LEGAMBIENTE TERRACINA ANIMAL HELP: I BANDI PER LA CESSIONE DEI DAINI DELL’ENTE PARCO DEL CIRCEO IN SCADENZA IL PROSSIMO 7 APRILE SONO IMPRATICABILI E PREMIANO SOLO AZIONI CRUENTE. NE CHIEDIAMO L’IMMEDIATA SOSPENSIONE ANCHE ALLA LUCE DELLO STALLO DEL RINNOVO DEI VERTICI DEL PARCO, ATTUALMENTE PRIVO DI PRESIDENTE E DIRETTORE. NON VOGLIAMO UN PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO RIDOTTO AD UNA RISERVA DI CACCIA.

Comunicato stampa n.203                                          23 marzo 2021

E’ del 13 marzo scorso la notizia di un esemplare di daino trovato morto tra la Migliara 53 e la Pontina, presumibilmente a causa di un impatto con un’auto. Un fatto grave sia per l’animale selvatico che per i rischi corsi dall’automobilista.

Legambiente Terracina fin dall’emergere della questione daini nel Parco del Circeo https://legambienteterracina.wordpress.com/2020/01/17/legambiente-terracina-e-la-questione-della-mattanza-dei-daini-del-circeo-mentre-si-lavora-per-innovative-soluzioni-di-gestione-faunistica-ad-un-problema-complesso-come-il-contenimento-delle-specie-in/    aveva espresso la volontà di operare sull’emergenza del contenimento degli esemplari in sovrannumero sulla base di un secco NO agli abbattimenti cruenti e proponendo al Parco, quale strada per superare gli errori del passato, la realizzazione di un piano puntuale di sterilizzazione dei daini presenti, valido dal punto di vista dell’efficacia e del benessere sia ambientale che animale.

Ricordiamo che i daini furono portati al Circeo nel 1953 nell’ambito dei programmi di allevamento della selvaggina da ripopolamento (al fine di liberarli poi in altre aree del territorio nazionale) che venivano svolti dall’ex Azienda di Stato delle Foreste Demaniali ed erano stati allocati all’interno di un recinto dal quale uscirono a causa della mancata manutenzione dei recinti, dando origine alla popolazione libera che oggi si trova nel Parco.

L’iniziale “Piano di gestione” commissionato dal Parco, criticato da Legambiente, prevedeva, infatti, la forte riduzione della densità della popolazione presente, stimabile in poco meno di 1.800 esemplari, solo tramite uccisione. Ma dopo qualche anno, il problema del numero dei daini si sarebbe ripresentato e di nuovo il Parco avrebbe autorizzato l’uccisione degli animali. Niente di più e niente di meno di quanto avviene in una riserva di caccia.

Alle immediate proteste di Legambiente e di altri comitati di cittadini e associazioni attive nel settore della difesa degli animali, si mostrò sensibile l’ex Presidente del Parco, il Gen. Antonio Ricciardi, il quale, in occasione di un Convegno tenutosi ormai un anno fa, aveva aperto all’ipotesi di una campagna di immuno-contraccezione, sulla scorta delle più innovative esperienze internazionali, che avrebbe portato il Parco nazionale del Circeo a divenire un modello per tutta Italia nell’affrontare esigenze di controllo demografico non cruento di animali selvatici. La sincera disponibilità dell’ex presidente Ricciardi (dimessosi pochi giorni fa), si concretizzò in un Consiglio direttivo nel quale l’Ente Parco si era impegnato ad esperire ogni soluzione non cruenta e senza sparo, con eventuali spostamenti interni ed esterni e sperimentazione di farmaci immuno-contraccettivi. Decisione, nei fatti, del tutto disattesa dopo appena un anno dallo stesso Ente Parco visto che, con la Determinazione del Direttore F.F. n. 18 del 08/02/2021, sono stati pubblicati sul sito web del Parco nazionale del Circeo i bandi per la cessione di esemplari di daino, la cui scadenza è stata prorogata, in seguito a rimostranze di cittadini e associazioni, con Determinazione del Direttore F.F. n. 25 del 22/02/2021 fino al prossimo 7 aprile 2021.

I bandi prevedono la cessione dei daini a scopo “ornamentale”, ma anche ad aziende agri-turistico-venatorie e ad allevamenti a scopo alimentare. Ed è subito palese che le due ultime soluzioni contraddicono la volontà dichiarata di escludere soluzioni cruente.

Inoltre il Parco ha contestualmente attivato un bando per un corso di formazione per operatore abilitato alle operazioni connesse al piano gestionale di controllo del daino nella Foresta demaniale del Parco Nazionale del Circeo ai fini della “rimozione attiva della popolazione di daino all’interno dell’Area protetta da effettuarsi sia tramite cattura in vivo degli animali, mediante corral fissi o chiusini mobili, che con la tecnica dell’abbattimento diretto tramite arma da fuoco a canna rigata” puntando ancora a modalità cruente e prive di tutela degli animali selvatici.

Il giudizio di Legambiente sui bandi è assolutamente negativo considerato che:

1) i soggetti interessati ad acquisire animali dovranno versare al Parco una somma a titolo di rimborso spese per gli oneri connessi alle procedure di cattura;

2) nel caso delle acquisizioni a scopo “ornamentale” gli animali dovranno essere preventivamente sterilizzati, con costo a totale carico dei benefattori;

3) le richieste a scopo ornamentale sono inoltre subordinate all’acquisizione preventiva di autorizzazioni regionali che nessun ufficio può rilasciare in virtù delle disposizioni di ISPRA recepite in leggi regionali e relativi piani faunistici;

4) la destinazione a scopo ornamentale, impone requisiti strutturali dei recinti di destinazione a prova di evasione (per animali non pericolosi), con costi improponibili che invece non sono imposti alle Aziende faunistico venatorie.

Insomma, un bando farsa, che decide per gli animali selvatici solo la morte, con una cattura comunque cruenta e prevedendone nei fatti la cessione ad aziende faunistiche venatorie e ad allevamenti a scopo alimentare.

Mentre per il daino l’ Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) sostiene che essendo specie “parautoctona”, ossia non originaria dell’Italia anche se presente da oltre 500 anni, il suo areale non deve essere oggetto di ulteriore espansione e, quindi, gli animali presenti al Circeo non possono essere liberati in altri siti naturali ma posti esclusivamente all’interno di recinti a prova di fuga, dispiace dover constatare che lo stesso ISPRA per altre specie animali “parautoctone”, portatrici di gravi patologie, come sono il fagiano e la lepre comune, continua ad autorizzare, annualmente, liberazioni in natura di molte decine di migliaia di animali al solo fine di farli uccidere.

Vogliamo che il Parco nazionale del Circeo, – dichiara Anna Giannetti, Presidente del Circolo Legambiente Terracina, Dirigente del Raggruppamento Guardie Ambientali e Zoofile Volontarie Legambiente della Provincia di Latina – Legambiente Terracina Animal Help  e Consigliere Nazionale dell’Associazione-al momento privo di una governance adeguata dopo l’annullamento dell’avviso per la scelta del nuovo direttore del Parco e per le dimissioni del Presidente Gen. Ricciardi, torni al rispetto e alla tutela degli animali selvatici che abitano la Foresta Demaniale del Circeo, dichiarata nel 1977 Riserva della Biosfera tutelata dall’Unesco. Vogliamo sottolineare che i bandi presentano condizioni oltremodo impossibili per benefattori che volessero adottare questi animali, inclusa la folle richiesta di un cordolo di cemento lungo chilometri per circondare l’area in cui dovrebbero stare i daini, requisiti non imposti alle aziende faunistico venatorie.”

“Chiediamo quindi all’Ente Parco – conclude Anna Giannetti anche in virtù del fatto che è attualmente privo degli organi dirigenti, di intervenire rapidamente per ripristinare le recinzioni malmesse presenti lungo le strade principali più utilizzate per evitare incidenti, di sospendere i bandi fino alla ricostituzione degli organismi dirigenti e aprire una fase di confronto aperto e costruttivo con tutte le Associazioni per pervenire a soluzioni NON cruente coerenti con le finalità istitutive di un Ente pubblico dedicato alla tutela della natura e non alla caccia o alla vendita per la macellazione degli animali selvatici che lo abitano.”

https://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/3338/legambiente-terracina-animal-help-i-bandi-per-la-cessione-dei-daini-dellente-parco-del-circeo-scadenti-il-prossimo-7-aprile-sono-impraticabili-e-premiano-solo-azioni-cruente

http://www.anxurtime.it/animal-help-legambiente-bandi-per-la-cessione-dei-daini-dellente-parco-del-circeo-impraticabili/ù

https://www.latinaoggi.eu/news/cronaca/144591/il-grido-di-legambiente-non-abbattete-i-daini-

https://www.ilmessaggero.it/pay/latina_pay/legambiente_sospendere_subito_i_bandi_per_i_daini-5856819.html

LEGAMBIENTE TERRACINA HA PRESENTATO NEI GIORNI SCORSI CON UN EVENTO IN DIRETTA STREAMING SULLA PROPRIA PAGINA FACEBOOK, I DATI DELLA QUARTA EDIZIONE DEL RAPPORTO LEGAMBIENTE “ECOSISTEMA URBANO DI TERRACINA 2020”: UNO STUDIO DETTAGLIATO DEGLI INDICATORI SULLA QUALITA’ DELL’ARIA, DELL’ACQUA, SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI, SULLA MOBILITA’, SUL VERDE URBANO, SUL SUOLO, LE ENERGIE RINNOVABILI, IL CLIMA ED I REATI AMBIENTALI CORREDATO DI UNA ANALISI DELLE TENDENZE SULLA BASE DI UNO STORICO DI QUATTRO ANNI E BUONE PRATICHE CITTADINE NEI SETTORI PIU’ IMPORTANTI E PROPOSTE OPERATIVE.

Comunicato stampa n.202                                15  marzo 2021

Il Circolo Legambiente “Pisco Montano” con la collaborazione di Legambiente Lazio e Legambiente Nazionale ha presentato “IV° RAPPORTO LEGAMBIENTE ECOSISTEMA URBANO 2020 DELLA CITTA’ DI TERRACINA”. All’evento hanno partecipato: Anna Giannetti, Presidente del Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano”, Roberto Scacchi, Presidente di Legambiente Lazio, Mirko Laurenti, responsabile aree urbane di Legambiente Nazionale e autore di Ecosistema Urbano nazionale per le città capoluogo di provincia, Nicola Riitano, Coordinatore del Comitato Scientifico di Legambiente Lazio, Gabriele Subiaco, Responsabile Dipartimento Scientifico del Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano”. Nel corso dell’evento è stata anche presentata una sintesi del Rapporto Ecosistema Urbano 2020 nazionale, una sintesi della proposta di Legambiente in merito al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con particolare riferimento al Lazio e il rapporto Comuni Ricicloni 2020 per il Lazio con una analisi comparativa regionale del dato di Terracina in merito alla gestione dei rifiuti e all’economia circolare. L’evento è stato trasmesso in diretta streaming ed è visionabile sulla pagina facebook del Circolo al linkhttps://www.facebook.com/circololegambienteterracinapiscomontano/videos/138826551466804 .

Il Rapporto Ecosistema Urbano 2020 Legambiente Terracina che il Dipartimento Scientifico del Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano”, diretto dall’ing. Gabriele Subiaco, ha elaborato, è basato su alcuni degli indicatori che Legambiente, assieme ad Ambiente Italia e a “Il Sole 24 Ore”, ogni anno pubblica per i capoluoghi di provincia italiani all’interno del Rapporto Nazionale Ecosistema Urbano, Rapporto Nazionale 2020. Anche quest’anno il quadro che emerge per Terracina, confrontata con analoghe città italiane, è sicuramente di luci e ombre:

  • QUALITA’ DELL’ARIA: buona la qualita’ dell’aria (biossido di azoto, ozono e polveri sottili) anche se il PM10 è superiore alla media di riferimento e ai limiti stabiliti dal OMS (organizzazione Mondiale della Sanità). I dati andrebbero meglio consolidati predisponendo centraline di misura fisse o aumentando il numero e la frequenza delle campagne di misura soprattutto per la rilevazione dell’ozono nel periodo estivo e delle polveri sottili nel periodo invernale;
  • QUALITA’ DELL’ACQUA E DEL SISTEMA IDRICO: ottimo il consumo idrico pro-capite (121 litri/giornalieri ad abitante), ma occorre investire di più sulle nuove tecnologie, sulla manutenzione straordinaria e sulla qualità della rete di distribuzione dell’acqua per usi civili, industriali e agricoli, per contenere la dispersione idrica molto elevata (siamo al 70%), con un dato che addirittura peggiora negli anni, e ampliare la raccolta della rete fognaria da cui resta fuori una fetta ancora non marginale (12%) di popolazione, tenendo sotto controllo gli adeguamenti tariffari (+15% dal 2014 al 2019), la morosità e l’abusivismo degli allacci. Occorre una grossa spinta sugli investimenti pubblici, insufficienti, per l’ammodernamento della rete idrica che non possono essere sostenuti solo dalla tariffa. Importante da questo punto di vista l’inserimento del progetto di rifacimento della rete idrica della province di Latina e Frosinone tra i 170 progetti del Recovery Plan di Legambiente. Vanno diffuse le buone pratiche di recupero e riuso delle acque (meteoriche, grigie, etc.). L’analisi della qualità delle acque superficiali va estesa ai possibili inquinanti derivanti dall’uso intensivo dei prodotti chimici in agricoltura. A questo proposito segnaliamo l’attività del Laboratorio “Goletta Verde a Terracina” dell’ ITS A. Bianchini che si è dotato, grazie anche a Legambiente, di strumentazioni e protocolli di analisi in linea con le necessità del nostro territorio e che già opera come riferimento territoriale.
  • RIFIUTI: siamo sulla buona strada relativamente alla raccolta differenziata (75,76%) (che conferma anche nel 2019 Terracina nella classifica dei Comuni Ricicloni del Lazio di Legambiente che quest’anno sono diventati 177) ma occorre fare più attenzione sia alla produzione pro-capite di rifiuti che alla produzione pro-capite della costosa e inquinante frazione indifferenziata, con la prima in aumento da tre anni e la seconda che diminuisce leggermente quest’anno (136,8 Kg/pro-capite), rispetto all’anno precedente, ma ancora molto lontana dai migliori Comuni, i Comuni Rifiuti Free che producono meno di 75Kg/pro-capite di indifferenziata. E’ necessario inoltre ottimizzare i costi di gestione del servizio (più elevati della media nazionale), anche per poter ridurre significativamente la Tari, applicando al più presto la Tariffa puntuale che premia chi fa bene la raccolta differenziata, la cui attuazione era stata prevista nel Lazio dal 2020. Particolarmente importante, dato l’impegno profuso dalla Rete Plastic Free Beaches di Terracina, una rete territoriale di prevenzione e contrasto alle plastiche creata da Legambiente e sottoscritta dalla Amministrazione e da molte categorie e scuole e che rappresenta una buona pratica cittadina, è l’indicatore di produzione della Plastica differenziata (18,37 KG/abitante anno) ancora lontano dalla soglia dei 10 KG/pro-capite che determina l’ingresso nella classifica dei Comuni #plasticfree premiati da Legambiente. Segnaliamo anche una interessante buona pratica con l’utilizzo della App mobile denominata Junker, completamente personalizzata per il territorio, che supporta il riconoscimento e la corretta classificazione dei rifiuti e le segnalazioni di rifiuti abbandonati ma che dovrebbe essere maggiormente conosciuta e diffusa; 
  • MOBILITA’: ancora troppe le auto nella nostra Città (siamo saliti addirittura dal 60,69 ogni 100 abitanti del 2018 al 62,62 del 2019), e continua ad essere molto scarsa la domanda di trasporto pubblico locale (4,49 viaggi ad abitante annui rispetto ad una media delle città confrontabili di 37,32), addirittura in diminuzione rispetto al 2018. Questo indicatore mostra uno scarsissimo utilizzo del TPL (trasporto pubblico locale) che va sicuramente promosso con campagne mirate di comunicazione e sensibilizzazione, limitando l’uso dell’auto privata, considerata anche la vocazione turistica della nostra città. L’offerta del trasporto pubblico locale (9,85 km/vettura ad abitante rispetto ad una media delle città confrontabili di 19,47), seppur sotto la media, risulta comunque adeguata al grado di utilizzo del servizio. Segnaliamo anche la buona pratica dell’utilizzo di una moderna app mobile di infomobilita’ su piattaforma MOOVIT, che permette di monitorare l’arrivo e la partenza degli autobus alle fermate, che dovrebbe incentivare l’utilizzo del servizio, riducendo i tempi di attesa, ma che dovrebbe essere maggiormente conosciuta e diffusa nella popolazione. La mobilità ciclabile va invece migliorata riqualificando le piste ciclabili esistenti e utilizzabili in sicurezza (8,1 Km complessivi) e creando nuove piste integrate nei flussi di spostamento reale delle persone casa-scuola-lavoro, ma resta ancora fortemente penalizzata la mobilità lenta (soprattutto pedonale) con poche isole pedonali, e assenza completa di ZTL, zone 20 e zone 30. Sono poi completamente assenti i servizi di green mobility come car sharing, car pooling, bike sharing. Importante poi avere finalmente un Piano delle Mobilità inclusivo anche della Mobilità Sostenibile, che deve scaturire da una progettazione partecipata con tutti i portatori di interesse, per una pianificazione della mobilità cittadina ispirata a moderni criteri europei;
  • VERDE URBANO: gli indicatori di Verde Urbano per Terracina (verde pubblico disponibile, verde urbano fruibile, densita’ degli alberi in citta’, aree dedicate a orti urbani e sociali, superficie percorsa dal fuoco, strumenti di pianificazione come il Piano del Verde, Regolamento del Verde, Censimento del Verde, Catasto degli Alberi) sono molto carenti rispetto alla media delle città confrontabili. In particolare l’estensione pro-capite di verde fruibile a Terracina che e’ di 4,78 mq/abitante contro una media di città confrontabili di ben 47 mq/abitante, un valore che è addirittura sotto il valore previsto dagli standard urbanistici che è di 9 mq/abitante, e questo è davvero molto critico per una città a vocazione turistica ma che sconta una storica carenza di Verde. Devono essere adottati al più presto moderni strumenti di pianificazione e vanno aperte, curate, sistemate ed attrezzate le aree verdi esistenti e create nuove aree verdi in particolare nelle aree di recente crescita della densità urbanistica. Importante la buona gestione dei parchi, la riapertura dei Parchi chiusi e abbandonati, come recentemente avvenuto per il Parco del Montuno, anche grazie all’impegno del nostro Circolo Legambiente, e del Parco della Fossata, come pure sviluppare progetti di forestazione urbana come quello da noi proposto denominato “Mosaico Verde”, deliberato dalla Amministrazione ma di fatto purtroppo ancora non operativo, assegnare gli spazi per gli orti urbani e sociali, e continuare a gestire con cura il rischio incendio per non ripetere i disastri anche del recente passato, e a tale proposito segnaliamo la buona pratica della nostra Amministrazione di aver creato ormai da due anni una rete di avvistamento antiincendio boschivo, coordinata dalla Protezione Civile e dalla Polizia Municipale, con il coinvolgimento di molte associazioni di diversa tipologia, tra le quali vi è anche il nostro Circolo. A Terracina infatti la Percentuale di superficie (boscata e non boscata) bruciata nel periodo 2013-2018 risulta pari al 3,62% con un totale di 492,2 ettari andati in fumo, oltre 3 volte la media nazionale che è del 1,18%.
  •  CONSUMO DI SUOLO: il consumo di suolo alto (12,01%) va ridotto e regolamentato meglio anche con norme urbanistiche specifiche, va posta notevole attenzione al dissesto idrogeologico del territorio (frane e inondazioni) che interessa un terzo (32,29%) della superficie del nostro Comune con migliaia di persone a rischio e al fenomeno dell’erosione costiera che impatta su oltre il 50% delle nostre coste basse mettendo a rischio un pezzo importante dell’economia balneare della nostra Città. Vanno sviluppati progetti di recupero ambientale delle cave, avendo Terracina ben 6 cave sul proprio territorio contro una media di città confrontabili di soli 2,9, cave che deturpano fortemente il paesaggio della città e costituiscono un grave fattore di degrado ambientale. Inoltre negli ultimi decenni abbiamo assistito ad una progressiva diminuzione della superficie agricola utilizzata (SAU) che si è ridotta di oltre il 25% e questo è un dato molto critico per un Comune in cui l’agricoltura rappresenta un settore chiave dell’economia.
  • ENERGIE RINNOVABILI: il dato davvero basso del fotovoltaico installato nella nostra Città, (119 KW/1000 abitante contro una media nazionale di 347 KW/1000 abitante), dato che ci allontana inesorabilmente anche da altre città della nostra Provincia, ci dice che occorre iniziare con convinzione a pianificare, promuovere e sviluppare le Energie Rinnovabili e l’Efficienza Energetica sfruttando le ottime condizioni di soleggiamento di cui gode la Città, partecipando ad iniziative importanti nazionali come Comuni Rinnovabili di Legambiente e aprendo uno Sportello dedicato all’energia. Rileviamo la positiva novità del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC), adottato a giugno del 2019 dal nostro Comune che va però attuato con le necessarie risorse economiche ed integrato anche con le azioni relative all’adattamento ai Cambiamenti Climatici, più che mai necessarie, visto anche quanto amaramente sperimentato in questa Città il 29 ottobre del 2018. In tema di Sostenibilità, occorre adeguare il Piano di Azioni di Agenda 21 locale, che risale al 2007, con obiettivi, azioni ed indicatori traguardando il 2030. E’ necessario adeguare il Regolamento Edilizio con norme e misure che incentivino l’uso delle energie rinnovabili, l’efficienza energetica, il risparmio idrico, la tutela del suolo, rendendolo uno strumento fondamentale per rendere operativa e reale la conversione alla sostenibilità della Città. Inoltre segnaliamo l’approvazione all’unanimità del Consiglio Comunale, della Dichiarazione di Emergenza Climatica e Ambientale, come da proposta del nostro Circolo avvenuta il 13.12.2019 della quale attendiamo la pratica applicazione.
  • REATI AMBIENTALI: i dati dell’illegalità ambientale nella provincia di Latina (8° posto nella classifica nazionale delle 110 provincie italiane – Rapporto Ecomafia Legambiente 2020) relativi ai reati nel ciclo dei rifiuti, contro gli animali e la fauna, negli incendi boschivi e nel ciclo del cemento, testimoniano di una situazione che merita grande attenzione nell’azione di controllo e di repressione del fenomeno. Da quest’anno inizieremo come Circolo locale, un monitoraggio degli ECOREATI a Terracina, in collaborazione con tutte le Forze dell’Ordine come primo nucleo di guardie ambientali e zoofile volontarie di Legambiente della provincia.

La presentazione dei risultati e dei trend ha introdotto e stimolato il dibattito su facebook, con una serie di domande pervenute dal pubblico sulle criticita’ relative al verde urbano, alla risorsa idrica, ai trasporti pubblici locali ma anche ai reati ambientali in crescita sul nostro territorio.  “Il Rapporto è uno studio analitico sulla città di Terracina che il nostro Circolo porta avanti da quattro anni applicando la stessa metodologia che Legambiente assieme ad Ambiente Italia e a Il Sole 24 Ore utilizza per il rapporto annuale dedicato alle Città capoluogo di provincia. Uno studio che vuole essere un agile strumento per guidare la citta’ con una maggiore consapevolezza verso importanti obiettivi futuri” dichiara l’Ing. Gabriele Subiaco Responsabile Scientifico del Circolo Legambiente Terracina, autore del Rapporto.

https://www.canaleenergia.com/rubriche/smart-city/dati-e-ambientalismo-scientifico-per-un-ecosistema-urbano-sostenibile/

https://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/3333/legambiente-ha-presentato-nei-giorni-scorsi-con-un-evento-in-diretta-streaming-i-dati-della-quarta-edizione-del-rapporto-legambiente-ecosistema-urbano-di-terracina-2020

http://www.anxurtime.it/ecosistema-urbano-di-terracina-la-presentazione-di-legambiente/

https://www.latinatoday.it/attualita/terracina-rapporto-ecosistema-urbano-2020-legambiente.html

LEGAMBIENTE TERRACINA PRESENTA IL IV^ RAPPORTO ECOSISTEMA URBANO LEGAMBIENTE 2020 DELLA CITTA’ DI TERRACINA IL PROSSIMO VENERDI’ 12 MARZO 2021 CON UN EVENTO IN DIRETTA DALLA PAGINA FACEBOOK DEL CIRCOLO. IL RAPPORTO AGGIORNATO PER IL 2020 CONTIENE DATI E TREND UTILI A COMPRENDERE LA CITTA’ E A CONFRONTARLA CON OMOLOGHE CITTA’ IN ITALIA E PER ELABORARE NUOVI INDIRIZZI E PROGETTI PER RENDERLA SEMPRE MIGLIORE.

Terracina, 9 marzo 2021                               Comunicato Stampa n. 201

Venerdì 12 marzo p.v. alle ore 17 in diretta sulla pagina facebook del Circolo Legambiente Terracina Pisco Montano https://www.facebook.com/circololegambienteterracinapiscomontano/ e sulla pagina facebook Legambiente Lazio https://www.facebook.com/LegambienteLazio/ ci sarà la presentazione del IV^ RAPPORTO ECOSISTEMA URBANO LEGAMBIENTE 2020 DELLA CITTA’ DI TERRACINA.

E’ la quarta edizione di un Rapporto che il Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” con il suo dipartimento scientifico, elabora da ormai quattro anni https://legambienteterracina.wordpress.com/tag/ecosistema-urbano/ , basato su alcuni degli indicatori che Legambiente, assieme a il Sole 24 Ore e ad Ambiente Italia, ogni anno pubblica per i capoluoghi di provincia italiani all’interno del Rapporto Ecosistema Urbano nazionale https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/2020/11/Ecosistema-Urbano-2020.pdf presentato il 9 novembre scorso con un evento on-line che è disponibile registrato al link https://www.facebook.com/watch/?v=1609269395919084

L’Ecosistema Urbano è uno studio analitico sulla Città che il nostro Circolo conduce ormai da quattro anni e che vuole essere uno strumento di lavoro che ha l’obiettivo di aiutare a comprendere il funzionamento della Città su temi importanti quali la Qualità dell’Aria, l’Acqua e il Servizio Idrico, la Gestione dei Rifiuti, la Mobilità, il Verde Urbano, il Consumo di Suolo e le Energie Rinnovabili, i Reati Ambientali. Un quadro di riferimento analitico, chiaro e condiviso che consente di confrontare la nostra Città con altre realtà analoghe a livello nazionale comprensivo di analisi dei trend per comprendere dove sta andando la citta’ in riferimento ai temi più importanti. Gli indicatori per Terracina, elaborati sulla base di dati ufficiali, sono stati confrontati con il Valore di Riferimento, ottenuto facendo la media dei valori dei capoluoghi di provincia con meno di 80.000 abitanti, le cosiddette Piccole Città.

Gli indicatori di sostenibilità dell’ecosistema urbano e in genere di qualità ambientale e della vita rappresentano uno strumento scientifico, diffuso a livello nazionale ed internazionale, oramai imprescindibile e dai risvolti pratici notevolissimi in quanto rappresentano il vero e proprio cruscotto di governo della Città, estremamente utili ad orientare l’azione di governo della stessa, a decidere e fissare gli obiettivi, a misurarne i risultati e a valutarne l’efficacia e la concretezza. Inoltre rappresentano un formidabile strumento di trasparenza e di comunicazione visto che consentono a tutti i fruitori della Città siano essi cittadini o turisti di valutare, con estrema semplicità ed immediatezza, il livello di servizio complessivo offerto dalla Città in tutte le sue componenti più rilevanti (es. servizi, sanità, cultura, qualità ambientale, trasporti, sicurezza, vivibilità, accessibilità, economia, etc).

Riteniamo che il nostro Rapporto annuale ormai giunto alla IV^ edizione, portato avanti con grande sforzo, gratuitamente e sempre con grande spirito volontaristico, con rigore e metodo scientifico, debba essere sempre più utilizzato da chi governa la nostra Città, la quale pur non essendo una città capoluogo è comunque una delle più importanti della Provincia di Latina. I dati poi sono rigorosamente controllati alla fonte e gli indicatori sono metodologicamente certificati da Legambiente nazionale. Ci aspettiamo quindi .un vero salto di qualità nel governo cittadino, che metta al centro non solo le performance ambientali ma anche le esigenze della collettività e la qualita’ dei servizi offerti ai cittadini e ai turisti, e ci auguriamo che il Rapporto Ecosistema Urbano Legambiente possa servire da utile stimolo per approfondire meglio lo stato in cui versa ad oggi la Citta’ e prospettare nuovi progetti e indirizzi moderni di sviluppo ispirati al modello europeo”, dichiara Gabriele Subiaco, responsabile scientifico del Circolo Legambiente Terracina e autore dell’ Ecosistema Urbano Legambiente Terracina.

Con Ecosistema Urbanospiega Mirko Laurenti, referente nazionale Legambiente per Ecosistema Urbanovogliamo dare un contributo alla riflessione globale sul futuro delle città, partendo dalle esperienze positive, da chi è riuscito negli anni a realizzare significative azioni e cambiamenti in chiave green. Nel nostro Paese la sfida, ora, deve essere quella di pianificare gli interventi dandogli continuità. Copiare dalle altre città europee. Far sì che il Governo istituisca finalmente una cabina di regia per le città e, utilizzando con criterio il Recovery Fund/NGEU europeo, sostenga e spinga i Sindaci affinché imbocchino con decisione la strada della sostenibilità, dando gambe a quei progetti che rappresentano l’unica via per stare al passo con l’Europa e il resto del mondo, guardando con fiducia a un futuro più sostenibile, condiviso, salubre. I cittadini delle nostre città, in gran parte, lo chiedono con forza”.

L’evento on-line, previsto venerdì 12 marzo dalle ore 17 alle ore 20, in diretta dalla pagina facebook del Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” e dalla pagina facebook “Legambiente Lazio”, prevede la seguente organizzazione:

  • Introduzione a cura di Roberto Scacchi, Presidente Legambiente Lazio e di Anna Giannetti, Presidente Legambiente Terracina
  • Breve introduzione al Rapporto nazionale Ecosistema Urbano 2020 e classifica delle città italiane a cura di Mirko Laurenti, Responsabile nazionale Ecosistema Urbano
  • Approfondimenti sui dati regionali relativi alla gestione dei Rifiuti e sui progetti proposti per il Recovery Fund/NGEU di Legambiente Lazio, a cura di Nicola Riitano, Coordinatore del Comitato Scientifico Legambiente Lazio
  • Presentazione del VI^ Rapporto Ecosistema Urbano Legambiente Terracina 2020 a cura di Gabriele Subiaco, Responsabile Scientifico di Legambiente Terracina
  • Raccolta delle domande dal pubblico su facebook e risposte

http://www.anxurtime.it/legambiente-presenta-il-quarto-rapporto-dellecosistema-urbano-di-terracina/

http://www.newtuscia.it/2021/03/10/legambiente-terracina-presenta-iv-rapporto-ecosistema-urbano/

https://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/3328/venerdi-12-legambiente-presenta-il-iv-rapporto-ecosistema-urbano-legambiente-2020-della-citta-di-terracina

LA SCUOLA SOSTENIBILE IPS A. FILOSI e LEGAMBIENTE TERRACINA CON IL DIPARTIMENTO NAZIONALE LEGAMBIENTE SCUOLA E FORMAZIONE HANNO ADERITO ALLA CAMPAGNA NAZIONALE LEGAMBIENTE “NON TI SCORDAR DI ME – OPERAZIONE SCUOLE PULITE 2021’’ PER IL 3 MARZO CON UN AZIONE DI ABBELLIMENTO E PIANTUMAZIONI PRESSO l’AIUOLA DAVANTI ALL’ISTITUTO. SI RIPARTE CON ATTENZIONE E CON LA CONSAPEVOLEZZA DELLA CENTRALITA’ DELLA QUESTIONE AMBIENTALE NELLA EDUCAZIONE AI NUOVI STILI DI VITA.

Terracina, 4 marzo 2021                            Comunicato Stampa n.200

Legambiente Terracina collabora da anni con la Scuola Sostenibile Legambiente di Terracina IPS A. Filosi per la promozione di stili di vita sostenibili all’interno della propria comunità e del proprio territorio, favorendo azioni di cittadinanza e partecipando attivamente alle iniziative di volontariato e di cura del proprio ambiente di vita, dentro e fuori l’edificio scolastico.

L’IPS Filosi e Legambiente Terracina, nel pieno spirito della Scuola Sostenibile, in collaborazione con il Dipartimento nazionale Legambiente Scuola e Formazione, hanno aderito alla Campagna nazionale “Non ti scordar di me- Operazione Scuole Pulite 2021”, la giornata nazionale di volontariato dedicata alla qualità e alla vivibilità degli edifici scolastici, rivolta a tutte le scuole di ogni ordine e grado, dedicata alla pulizia delle aule, piantumazioni di piante e fiori nei cortili, ritinteggiature degli spazi comuni, murales e tutto ciò che serve per rendere le aule un luogo accogliente, allegro, vivace http://www.filositerracina.edu.it/circolari/circolare-n-231-attivita-nellambito-del-progetto-di-educazione-ambientale/ , dedicando la giornata di mercoledì 3 marzo ad una iniziativa con la classe 2^ B Alb, dalle ore 10.45 alle ore 12,25, con la partecipazione di volontari, docenti e personale Ata, per l’abbellimento e la manutenzione dell’aiuola, profumata e colorata, già presente all’esterno della sede centrale di Via Roma, e già oggetto di iniziative analoghe https://legambienteterracina.wordpress.com/2019/03/21/legambiente-terracina-con-listituto-ips-a-filosi-aderiscono-alla-campagna-nazionale-legambiente-non-ti-scordar-di-me-operazione-scuole-pulite-2019-per-il-20-marzo/ . Le piantine sono state offerte dal Circolo Legambiente.

Tutta l’iniziativa si è sviluppata nel rispetto dei protocolli di sicurezza per il contrasto al covid–19.

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“Obiettivo dell’iniziativa è quello di superare il concetto di una didattica sull’ambiente per approdare ad una didattica svolta per l’ambiente, basata non solo sulle conoscenze, ma anche sui comportamenti, sui valori e sui cambiamenti. Il vero valore aggiunto dell’iniziativa consisterà nel rendere i soggetti coinvolti più consapevoli del valore della natura e della biodiversità a loro disposizione, favorendo la comprensione del ruolo che ha una comunità nel creare e conservare benessere. L’obiettivo primario dell’Educazione Ambientale è quello di partire dall’esperienza, coinvolgendo i giovani nella progettazione e successiva cura degli spazi aperti della scuola, rendendoli protagonisti e responsabili della cura degli stessi. La didattica per competenze affonda le sue radici in fattori motivazionali, che si trasmettono attraverso l’esempio e l’applicazione piuttosto che con enunciati teorici. Pertanto, gli spazi aperti della nostra scuola sono parte integrante della didattica e sono fonte di effettivo momento culturale e di aggregazione sociale, oltre che di crescita personale degli studentidichiara la Dott. Margherita Silvestre, dirigente scolastica dell’IPS A. Filosi.

 “Con questa iniziativa supportata dalla Scuola Sostenibile A. Filosi e dal nostro Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano”, dal Dipartimento Nazionale di Scuola e Formazione di Legambiente e dalla campagna nazionale di Legambiente Non ti scordar di me’, dopo la scorsa edizione 2020 effettuata con l’IC Maria Montessori, una altra nostra scuola sostenibile, durante il periodo di lockdown, all’interno della campagna #iorestoacasa, con un insolito collegamento in remoto dalle case degli alunni, https://iorestoacasa.legambiente.it/iniziative-in-circolo/non-ti-scordar-di-me-operazione-scuole-pulite-edizione-digitale-a-terracina/  abbiamo voluto dare un segno chiaro, ovvero di voler continuare nelle nostre iniziative in presenza presso le Scuole, pur con tutte le necessarie restrizioni imposte dal contrasto alla diffusione del #coronavirus. Durante l’organizzazione della iniziativa ci siamo resi conto di come è importante mantenere viva l’attenzione, soprattutto durante l’esperienza della didattica a distanza, sulle questioni ambientali con particolare riferimento alla emergenza climatica e ambientale e come sia necessario rimettere al centro della nuova ripartenza, uno stile di vita sostenibile.” dichiara Anna Giannetti, Presidente del Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” e Consigliere Nazionale dell’Associazione.

https://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/3324/lips-a-filosi-e-legambiente–hanno-aderito-alla-campagna-nazionale-del-3-marzo-non-ti-scordar-di-me—operazione-scuole-pulite-2021

http://www.anxurtime.it/a-scuola-di-sostenibilita-iniziativa-di-legambiente-e-istituto-filosi/