e Regolamenti, serve una responsabilita’ di esecuzione del Piano con stati di avanzamento ed un Sistema di Indicatori che misuri l’efficacia delle azioni, come quello che da tre anni proponiamo noi con questo Rapporto annuale, che è grandemente apprezzato a livello nazionale e riconosciuto con il suo patrocinio anche da parte del Coordinamento Nazionale delle Agende 21 locali. Purtroppo invece il nostro Forum Agenda 21 locale ci sembra da anni ormai vecchio e superato nei metodi di gestione e nei contenuti, spesso ripetitivi, e andrebbe completamente rifondato, come da noi già da tempo richiesto alla Amministrazione, per venire incontro alle sfide ambientali e climatiche urgenti di questa Città. Tornando all’Ecosistema Urbano che abbiamo presentato, il Rapporto è uno studio analitico sulla città di Terracina che il nostro Circolo porta avanti da tre anni applicando la stessa metodologia che Legambiente assieme ad Ambiente Italia e a Il Sole 24 Ore utilizza per il rapporto annuale dedicato alle Città capoluogo di provincia. Uno studio che vuole essere non una pagella ma uno strumento di lavoro che ha l’obiettivo di aiutare a comprendere il funzionamento della Città su temi ambientali importanti quali la Qualità dell’Aria, l’Acqua e il Servizio Idrico, la Gestione dei Rifiuti, la Mobilità, il Verde Urbano, il Suolo, le Energie Rinnovabili, i Cambiamenti Climatici e i Reati Ambientali. Un quadro di riferimento analitico, chiaro e basato su dati ufficiali e certificati che consente finalmente di confrontare, con trasparenza, la Città di Terracina con altre realtà analoghe. Un quadro complesso fatto di luci e di ombre che consente di individuare proposte operative e priorità di azione nell’ottica del miglioramento continuo dell’Ambiente e della Qualità della vita. Ecco, se pensiamo alla Città come ad una macchina, con l’Ecosistema Urbano l’abbiamo dotata di un cruscotto che consentirà sicuramente di guidarla con una maggiore consapevolezza di dove siamo oggi complessivamente come Città e di dove vogliamo arrivare domani” dichiara l’Ing. Gabriele Subiaco Responsabile Scientifico e Vicepresidente del Circolo Legambiente Terracina, autore del Rapporto.

Legambiente è la più grande organizzazione ambientalista italiana con oltre 115.000 tra soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, più di 3.000 giovani che ogni anno partecipano ai nostri campi di volontariato, oltre 60 aree naturali gestite direttamente o in collaborazione con altre realtà locali. Grazie ai suoi 1.000 circoli è l’associazione ambientalista più diffusa in Italia col privilegio di essere presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, lì dove i fatti avvengono e le persone operano, mettendo in pratica valori e ideali. Tratto distintivo dell’associazione è l’ambientalismo scientifico, ovvero la scelta di fondare ogni progetto in difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici, uno strumento con cui è possibile indicare percorsi alternativi concreti e realizzabili.

http://www.latinatoday.it/cronaca/ecosistema-urbano-terracina-2019-legambiente.html

https://latinatu.it/terracina-clima-qualita-dellaria-mobilita-acqua-presentato-ecosistema-urbano-2019/

http://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/2887/presentata-sabato-25-gennaio-la-terza-edizione-del-rapporto-legambiente-ecosistema-urbano-di-terracina-2019

https://www.agoraregionelazio.com/terracina-legmbiente-presenta-la-terza-edizione-del-rapporto-ecosistema-urbano-di-terracina-2020/

http://www.anxurtime.it/rapporto-ecosistema-urbano-la-presentazione-di-legambiente/

https://www.ilfaroonline.it/2020/01/28/terracina-ecco-il-terzo-rapporto-ecosistema-urbano-2019-di-legambiente/316057/

83261451_470196536995327_5500950106481885184_n

LEGAMBIENTE TERRACINA PRESENTA IL III^ RAPPORTO ECOSISTEMA URBANO 2019 DELLA CITTA’ DI TERRACINA IL PROSSIMO SABATO 25 GENNAIO 2020, PRESSO IL CENTRO CONGRESSI SANTA GIOVANNA ANTIDA THOURET, PIAZZA G. ANTONELLI 125 CON UN EVENTO PATROCINATO DAL COMUNE DI TERRACINA, DALLA PROVINCIA DI LATINA, DALL’ENTE PARCO REGIONALE MONTI AUSONI, DAL COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE AGENDE 21 LOCALI E DA LEGAMBIENTE LAZIO E LEGAMBIENTE NAZIONALE. IL RAPPORTO CONTIENE DATI E TREND UTILI A COMPRENDERE LA CITTA’ E A CONFRONTARLA CON OMOLOGHE CITTA’ IN ITALIA. CI SARA’ UNA TAVOLA ROTONDA CON I PRINCIPALI RAPPRESENTANTI DELLE FORZE POLITICHE CHE SI CANDIDANO A GOVERNARE LA CITTA’ ALLE PROSSIME ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2020

Terracina, 22 gennaio 2020                  Comunicato Stampa n. 168

Sabato 25 gennaio alle ore 16 presso il Centro Congressi S. Giovanna Antida Thouret a Terracina, Via G, Antonelli 125 (ingresso secondario su Via Pantanelle), ci sarà la presentazione del III^ RAPPORTO ECOSISTEMA URBANO 2019 DELLA CITTA’ DI TERRACINA, con un evento patrocinato dal Comune di Terracina, dalla Provincia di Latina, dall’Ente Parco regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi, dal Coordinamento Nazionale Agende 21 Locali e da Legambiente nazionale e da Legambiente Lazio. E’ la terza edizione di un Rapporto che il Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” con il suo dipartimento scientifico, elabora da ormai tre anni https://legambienteterracina.wordpress.com/tag/ecosistema-urbano/ , basato su alcuni degli indicatori che Legambiente, assieme al Sole 24 Ore e ad Ambiente Italia, ogni anno pubblica per i capoluoghi di provincia italiani all’interno del Rapporto Ecosistema Urbano https://www.legambiente.it/ecosistema-urbano/,presentato il 28 ottobre scorso a Mantova presso la Sala degli Stemmi di Palazzo Soardi, Marino.

Gli indicatori, elaborati sulla base di dati ufficiali, sono stati confrontati con il Valore di Riferimento, ottenuto facendo la media dei valori dei capoluoghi di provincia con meno di 80.000 abitanti, le cosiddette Piccole Città.

L’Ecosistema Urbano è uno studio analitico sulla Città che il nostro Circolo conduce ormai da tre anni e che vuole essere uno strumento di lavoro che ha l’obiettivo di aiutare a comprendere il funzionamento della Città su temi importanti quali la Qualità dell’Aria, l’Acqua e il Servizio Idrico, la Gestione dei Rifiuti, la Mobilità, il Verde Urbano, il Consumo di Suolo e le Energie Rinnovabili, i Reati Ambientali. Un quadro di riferimento analitico, chiaro e condiviso che consente di confrontare la nostra Città con altre realtà analoghe a livello nazionale con i dati. Gli indicatori di sostenibilità dell’ecosistema urbano e in genere di qualità ambientale e della vita rappresentano uno strumento scientifico, diffuso a livello nazionale ed internazionale, oramai imprescindibile e dai risvolti pratici notevolissimi in quanto rappresentano il vero e proprio cruscotto di governo della Città, estremamente utili ad orientare l’azione di governo della stessa, a decidere e fissare gli obiettivi, a misurarne i risultati e a valutarne l’efficacia e la concretezza. Inoltre rappresentano un formidabile strumento di trasparenza e di comunicazione anche turistica visto che consentono a tutti i fruitori della Città di valutare, con estrema semplicità ed immediatezza, il livello di servizio complessivo offerto dalla Città in tutte le sue componenti più rilevanti (es. servizi, sanità, cultura, qualità ambientale, trasporti, sicurezza, vivibilità, accessibilità, economia, etc).

Da quest’anno vengono incluse anche le analisi dei trend per comprendere dove sta andando la citta’ in riferimento ai temi importanti.

L’evento, dalle ore 16 alle ore 19.30, prevede la seguente organizzazione:

  • Saluti delle Autorita’ Presenti
  • Introduzione a cura del Presidente della Provincia Carlo Medici
  • Presentazione del Rapporto nazionale Legambiente ECOSISTEMA URBANO 2019 a cura del Responsabile Nazionale di Legambiente per le Aree Urbane, Laurenti
  • Presentazione del 3^ rapporto ECOSISTEMA URBANO TERRACINA 2019 a cura del Responsabile Scientifico e Vicepresidente del Circolo Legambiente Terracina, Subiaco
  • Introduzione alla Tavola Rotonda: dati, trend e visioni per Terracina a cura di Giannetti, Presidente del Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano”
  • Tavola Rotonda moderata dall’Onorevole Vincenzo Recchia, ex Sindaco di Terracina, ex Deputato a cui parteciperanno i rappresentanti di tutte le forze politiche che si candidano a governare la Citta’.

Durante la Tavola Rotonda saranno raccolte le principali proposte per superare le criticita’ evidenziate dal Rapporto o per rafforzare e incrementare le azioni sugli indicatori che risultano già positivi.

http://www.latinatoday.it/attualita/terracina-rapporto-ecosistema-urbano-2019-legambiente-presentazione.html

https://www.latinacorriere.it/terracina-attesa-per-la-presentazione-del-rapporto-ecosistema-urbano/

https://latinatu.it/terracina-iii-rapporto-ecosistema-urbano-di-legambiente/

https://www.agoraregionelazio.com/terracina-presentato-da-legambiente-il-iii-rapporto-ecosistema-urbano-della-citta/

https://www.gazzettinodelgolfo.it/legambiente-terracina-presenta-la-terza-edizione-del-rapporto-annuale-ecosistema-urbano/

http://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/2882/sabato-25-il-circolo-legambiente-presenta-il-iii-rapporto-ecosistema-urbano-2019

https://www.ilfaroonline.it/2020/01/24/terracina-in-arrivo-la-presentazione-del-terzo-rapporto-ecosistema-urbano-di-legambiente/315291/

LOCANDINA ECOSISTEMA URBANO TERRACINA 2019

STRAGE DI ALBERI A TERRACINA: LEGAMBIENTE INVIA UN ESPOSTO AL COMANDO PROVINCIALE DEI CARABINIERI FORESTALI SUGLI ABBATTIMENTI AI SENSI DELLA LEGGE 10 DEL 2013 E PREPARA UN ACCESSO AGLI ATTI AL COMUNE DI TERRACINA PER AVERE VISIONE DELLE AUTORIZZAZIONI E DEI PARERI NECESSARI E DEI PIANI DI COMPENSAZIONE. IL CIRCOLO INVITA IL COMUNE DI TERRACINA, PRIVO DI OGNI MINIMO STRUMENTO REGOLATORIO DEL VERDE URBANO, AD ADOTTARE CON SOMMA URGENZA UN PIANO ED UN REGOLAMENTO DEL VERDE URBANO ANCHE AI SENSI DELLE RECENTI LINEE GUIDA DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE E DI ISPRA/ANCI. INTANTO LA DELIBERATA ADESIONE AL PROGETTO DI RIFORESTAZIONE URBANA DI LEGAMBIENTE E AZZEROCO2  “MOSAICO VERDE” CHE POTEVA ASSOCIARE NUOVE PIANTUMAZIONI AGLI ABBATTIMENTI E IN MODO DEL TUTTO GRATUITO, NON E’ STATA MAI DI FATTO ATTUATA.

Terracina, 7 gennaio 2020                           Comunicato Stampa n. 166

Terracina è una citta’ estremamente carente in tema di Verde Urbano visto che storicamente lo sviluppo urbanistico della Città, nel dopoguerra, pur prevedendo inizialmente nel Piano Regolatore Generale PRG approvato alcune aree dedicate al verde, le stesse sono state poi sacrificate in nome di uno sviluppo urbanistico selvaggio e poco armonico. La carenza di verde urbano a nostro avviso deve essere immediatamente recuperata ampliando (ove possibile) le aree verdi esistenti e individuando nuove aree da destinare a verde pubblico soprattutto nelle zone di recente espansione abitativa come Borgo Hermada e la zona del Calcatore. Il Rapporto annuale Legambiente ECOSISTEMA URBANO di Terracina su dati 2018, che verrà presentato nella sua Terza edizione il prossimo 25 gennaio a Terracina alle ore 16 presso il Centro Congressi , conferma i pessimi indicatori, relativamente al verde pubblico disponibile ovvero la percentuale di verde pubblico rispetto alla superficie comunale che è pari allo 0,16%, molto inferiore alla media delle Piccole Città  che è di 2,9%, con le migliori (per lo più città del nord) che si collocano oltre il 10%, e relativamente al Verde Urbano Fruibile pari a 4,74 metri quadro/abitante che risulta molto inferiore sia alla media delle Piccole Città che è di 43,94 metri quadro/abitante che a quanto stabilito dall’ Art. 17 della legge 765 1967 “Modifiche ed integrazioni alla legge urbanistica» che individua in almeno in 9 metri quadri/abitante gli spazi pubblici attrezzati a parco e per il gioco e lo sport (i cosiddetti standard urbanistici).  Se prendiamo in considerazione poi l’indicatore del numero di alberi presenti all’interno di aree di proprietà pubblica pari a 11 alberi/100 abitanti) esso risulta ancora inferiore alla media delle Piccole Città pari a 20 alberi/100 abitanti e sicuramente per i dati del 2019 troveremo purtroppo una diminuzione consistente visto gli abbattimenti in atto.  A questo si aggiunge anche la gravissima mancanza di un Piano e di un Regolamento del Verde Urbano, coerenti con le “Linee guida per la gestione del verde urbano e prime indicazioni per una pianificazione sostenibile” prodotte nel 2017 dal Ministero dell’Ambiente e coerenti con quanto predisposto dallo specifico gruppo di lavoro ISPRA-ANCI in merito alle Linee Guida per la redazione del Piano Comunale del Verde, documento di indirizzo e consultazione da parte delle amministrazioni locali per la pianificazione delle attività di monitoraggio, cura, valorizzazione e sviluppo del verde cittadino.

Con il disastro climatico del 29 ottobre 2018 e con gli eventi atmosferici intensi che sono avvenuti durante tutto il 2019 con la conseguente caduta di alberi dovuti al forte vento di burrasca e alle continue piogge e smottamenti e le problematiche di pubblica incolumita’, sicurezza stradale e viabilita’ associate, il Comune di Terracina sta in questi giorni procedendo a cospicui abbattimenti soprattutto di Pini (nome botanico Pinus Pinea) anche in zone di pregio come la Via Appia o la Zona Portuale.

Gli abbattimenti però non possono essere sostitutivi di una corretta manutenzione, di una regolare potatura, con lo sfoltimento e il diradamento interno e una corretta azione di contenimento delle radici e non possono essere alternativi ad una piantumazione di altri filari di alberi in modo da creare una barriera frangivento resiliente. La legge nazionale 10/2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” e il successivo sviluppo della Strategia nazionale e del Piano nazionale del Verde, in coerenza con la Strategia energetica nazionale (SEN), e il Piano Nazionale Energia e Clima, pensato per raggiungere i traguardi di crescita sostenibile nella direzione del contenimento (che non è solo riduzione) delle emissioni di CO2 e della lotta ai cambiamenti climatici, riconosce infatti l’importante ruolo che il verde, e gli alberi in particolar modo, rivestono nel controllo delle emissioni, nella protezione del suolo, nel miglioramento della qualità dell’aria, del microclima e della vivibilità delle città e individua filari e alberature di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale ivi compresi quelli inseriti nei centri urbani ed in particolare all’art.7, comma 4 specifica che gli abbattimenti, le modifiche della chioma e dell’apparato radicale devono essere effettuati per casi motivati e improcrastinabili, dietro specifica autorizzazione comunale (anche paesaggistica), previo parere obbligatorio e vincolante del Corpo forestale dello Stato. Inoltre le autorizzazioni comunali devono avvenire nel quadro delle Leggi Regionali e dei Regolamenti Comunali, e ribadiamo che il Comune di Terracina, ad oggi, è privo di un Regolamento del Verde e del Paesaggio Urbano come pure è privo di un Regolamento Scavi e Ripristino, due strumenti normativi fondamentali per una corretta gestione del verde urbano. Il Regolamento del Verde e del Paesaggio Urbano deve regolare gli aspetti relativi alla realizzazione e manutenzione del verde, definendo le norme di carattere botanico-agronomico-forestale, le regole per l’elaborazione progettuale degli interventi e le disposizioni per la tutela del patrimonio verde esistente in occasione degli interventi di ristrutturazioni, demolizioni, scavi, nuove urbanizzazioni, realizzazioni di aree verdi e relative manutenzioni, considerando oggetto di tutela tutte gli individui arborei, non solo sulla base delle dimensioni, ma anche  sulla base della rarità e/o della particolare importanza ecologica e del valore paesaggistico delle specie di appartenenza, prevedendo il censimento degli alberi di pregio e monumentali presenti nel perimetro cittadino su suolo sia privato che pubblico. Tali alberature devono essere tutelate come bene culturale, storico e paesistico. La manutenzione è poi un aspetto di primaria importanza che va regolamento in modo specifico: il Comune, da una parte deve garantirne l’applicazione e il controllo secondo le modalità previste dal Regolamento stesso, dall’altra deve prevedere una campagna di sensibilizzazione dei cittadini promuovendo la conoscenza, l’attenzione e la cura verso un bene pubblico, qual è il verde cittadino.

Su spinta del Circolo Legambiente il Comune di Terracina ha perfino aderito a Mosaico Verde, una importante campagna nazionale promossa da AzzeroCO2 e Legambiente https://www.mosaicoverde.it/ con l’intento di riqualificare il territorio italiano attraverso progetti – gratuiti per gli Enti Comunali e tutti a carico delle Aziende – di forestazione di nuovi alberi e di gestione sostenibile dei boschi esistenti. Per questo Mosaico Verde ha creato una piattaforma che regola l’incontro tra l’offerta di aree pubbliche disponibili per la forestazione o aree verdi esistenti da tutelare e l’esigenza delle aziende di investire risorse economiche come misura di Responsabilità sociale di Impresa (RSI). Il Comune di Terracina, con Delibera di Giunta Comunale DGC n.35 del 5 marzo 2019, ha aderito alla campagna sottoscrivendo un protocollo di intesa, ma da allora, nonostante l’accordo verbale prevedeva l’avvio della fase di analisi e pianificazione prima dell’estate per procedere alla riforestazione urbana delle aree critiche per l’autunno scorso, nulla è stato fatto dalla Amministrazione, mentre altri comuni più attivi accedevano ai fondi RSI delle Aziende coinvolte.

Inoltre il nostro Circolo è stato molto attivo sul territorio nel Progetto della Regione Lazio, denominato Ossigeno http://www.regione.lazio.it/rl/ossigeno/ , imponente progetto di 12 milioni di euro dal 2020 al 2022 per acquistare alberi e arbusti autoctoni certificati e sensibilizzare Comuni, grandi aziende, stakeholder, associazioni ambientaliste e onlus alla piantumazione diretta, fornendo assistenza per la scelta delle piante e dei luoghi più adatti, con l’obiettivo di arrivare alla piantumazione di 6 milioni di alberi, uno per ogni abitante del Lazio, che porteranno all’assimilazione e compensazione di 240 mila tonnellate annue di anidride carbonica, effettuando la piantumazione di nuovi alberi forniti da Ossigeno al Parco del Montuno in collaborazione con le Scuole, l’Ente Parco Monti Aurunci e l’Ente Parco Monti Ausoni, Parco che è diventato quindi un testimonial della campagna regionale di piantumazioni. Il Parco del Montuno è anche il punto di raccolta degli abeti natalizi, con un servizio che è attivo da oggi 7 gennaio fino al 20 gennaio dalle 9 alle 13, potendo lasciare gli alberi presso il Parco del Montuno, alberi che verranno poi ritirati dall’Ente Parco che provvederà alla loro corretta ripiantumazione in base alle zone climatiche. Con l’occasione i nostri Volontari saranno presenti al Parco per informare ed educare sul rispetto e la preziosità del nostro patrimonio arboreo.

“E’ davvero sorprendente che, dopo tre anni di insistenza sulle criticità relative al verde urbano e dopo che il nostro Circolo ha prodotto rapporti provvisti di dati validati, come quelli contenuti nelle due scorse edizioni di ECOSISTEMA URBANO di TERRACINA, e dopo aver invitato la Amministrazione non solo a munirsi di un Piano e Regolamento per il Verde Urbano, assolutamente necessario prima di procedere ad azioni così dirompenti sul patrimonio arboreo cittadino, ma anche ad aderire gratuitamente a  MOSAICO VERDE, campagna di riforestazione urbana di Legambiente e AzzeroCo2 tra le più importanti a livello nazionale con 300.000 mila nuovi alberi piantati e 30.000 ettari di boschi e aree verdi esistenti da curare, adesione formalizzata con una Delibera di Giunta n.35 del 5 marzo scorso, e dopo aver spinto l’Amministrazione a dichiarare Emergenza Climatica, come nel Consiglio Comunale del 13 dicembre scorso durante il quale è stata approvata all’unanimita’ la nostra mozione inviata il 5 giugno e dopo aver rilasciato interviste anche al servizio televisivo nazionale, ed effettuato incontri anche informali per evidenziare la grave problematica, la nostra Amministrazione continui pervicacemente nella sconsiderata politica degli abbattimenti di massa, procedendo per somma urgenza, come in un delirio collettivo, senza aver operato una corretta manutenzione preventiva degli alberi o un corretto contenimento delle radici, senza aver previsto un piano graduale di rimpiazzo delle piante più vecchie e pericolanti, senza dare contezza delle modalità di verifica delle condizioni statiche e di salute delle piante interessate agli abbattimenti e senza rendere pubbliche le autorizzazioni necessarie, anzi creando anche problemi di sicurezza alla viabilita’ cittadina e costringendoci così a dover accedere ai relativi atti per verificare la presenza e validità delle autorizzazioni e visionare gli allegati con le relazioni tecniche in merito alle avvenute manutenzioni periodiche, eventuali patologie o alle criticità statiche rilevate. Abbiamo provveduto quindi contestualmente ad inoltrare un esposto al Comando Provinciale Dei Carabinieri Forestali, chiedendo controlli e approfondimenti su quanto sta accadendo sul territorio comunale appellandoci alla Legge Nazionale n.10 del 2013 che prevede il parere vincolante del Corpo Forestale e formuleremo accesso agli atti ai sensi della Legge 07/08/1990, n. 241 “Disposizioni in materia di documentazione amministrativa” e del “Decreto legislativo 14/03/2013, n. 33 “Obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” per conoscere tutto il processo autorizzativo sottostante agli abbattimenti, le condizioni di manutenzione prima degli abbattimenti e per accertare l’effettiva esistenza di un piano di ripiantumazione e riforestazione che vada a compensare gli abbattimenti selezionati come necessari e urgenti, anche tenendo conto della gratuita’ offerta all’Ente dalla campagna MOSAICO VERDE e dal progetto regionale OSSIGENO. Chiediamo inoltre che il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) dopo molti anni finalmente approvato dal nostro Comune, ma purtroppo ancora privo della componente di gestione del rischio climatico, sia tempestivamente integrato anche con azioni che riguardano il rischio climatico e che sia redatto un piano locale di adattamento ai cambiamenti climatici (PACC) con evidenza delle risorse economiche dedicate alle azioni di mitigazione del rischio anche attraverso le cosiddette infrastrutture verdi, con una tempistica certa del loro completamento” dichiara Anna Giannetti, Presidente Circolo Legambiente Terracina e Consigliere Nazionale di Legambiente.

http://www.agoraregionelazio.com/terracina-strage-di-alberi-legambiente-invia-esposto-ai-carabinieri-forestali/

http://www.gazzettinodelgolfo.it/strage-di-alberi-a-terracina/

https://www.latinacorriere.it/strage-di-pini-a-terracina-esposto-di-legambiente-ai-carabinieri-forestali/

http://www.anxurtime.it/alberi-abbattuti-sullappia-scatta-lesposto-di-legambiente/?fbclid=IwAR2m06ae2XQ6LuUG25OP3FPjOV8b4OhE_3ThB89z5KmUFQMcBXYGGBuATnI

http://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/2863/esposto-di-legambiente-alla-forestali-per-la-strage-di-alberi

https://www.latinatoday.it/cronaca/terracina-alberi-abbattuti-legambiente.html

https://latinatu.it/terracina-legambiente-strage-di-alberi-da-parte-del-comune/

https://www.ilfaroonline.it/2020/01/08/strage-di-pini-a-terracina-insorgono-gli-ambientalisti/312518/?fbclid=IwAR1Yvy9_KEMKXsqSY7Ib86GX_bYQ7_JqQKiIKpkpb86iGdtv3IvtlDKySsc

https://www.h24notizie.com/2020/01/08/strage-di-alberi-esposto-di-legambiente-contro-gli-abbattimenti-del-comune/

IMG22

Blocco taglio pini della stradale LAtina Oggi 4 gennaio

LEGAMBIENTE TERRACINA HA PRESENTATO VENERDI SCORSO 29 MARZO PRESSO l’AULA MAGNA DEL ITS A. BIANCHINI IN UN EVENTO NAZIONALE E ALLA PRESENZA DI RAPPRESENTANZE DELLE ISTITUZIONI, FORZE DELL’ORDINE, AZIENDE DI SERVIZI, ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA, ENTI SCOLASTICI E ALTRI ENTI, E NUMEROSI STUDENTI DELL’ALTERNANZA SCUOLA LAVORO DELL’ITS BIANCHINI, LA SECONDA EDIZIONE DEL RAPPORTO LEGAMBIENTE “ECOSISTEMA URBANO DI TERRACINA 2018”: UNO STUDIO DETTAGLIATO DEGLI INDICATORI SULLA QUALITA’ DELL’ARIA, DELL’ACQUA, SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI, SULLA MOBILITA’, SUL VERDE URBANO, SUL SUOLO, LE ENERGIE RINNOVABILI ED I REATI AMBIENTALI CORREDATO DI BUONE PRATICHE CITTADINE NEI SETTORI PIU’ IMPORTANTI, (GESTIONE RIFIUTI, MOBILITA’, VERDE URBANO, QUALITA’ DELLE ACQUE) E PROPOSTE OPERATIVE.

Comunicato stampa n.130                             30 marzo 2019

Il Circolo Legambiente “Pisco Montano” con Legambiente Lazio e Legambiente Nazionale ha presentato venerdi’ scorso  29 marzo PRESSO l’AULA MAGNA DELL’ITS A. BIANCHINI il  “II° RAPPORTO LEGAMBIENTE ECOSISTEMA URBANO 2018 DELLA CITTA’ DI TERRACINA” IN COORDINAMENTO CON LEGAMBIENTE LAZIO E LEGAMBIENTE NAZIONALE, CON IL PATROCINIO DEL COMUNE DI TERRACINA E DEL COORDINAMENTO NAZIONALE AGENDE 21 LOCALI, E CON LA GENTILE PARTECIPAZIONE DELLA FONDAZIONE SIMONE CESARETTI, E DELLA FIDAPA BPW ITALY SEZ. TERRACINA.

Ecosistema urbano 2018

Il Rapporto che il Dipartimento Scientifico del Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano”, diretto dall’Ing. G. Subiaco, ha elaborato, è basato su alcuni degli indicatori che Legambiente, assieme ad Ambiente Italia e al Sole 24 Ore, ogni anno pubblica per i capoluoghi di provincia italiani all’interno del Rapporto Nazionale Ecosistema Urbano, Rapporto Nazionale che è stato presentato in tutte le sue articolazioni da Mirko Laurenti, Referente Legambiente Nazionale per il Rapporto Ecosistema Urbano. La presentazione del Rapporto è stata integrata da due importanti interventi su teorie e modelli di sostenibilita’ e di moderna governance ambientale del Prof. G. P.Cesaretti, Presidente della Fondazione Simone Cesaretti e della Prof.ssa Rossella Poce, Presidente della FIDAPA BWP ITALY sezione di Terracina.

Il quadro che emerge per Terracina, confrontata con analoghe città italiane, è sicuramente di luci e ombre: QUALITA’ DELL’ARIA: buona la qualita’ dell’aria (biossido di azoto, ozono e polveri sottili) anche se i valori relativi al PM10 e PM2,5 risultano comunque superiori ai limiti stabiliti dal OMS (organizzazione Mondiale della Sanità), e anche se i dati del modello teorico adottato da ARPA andrebbero meglio consolidati predisponendo centraline di misura fisse o aumentando il numero e la frequenza delle campagne di misura soprattutto per la rilevazione dell’ozono nel periodo estivo; QUALITA’ DELL’ACQUA E DEL SISTEMA IDRICO: ottimo il consumo idrico pro-capite (110 litri/giornalieri ad abitante), ma occorre investire di più sulle nuove tecnologie, sulla manutenzione straordinaria e sulla qualità della rete di distribuzione dell’acqua per usi civili, industriali e agricoli, per contenere la dispersione idrica molto elevata (siamo quasi al 70%) e ampliare la raccolta della rete fognaria, tenendo sotto controllo gli adeguamenti tariffari, la morosità e l’abusivismo degli allacci. RIFIUTI: siamo sulla buona strada relativamente alla raccolta differenziata (70%) (che conferma anche nel 2017 Terracina nella classifica dei Comuni Ricicloni del Lazio di Legambiente) anche se quest’anno in diminuzione rispetto al 2016 (73%), ma occorre fare più attenzione sia alla produzione pro- capite di rifiuti che alla produzione pro-capite della costosa e inquinante frazione indifferenziata (entrambe in aumento rispetto all’anno precedente), ottimizzando i costi di gestione del servizio (più elevati della media nazionale) anche per poter ridurre significativamente la Tari, applicando al più presto la Tariffa puntuale che premia chi fa bene la raccolta differenziata. Particolarmente importante, dato l’impegno profuso dalla Rete Plastic Free Beaches di Terracina è l’indicatore di produzione come rifiuto della Plastica (il cui indicatore a Terracina è di 17,39 KG/abitante anno ancora lontano dalla soglia dei 10 KG che determina l’ingresso nella classifica dei Comuni #plasticfree, tra quelli premiati da Comuni Ricicloni di Legambiente;  MOBILITA’: ancora troppe le auto nella nostra Città (59,25 ogni 100 abitanti), e continua ad essere scarsa la domanda di trasporto pubblico locale (6,9 viaggi ad abitante annui rispetto ad una media delle città confrontabili di 31,8) che va sicuramente promossa con campagne mirate di comunicazione e sensibilizzazione cosi’ come è necessario ampliare l’offerta del trasporto pubblico locale (9,71 km/vettura ad abitante rispetto ad una media delle città confrontabili di 20,2) anch’essa di molto sotto la media. La mobilità ciclabile va migliorata riqualificando le piste ciclabili esistenti e utilizzabili in sicurezza (7,5 Km complessivi) e creando nuove piste integrate nei flussi di spostamento reale delle persone casa-scuola-lavoro, ma resta ancora fortemente penalizzata la mobilità lenta (soprattutto pedonale) con poche isole pedonali, e assenza completa di ZTL, zone 20 e zone 30. Sono poi completamente assenti i servizi di green mobility come car sharing, car pooling, bike sharing. Importante poi dotarsi finalmente del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, che deve scaturire da una progettazione partecipata con tutti i portatori di interesse, per una pianificazione della mobilità cittadina con moderni criteri europei; VERDE URBANO: gli indicatori di Verde Urbano per Terracina (verde pubblico disponibile, verde urbano fruibile, densita’ degli alberi in citta’, aree dedicate a orti urbani e sociali, superficie percorsa dal fuoco, strumenti di pianificazione come il Piano del Verde, Regolamento del Verde, Censimento del Verde, Carta del Verde, Catasto degli Alberi) sono assolutamente scarsi rispetto alla media delle città confrontabili, in particolare con riferimento all’estensione pro-capite di verde fruibile a Terracina che e’ di 4,7 mq/abitante contro una media di città confrontabili di ben 45 mq/abitante, e addirittura sotto la media degli standard urbanistici che è di 9 mq/abitante, e questo è davvero molto critico per una città a vocazione turistica. Devono essere adottati al più presto moderni strumenti di pianificazione e vanno aperte, curate, sistemate ed attrezzate le aree esistenti e create nuove aree verdi vista la carenza storica nella nostra Città di aree destinate al Verde pubblico. Importante la riapertura dei Parchi chiusi e abbandonati, come recentemente avvenuto per il Parco del Montuno anche grazie all’impegno del nostro Circolo Legambiente e sviluppare progetti di forestazione urbana come testimonia la recente adesione, su proposta del Circolo, alla campagna Legambiente-AzzeroCO2 “Mosaico Verde”, o assegnare gli spazi per gli orti urbani e sociali, e continuare a gestire con cura il rischio incendio per non ripetere i disastri anche del recente passato. A Terracina infatti la Percentuale di superficie (boscata e non boscata) bruciata 2012-2017 risulta pari allo 4,24% con un totale di 578 ettari bruciati, ben 4 volte la media nazionale che è dello 1,49%. CONSUMO DI SUOLO: il consumo di suolo alto (12,46%) va ridotto e regolamentato meglio anche con norme urbanistiche specifiche, va posta notevole attenzione al dissesto idrogeologico del territorio (frane e inondazioni) che interessa un terzo (32,29%) della superficie del nostro Comune con migliaia di persone a rischio e al fenomeno dell’erosione costiera che impatta su oltre il 50% delle nostre coste mettendo a rischio un pezzo importante dell’economia balneare della nostra Città. Vanno sviluppati progetti di recupero ambientale delle cave, avendo Terracina ben 6 cave sul proprio territorio contro una media di città confrontabili di soli 2,5, cave che deturpano fortemente il paesaggio della città e costituiscono un grave fattore di degrado ambientale. Inoltre negli ultimi anni abbiamo assistito ad una progressiva diminuzione della superficie agricola utilizzata che si è ridotta di oltre il 25% e questo è un dato critico per un Comune a vocazione agricola come Terracina. ENERGIE RINNOVABILI: il dato davvero inconsistente del fotovoltaico installato nella nostra Città, (83 KW/1000 abitante contro una media nazionale di 325KW/1000 abitante), dato che ci allontana inesorabilmente anche da altre città della nostra Provincia, ci dice che occorre iniziare con convinzione a pianificarle, promuoverle e svilupparle sfruttando le ottime condizioni di soleggiamento di cui gode la Città, partecipando ad iniziative importanti nazionali come Comuni Rinnovabili di Legambiente e aprendo uno Sportello dedicato all’energia. Così come è ormai irrinunciabile dotarsi del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) per la riduzione delle emissioni di C02 e per l’adattamento ai cambiamenti climatici in atto, più che mai necessario visto anche quanto amaramente sperimentato in questa Città lo scorso 29 ottobre. REATI AMBIENTALI: i dati dell’illegalità ambientale nella provincia di Latina (11° posto nella classifica nazionale delle provincie italiane – Rapporto Ecomafia Legambiente 2017) relativi ai reati nel ciclo dei rifiuti, contro gli animali e la fauna, negli incendi boschivi e nel ciclo del cemento, testimoniano di una situazione che merita grande attenzione nell’azione di controllo e di repressione del fenomeno. Da quest’anno inizieremo come Circolo locale, un monitoraggio sugli ECOREATI a Terracina, in collaborazione con tutte le Forze dell’Ordine.

Quest’anno la presentazione del Rapporto si è arricchita, nello stile di quello nazionale, anche con la presentazione di 6 Buone Pratiche Urbane a Terracina: RIFIUTI: l’utilizzo della APP Junker-Comune di Terracina, come supporto ad una corretta raccolta differenziata, la rete Plastic Free Beaches Terracina ,il progetto FISHING FOR LITTER TERRACINA, il Punto Chimica Verde BIONET per la riduzione e riciclo della plastica,  come importanti percorsi verso la denominazione di Terracina Comune #plasticfree; MOBILITA’: l’utilizzo della APP Moovit-Cotri come supporto al trasporto pubblico locale e come piattaforma di infomobilita’; VERDE URBANO: l’adesione al progetto nazionale MOSAICO VERDE, una grande operazione di forestazione nazionale, ideata e promossa da AzzeroCO2 e Legambiente e l’adozione da parte del Comune con la Protezione Civile e la Polizia Locale, di un protocollo d’intesa con le varie associazioni per un adeguato supporto nella vigilanza e prevenzione degli incendi boschivi e il sofisticato sistema di telecamere, sviluppato da TIM, per individuare in tempo reale un eventuale principio d’incendio, ACQUA: l’utilizzo dell’APP ACQUALATINA SpA per una informazione completa riguardante la fornitura idrica, in corso di aggiornamento a breve anche con dati derivanti dall’analisi di qualita’ per spingere al corretto utilizzo della risorsa idrica.

“L’Ecosistema Urbano è uno studio analitico sulla città di Terracina che il nostro Circolo porta avanti da due anni applicando la stessa metodologia che Legambiente assieme ad Ambiente Italia e al Sole 24 Ore utilizza per il rapporto annuale dedicato alle Città capoluogo di provincia. Uno studio che vuole essere non una pagella ma uno strumento di lavoro che ha l’obiettivo di aiutare a comprendere il funzionamento della Città su temi ambientali importanti quali la Qualità dell’Aria, l’Acqua e il Servizio Idrico, la Gestione dei Rifiuti, la Mobilità, il Verde Urbano, il Suolo, le Energie Rinnovabili e i Reati Ambientali. Un quadro di riferimento analitico, chiaro e basato su dati ufficiali e certificati che consente finalmente di confrontare la Città di Terracina con altre realtà analoghe. Un quadro complesso fatto di luci e di ombre che consente di individuare proposte operative e priorità di azione nell’ottica del miglioramento continuo dell’Ambiente e della Qualità della vita. Ecco, se pensiamo alla Città come ad una macchina, con l’Ecosistema Urbano l’abbiamo dotata di un cruscotto che consentirà sicuramente di guidarla con una maggiore consapevolezza di dove siamo oggi complessivamente come Città e di dove vogliamo arrivare domani” dichiara Ing. Gabriele Subiaco Responsabile Scientifico e Vicepresidente del Circolo Legambiente Terracina, autore del Rapporto.

Legambiente è la più grande organizzazione ambientalista italiana con oltre 115.000 tra soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, più di 3.000 giovani che ogni anno partecipano ai nostri campi di volontariato, oltre 60 aree naturali gestite direttamente o in collaborazione con altre realtà locali. Grazie ai suoi 1.000 circoli è l’associazione ambientalista più diffusa in Italia col privilegio di essere presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, lì dove i fatti avvengono e le persone operano, mettendo in pratica valori e ideali. Tratto distintivo dell’associazione è l’ambientalismo scientifico, ovvero la scelta di fondare ogni progetto in difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici, uno strumento con cui è possibile indicare percorsi alternativi concreti e realizzabili.

http://www.agoraregionelazio.com/terracina-rapporto-ecosistema-della-citta-luci-e-ombre/

http://www.anxurtime.it/rapporto-ecosistema-urbano-legambiente-troppe-auto/

http://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/2361/presentata-venerdi-la-seconda-edizione-del-rapporto-legambiente-ecosistema-urbano-di-terracina-2018?fbclid=IwAR0mf_xCmsOgmxZ-mgDNLkqaFOsuWppCJS1BmefUNsJiHJUTEMTULhFKQvM

http://www.latinatoday.it/green/legambiente-terracina-rapporto-ecosistema-urbano-2018.html?fbclid=IwAR0zwxW2zVOo0ot8-MVPI6sCC8IzjubIyOyYhnTloIEn1ilCOTiW0YjjKCo

Luci e ombre a Terracina, a dirlo è il rapporto di Legambiente “Ecosistema urbano 2018”

Latina Oggi 1.4.2019

Latina Oggi 1.4.2019

Il Messaggero 1.4.2019

59923314_2670904223136198_3678443337867591680_n

IL CIRCOLO LEGAMBIENTE TERRACINA “PISCO MONTANO” INSIEME A LEGAMBIENTE LAZIO E LEGAMBIENTE NAZIONALE CON IL GENTILE PATROCINIO DEL COMUNE DI TERRACINA, DEL COORDINAMENTO NAZIONALE AGENDE 21 LOCALI E LA GENTILE PARTECIPAZIONE DELLA FONDAZIONE SIMONE CESARETTI E DELLA FIDAPA BPW ITALY SEZIONE DI TERRACINA E IL PREZIOSO SUPPORTO DELL’ITS A. BIANCHINI, ANNUNCIA IL CONVEGNO DI “PRESENTAZIONE DEL II^ RAPPORTO LEGAMBIENTE ECOSISTEMA URBANO 2018 DELLA CITTA’ DI TERRACINA” CHE SI SVOLGERA’ VENERDI’ 29 MARZO 2019 DALLE ORE 9 ALLE ORE 13.30 PRESSO l’AULA MAGNA DELL’ITS A. BIANCHINI. VERRANNO PRESENTATE 6 BUONE PRATICHE URBANE CHE AVRANNO UNA MENZIONE SPECIALE DI LEGAMBIENTE E SARANNO PORTATE ALL’ATTENZIONE NAZIONALE.

Comunicato stampa n.129                          25 marzo 2019

Il Convegno “PRESENTAZIONE DEL II^ RAPPORTO LEGAMBIENTE ECOSISTEMA URBANO 2018 DELLA CITTA’ DI TERRACINA” DEL 29 MARZO 2019, ORGANIZZATO DAL CIRCOLO LEGAMBIENTE TERRACINA “PISCO MONTANO” IN COORDINAMENTO CON LEGAMBIENTE LAZIO E LEGAMBIENTE NAZIONALE, CON IL PATROCINIO DEL COMUNE DI TERRACINA E DEL COORDINAMENTO NAZIONALE AGENDE 21 LOCALI, organismo costituito da Regioni ed enti locali per migliorare la gestione dell’ambiente e per promuovere in Italia, ed in particolare nelle aree urbane, la costituzione e l’aggiornamento del processo di Agenda 21 Locale, secondo gli indirizzi delle Carte di Aalborg, Goteborg e Ferrara, E CON LA GENTILE PARTECIPAZIONE DELLA FONDAZIONE SIMONE CESARETTI, prestigiosa Fondazione con sede a Napoli, la quale, attraverso la innovativa costituzione di un network tra Università, centri di ricerca, Enti pubblici e privati, società di comunicazione, ha lo scopo di contribuire mediante studi, ricerche, iniziative di formazione e informazione, all’approfondimento delle conoscenze concernenti le tematiche del benessere e della sua sostenibilità analizzata nelle quattro visioni:  mercantile, sociale, eco-centrica e generazionale, E DELLA FIDAPA BPW ITALY SEZ. TERRACINA, (Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari ), sezione territoriale della prestigiosa Federazione Internazionale IFBPW (International Federation of Business and Professional Women) con lo scopo di promuovere, coordinare e sostenere le iniziative delle donne che operano nel campo delle Arti, delle Professioni e degli Affari, e con il prezioso supporto dell’ITS A. Bianchini di Terracina, SI SVOLGERA’ PRESSO l’AULA MAGNA DELL’ITS A. BIANCHINI e sarà centrato sulla 2^ edizione del Rapporto che il Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” ha elaborato, basato su alcuni degli indicatori che Legambiente, assieme al Sole 24 Ore e ad Ambiente Italia, ogni anno pubblica per i capoluoghi di provincia italiani all’interno del Rapporto Nazionale Ecosistema Urbano e che vuole essere uno vero e proprio strumento di lavoro con l’obiettivo di aiutare a comprendere il funzionamento della Città su temi importanti quali la Qualità dell’Aria, Qualità dell’Acqua e il Servizio Idrico Integrato, la Gestione dei Rifiuti, la Mobilità, il Verde Urbano, il Consumo di Suolo, Energie Rinnovabili, gli Ecoreati. Un quadro di riferimento analitico, chiaro e condiviso che consente di confrontare in modo oggettivo la nostra Città con altre realtà analoghe a livello nazionale e di conseguenza utile per la formulazione di politiche ambientali coerenti e integrate.

Gli indicatori di sostenibilità dell’ecosistema urbano e in genere di qualità ambientale e della vita rappresentano uno strumento scientifico, diffuso a livello nazionale ed internazionale, oramai imprescindibile e dai risvolti pratici notevolissimi in quanto rappresentano il vero e proprio cruscotto della Città, utile ad orientare l’azione di governo, a decidere e fissare gli obiettivi, a misurarne i risultati e a valutarne l’efficacia e la concretezza. Inoltre rappresentano un formidabile strumento di trasparenza e di comunicazione (anche turistica) visto che consentono a tutti i fruitori della Città di valutare, con semplicità ed immediatezza, il livello di servizio complessivo offerto dalla Città in tutte le sue componenti più rilevanti (es. ambiente, servizi, sanità, cultura, trasporti, sicurezza, vivibilità, accessibilità, economia, etc). Gli indicatori, elaborati sulla base di dati ufficiali, sono stati confrontati con il Valore di Riferimento, ottenuto facendo la media dei valori dei capoluoghi di provincia con meno di 80.000 abitanti, le cosiddette Piccole Città, considerando che Terracina è una delle principali mete turistiche del Lazio e che durante l’estate aumenta significativamente la propria popolazione.

Per questo anno il Rapporto si arricchisce, nello stile di quello nazionale, anche con la selezione di 6 Buone Pratiche Urbane a Terracina che verranno presentate e portate all’attenzione nazionale e che saranno sicuramente al centro di azioni di comunicazione del Circolo: RIFIUTI: l’utilizzo della APP Junker-Comune di Terracina, come supporto ad una corretta raccolta differenziata con alcune importanti personalizzazioni e per effettuare segnalazioni di abbandono rifiuti, MOBILITA’: l’utilizzo della APP Moovit-Cotri come supporto al trasporto pubblico locale e come piattaforma di infomobilita’, RIFIUTI: la rete Plastic Free Beaches Terracina, ufficializzata anche con una delibera comunale, nata dal progetto internazionale della Fondazione Principato di Monaco, come esempio di rete a multiplo portatore di interesse per il contrasto e la riduzione dell’uso della plastica, in particolare usa e getta e tutte le campagne Legambiente correlate (BEACH LITTER, SPIAGGE E FONDALI PULITI, GOLETTA VERDE) e che vede progetti di Laboratori di analisi delle acque e delle microplastiche, come quello dell’ITS Bianchini, la nascita di nuove realta’ cittadine come il Punto Chimica Verde BIONET per l’attuazione della Plastic Strategy e progetti sperimentali come quello del FISHING FOR LITTER con i pescatori approvati all’interno di un protocollo regionale, VERDE URBANO: l’adesione, ufficializzata con una delibera comunale, al progetto nazionale MOSAICO VERDE, una grande operazione di forestazione nazionale, ideata e promossa da AzzeroCO2 e Legambiente, che vede strettamente coinvolti Enti pubblici e Aziende su un progetto condiviso di adattamento ai cambiamenti climatici con l’obiettivo di piantare almeno 300.000 nuovi alberi e promuovere la tutela e il recupero di 30.000 ettari di boschi abbandonati nei prossimi tre anni. VERDE URBANO: l’adozione da parte del Comune, di un protocollo d’intesa con le varie associazioni ambientaliste, di cacciatori, con la Protezione Civile e la Polizia Locale per un adeguato supporto nella vigilanza e prevenzione degli incendi boschivi e il sofisticato sistema di telecamere, sviluppato da TIM, per individuare in tempo reale un eventuale principio d’incendio, ACQUA: l’utilizzo dell’APP ACQUALATINA SpA per una informazione completa riguardante la fornitura idrica, in corso di aggiornamento a breve anche con dati derivanti dall’analisi di qualita’ per spingere al corretto utilizzo della risorsa idrica.

L’evento, con inizio previsto alle ore 9 e fine attesa alle ore 13.30, è aperto a tutti e inserito all’interno del percorso di Alternanza Scuola Lavoro dell’ITS A. Bianchini con il quale il Circolo ha firmato una Convenzione, e prevede la seguente organizzazione:

  • Ore 9.00 Introduzione e Saluti a cura di Roberto Scacchi, Presidente Legambiente Lazio e del Prof. Maurizio Trani, DS ITS A. Bianchini
  • Ore 9.15 Presentazione Report Nazionale Ecosistema Urbano 2018 – Mirko Laurenti, Responsabile Rapporto Ecosistema Urbano Legambiente Nazionale
  • Ore 9.45 Questione ambientale e Sviluppo Sostenibile- Prof. Giampaolo Cesaretti, Presidente Fondazione Simone Cesaretti
  • Ore 10.30 Presentazione Report Ecosistema Urbano Terracina 2018- Gabriele Subiaco, Vicepresidente e Responsabile Scientifico del Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano”
  • Ore 12.00 Le Buone Pratiche Urbane di Terracina del Rapporto Ecosistema 2018 – Anna Giannetti, Presidente Circolo Legambiente Terracina
  • Ore 12.30 La città sostenibile in una ottica di genere – Rossella Poce, Presidente FIDAPA BPW Italy, sez. Terracina
  • Ore 13.15 Conclusioni e Domande

http://www.agoraregionelazio.com/terracina-legambiente-pisco-montano-presenta-il-ii-rapporto-ecosistema-urbano-2018-della-citta-di-terracina/

http://www.anxurtime.it/rapporto-legambiente-sullecosistema/

http://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/2348/venerdi-29-marzo-convegno-di-presentazione-del-ii-rapporto-legambiente-ecosistema-urbano-2018-della-citta-di-terracina-

http://www.latinatoday.it/green/legambiente-terracina-rapporto-ecosistema-urbano-2018-presentazione.html?fbclid=IwAR1zhqhuPJh-is5JderQ8LjqkeLFDZ1B27hRxaD1clIisl-xyUD4gGEVFYQ

 

SETTIMANA EUROPEA DELLA MOBILITA’ SOSTENIBILE ED ECOSISTEMA URBANO: IL CIRCOLO LEGAMBIENTE FA IL PUNTO DELLA SITUAZIONE SULLA MOBILITA’  A TERRACINA, EVIDENZIANDO TUTTE LE CRITICITA’ CON ALCUNI INDICATORI ELABORATI ALL’INTERNO DELLO STUDIO SULL’ECOSISTEMA URBANO DELLA CITTA’ E CHIEDE DI ISTITUIRE CON URGENZA UN OSSERVATORIO SULLA MOBILITA’ ALLA LUCE DELLE CRITICITA’ PRESENTI E DEI PROBLEMI DA AFFRONTARE.

Terracina, 20 settembre 2018                  Comunicato Stampa n. 110

 La Settimana Europea della Mobilità Sostenibile 2018, a cui il Comune di Terracina aderisce da anni con una serie di interessanti iniziative e alla quale ha partecipato quest’anno anche il nostro Circolo, è anche l’occasione per fare il punto della situazione sulla Mobilità della Città, sugli strumenti di programmazione e sulle politiche di gestione messe in atto.

A tale scopo abbiamo elaborato applicandolo alla nostra Città alcuni degli indicatori che Legambiente, assieme al Sole 24 Ore e ad Ambiente Italia, ogni anno pubblica per i capoluoghi di provincia italiani all’interno del Rapporto Ecosistema Urbano.

Gli indicatori sulla Mobilità esaminati sono: la domanda di Trasporto pubblico locale (TPL), l’offerta di Trasporto pubblico locale, il costo del servizio, la spesa per singolo viaggio, il tasso di motorizzazione auto, l’incidentalità stradale, le auto alimentate a carburante alternativo (gpl, metano, elettriche, ibride), le navette TPL elettriche/metano, le piste ciclabili, le isole pedonali, Ztl, zone 20 e zone 30, Servizi di car sharing, bike sharing, car pooling, Piano della Mobilità (PUMS).

Gli indicatori, elaborati sulla base di dati ufficiali, sono stati confrontati con il Valore di Riferimento, ottenuto facendo la media dei valori dei capoluoghi di provincia con meno di 80.000 abitanti, le cosiddette Piccole Città, pubblicati all’interno del Rapporto Ecosistema Urbano 2017 di Legambiente.

Di seguito il quadro di sintesi degli Indicatori, che evidenzia tutte le criticità:

I dati del Trasporto pubblico locale (TPL) sia relativamente alla domanda che all’offerta di servizio, risultano molto al di sotto della media di riferimento, ossia la media delle piccole città. Questi due indicatori, assieme al tasso di motorizzazione auto, ci dicono che Terracina è ancora una città con una mobilità obsoleta – decisamente auto-centrica – ed il servizio di trasporto pubblico è poco usato e poco incentivato. Buono invece il costo del servizio rapportato al numero di Km offerti dal gestore COTRI e la qualità della flotta di automezzi impiegati, quasi tutti a metano o elettrici. Per quanto riguarda gli indicatori sulla mobilità lenta, è buono il dato sui metri equivalenti di piste ciclabili (utilizzabili) ma c’è da migliorare decisamente sulla loro qualità realizzativa e sulla loro manutenzione oltre che progettare un ampliamento dell’attuale infrastruttura integrando l’esistente ed il nuovo all’interno dei reali flussi (scuola, lavoro) di spostamento cittadino. La mobilità pedonale, visto il deficit sia dell’indicatore relativo alle isole pedonali che di quello relativo alle ZTL, Zone 20 e Zone 30, è fortemente penalizzata nella nostra città, dove oramai i marciapiedi praticabili sono inesistenti, occupati da tavolini e sedie dei locali e da dehors (come del resto le piazze). E’ importante sviluppare la Mobilità dolce ed i servizi di Green Mobility sfruttando gli strumenti della Legge Regionale 28 dicembre 2017, n. 11 “Disposizioni per favore la mobilità nuova” approvata nel 2017, legge che favorisce la mobilità collettiva come car pooling, car e bike sharing, l’utilizzo di bici+treno, promozione zone 20 e 30, parcheggi e spazi comuni dedicati per le biciclette, il cicloturismo, le ciclo-officine, le ciclovie e le infrastrutture per la mobilità. Non esistono scuole raggiunte da un servizio Pedibus e appena l’1,5% rientri in zone a traffico limitato. Code e smog che avvolgono bambini e ragazzi non sono però un destino inevitabile. Grave la mancanza sia del PUM (Piano della Mobilità) che del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), se ne parla oramai da troppi anni ma siamo ancora senza. Il PUMS è un moderno e imprescindibile strumento di programmazione della mobilità complessiva dei centri urbani, oramai adottato in tantissime Città in Italia e nel mondo.

mobilità indicatori

Quadro di Sintesi degli Indicatori sulla Mobilità

“Siamo contenti che l’Amministrazione aderisca tutti gli anni alla Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, ma, alla luce della quantità e della rilevanza delle criticità che emergono dalla nostra analisi, ci chiediamo: cosa è stato fatto in passato e cosa ha fatto l’Assessore in carica e la sua Amministrazione negli ultimi due anni sul tema della Mobilità a Terracina? Evidentemente non molto. Una Città questa, che chiede con forza di uscire dall’immobilismo e di cominciare ad affrontare con decisione le questioni cruciali: l’organizzazione dei parcheggi di scambio esterni e la gestione del traffico e della viabilità che la riducono (in alcune giornate di intensa presenza) ad un ammasso informe di lamiere impossibilitate a muoversi in qualunque direzione; lo stato di dissesto grave e pericoloso delle strade comunali; l’organizzazione della mobilità intermodale e l’assenza grave di servizi minimi nell’area portuale, abbandonata al degrado da anni e senza un piano di riqualificazione; la difficile mobilità nel centro storico alto, irrisolta da sempre, nonostante le ultime programmazioni della Navetta al Centro Storico; la direttrice stazione-mare, pianificata con lungimiranza negli anni ’70 per intercettare ed alleggerire il traffico entrante a Terracina dall’Appia e fondamentale per collegare alla Città la nuova urbanizzazione oggi dimenticata del Calcatore; il Polo Trasporti, mai decollato ed in stato di abbandono cronico con una stazione ferroviaria “fantasma” oggetto di atti di vandalismo; la carenza di manutenzione e lo stato di degrado delle infrastrutture primarie, con il Ponte sul Sisto demolito e dopo due anni ancora lontano da una seppur provvisoria ricostruzione, la situazione precaria della Superstrada Terracina-Frosinone, la Stazione ferroviaria ed il Treno finiti nell’oblio oramai dal 2012 ed ora preda solo di comode strumentalizzazioni elettorali; il sottoutilizzo e la carenza di servizi della Stazione di Monte San Biagio-Terracina mare, strategico snodo di connessione sulla linea ferroviaria nazionale fl7, il cui collegamento con la Città andrebbe invece incentivato e valorizzato, allungandolo anche agli orari notturni, anche con servizi di taxi e navette veloci, e su cui il nostro Circolo è impegnato, dall’anno scorso, con una importante azione permanente sulla mobilità sostenibile a livello europeo http://mobilityweek.eu/registered-actions/?country=IT&action_uid=gS4gZaUR; un progetto di Ciclabilità cittadina integrato nei flussi reali di spostamento delle persone, che preveda anche l’interconnessione con la futura ciclovia nazionale del Sole e che superi l’obsoleto Anello Ciclabile pensato per il passeggio in bici; lo sviluppo dei servizi di Green Mobility vista anche la loro valenza per una Città turistica; la pianificazione del trasporto Casa-Scuola che garantisca aree sicure e a misura di bambino libere dall’invasione delle automobili, pianificando servizi di Pedibus, creando percorsi sicuri (vedi le centinaia di studenti che ogni giorno si spostano dal polo trasporti della Stazione agli Istituti superiori Bianchini e Leonardo da Vinci con il pericolosissimo attraversamento dell’Appia), inserendo le scuole all’interno di zone a traffico limitato ed evitando così traffico, code e smog all’ingresso e all’uscita; la promozione e l’istituzione della figura del Mobility Manager nelle scuole e nelle realtà di lavoro pubbliche e private con più dipendenti; un disegno organizzato e chiaro delle modalità di spostamento delle persone e delle merci, la ricerca di fondi e la progettazione finanziata per poter accedere ai molti finanziamenti regionali, nazionali ed europei che vengono banditi sul tema della mobilità, come ad esempio il caso del progetto comunale “Share Fresh Air Project” a valere sul bando “Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro” 2016 del Ministero dell’Ambiente, ammesso al cofinanziamento per oltre 450 mila euro nella “fase programmatica”, ma purtroppo risultato poi non tra quelli finanziati nella fase “attuativa”; la mancanza di un Piano della Mobilità, a riguardo, visto che anche l’Unione Europea spinge per il superamento del Piano urbano del traffico (PUT), ormai obsoleto, con il Piano urbano della mobilità sostenibile (PUMS), finanziato dall’Ue, e ci chiediamo perché il nostro Comune ha aggiornato, e a proprie spese, ancora il PUT.

Tutto ciò premesso, chiediamo all’Assessore competente, di istituire un Osservatorio comunale sulla Mobilità ai sensi dell’articolo 18 dello Statuto Comunale, aperto a tutti i portatori di interesse, per la costituzione del quale faremo formale richiesta (alla quale speriamo questa volta di ricevere dovuta risposta), per affrontare, finalmente con urgenza e decisione, le rilevanti problematiche della mobilità della nostra Città e per fornire risposte concrete alle tante questioni aperte, risposte che la Città attende oramai da troppo tempo e che non possono di certo limitarsi al, seppur necessario, lavoro di rattoppo delle strade comunali disastrate, all’attivazione di alcuni servizi di bus-navetta durante il periodo estivo, o all’avvio di alcuni interventi estemporanei e fuori da un inesistente quadro programmatico coerente sulla mobilità cittadina, come l’ascensore per il centro storico o il parcheggio a San Domenico. Apprezziamo invece l’impegno con cui l’Amministrazione aderisce tutti gli anni alla Settimana Europea della Mobilità Sostenibile con lodevoli iniziative “ludiche”, settimana alla quale quest’anno abbiamo aderito anche noi con il Dipartimento nazionale di Legambiente per la mobilità ciclistica LEGAMBICI con un innovativo “archeobicitour” a marchio “Appiaday”, ma dobbiamo constatare con molto realismo, che nella quotidianità di tutti i giorni, la mobilità sostenibile ed in generale una qualità della mobilità accettabile, in questa Città, sono ancora di là da venire e per adesso restano purtroppo solo una chimera, altro che la velleitaria partecipazione di Terracina al prestigioso European Mobility Week Award vinto per altro negli anni da città che hanno fatto davvero la storia della mobilità sostenibile come Copenhagen, Ferrara, Bologna, Vienna, Budapest” dichiara l’ingegner Gabriele Subiaco Responsabile Scientifico e Vicepresidente del Circolo Legambiente di Terracina.

 G.Subiaco

Gabriele Subiaco Vicepresidente e Responsabile Scientifico Legambiente Terracina

 Per gli approfondimenti del caso si rimanda al dettaglio degli indicatori esaminati:

 Domanda del TPL: questo indicatore misura l’uso del servizio pubblico da parte dei cittadini misurando i viaggi a persona all’anno sui mezzi pubblici. Il valore misurato pari a  12,72 (viaggi/abitante/anno) anche se in crescita negli ultimi anni risulta di molto inferiore alla media delle piccole città italiane (33,2) con le migliori che si collocano attorno a ai 70 viaggi/abitante/anno.

Offerta del TPL: che misura i chilometri di servizio offerti annualmente dalla società che gestisce il servizio (COTRI) ed approvati dall’Ente comunale. Anche questo indicatore 9,7 (km-vettura/abitante/anno) seppur in leggero miglioramento negli anni risulta inferiore alla media (20,6) e lontano dai migliori (34). Il programma di esercizio 2017 approvato dall’Ente comunale, prevede nel dettaglio una percorrenza totale di 448.744 chilometri.

Buoni rispetto alla media delle piccole Città risultano i due indicatori relativi al Costo “pubblico” del servizio (1,51 € a km offerto) che misura la spesa pubblica per finanziare il servizio e alla Spesa per singolo viaggio (0,34€) che misura gli ulteriori ricavi del gestore del servizio per la vendita di biglietti ed abbonamenti. In base al Piano di esercizio del TPL 2017 del comune di Terracina il costo pubblico del servizio è stato di 675.429 € a fronte di una offerta di 448.744 Km

Migliori della media anche il tasso di motorizzazione 59,25 (auto circolanti ogni 100 abitanti) con una media delle piccole città pari a 65 e l’incidentalità stradale con 3,55 (morti e feriti in incidenti stradali ogni 1.000 abitanti) contro una media di 5,25.

Relativamente alla tipologia delle auto circolanti, le Auto alimentate a carburante alternativo (gpl, metano, elettriche, ibride) risultano pari all’8,15% del parco auto, peggiore della media nazionale che è del 8,9%, con l’Italia che è ancora molto lontana da alcune performance europee (es. Norvegia) con già oltre il 60% di auto elettriche.

Buona invece la quantità di navette del TPL elettriche/metano con una percentuale di navette elettriche o a metano sul totale parco automezzi pari all’83%. Il recepimento della direttiva 2014/94/UE impone che almeno il 25% dei nuovi autobus sia a trazione alternativa al diesel (veicoli elettrici, GNC, GNL, biometano, ibridi).

Gli indicatori relativi alla mobilità dolce (ciclabile e pedonale) presi in considerazione sono le piste ciclabili, le isole pedonali, e le Ztl, zone 20 e zone 30.

 L’indicatore piste ciclabili misura i metri equivalenti di piste ciclabili (praticabili in sicurezza)  ogni 100 abitanti, il valore misurato a Terracina è 16,19 secondo l’elaborazione fatta da Legambiente, migliore della media delle Piccole Città di 6,28 con le migliori che stanno a 18,15. Reggio Emilia anche nel 2017 si conferma il valore più alto dell’indice (41,02 metri equivalenti/100 abitanti) grazie a una rete complessiva di piste ciclabili che si estende per 235 km. E’ Copenaghen il paradiso dei ciclisti dove nel 2016 le bici hanno superato le auto.

Isole pedonali: secondo l’elaborazione fatta da Legambiente l’estensione pro-capite della superficie stradale pedonalizzata (mq/abitante) è pari a 0,23 inferiore alla media delle Piccole Città che è di 0,34 con le migliori che stanno a 0,90. Per Terracina bisogna però considerare che almeno il 30% della superficie disponibile effettiva sconta l’occupazione da parte di tavoli e sedie di bar e locali pubblici.

Ztl, zone 20 e zone 30:  a Terracina non sono presenti ztl permanenti e zone 20/30. Una Zona 20/30 è un’area della rete stradale urbana dove il limite di velocità è di 20/30 Km orari invece dei consueti 50 previsti dal codice stradale in ambito urbano. La minore velocità consentita permette una migliore convivenza tra auto, biciclette e pedoni. Rallentare la velocità massima in città è un intervento già realizzato in molte città europee  e anche italiane che non ha praticamente controindicazioni.

I servizi di Green Mobility: Car sharing, Bike sharing, Car pooling, etc sono ad oggi praticamente inesistenti a Terracina pur cominciando ad essere consistenti le esperienze in tal senso a livello italiano ed anche di città limitrofe (es. servizio Bike Gaeta).

Relativamente all’aspetto pianificatorio, pur avendo deliberato di adottare un PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) comunale, ad oggi, la città ancora non si è dotata di tale piano. Il PUMS è un  moderno strumento di programmazione della mobilità nelle città che supera gli altri strumenti di pianificazione dei Trasporti cittadini  e le cui linee guida per la redazione sono state  definite con il recente Decreto 4 agosto 2017 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

http://www.gazzettinodelgolfo.it/mobilita-a-terracina-luci-e-ombre/

http://www.agoraregionelazio.com/terracina-settimana-della-mobilita-esaustivo-intervento-di-gabriele-subiaco-di-legambiente-pisco-montano/

http://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/1948/settimana-europea-della-mobilita-sostenibile-ed-ecosistema-urbano-legambiente-fa-il-punto-della-situazione-sulla-mobilita

https://www.ilfaroonline.it/2018/09/21/mobilita-terracina-punto-della-situazione-secondo-legambiente/238801/

http://www.anxurtime.it/mobilita-studio-legambiente/

http://www.latinatoday.it/green/mobilita-sostenibile-terracina-legambiente.html

LATINA OGGI del 22 settembre 2018

Latina Oggi 22.9.2018

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Legambiente è la più grande organizzazione ambientalista italiana con oltre 115.000 tra soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, più di 3.000 giovani che ogni anno partecipano ai nostri campi di volontariato, oltre 60 aree naturali gestite direttamente o in collaborazione con altre realtà locali. Grazie ai suoi 1.000 circoli è l’associazione ambientalista più diffusa in Italia col privilegio di essere presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, lì dove i fatti avvengono e le persone operano, mettendo in pratica valori e ideali. Tratto distintivo dell’associazione è l’ambientalismo scientifico, ovvero la scelta di fondare ogni progetto in difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici, uno strumento con cui è possibile indicare percorsi alternativi concreti e realizzabili.

LEGAMBIENTE HA PRESENTATO SABATO SCORSO 27 GENNAIO PRESSO l’AULA MAGNA DEL ITS A. BIANCHINI IN UN EVENTO NAZIONALE E ALLA PRESENZA DI ISTITUZIONI, AZIENDE DI SERVIZI, ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA, E ALTRI ENTI, LA PRIMA EDIZIONE DEL RAPPORTO LEGAMBIENTE “ECOSISTEMA URBANO DI TERRACINA 2017”: UNO STUDIO DETTAGLIATO DEGLI INDICATORI SULLA QUALITA’ DELL’ARIA, DELL’ACQUA, SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI, SULLA MOBILITA’, SUL VERDE URBANO, SUL SUOLO E SULLE ENERGIE RINNOVABILI CORREDATO DI PROPOSTE OPERATIVE SU CUI LEGAMBIENTE SI IMPEGNA A FORNIRE TUTTO IL SUPPORTO POSSIBILE ALLA CITTA’

Comunicato stampa n.76                                                29 gennaio 2018

Sintesi – Buona la Qualità dell’Aria anche se i superamenti della soglia per l’Ozono risultano superiori ai valori medi di riferimento ma i dati vanno consolidati predisponendo centraline di misura fisse o aumentando il numero e la frequenza delle campagne di misura. Acqua e Sistema Idrico: ottimo il consumo idrico pro-capite ma occorre investire sulla qualità della rete di distribuzione e ampliare la raccolta della rete fognaria. Rifiuti: siamo sulla buona strada con una percentuale di differenziata elevata ma occorre fare più attenzione alla produzione pro capite della frazione indifferenziata, applicando la Tariffa puntuale, consolidando il successo del premio Comuni Ricicloni di Legambiente e puntando decisamente ai Comuni #rifiutifree. Mobilità: ancora troppe auto, poco trasporto pubblico locale (scarsa sia la domanda che l’offerta, anche se ecologica) e ancora penalizzata la mobilità lenta a parte il valore ottimale dell’indicatore sulle piste ciclabili, ed è importantissimo dotarsi del Piano della Mobilità Sostenibile; Verde Urbano: vanno aperte, curate, sistemate ed attrezzate le aree esistenti, create nuove aree, sviluppati progetti di forestazione urbana e adottati moderni strumenti di pianificazione come il Piano del Verde. Suolo: il consumo va ridotto e regolamentato meglio, va posta notevole attenzione al dissesto idrogeologico del territorio che interessa un terzo della superficie comunale e al fenomeno dell’erosione costiera e vanno sviluppati progetti di recupero ambientale delle cave che deturpano fortemente il paesaggio della città, cosi’ come è ormai irrinunciabile dotarsi del Piano di Azione  per l’Energia Sostenibile e il Clima; Energie Rinnovabili: occorre iniziare finalmente con convinzione a pianificarle, promuoverle e svilupparle partecipando a Comuni Rinnovabili di Legambiente e aprendo uno Sportello dedicato all’ambiente.

eco1

Il Circolo Legambiente “Pisco Montano” ha presentato nell’evento del 27 gennaio scorso, patrocinato dal Comune di Terracina, Ente Parco Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi, Arpa Lazio, Consorzio della Bonifica Pontina, Scuola ITS A. Bianchini, e dalle principali Aziende Gestori locali come Gestore Idrico Integrato Acqualatina SpA, Gestore Rifiuti Urbani De Vizia Urbaser Transfer SpA, Gestore Verde Cittadino Verdeidea srl, Gestore Trasporti Locali CO.TR.I, Gestore Pubblica Illuminazione City Green Light srl, con il supporto di due Media Partner Latina Oggi e Lazio TV, e alla presenza di tutti i principali portatori di interesse e le principali Forze dell’Ordine a tutela dell’Ambiente (Carabinieri Forestali e Capitaneria di Porto-Guardia Costiera), e le principali associazioni di categoria (CONFCOMMERCIO, SIB Balneari), e le associazioni a tutela dell’ambiente e della salute come ISDE-Medici per l’Ambiente,  LA PRIMA EDIZIONE DEL RAPPORTO LEGAMBIENTE “ECOSISTEMA URBANO DI TERRACINA 2017”, ispirato al rapporto annuale che Legambiente, assieme al Sole 24 Ore e ad Ambiente Italia, ogni anno pubblica da decenni per i capoluoghi di provincia italiani. Gli indicatori, elaborati sulla base di dati ufficiali, sono stati confrontati con il Valore di Riferimento, ottenuto facendo la media dei valori dei capoluoghi di provincia con meno di 80.000 abitanti pubblicati all’interno del Rapporto Ecosistema Urbano 2017 di Legambiente, le cosiddette Piccole Città.

“L’Italia del buon ecosistema urbano è principalmente l’Italia che fa bene e spende bene le sue risorse, che si misura, accetta le proprie carenze, progetta miglioramenti, evolve e pianifica le trasformazioni future, e che in uno o più ambiti produce ottime performance o raggiunge l’eccellenza – commenta Alberto Fiorillo, responsabile aree urbane di Legambiente nazionale e curatore insieme a Mirko Laurenti del report nazionale – e siamo particolarmente contenti che Terracina, grazie al Circolo locale, abbia preso con decisione questa strada innovativa, avviandosi a diventare un laboratorio di monitoraggio dei propri indicatori, di confronto sistematico e di sperimentazione di buone pratiche a livello nazionale, come già in atto con il premio assegnato oggi a Terracina per Comuni Ricicloni o il progetto internazionale di Legambiente e della Fondazione Principato di Monaco sulla prevenzione, riduzione e il riciclo della plastica “Plastic Free Beaches”, di cui Terracina è sito pilota nazionale”.

eco2

eco6

eco3

“L’Ecosistema Urbano è uno studio analitico sulla Città che il nostro Circolo ha condotto in questi mesi e che vuole essere non una pagella ma uno strumento di lavoro che ha l’obiettivo di aiutare a comprendere il funzionamento della Città su temi ambientali importanti quali la Qualità dell’Aria, l’Acqua e il Servizio Idrico, la Gestione dei Rifiuti, la Mobilità, il Verde Urbano, il Suolo e le Energie Rinnovabili. Un quadro di riferimento analitico, chiaro e basato su dati ufficiali che consente finalmente di confrontare la Città di Terracina con altre realtà analoghe. Abbiamo considerato il quadro nella sua complessità, con le luci e le ombre e abbiamo identificato anche proposte operative e priorità di azioni. Ebbene, se pensiamo alla Città come ad una macchina, oggi l’abbiamo dotata di un cruscotto che consentirà sicuramente di guidarla con una maggiore consapevolezza su dove siamo oggi e su dove vogliamo stare domani” dichiara Gabriele Subiaco Responsabile Scientifico e  Vicepresidente del Circolo e autore del Rapporto.

eco4

eco5

ARIA: i risultati sulla qualità dell’aria derivano da dati pubblicati da Arpa Lazio e relativi a campagne periodiche organizzate a Terracina ma bisogna prioritariamente dotarsi di una rete di centraline fisse nei punti più critici (es. incrocio Via Roma-via Derna, ponte del Salvatore, Ponte dell’Ospedale, Ponte tra Via Appia Nuova e Via Ponte Rosso, interno/esterno della Galleria); gli indicatori monitorati, che sono quelli tipici (il Biossido di azoto NO2, l’Ozono O3, le Polveri sottili Pm2,5 e Pm10), indicano una qualità buona dell’aria (soprattutto se confrontata con altre realtà del nostro Paese come le città del nord Italia) anche se i superamenti della soglia per l’Ozono risultano superiori ai valori medi di riferimento e sia il PM2,5 che il PM10 risultano comunque superiori ai limiti stabiliti dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). In particolare per l’ozono, di norma ascrivibile al traffico veicolare, sarebbe opportuno fare più campagne estive, quando ci sono i maggiori picchi a causa dell’irraggiamento e delle temperature elevate. Per il PM2,5 e il PM10, sarebbe comunque opportuno fare una campagna di misure invernale visto che le polveri sottili derivano oltre che dal traffico veicolare anche dal riscaldamento domestico.

ACQUA E REFLUI: ottimo il dato sul Consumo giornaliero pro capite di acqua potabile per uso domestico (111,5 litri) in linea con le migliori pratiche a livello nazionale. Buona la Qualità delle Acque di balneazione e delle Acque marino-costiere sia per quanto riguarda lo Stato Ecologico (buono) che lo Stato Chimico (buono). E’ necessario però investire sulla qualità della rete di distribuzione dell’acqua per usi civili, industriali e agricoli che presenta un dato di Dispersione (68%) elevato rispetto ai valori nazionali. Va anche migliorata la Percentuale delle utenze collegate alla rete fognaria che risulta estesa al 83% della popolazione. Anche la Tariffa media (342€) di una famiglia tipo, di tre persone con un consumo annuo di 150 metri cubi di acqua, risulta superiore alla media nazionale e lontano dalle migliori città italiane. Inoltre è necessario dettare misure efficaci di tutela della risorsa idrica per garantire la buona qualità delle acque superficiali, sotterranee e marino costiere estendendo la rete di monitoraggio e gli inquinanti analizzati come previsto anche dal nostro progetto di ASL con l’ITS Bianchini recentemente finanziato dal Miur (Da Goletta Verde alle Sentinelle del Mare).

RIFIUTI: bene la Percentuale di raccolta differenziata (73,07%) che porta Terracina quest’anno per la prima volta nei Comuni Ricicloni del Lazio di Legambiente, in linea con le migliori pratiche nazionali. Bene anche la Percentuale di abitanti serviti dalla raccolta domiciliare (100%) e la Produzione annua pro capite di rifiuti urbani (492 Kg/abitante) in linea con la media nazionale ed europea che si attesta sotto i 500 Kg/abitante. E’ fondamentale invece ridurre la Produzione annua pro-capite della frazione indifferenziata (attualmente 133 Kg/abitante) che è molto lontana dai migliori valori italiani che sono tutti al di sotto dei 75 kg/abitante. La Tari annuale applicata dal nostro comune (per una famiglia di tre persone che vive in una casa di 100 mq)  è di 290€ e risulta leggermente superiore al valore medio delle Piccole Città che è di 287€ anche se comunque distante dai valori migliori italiani che sono quelli del Trentino Alto Adige con Trento e Bolzano che pagano soli 178€. Significativamente più alta della media la spesa annua ad abitante per la Tari (205€/abitante) superiore alla media Italia dei comuni con un numero di abitanti compreso tra 15.000 e 50.0000 che è di 155,27€/abitante. Oltre a diminuire progressivamente la Tari, occorre porsi a breve l’obiettivo della Tariffa Puntuale, già applicata in 280 Comuni italiani, che è il cuore del sistema della differenziata peraltro obbligatoria dal 2020 come riporta il Collegato alla legge L.R. di stabilità del 8 agosto 2016. E’ importante aderire all’indagine nazionale di Legambiente COMUNI RICICLONI per puntare al premio annuale e portare Terracina anche nella graduatoria nazionale dei comuni Rifiuti Free (% RD > 65% e <75 kg pro capite di indifferenziata). E’ poi necessario sviluppare progetti dedicati al Marine e Beach Litter (su cui c’è anche un impegno di finanziamento regionale): un esempio è la Rete #Plasticfreebeachesterracina all’interno del Progetto internazionale “PlasticFreeBeaches” finanziato dal programma Beyond Plastic Med della Fondazione Principato di Monaco, creata da Legambiente, SIB, Confcommercio, Cooperative Pescatori, Esercenti e Scuole che sta diventando un modello a livello nazionale e internazionale.

MOBILITA’: i dati del Trasporto pubblico locale (TPL) sia relativamente alla domanda di servizio (Passeggeri trasportati annualmente dal trasporto pubblico) che all’offerta (Percorrenza annua per abitante) risultano molto inferiori alla media. Questi due indicatori assieme al Tasso di motorizzazione auto (58,7 ogni 100 abitanti) ci dicono che Terracina è ancora una città con una mobilità decisamente auto-centrica. Buono il dato del Costo del servizio (1,61 €/km), della Spesa per singolo viaggio (0,48 €/viaggio) e della Incidentalità stradale (4,20 morti e feriti per 1000 abitanti). Nella media il valore dell’indicatore relativo all’uso di auto ecologiche ed ottimo il dato sull’uso dei mezzi ecologici nel TPL (83%) quasi tutti a metano. Per quanto riguarda gli indicatori sulla mobilità lenta, è buono il dato sui metri equivalenti di Piste ciclabili ogni 100 abitanti (16,26), ma c’è da migliorare sulla mobilità pedonale visto il deficit sia dell’indicatore relativo alle Isole pedonali (0,22 mq/abitante) che di quello relativo alle ZTL, Zone 20 e Zone 30. E’ importante sviluppare la Mobilità dolce sfruttando gli strumenti della Legge Regionale 28 dicembre 2017, n. 11 “Disposizioni per favore la mobilità nuova” recentemente approvata (che favorisce la mobilità collettiva come car pooling, car e bike sharing, l’utilizzo di bici+treno, promozione zone 20 e 30, parcheggi e spazi comuni dedicati per le biciclette, il cicloturismo, le ciclofficine, le ciclovie e le infrastutture per la mobilità). Inoltre è cruciale dotarsi del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), moderno e imprescindibile strumento di programmazione della mobilità complessiva nelle città che supera il piano della viabilità e del traffico.

VERDE URBANO: gli indicatori sul Verde Urbano mostrano un grave deficit sia in termini di Verde Urbano Disponibile (0,14%) che Fruibile (3,4 metro quadro/abitante), lontani dai valori medi di riferimento e anche da quanto stabilito dall’ Art. 17 della legge 765 (che detta gli standard urbanistici minimi del PRG) che individua in almeno 9 metri quadri/abitante gli spazi pubblici attrezzati a parco e per il gioco e lo sport. Per quanto riguarda gli Orti urbani e sociali pur essendo stata individuata un’area (sebbene di molto inferiore alla media nazionale) di 4000 metri quadri da adibire a questo scopo e definita una graduatoria dei richiedenti, ad oggi ancora non è stato assegnato alcun lotto. Anche la percentuale delle aree percorse dal fuoco nel periodo 2011-2016 2,51% risulta superiore alla media nazionale (1,19%) con un totale di superficie distrutta in sei anni pari a 342 ettari che non tiene conto della devastazione degli incendi avvenuta nel 2017 con ben 234 ettari bruciati in un solo anno. Il Comune di Terracina presenta una classe di rischio incendi alto (come da Piano AIB regionale- 2011-2014 Zonizzazione Rischio- Indice di Rischio IR), e per questo, è assolutamente necessario aggiornare il catasto degli incendi, previsto dalla legge quadro in materia di prevenzione e lotta agli incendi boschivi n. 353/2000, rafforzando gli investimenti in ambito forestale anche con strumenti finanziati, e occorre anche che siano presto integrati nella pianificazione urbanistica locale alcuni strumenti di Pianificazione e di Gestione del verde come il Piano del Verde, il Regolamento del Verde Urbano, il Censimento del verde urbano, la Carta del verde urbano, il Catasto degli alberi, che cominciano ad essere adottati in moltissime città italiane e che sono ormai imprescindibili.

IL SUOLO: relativamente al Consumo di Suolo del nostro Comune il rapporto tra la superfice impermeabilizzata e la superficie totale (12,42%) risulta superiore sia alla media provinciale che a quella regionale e nazionale (7,64%) con un incremento 2015-2016 di 1,06 ettari di suolo del territorio comunale edificato e sottratto al verde. Invece sia il Suolo consumato pro capite (m2/ab) che la Percentuale di suolo consumato nel periodo 2012-2016 (8 ettari) risultano inferiori alle medie di riferimento. Superiore alla media nazionale anche la riduzione (-25,15%) della superficie agricola utilizzata (SAU) valutata negli anni di censimento 1982-2010. Relativamente al tema del dissesto idrogeologico del territorio risultano in linea con il dato medio nazionale le Aree a pericolosità da frane e idraulica (32,29 % sulla superficie totale) mentre superiore al dato medio nazionale risultano le Aree ad elevata pericolosità da frane ed idraulica (12,34%) con una popolazione a rischio di circa 4.000 persone. L’erosione costiera impatta oltre la metà delle coste del Comune di Terracina (53,33%) nel cui territorio sono presenti anche un numero elevato di Cave 6 (di cui 2 attive e 4 inattive), un dato consistente se confrontato con la media nazionale di siti estrattivi per comune (2,54). E’ poi necessario rivedere la applicazione della L.R. 7 del 2017 «Rigenerazione Urbana» (Art. 8) subordinando la possibilità di fare ricorso all’istituto della monetizzazione alla “comprovata impossibilità” di reperire gli standard secondo la prassi ordinaria evitando cosi consumo di suolo (riduzione del verde,  impermeabilizzazione del terreno, allagamenti, isole di calore, etc.) e preservare il verde agricolo, considerando il contributo e la valenza della agricoltura urbana in una città come Terracina, anche tenendo conto della Legge Regionale n. 14 “Disposizioni per valorizzare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli e alimentari di qualità provenienti da filiera corta”;

ENERGIE RINNOVABILI: i dati (GSE) della Potenza installata di Fotovoltaico per 1000 Abitanti a Terracina sono di molto inferiori alla media provinciale, regionale e nazionale nonostante le ottime condizioni di soleggiamento di cui gode la città. Il dato sul Fotovoltaico e termico pubblico purtroppo non è disponibile pur in presenza di questionari che Legambiente, tutti gli anni, invia ai Comuni italiani per l’indagine nazionale Comuni Rinnovabili. Il Consumo di energia elettrica per uso domestico, pari a 1068,8KWh, risulta superiore alla media delle Piccole Città e lontano dalle migliori. Il Comune di Terracina ha deliberato, negli anni passati, l’adozione di un PAES ma ad oggi non si è ancora dotata di questo importante Piano Energetico che nel frattempo non si chiama più PAES ma PAESC visto che ha integrato anche la strategia di adattamento ai cambiamenti climatici e che molti comuni e regioni stanno adottando come piano sovraordinato. E’ imprescindibile adottare il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (Paesc) insieme ad uno Sportello Informativo Unico Ambiente (Qualità dell’Acqua, Risparmio idrico, Energie Rinnovabili, Efficienza Energetica, Aree Protette, Biodiversità, etc.), favorendo anche la partecipazione attiva di Terracina all’indagine nazionale di Legambiente «COMUNI RINNOVABILI» nello spirito del confronto e del miglioramento continuo.

Infine auspichiamo che l’Amministrazione si doti presto di un Regolamento edilizio sostenibile che integri i principi di sostenibilità e di efficienza energetica degli edifici, le energie rinnovabili, il risparmio idrico, l’isolamento acustico, il recupero delle acque meteoriche e delle acque grigie, l’incentivazione di sistemi e impianti di fitodepurazione, la tutela della permeabilità del suolo e promuovano l’utilizzo di materiali e tecnologie costruttive anti-impermeabilizzazione (materiali drenanti e rain garden) e di materiali da costruzione locali e riciclabili.

http://www.latinatoday.it/cronaca/legambiente-primo-rapporto-ecosistema-urbano-terracina-2017.html

TERRACINA È UN COMUNE RICICLONE: IL SUO STATO DI SALUTE SECONDO LEGAMBIENTE

http://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/1483/legambiente-annuncia-i-dati-ufficiali-del-rapporto-ecosistema-urbano-2017-di-terracina-presentato-lo-scorso-27-gennaio-ed-elabora-proposte-operative-per-la-citta

Legambiente Terracina, presentato il rapporto su ecosistema urbano

http://www.anxurtime.it/troppe-automobili-trasporto-pubblico-migliorare-report-legambiente/

http://www.telefree.it/news.php?op=view&id=122993

Terracina. Legambiente ha presentato lo studio degli indicatori sulla qualità dell’aria, acqua e rifiuti…

 

27067016_1993621720652976_6610848681957474663_n

Legambiente è la più grande organizzazione ambientalista italiana con oltre 115.000 tra soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, più di 3.000 giovani che ogni anno partecipano ai nostri campi di volontariato, oltre 60 aree naturali gestite direttamente o in collaborazione con altre realtà locali. Grazie ai suoi 1.000 circoli è l’associazione ambientalista più diffusa in Italia col privilegio di essere presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, lì dove i fatti avvengono e le persone operano, mettendo in pratica valori e ideali. Tratto distintivo dell’associazione è l’ambientalismo scientifico, ovvero la scelta di fondare ogni progetto in difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici, uno strumento con cui è possibile indicare percorsi alternativi concreti e realizzabili.

IL CIRCOLO LEGAMBIENTE TERRACINA “PISCO MONTANO” INSIEME A LEGAMBIENTE LAZIO E LEGAMBIENTE NAZIONALE ANNUNCIA L’EVENTO “PRESENTAZIONE DEL I^ RAPPORTO LEGAMBIENTE ECOSISTEMA URBANO 2017 DELLA CITTA’ DI TERRACINA” CHE SI SVOLGERA’ SABATO 27 GENNAIO 2018 DALLE ORE 9 ALLE ORE 13.30 PRESSO l’AULA MAGNA DELL’ITS A. BIANCHINI

Comunicato stampa n.75                                             25 gennaio 2018

L’EVENTO “PRESENTAZIONE DEL I^ RAPPORTO LEGAMBIENTE ECOSISTEMA URBANO 2017 DELLA CITTA’ DI TERRACINA” DEL 27 GENNAIO 2018, ORGANIZZATO DAL CIRCOLO LEGAMBIENTE TERRACINA IN COORDINAMENTO CON LEGAMBIENTE LAZIO E LEGAMBIENTE NAZIONALE SI SVOLGERA’ PRESSO l’AULA MAGNA DELL’ITS A. BIANCHINI ed ha la finalità di presentare la 1^ edizione del Rapporto che il Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” ha elaborato, basato su alcuni degli indicatori che Legambiente, assieme al Sole 24 Ore e ad Ambiente Italia, ogni anno pubblica per i capoluoghi di provincia italiani all’interno del Rapporto Nazionale Ecosistema Urbano https://www.legambiente.it/contenuti/dossier/ecosistema-urbano-2017 https://www.legambiente.it/contenuti/comunicati/ecosistema-urbano-2017-dati-performance-ambientali-comuni-capoluogo , recentemente presentato a Milano a Palazzo Marino.

L’evento ha il patrocinio, oltre che di Legambiente nazionale e regionale, dei seguenti Enti pubblici locali: Comune di Terracina, Ente Parco Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi, Arpa Lazio, Consorzio della Bonifica Pontina, Scuola ITS A. Bianchini, e delle principali Aziende Gestori locali come Gestore Idrico Integrato Acqualatina SpA, Gestore Rifiuti Urbani De Vizia Urbaser Transfer SpA, Gestore Verde Cittadino Verdeidea srl, Gestore Trasporti Locali CO.TR.I, Gestore Pubblica Illuminazione City Green Light srl, e due Media Partner come Latina Oggi e Lazio TV, i quali parteciperanno tutti anche alla Tavola Rotonda, insieme alle principali Forze dell’Ordine a tutela dell’Ambiente (Carabinieri Forestali e Capitaneria di Porto-Guardia Costiera), alle principali associazioni di categoria (CONFCOMMERCIO, SIB Balneari), alle associazioni a tutela dell’ambiente e della salute come ISDE-Medici per l’Ambiente.

L’Ecosistema Urbano è uno studio analitico sulla Città che il nostro Circolo ha condotto in questi mesi e che vuole essere uno strumento di lavoro con l’obiettivo di aiutare a comprendere il funzionamento della Città su temi importanti quali la Qualità dell’Aria, Qualità dell’Acqua e il Servizio Idrico Integrato, la Gestione dei Rifiuti, la Mobilità, il Verde Urbano, il Consumo di Suolo e le Energie Rinnovabili. Un quadro di riferimento analitico, chiaro e condiviso che consente di confrontare in modo oggettivo la nostra Città con altre realtà analoghe a livello nazionale.

Gli indicatori di sostenibilità dell’ecosistema urbano e in genere di qualità ambientale e della vita rappresentano uno strumento scientifico, diffuso a livello nazionale ed internazionale, oramai imprescindibile e dai risvolti pratici notevolissimi in quanto rappresentano il vero e proprio cruscotto della Città, utile ad orientare l’azione di governo, a decidere e fissare gli obiettivi, a misurarne i risultati e a valutarne l’efficacia e la concretezza. Inoltre rappresentano un formidabile strumento di trasparenza e di comunicazione (anche turistica) visto che consentono a tutti i fruitori della Città di valutare, con semplicità ed immediatezza, il livello di servizio complessivo offerto dalla Città in tutte le sue componenti più rilevanti (es. ambiente, servizi, sanità, cultura, trasporti, sicurezza, vivibilità, accessibilità, economia, etc). Gli indicatori, elaborati sulla base di dati ufficiali, sono stati confrontati con il Valore di Riferimento, ottenuto facendo la media dei valori dei capoluoghi di provincia con meno di 80.000 abitanti, le cosiddette Piccole Città.

L’evento, dalle ore 9 alle ore 13.30, aperto a tutti e inserito all’interno del percorso di Alternanza Scuola Lavoro dell’ITS A. Bianchini, prevede la seguente organizzazione

  • Introduzione e apertura dei lavori a cura del Presidente Legambiente Lazio, R. Scacchi
  • Presentazione del Rapporto nazionale Legambiente ECOSISTEMA URBANO 2017 a cura del Responsabile Nazionale di Legambiente per le Aree Urbane, A. Fiorillo
  • Presentazione del 1^ rapporto ECOSISTEMA URBANO TERRACINA 2017 a cura del Responsabile Scientifico e Vicepresidente del Circolo Legambiente, G. Subiaco
  • Consegna Ufficiale del Premio Legambiente Comuni Ricicloni al Comune di Terracina
  • Tavola Rotonda dal titolo “Performance Ambientali e Qualità della Vita” (che sarà moderata da A. Fiorillo di Legambiente Nazionale)
  • Conclusioni a cura del Presidente del Circolo Legambiente Terracina, A. Giannetti

Presentazione ECOSISTEMA URBANO TERRACINA 27 gennaio 2018

Legambiente è la più grande organizzazione ambientalista italiana con oltre 115.000 tra soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, più di 3.000 giovani che ogni anno partecipano ai nostri campi di volontariato, oltre 60 aree naturali gestite direttamente o in collaborazione con altre realtà locali. Grazie ai suoi 1.000 circoli è l’associazione ambientalista più diffusa in Italia col privilegio di essere presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, lì dove i fatti avvengono e le persone operano, mettendo in pratica valori e ideali. Tratto distintivo dell’associazione è l’ambientalismo scientifico, ovvero la scelta di fondare ogni progetto in difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici, uno strumento con cui è possibile indicare percorsi alternativi concreti e realizzabili