TERRACINA COMUNE RICICLONE 2019: LEGAMBIENTE, AUTORE DEL RAPPORTO ECOSISTEMA URBANO E ASSOCIAZIONE CHE PREMIA A LIVELLO REGIONALE E NAZIONALE I COMUNI RICICLONI, ASSEGNA PER IL TERZO ANNO IL PREMIO AL COMUNE DI TERRACINA. IL CIRCOLO CHIEDE UN INCONTRO URGENTE AL SINDACO E ALL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE, MENTRE ANCORA NON RIESCE AD ESSERE AMMESSO COME MEMBRO PARITETICO ALL’OSSERVATORIO RIFIUTI ZERO, PER ESAMINARE IL QUADRO COMPLESSIVO RELATIVO AL SERVIZIO DI GESTIONE RIFIUTI.

Terracina, 17 dicembre 2019                       Comunicato Stampa n. 165

In occasione dell’EcoforumLazio 2019 di oggi a Roma, alla presenza dell’Assessore Regionale ai Rifiuti Massimiliano Valeriani, della Responsabile Ufficio di Scopo Piccoli Comuni e Contratti di Fiume Cristiana Avenali, del Direttore Generale di Arpa Lazio Marco Lupo, del Presidente nazionale Legambiente Stefano Ciafani, del Presidente Legambiente Lazio Roberto Scacchi, del Direttore Generale di Legambiente Lazio Maria Domenica Boiano, di molte imprese del settore e moltissimi Sindaci della Regione, Terracina ha ricevuto per la terza volta il Premio Comune Riciclone anche per il 2019 (relativo ai dati 2018) seppur superata come Comune riciclone più popoloso del Lazio quest’anno oltre che dal Comune di Fiumicino (come accaduto lo scorso anno) anche da quello di Aprilia. Con una percentuale di raccolta differenziata che fortunatamente risale di due punti e va al 72, 11% rispetto al 70,10% dello scorso anno, con una produzione pro-capite che continua purtroppo a salire a 526 Kg rispetto ai 492 del 2016 e ai 517 del 2017,  e con una quota di secco indifferenziato prodotto che scende lievemente a 146,7 Kg/abitante (ma che continua ad essere molto lontana dai migliori valori italiani, visto anche l’impatto ed il peso che lo smaltimento della componente indifferenziata ha sui costi di gestione) e comunque troppo elevata per puntare alla classifica di eccellenza dei COMUNI RIFIUTI FREE, la classifica nazionale per i comuni virtuosi che hanno una percentuale di differenziata superiore al 65% e contemporaneamente una produzione annua pro capite di rifiuto indifferenziato inferiore ai 75 kg/abitante. Sono 127 quest’anno i Comuni Ricicloni del Lazio (erano 86 nel 2017) cioè quelli con una percentuale di raccolta differenziata superiore al limite di legge del 65%, mentre sono 18 i Comuni Rifiuti Free del Lazio cioè quelli che oltre ad avere una percentuale di raccolta differenziata superiore al 65% hanno anche una bassa produzione della frazione indifferenziata (inferiore a 75 kg pro capite).

Il Circolo Legambiente di Terracina, nonostante il grande impegno territoriale della Rete Plastic Free Beaches Terracina, le innovative proposte tecniche di deliberazione sulla prevenzione dei rifiuti plastici con annesso Vademecum nazionale, nonostante il progetto sperimentale Fishing for Litter Terracina, il progetto Plastic Free School con l’Its. Bianchini e tutte le azioni in corso con il riconoscimento di Terracina come sito di attuazione della Plastic Strategy europea, nazionale e regionale da parte della prestigiosa Associazione Chimica Verde Bionet per le bioplastiche sostitutive, impegno che ha portato Terracina anche nella importante lista dei comuni riconosciuti ufficialmente dal Ministero dell’Ambiente nell’ambito della #plasticfreechallenge, continua a non ricevere attenzione da parte della Amministrazione e quindi non riesce a poter incidere sugli indicatori della plastica, visto che è in peggioramento anche l’indicatore di base della produzione del rifiuto plastico che è salito a 18,86 Kg/abitante, addirittura in peggioramento rispetto sia al 2017 (17,39 Kg/abitante) che al 2016 (15,46 Kg/abitante), mentre aumentano nel Lazio i Comuni Plastic Free, come ad esempio Genzano, Fonte Nuova, Mentana, Lanuvio, tutti Comuni virtuosi paragonabili a Terracina, che sono arrivati ad avere una frazione di plastica sotto i 10 kg/abitante. Sono 13 i Comuni Plastic Free del Lazio.

Vanno sottolineate la grande performance del Comune di Norma al secondo posto nel Lazio (alle spalle solo del Comune di Vallinfreda) ed in testa alla classifica dei Comuni Ricicloni della Provincia di Latina con l’83,67% di differenziata e che è anche tra i Comuni Rifiuti Free con 57,60 Kg di secco residuo procapite, come anche del limitrofo Comune di Fondi  con una popolazione di quasi 40.000 abitanti, che dopo il notevole debutto dell’anno scorso, con l’entrata per la prima volta in classifica con una ottima percentuale del 76,60%, arriva quest’anno addirittura ad una percentuale di RD dell’81,75%.

“Mentre continuiamo a non essere ammessi all’Osservatorio Rifiuti Zero del Comune di Terracina, per poter portare – proprio dove serve – la nostra conoscenza della materia e le nostre proposte di valore, continuiamo ad occuparci delle prestazioni complessive del servizio di raccolta dei rifiuti urbani con l’analisi di una serie di indicatori che oramai da 3 anni vengono monitorati nel nostro Ecosistema Urbano di Terracina, indicatori come: la Produzione annua pro capite di rifiuti urbani, la Produzione annua pro capite di rifiuti urbani (frazione indifferenziata), la Produzione annua pro capite di plastica, la spesa per la Tariffa Rifiuti, il costo di gestione del servizio di raccolta dei rifiuti urbani, la produzione di rifiuti speciali, dati che in alcuni casi risultano peggiorati rispetto allo scorso anno ed in qualche caso peggiori anche rispetto anche ai dati medi di riferimento. Ad esempio il costo di gestione del servizio (9 milioni di € nel 2018) rapportato sia agli abitanti che alle tonnellate prodotte, risulta superiore alla media nazionale delle Città con popolazione e modalità di raccolta rifiuti analoghe. Questo costo che rappresenta la voce più significativa del bilancio del nostro Comune, va progressivamente ridotto ottimizzando la catena di conferimento, riducendo i costi del trasporto e migliorando la qualità e quindi di la redditività delle materie prime seconde da avviare al riciclo. Va ridotto anche il costo della Tariffa Rifiuti visto che la spesa pro capite (201 €/abitante) risulta superiore alla media dei comuni con popolazione analoga (156 €/abitante). Relativamente all’aspetto tariffario è necessario adottare la TARIFFA PUNTUALE, già applicata in 341 comuni in Italia,  che poi rappresenta  il fine ultimo e l’elemento cruciale del sistema della differenziata e che dovrà essere applicata in tutti i comuni del Lazio entro il 2020 come stabilito nel Collegato alla legge di stabilità regionale del 8 agosto 2016, e rappresenta il cuore del sistema della differenziata visto che ha lo scopo di far pagare meno chi produce meno rifiuti (quindi inquina meno) e di ridurre la quota di rifiuti che vengono ancora avviati a smaltimento in inceneritori o discarica e a tale proposito segnaliamo il “Progetto rifiuti zero“, per l’attivazione della Tarip, redatto dalla societa’ De Vizia Transfer Urbaser SpA, societa’ appaltatrice del servizio RSU a Terracina, all’interno di un protocollo d’intesa con capofila il Consorzio industriale Sud pontino con i Comuni di Itri, Fondi e Terracina, (recentemente rimodulato per un importo di 409 mila euro) e sottoposto per finanziamento alla Provincia di Latina. La De Vizia si richiama nello studio, al primo Rapporto Legambiente “Ecosistema Urbano di Terracina 2017”, nella parte in cui si dice che è «fondamentale ridurre la Produzione annua pro-capite della frazione indifferenziata (attualmente 133 Kg/abitante) che è molto lontana dai migliori valori italiani che sono tutti al di sotto dei 75 kg/abitanti. .In questo momento in cui il Piano Rifiuti della Regione Lazio è oramai in fase di approvazione finale da parte del Consiglio Regionale è poi particolarmente importante presidiare bene la tematica impiantistica per garantire che la nostra provincia si doti degli impianti di trattamento necessari ma che gli stessi siano localizzati e realizzati secondo precisi criteri che minimizzino i rischi per le persone e per l’ambiente ottimizzando l’impegno economico. Per tutte queste ragioni importanti per i cittadini di Terracina, chiediamo per l’ennesima volta, sperando di essere ascoltati, un incontro urgente al Sindaco e all’Assessore all’Ambiente visto che non riusciamo ad essere ammessi da due anni all’Osservatorio Rifiuti Zero Cittadino per pretestuose questioni regolamentari che si commentano da sole.” dichiara Gabriele Subiaco Responsabile Scientifico e Vicepresidente del Circolo.

http://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/2843/legambiente-assegna-per-il-terzo-anno-il-premio-di-comune-riciclone-al-comune-di-terracina

https://www.ilquotidianodellazio.it/articoli/36445/legambiente-premia-terracina-ma-nel-lazio-i-rifiuti-complessivi-aumentano

https://www.agoraregionelazio.com/terracina-comune-riciclone-con-discriminante-palese/

http://www.anxurtime.it/comuni-ricicloni-terracina-ce-legambiente-ora-miglioriamoci/

ComuniRiciclon 2019

APPROVATA OGGI ALL’UNANIMITA’ DAL CONSIGLIO COMUNALE DI TERRACINA LA PROPOSTA DI MOZIONE PRESENTATA DA LEGAMBIENTE TERRACINA IL 5 GIUGNO SCORSO PER LA DICHIARAZIONE DELL’EMERGENZA CLIMATICA E PORTATA IN CONSIGLIO DALLA CONSIGLIERA VALENTINA BERTI DEL PARTITO DEMOCRATICO. TERRACINA DOPO ESSERE ENTRATA NELL’OSSERVATORIO NAZIONALE CITTA’ CLIMA CON UNO DEI DISASTRI CLIMATICI PIU’ GRAVI DEGLI ULTIMI ANNI ENTRA ANCHE CORAGGIOSAMENTE NELLA LISTA DEI QUASI CENTO COMUNI ITALIANI CHE HANNO GIA’ DICHIARATO EMERGENZA CLIMATICA E PROPRIO DURANTE LA SETTIMANA DELLA COP25 IN CORSO DI SVOLGIMENTO A MADRID.

Comunicato stampa n.164                                                   11.12.2018

Nella seduta odierna del Consiglio Comunale è stata approvata all’unanimita’ la mozione di Dichiarazione di Emergenza Climatica, inviata da Legambiente Terracina il 5 giugno scorso a tutti i Consiglieri, alla Giunta e al Sindaco via PEC e presentata in Consiglio oggi 11 dicembre 2019 dalla Consigliera Valentina Berti, capogruppo del Partito Democratico. La mozione è stata presentata e discussa davanti ad una nutrita delegazione di Legambiente Terracina e della Scuola Sostenibile “Climate Change School” ITS A. Bianchini, con la presenza di Gustavo Giorgi, Presidente del Circolo Legambiente Arcobaleno di Latina e referente del Coordinamento Pontino per il Clima e molte Associazioni e cittadini presenti.

La discussione, dopo la puntuale illustrazione della Consigliera Valentina Berti,  ha visto la replica dell’Assessore all’Ambiente Emanuela Zappone, la quale si è espressa a nostro avviso incomprensibilmente contro l’accoglimento della mozione sostenendo la tesi, assai difficile da provare, che la stessa mozione fosse addirittura “superata”(!) dalle azioni già messe in campo dall’Amministrazione, l’intervento del Consigliere Valentino Giuliani, capogruppo della “Lega-Noi con Salvini” il quale, sottolineando il momento epocale, ha invece sostenuto con forza l’urgenza dell’adozione della mozione sottolineandone anche la valenza culturale importante per la nostra Città, l’intervento del Consigliere Alessandro di Tommaso capogruppo del Gruppo misto che ha sostenuto anche se più tiepidamente la mozione ringraziando comunque la nostra Associazione, fino all’intervento del Consigliere Patrizio Avelli, capogruppo Fratelli di Italia, il quale proponeva una non meglio “precisata” sospensione/ritiro della mozione per favorire un ripensamento generale, dando tempo a tutti di riesaminarla e arricchirla, e questo nonostante la nostra mozione sia stata inviata a tutti il 5 giugno scorso, quindi esattamente 6 mesi fa! Con la risposta in chiusura e molto efficace della Consigliera V. Berti, che non lasciava spazio ad ambiguita’, il Consiglio tutto ha pero’ poi ritenuto di approvare all’unanimita’ la mozione. Terracina entra cosi’ nella lista dei circa 100 Comuni che hanno approvato una dichiarazione di Emergenza Climatica https://www.google.com/maps/d/u/1/viewer?mid=1ixNf9nHzz_a9NBMPlZ0Lrqz-wScUC71a&ll=45.490137733048876%2C12.202322255322315&z=13 , tra cui Milano, Aosta, Napoli, Lucca, Padova, Siracusa, Savona, Cesena, Torino, Bergamo, Varese, Ravenna, Genova, Parma, Modena, Ferrara, Ancona, Bari, Brescia, Rimini, Bologna, Roma ma anche Follonica, Lanciano, Pinerolo, Civitavecchia, Agrate Brianza, Rovigo.

Si è ricordato in aula, proprio durante la discussione, quello è successo a Terracina il 29 ottobre 2018, un disastro climatico senza precedenti che ha provocato la morte di due concittadini e che è entrato tristemente nella casistica nazionale dell’Osservatorio Citta’ Clima di Legambiente, di cui recentemente è stato presentato l’ultimo Rapporto, https://www.legambiente.it/emergenza-citta-ecco-i-dati-dellosservatorio-legambiente-sui-mutamenti-climatici/ . L’Osservatorio nazionale ha l’obiettivo di raccogliere e mappare le informazioni sui danni provocati in Italia dai fenomeni climatici e dal 2010 ad oggi, sono 563 gli eventi registrati sulla mappa del rischio climatico, con 350 Comuni in cui sono avvenuti impatti rilevanti e tra questi purtroppo a seguito del  disastro climatico del 29 ottobre 2018, anche il Comune di Terracina, considerando che solo nel 2018, il nostro paese è stato colpito da 148 eventi estremi, che hanno causato 32 vittime e oltre 4.500 sfollati, un bilancio di molto superiore alla media calcolata negli ultimi cinque anni, senza considerare anche i costi economici enormi che questo comporta per il nostro Paese.

L’emergenza climatica va combattuta agendo su più fronti. Innanzitutto la mitigazione delle cause che producono i cambiamenti climatici cioè le emissioni in atmosfera dei gas climalteranti (principalmente CO2 e metano) derivanti dalle fonti fossili (carbone, petrolio, gas) ma anche dagli allevamenti intensivi. Questo si fa fissando degli obiettivi di riduzione della CO2 in atmosfera e promuovendo delle azioni di riduzione delle emissioni. Il Comune di Terracina a questo proposito ha deliberato il 25  giugno scorso, e dopo anni di ritardo, il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) che fissa un obiettivo di riduzione della CO2 al 2030 al 41,8% attraverso una serie di azioni che vanno ad agire principalmente sulla riduzione dei consumi elettrici e termici, la adozione di nuove tecnologie per sfruttare le fonti rinnovabili, il rinnovamento del parco auto privato e la promozione della mobilità sostenibile. Il PAESC del Comune di Terracina purtroppo, nonostante la” C” nel nome, non prevede, ad oggi, obiettivi e azioni di adattamento ai cambiamenti climatici, ma a seguito della approvazione della mozione di oggi sarà necessario accelerare e definire, tempo sei mesi, un vero cronoprogramma fitto di obiettivi ed azioni.

Gli obiettivi e le azioni vanno esplicitati anche attraverso l’articolazione a livello locale del Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC) che deriva dalla Strategia Nazionale di Adattamento Climatico (SNAC) e del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (PNIEC) oltre che come detto integrando nel PAES(C) la componente di adattamento ai cambiamenti climatici. Obiettivi ed azioni, che partendo da una analisi precisa delle vulnerabilità del nostro territorio con riferimento ad eventi calamitosi quali alluvioni, allagamenti, frane, incendi, erosione costiera, inondazioni, isole di calore, nubifragi, bombe d’acqua, uragani, siccità che purtroppo accadono per effetto dei cambiamenti climatici sempre più frequentemente e sempre con maggiore intensità, vadano a ridurre i rischi e quindi i potenziali danni a persone, strutture e cose. Queste azioni dovranno essere definite con riferimento alle principali vulnerabilità del nostro territorio, prevedendo anche una valutazione delle risorse economiche ed una stima dei tempi di realizzazione. All’interno del Piano Azioni di Adattamento Climatico va posta poi una particolare attenzione agli aspetti di informazione e formazione che dovranno coinvolgere  tutta la popolazione e le associazioni attive sul territorio , organizzando una struttura sempre più efficiente di protezione civile locale formata sui rischi climatici ed una struttura efficiente e diffusa di monitoraggio e sorveglianza che permetta di intervenire tempestivamente con un sistema di allarme, definendo procedure ed un piano di emergenza per fornire alle persone le misure minime di comportamento nelle situazioni di emergenza.

“Siamo sinceramente soddisfatti per l’impegno e il coraggio mostrato dal Consiglio Comunale nel dichiarare Emergenza Climatica, e proprio durante la settimana della Conferenza ONU sul Clima COP25 a Madrid in cui si stanno formulando gli accordi e le risoluzioni probabilmente più importanti della Storia dell’Uomo sul Clima, e ringraziamo la Consigliera Valentina Berti del Partito Democratico per aver accolto le nostre sollecitazioni ed aver avuto la determinazione di presentare la nostra proposta. Di fatto poi questa mozione, elaborata dal nostro Circolo e ispirata al lavoro degli European Greens-Europa Verde), una forza presente nel Parlamento Europeo con 75 seggi (quasi il 10% del totale), e già adottata in diversi Paesi e Comuni europei e italiani, vuole avere solo l’obiettivo di integrare ed accelerare tutte le iniziative già intraprese dall’Amministrazione e metterle come si dice “a sistema”, e contribuire ad elaborare nei prossimi 6 mesi – tali sono i tempi dettati da una emergenza– un vero cronoprogramma accurato, fatto di obiettivi e azioni e iniziative concrete, al quale ovviamente come Legambiente tutta, dal livello locale a quello nazionale, avremo l’onere di contribuire e monitorare. Primo tra tutti il completamento del PAES approvato anche con la parte Climatica, la formulazione di un Piano di Adattamento ai Cambiamenti Climatici e di un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), uscendo poi dalla lista burocratica e senza anima delle delibere approvate cosi’ come riportata dall’Assessore all’Ambiente Emanuela Zappone ed entrando finalmente nella realta’ pratica delle azioni e nella concretezza dei problemi della Citta’. L’obiettivo è anche quello di far acquisire rapidamente alla nostra Città una nuova cultura, perché il cambiamento climatico sta mutando (anzi possiamo oramai ben dire, ha ormai definitivamente mutato) il contesto di rischio, con fenomeni che saranno sempre più frequenti ed intensi. Il rischio si può e si deve pianificare per tempo, per salvare vite umane e ridurre e mitigare i danni alle persone ed alle cose, e non intervenendo solo quando i disastri sono oramai già accaduti. Per questo abbiamo recentemente inaugurato a Terracina anche la prima “Climate Change School” della Provincia di Latina, la nostra Scuola Sostenibile “ITS A. Bianchini”, dove ogni venerdi’ di ogni mese con il programma SOS Clima – “Fridays for Climate” proviamo a fare il punto anche con la partecipazione attiva degli alunni, su tutti gli aspetti critici dei cambiamenti climatici” dichiara Anna Giannetti, Presidente del Circolo Legambiente Terracina Pisco Montano e Consigliere Nazionale di Legambiente.

Il prossimo venerdì 13 dicembre alle ore 12 Legambiente Terracina, in collaborazione con il Coordinamento Pontino per il Clima, in occasione del calendario di incontri sul Clima, i SOS Clima – Fridays for Climate, aperti a tutta la cittadinanza e alle Scuole, presentera’ presso l’Aula Magna dell’ITS A. Bianchini, la mozione approvata e le sue implicazioni operative e proiettera’ video e risoluzioni/accordi in fase di negoziazione e definizione all’interno della UN Climate Change Conference COP 25 (2 – 13 December 2019) che si sta svolgendo in questi giorni a Madrid. 

http://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/2827/approvata-la-proposta-di-mozione-presentata-da-legambiente-per-la-dichiarazione-dellemergenza-climatica?fbclid=IwAR3EYrUoI11L4vnJLmQ8u-Zmi-pa2vHDG9xjG2H1P6_r-_M-ZOFuWD8F8p8

https://www.agoraregionelazio.com/terracina-passa-in-consiglio-comunale-la-mozione-di-legambiente-pisco-montano/

http://www.anxurtime.it/tutela-del-clima-legambiente-sicura-ora-al-lavoro-per-lambiente/

https://www.ilfaroonline.it/2019/12/13/terracina-dice-si-allo-stato-di-emergenza-climatica-approvata-la-mozione-di-legambiente/308905/

https://www.latinaoggi.eu/news/attualita/79408/via-libera-del-consiglio-allo-stato-di-emergenza-climatica-

 

LEGAMBIENTE TERRACINA PARTECIPA ALLA AUDIZIONE DELLA COMMISSIONE CONSILIARE “SVILUPPO E TUTELA DEL TERRITORIO” DELLA PROVINCIA DI LATINA DI OGGI 5 DICEMBRE E PRESENTA PUBBLICAMENTE LA PROPRIA POSIZIONE SUL MEGA IMPIANTO IPOTIZZATO IN VIA MORELLE A TERRACINA, COME DA BANDO PROVINCIALE, I CUI FINANZIAMENTI SONO STATI DICHIARATI DALLA PROVINCIA SOSPESI NELL’ODIERNO INCONTRO. LEGAMBIENTE TERRACINA ENTRERA’ NELL’ OSSERVATORIO RIFIUTI PROVINCIALE DI PROSSIMA COSTITUZIONE E SARA’ PRESENTE SUI TAVOLI TECNICI DELLA PROVINCIA PER LA DEFINIZIONE DELL’IMPIANTISTICA PROVINCIALE.

Comunicato stampa n.163                                                5. 12.2019

Legambiente Terracina, dopo aver espresso, qualche giorno fa, la sua articolata posizione in merito ad una ipotesi di megaimpianto di compostaggio con recupero di energia a Terracina in via Morelle per servire l’intera ATO provinciale, ha partecipato oggi alla audizione della Commissione Consiliare “Sviluppo e tutela del territorio” della Provincia di Latina presieduta dal Consigliere Domenico Vulcano presso la Sala Giunta in via Costa, alla presenza del Vice Presidente Vincenzo Carnevale, della Consigliera Provinciale Rita Palombi, del Consigliere Provinciale Domenico Villani e dei referenti tecnici del Comune, in primis il responsabile dell’Ufficio Gestione Rifiuti della Provincia Ing. Antonio Nardoni. All’ordine del giorno due punti: 1) l’audizione delle associazioni e dei comitati in merito al Piano Rifiuti Regionale; 2) l’ipotesi di un nuovo impianto di compostaggio dell’Ato 4 sul territorio del Comune di Terracina, tenendo conto che il Piano rifiuti del Lazio 2019-2025, che proprio oggi ha avuto il via libera dalla Giunta regionale, dovrà essere inviato prima alla Commissione competente e poi al Consiglio regionale per l’esame finale e la sua entrata in vigore, essendosi ormai conclusa la fase tecnica delle osservazioni al Piano ed avendo la Provincia di Latina già trasmesso i propri elaborati alla Regione Lazio, a seguito di un lavoro intenso di coordinamento di tutti i Sindaci del territorio pontino.

Già in una precedente riunione di Commissione dello scorso ottobre il Presidente Consigliere Domenico Vulcano aveva ribadito la necessità di accelerare l’avvio di una fase pubblica per definire un progetto complessivo sull’impiantistica provinciale, questione rispetto alla quale la stessa Commissione avrà un ruolo primario per accelerare il lavoro svolto finora dalla Presidenza della Provincia nei rapporti con la Regione, i singoli Comuni ed Invitalia. Il VicePresidente Dott. V. Carnevale ha ribadito infatti la disponibilità della Provincia a creare un raccordo tra le diverse istanze territoriali, ricordando che la Provincia di Latina è stata la sola provincia dopo quella di Roma ad aver contribuito con un documento strutturato alla formulazione delle osservazioni del Piano Regionale e di questo va dato merito alla attuale Amministrazione Provinciale.

L’audizione, sulla base anche delle problematiche sollevate da diverse associazioni, cittadini e comitati attivi soprattutto nel nord della nostra provincia, ha anche fatto emergere la necessità urgente di creare un Osservatorio partecipato sui Rifiuti a livello provinciale con tavoli tecnici necessari al confronto anche nel merito tecnico sugli impianti. In particolare il Vicepresidente Carnevale ha garantito l’avvio tempestivo dell’iter deliberativo per la creazione di un Osservatorio Rifiuti Provinciale che possa essere aperto a tutte le Associazioni e a i Comitati che sono portatori di interesse diffuso.

Il secondo tema all’ordine del giorno è stato dedicato all’ipotesi di un megaimpianto di compostaggio a Terracina, ipotesi testimoniata dall’emissione di un bando provinciale (deliberazione provinciale del 28.12.2018), e tema posto all’attenzione dal Consigliere Provinciale Domenico Villani, il quale ha presentato un’interrogazione a risposta orale sul caso Impianto Compostaggio a Morelle a cui risponderà a breve il Presidente della Provincia Ing. Carlo Medici.

Relativamente a questo punto all’ordine del giorno, Legambiente Terracina, ha chiesto la parola ed ha presentato in sintesi tutti i contenuti trattati nel recente comunicato stampa che riporta una analisi molto dettagliata e una posizione chiara ed univoca sulla vicenda https://legambienteterracina.wordpress.com/2019/11/09/ipotesi-mega-impianto-di-compostaggio-con-recupero-di-energia-a-terracina-lanalisi-e-la-posizione-di-legambiente-terracina/?fbclid=IwAR3bT40i6iX5MVsgF__yZzCLNo4W_PLhuPYqw00djbqN8HpIseBuAUvwOSk.

In particolare Legambiente ha ricordato che:

  • visto che la frazione organica e vegetale costituisce in provincia di Latina (dati catasto Ispra Rifiuti 2017) oltre il 22% del rifiuto prodotto e quasi il 50 % di quello differenziato, a differenza di altre frazioni, non ha molto senso la realizzazione di uno/due megaimpianti a livello provinciale ma piuttosto quella di impianti più piccoli a livello di singolo Comune (o rete di piccoli comuni) valorizzando anche le buone pratiche dell’auto-compostaggio e del compostaggio di comunità promosse anche dalla recente legge regionale n.19 del 3 ottobre 2019 “Disposizioni per promuovere le pratiche di compostaggio aerobico di rifiuti organici”. Questo avrebbe l’effetto di ridurre l’impatto ambientale rilevante di un mega impianto, la pericolosità ed i rischi di ogni tipo associati, i costi di trasporto verso un unico centro di trattamento, l’emissione in atmosfera di notevoli quantità di CO2 ed inquinanti ed eviterebbe anche l’ostacolo, assolutamente da non sottovalutare, costituito dalla sindrome Nimby tra i Comuni;

 

  • dal Piano Rifiuti della Regione Lazio 2019 non emerge, a meno che non si voglia servire anche le altre province laziali e soprattutto le gravi carenze impiantistiche della Città metropolitana di Roma, nessuna necessità di realizzare in provincia di Latina impianti di compostaggio visto che la capacità autorizzata ad oggi è già in grado di smaltire tranquillamente le quantità prodotte oggi nella nostra Provincia e quelle ipotizzate dagli scenari di Piano per i prossimi anni fino al 2025 con i relativi target di RD, scenari e target tra l’altro non ancora recepiti dal Piano Rifiuti Provinciale in essere che andrebbe aggiornato in tal senso. Infatti anche escludendo l’impianto SEP di Pontinia attualmente sottoposto a sequestro giudiziario per le note vicende, ad oggi risultano in provincia di Latina 3 impianti attivi di compostaggio, Acea Ambiente Aprilia, Acea Ambiente Sabaudia e Self Garden di Aprilia con una capacità autorizzata di 190.000 tonnellate/anno contro un’esigenza che in base ai diversi scenari di Piano è variabile al 2025 tra 82.000 e 91.000 tonnellate/anno;

 

  • relativamente alla eventuale localizzazione dell’impianto in via Morelle a Terracina, vanno poi considerati i Fattori Escludenti riportati nel Piano Rifiuti regionale che impediscono la realizzazione di un nuovo impianto o la riqualificazione/ampliamento di un impianto preesistente localizzato in un’area che presenta in particolare: un elevato rischio idraulico come da PAI regionale (fattori escludenti relativi agli Aspetti idrogeologici e di difesa del suolo); la presenza nelle vicinanze di edifici sensibili quali scuole, ospedali, centri turistici, impianti sportivi e aree di espansione residenziale (fattore escludente riferito agli Aspetti Territoriali); notevoli criticità relativamente alla viabilità d’accesso esistente, all’accessibilità al sito e al traffico locale.

Legambiente ha quindi chiesto alla Commissione di conoscere se quello di cui si sta parlando è una ipotesi di impianto o se già esiste un piano o un progetto e, in questo caso, come la relativa VAS o la VIA rispondono alle osservazioni sollevate nel nostro articolato comunicato e alle criticità che anche la cronaca giudiziaria recente testimonia relativamente a questa tipologia di impianti (anche in provincia di Latina, SEP di Pontinia ed ex Kyklos di Aprilia) e che riguardano in sintesi: la presenza diffusa di miasmi e cattivi odori, l’inquinamento dell’aria, l’inquinamento delle acque superficiali e delle falde acquifere, la scarsa qualità del compost prodotto e la difficoltà di tracciamento dei rifiuti in ingresso agli impianti.

Rispondendo alla domanda il Vicepresidente V. Carnevale ha affermato che è stata recentemente deliberata dalla Provincia una sospensione dei finanziamenti relativi al Bando provinciale per il megaimpianto (“Analisi Preliminare per la Realizzazione di un Impianto di Trattamento della Frazione di Rifiuto Organico vegetale, derivante dalle raccolte differenziate comunali della Provincia di Latina,  con recupero di energia”) e pertanto per ora non esiste alcuno studio preliminare relativo al megaimpianto a Terracina, che resta quindi nel campo delle pure ipotesi. Ipotesi che però, secondo Legambiente, va definitivamente cancellata in virtù di quanto osservato ed evidenziato.

“E’ stata una importante occasione di chiarimento e va dato merito al Consigliere Provinciale della Lega Domenico Villani di aver inserito all’ordine del giorno della riunione di Commissione oggi proprio la questione del megaimpianto di compostaggio con recupero di energia a Terracina, così come va dato merito alla Consigliera Regionale del M5S Gaia Pernarella per la sua presenza alla audizione e per l’intervento a sostegno, – conferma l’Ing. Gabriele Subiaco, Vicepresidente e Responsabile Scientifico del Circolo di Terracina – ed è stato molto istruttivo ascoltare tutti i cittadini, i comitati e i territori, in particolare di Aprilia e Latina, già gravati da diverse situazioni impiantistiche mal realizzate e mal gestite. Anche se purtroppo con poco tempo a disposizione, abbiamo comunque potuto ben evidenziare le criticita’ del posizionamento dell’impianto in via Morelle, ribadendo che tali criticita’ del sito di Morelle perdurano da anni al punto che andrebbe considerata l’opportunità di smantellare e riposizionare anche l’attuale centro di raccolta rifiuti urbani della De Vizia Transfer. Abbiamo inviato al Presidente ed al VicePresidente della Provincia ed al Presidente della Commissione “Sviluppo e tutela del territorio” tutta la documentazione in nostro possesso via PEC. Questa opportunita’ offertaci dalla Provincia di Latina e la disponibilita’ al confronto e alla elaborazione di una posizione accettata da tutti i portatori di interesse, soprattutto adesso nella fase critica di approvazione finale del Piano dei rifiuti Regionale, ci fa tristemente riflettere sul fatto che, dopo tre anni, ancora non riusciamo, nonostante ripetute richieste formali inviate via PEC e una lettera dei nostri legali, a farci ammettere dalla Amministrazione del Comune di Terracina all’Osservatorio Rifiuti Comunale. Inoltre, a fine mese, come succede tutti gli anni, Legambiente premierà i Comuni Ricicloni del Lazio nel Forum Rifiuti che si terrà a Roma ed è ormai evidente che questa pervicace, pretestuosa e ostinata negazione ci costringerà inevitabilmente ad ulteriori azioni che andranno stavolta ad indagare sul perchè di questo incomprensibile rifiuto e sulle sue reali motivazioni. Ci chiediamo infatti quali potranno mai essere le questioni sensibili trattate in un Osservatorio partecipato, e quali le perplessità e le paure di avere Legambiente, con la sua competenza analitica, tecnica e scientifica ma anche con il suo ruolo regionale e nazionale, nell’Osservatorio del nostro Comune”.

Legambiente è la più grande organizzazione ambientalista italiana con oltre 115.000 tra soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, più di 3.000 giovani che ogni anno partecipano ai nostri campi di volontariato, oltre 60 aree naturali gestite direttamente o in collaborazione con altre realtà locali. Grazie ai suoi 1.000 circoli è l’associazione ambientalista più diffusa in Italia col privilegio di essere presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, lì dove i fatti avvengono e le persone operano, mettendo in pratica valori e ideali. Tratto distintivo dell’associazione è l’ambientalismo scientifico, ovvero la scelta di fondare ogni progetto in difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici, uno strumento con cui è possibile indicare percorsi alternativi concreti e realizzabili.

http://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/2819/il-circolo-legambiente-presenta-pubblicamente-la-propria-posizione-sul-mega-impianto-ipotizzato-in-via-morelle?fbclid=IwAR3A7SkPvzHajHDBu9o_SIfcCWSHe-1hYFHSbN8-GWqVIwqlW5oh5JO_UCY

https://www.agoraregionelazio.com/terracina-mega-impianto-di-compostaggio-alle-morelle-sospesi-i-finanziamenti/?fbclid=IwAR1rMa2Yn4Y4Bo8i9Oxzjj1Y1WuzlHtyY2z5zHHemuVcP8eBAULXuZzR9Ns

http://www.anxurtime.it/impianto-di-compostaggio-a-morelle-legambiente-in-commissione-provinciale/

Audizione Commissione Provinciale impianto di compostaggio

PULIAMO IL MONDO 2019 PRESSO IL PARCO DEL MONTUNO PER MARTEDI’ 3 DICEMBRE ALLE ORE 9.30: L’ENTE PARCO REGIONALE DEI MONTI AUSONI E LAGO DI FONDI ADERISCE UFFICIALMENTE A PULIAMO IL MONDO 2019 con IL CIRCOLO LEGAMBIENTE TERRACINA “PISCO MONTANO”, FIRMATARIO DI UN IMPORTANTE PROTOCOLLO DI INTESA CON IL PARCO. LA GIORNATA ECOLOGICA DI PULIZIA, CON i VOLONTARI DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE DEL COMUNE DI TERRACINA E DELL’ENTE PARCO REGIONALE, CON I BAMBINI DELL’I.C. MARIA MONTESSORI- SEZ. A. MORO E CON GLI ALUNNI DELL’IPS A. FILOSI E’ APERTA A TUTTA LA CITTADINANZA ED E’ PREVISTA PER MARTEDI’ 3 DICEMBRE ORE 9.30 PRESSO IL PARCO DEL MONTUNO.

 

Comunicato stampa n.162                                        1. 12.2019

La collaborazione del Circolo con il Parco Ausoni, fin dalla nascita del Circolo, è sempre stata molto attiva e su diversi fronti: il 18 marzo 2018, dopo intensa pulizia, il Circolo grazie al supporto del Parco ha ripristinato il “Sentiero del Tempio”, riaperto ufficialmente dall’Ente Parco degli Ausoni, consegnando al Parco via PEC, la Scheda di rilevamento Catasto sentieri CAI e la scheda di Valutazione del Sentiero, con una completa relazione analitica e fotografica, frutto di una azione comprensiva di riqualificazione ambientale del Sentiero del Tempio di Giove (Itinerario n.3 del Parco) (SIC/ZSC Monte Sant’Angelo), dopo i devastanti incendi del 2015 e del 2017, e a coronamento di questa importante iniziativa di recupero, il 29 marzo 2018 è stato firmato un importante protocollo di intesa tra l’Ente Parco degli Ausoni e il Circolo Legambiente di Terracina per la tutela e lo sviluppo della sentieristica, la promozione di iniziative di educazione ambientale e di monitoraggio per la prevenzione degli incendi e l’abbandono illecito di rifiuti. La collaborazione con il Parco, con la struttura di Promozione e con i Guardia Parco è poi proseguita durante l’intensa attività di avvistamento statico sul Sentiero, presso il Parco della Fossata, e presso il Parco del Montuno, a supporto della squadra Anti Incendio Boschivo – AIB 2018 e 2019 della Protezione Civile Comunale, a seguito del Protocollo congiunto firmato dal Circolo con l’Amministrazione Comunale e con il Parco Ausoni per la prevenzione degli incendi boschivi.

Attualmente è in corso di definizione una più ampia collaborazione sul fronte del costituendo Centro di Educazione Ambientale Legambiente presso il Parco del Montuno che operera’, con i propri educatori iscritti al Registro Nazionale degli Educatori Ambientali, in modo sintonico con il Centro di Educazione Ambientale del Parco Ausoni, con la partecipazione alla costituzione di un catalogo di progetti didattici per le Scuole nelle zone del Parco, come quello in fase di definizione su “Il Parco e l’Acqua”, e a partire da un importante progetto didattico in corso di attuazione con la Scuola dell’Infanzia – plesso A. Moro dell’IC Maria Montessori di Terracina, denominato “LA NATURA ENTRA IN CLASSE: IL NOSTRO ERBARIO” tutto dedicato al Parco del Montuno e che si avvarra’ della consulenza del Parco Ausoni, custode di uno dei più preziosi erbari regionali, quello del Lazio Meridionale.

Dopo aver aderito già a Puliamo il Mondo svoltosi il 27 ottobre 2018, presso il Sentiero del Tempio con la presenza degli alunni del IPS A. Filosi e delle famiglie, il Parco ha subito aderito ufficialmente anche a Puliamo il Mondo 2019, mostrando non solo una grande attenzione e cura per le aree verdi di Terracina, ma anche un grande apprezzamento per il Circolo e le sue attività e per la campagna Legambiente Puliamo il Mondo, il più grande evento mondiale di volontariato ambientale, sia per valenza educativa che per il coinvolgimento della popolazione, con iniziative in oltre centoventi Paesi. La giornata ecologica si terrà il prossimo martedì 3 dicembre, con appuntamento alle ore 9.30 all’ingresso del Parco del Montuno. La giornata è aperta a tutti, completamente assicurata e saranno forniti kit pettorine e guanti. In caso di maltempo l’iniziativa verrà spostata in una data successiva.

Legambiente è la più grande organizzazione ambientalista italiana con oltre 115.000 tra soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, più di 3.000 giovani che ogni anno partecipano ai nostri campi di volontariato, oltre 60 aree naturali gestite direttamente o in collaborazione con altre realtà locali. Grazie ai suoi 1.000 circoli è l’associazione ambientalista più diffusa in Italia col privilegio di essere presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, lì dove i fatti avvengono e le persone operano, mettendo in pratica valori e ideali. Tratto distintivo dell’associazione è l’ambientalismo scientifico, ovvero la scelta di fondare ogni progetto in difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici, uno strumento con cui è possibile indicare percorsi alternativi concreti e realizzabili.

http://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/2810/domani-puliamo-il-mondo-2019-presso-il-parco-del-montuno-alle-ore-930

https://latinatu.it/terracina-puliamo-il-parco-montuno-liniziativa-ecologica-per-bambini-e-ragazzi/

http://www.anxurtime.it/puliamo-il-mondo-iniziativa-al-parco-del-montuno-con-legambiente/

http://www.parchilazio.it/appuntamenti-4714-l_ente_parco_ausoni_e_puliamo_il_mondo_clean_up_the_world_martedi_3_dicembre_ore_9_30_appuntament