IL CIRCOLO LEGAMBIENTE TERRACINA PISCO MONTANO, DA ANNI IMPEGNATO NEL CONTRASTO ALL’ABUSIVISMO E AL CONSUMO DI SUOLO, RESTA SCONCERTATO DAGLI ULTIMI DUE CONSIGLI COMUNALI IN CUI SI E’ DISCUSSO, CON DUE MOZIONI, SULLA RIGENERAZIONE URBANA, ARRIVANDO ALLA BOCCIATURA DELLA PRIMA MOZIONE E AL RITIRO DELLA SECONDA. MENTRE LO STESSO CONSIGLIO APPROVA ALL’ UNANIMITA’ LA MODIFICA DELLE NORME TECNICHE DEL PRG CHE IN NOME DELLA DESTAGIONALIZZAZIONE, CON IL NUOVO PUA, RENDERA’ POSSIBILE SUL LUNGOMARE DI TERRACINA UN “LUNGOMURO” STILE OSTIA.

Comunicato stampa n. 237                                                5.7.2022

Se volevamo capire perché Fratelli d’Italia, partito di Maggioranza relativa a Terracina, continua ad attaccare pervicacemente da un anno e mezzo Legambiente Terracina per il suo attivismo scomodo sui mega stabilimenti costieri (La Vela in primis, ma anche altri), le mega lottizzazioni costiere (Ex Proinfantia e Villa Adrover) e le mega lottizzazioni sulla Via Appia (Ex Corafa), con segnalazioni e denunce che hanno sempre colpito nel segno visto che i sequestri sono stati tutti convalidati e i processi sono stati avviati e Legambiente nazionale e locale è costituenda parte civile, è bastato assistere agli ultimi due Consigli Comunali del 30 giugno e del 4 luglio 2022.

Sono anni ormai che Legambiente Terracina ha alzato la guardia sul “partito trasversale del cemento”, capeggiato da FdI, come dimostrato da audizioni in Commissione Regionale e vertenze aperte in Regione Lazio, riepilogato in un recente comunicato stampa https://legambienteterracina.wordpress.com/2021/12/31/legambiente-terracina-di-fronte-alla-ennesima-triste-notizia-di-oggi-di-un-nuovo-sequestro-di-un-cantiere-edilizio-ricorda-il-31-dicembre-data-del-sequestro-del-cantiere-proinfantia-e-prepara-la-co/ occupandosi delle questioni della tutela del verde, del paesaggio e vigilando su concessioni demaniali, stabilimenti, varianti urbanistiche, lottizzazioni ed ecomostri (Ex Proinfantia, Villa Adrover, Ex Corafa), su altre storiche “incompiute” edilizie (Calcatore, Parco Arene, Ex Desco), e impegnandosi direttamente con l’ATER per comprendere anche tutti gli aspetti legati al nuovo progetto di rigenerazione delle cosiddette “Catacombe” di Via Leopardi (progetto per il quale sarebbe comunque necessaria una nuova variante urbanistica vista l’impossibilità di cedere gli standard urbanistici, quindi con ulteriore perdita di verde, parcheggi e servizi in un quartiere che già ne è privo da sempre!), sempre con accessi agli atti, segnalazioni, denunce, esposti.

Per queste ragioni la Presidente del Circolo Anna Giannetti ha ricevuto nell’ ultimo anno e mezzo aggressioni verbali pubbliche come quella nel Consiglio Comunale straordinario , dopo il sequestro del cantiere della ex Proinfantia del 25 gennaio 2021, da parte dell’ex Vice Sindaco e Assessore all’Urbanistica in quota FdI (poi rinviato a giudizio e arrestato per altri presunti reati), querele, controlli alle proprietà immobiliari, messaggi anonimi ed è oggetto, da mesi, di una inqualificabile campagna d’odio, come quella montata contro di lei, di recente, da un altro esponente FdI, arrivando ad aizzare contro la Presidente di Legambiente gli acquirenti delle palazzine, ormai presunte abusive, e tuttora sotto sequestro dell’ex-Corafa, sequestro sul quale apprendiamo perfino ieri dalla stampa che l’Amministrazione terracinese avrebbe emesso il permesso a costruire basandosi su una falsa dichiarazione!

Sono anni che il Circolo fa emergere le implicazioni gravi per il nostro territorio delle Delibere comunali di applicazione delle Legge Regionale n.7 sulla “rigenerazione urbana” e del Regolamento sulla Monetizzazione degli standard, un quadro normativo e regolamentare che non abbiamo esitato a definire “criminogeno” per gli effetti nefasti sul nostro territorio, che purtroppo si stanno palesando sotto i nostri occhi. Davanti alla potenziale pericolosità di questi atti normativi, ascoltare ieri in Consiglio gli interventi superficiali e privi di argomentazioni sostanziali dei Consiglieri e soprattutto assistere ad un gioco puramente tattico di mozioni, cadute di numero legale, astensioni, ritiro di mozioni, il tutto avallato da un Assessore all’Urbanistica che fatichiamo a riconoscere come ex-candidato sindaco del PD ora passato comodamente al centro-destra (e che rimpiazza l’ex Assessore di FdI ormai decaduto e di fatto il maggior artefice di questo quadro normativo) il quale continua a ribadire la validità del quadro regolamentare, al contrario contestato e messo in crisi ogni qual volta quel quadro è finito in concreto al vaglio da parte della Magistratura.

In più, sembra che questo Consiglio comunale non abbia altro interesse se non quello di tutelare le clientele, ovvero i geometri, i balneari, le ditte edili e gli “investitori” (pecunia non olet), mentre i cittadini sono solo spettatori, completamente fuori dal focus e dagli obiettivi dell’azione di governo, con una città in preda al degrado, abbandonata all’incuria e senza alcuna visione o pianificazione strategica se non, come detto, la tutela delle clientele corporative private. Nessun passaggio di rilievo in Consiglio sulla programmazione partecipata e sul coinvolgimento dei cittadini e dei portatori di interesse diffuso sulla revisione complessiva della strumentazione urbanistica, necessaria non solo per la corretta applicazione della Legge sulla Rigenerazione Urbana ma anche per il completo recepimento del nuovo Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) e per il nuovo Piano di Utilizzazione degli Arenili (PUA) e per poter procedere in modo coerente ad uno sviluppo aggiornato e disciplinato della città, città che ha un indice di consumo di suolo e una percentuale di verde urbano drammatici rispetto alle medie nazionali, con una serie di problematiche di abusi edilizi costieri e degrado per erosione della costa, come dimostra ogni anno il nostro prezioso Report Ecosistema Urbano Terracina, pubblicato recentemente https://legambienteterracina.wordpress.com/2022/03/21/legambiente-terracina-presenta-i-dati-della-quinta-edizione-del-rapporto-legambiente-ecosistema-urbano-di-terracina-2021-uno-studio-dettagliato-degli-indicatori-sulla-qualita/

Inoltre, sul fronte demaniale, apprendiamo ieri che il Consiglio all’unanimità è d’accordo nel manomettere il Piano Regolatore Generale (PRG), in particolare l’articolo 9 delle Norme Tecniche di Attuazione (NTA), rimuovendo il vincolo che impediva la destagionalizzazione, dando il via alla possibile costruzione di stabilimenti “monstre” con il beneplacito del nuovo Piano di Utilizzazione degli Arenili (PUA). Proprio per sventare tutto questo Legambiente, che aveva visto lungo come negli altri casi, aveva scritto mesi fa in Regione Lazio aprendo una vertenza  insieme a Legambiente nazionale e Legambiente Lazio https://www.lanuovaecologia.it/terracina-legambiente-chiede-lintervento-della-regione-lazio-sul-piano-di-utilizzo-degli-arenili/ chiedendo alla Regione Lazio di controllare ed esercitare i propri poteri commissariali, temendo, e a ragione, visto anche la mole delle indagini della Procura nel settore demaniale terracinese, che il PUA potesse diventare una sanatoria per vecchi abusi e il viatico per nuovi pericolosi ampliamenti con la scusa della destagionalizzazione, paventando esattamente quello che sta succedendo e che ieri è stato approvato in Consiglio e all’UNANIMITA’.

“E’ sconcertante quanto ho visto, e dal vivo, in questi due ultimi Consigli Comunali, la massima assise della Città e la massima rappresentanza istituzionale, con un livello davvero molto scadente degli interventi, nessuno escluso. Un Consiglio che è purtroppo già macchiato da una serie di indagini della Procura, che vede il Sindaco citato in giudizio dalla Corte dei Conti e che ha visto mesi fa la decadenza del Vice Sindaco per ipotesi di reati gravi contro la pubblica amministrazione. E’ quindi scandalosa l’assenza oggi del Sindaco, dopo la reprimenda sulla mancanza del numero legale, la quale mostra così di non sentire questi temi cruciali davvero sulla propria pelle, anzi conducendo i suoi Consiglieri ad una comoda ma pavida astensione in Consiglio. E’ altrettanto scandaloso che quanto la nostra Associazione va argomentando pubblicamente in merito al contrasto all’abusivismo, soprattutto costiero, e alla riduzione del consumo di suolo, e in merito alla necessità di una pianificazione strategica della città che tenga conto della mancanza di verde urbano e parcheggi, con diversi comunicati stampa, e che è costato a me, in qualità di Presidente del Circolo, attacchi e campagne di odio, senza che questo sia mai stato stigmatizzato da nessun esponente istituzionale e da nessuna forza politica presente in Consiglio, sia stato trattato con questo livello di superficialità, con un Assessore all’Urbanistica che sembra voler continuare pervicacemente nel solco del precedente Assessore ormai decaduto, affermandone in pieno Consiglio la validità delle azioni e del quadro normativo predisposto, e con una Minoranza eterogenea del Consiglio, che fatica a chiamarsi Opposizione, che ci appare troppo docile alle sollecitazioni, che sembra quasi non credere nelle mozioni tardive che propone e di fatto si piega comodamente al volere della Maggioranza.” dichiara Anna Giannetti, Presidente del Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” e Consigliere Nazionale dell’Associazione.

IL CIRCOLO LEGAMBIENTE TERRACINA PISCO MONTANO CON LA SUA SQUADRA TARTAWATCHERS LANCIA LA STAGIONE 2022 IN COLLABORAZIONE CON TARTALAZIO FESTEGGIANDO I RISULTATI DELL’ANNO SCORSO, CON TRE NIDI SORVEGLIATI, 24 STABILIMENTI BALNEARI “AMICI DELLE TARTARUGHE”, 171 CARETTINE ACCOMPAGNATE IN MARE A TERRACINA NEL 2021 CON UNO STRAORDINARIO IMPEGNO DEI VOLONTARI E LA SOTTOSCRIZIONE DI UN PROTOCOLLO DI INTESA CON TARTALAZIO. SONO GIA’ PARTITE DAL 15 GIUGNO LA CAMPAGNA TARTALAZIO “OCCHIO ALLE TRACCE”, LA CAMPAGNA LEGAMBIENTE “LIDI AMICI DELLE TARTARUGHE” E LA SQUADRA E’ ORMAI PRONTA PER LE NUOVE NIDIFICAZIONI.

Comunicato stampa n. 236                                    28.6.2022

L’aumento delle temperature legato al cambiamento climatico sta determinando un crescente numero di nidificazioni di tartaruga caretta caretta anche nell’area occidentale del Mediterraneo. Nella scorsa estate sono stati individuati ben 256 nidi e le regioni italiane più gettonate da mamma tartaruga sono Campania, Calabria e Sicilia ma non disdegnano Puglia, Sardegna, Lazio e Toscana e addirittura il Veneto dove lo scorso anno si è registrato il nido più settentrionale del Mediterraneo (Jesolo). https://www.legambiente.it/articoli/aiutaci-a-proteggere-i-nidi-delle-tartarughe-marine/

Grazie alla collaborazione ormai consolidata di Legambiente Lazio con TartaLazio, la Rete Regionale per la protezione della specie caretta caretta, confermata con la recente approvazione da parte della Regione Lazio del protocollo di intesa con Legambiente Lazio con la Determinazione n. G07761 del 15 giugno 2022, protocollo che è stato frutto anche del grande lavoro volontario fatto l’anno scorso dal Circolo di Terracina con la creazione di una squadra operativa e organizzata di volontari tartawatchers e con la predisposizione di strumenti tecnologici di controllo in remoto dei nidi, e che vede ora tutti i Circoli più attivi sulla costa impegnati anche nel salvataggio delle tartarughe in difficoltà secondo una procedura condivisa, sono ormai iniziate dal 15 giugno tutte le attività previste sul nostro litorale, con il monitoraggio mattutino sulle spiagge alla ricerca di tracce, la distribuzione lungo tutto il litorale dei cartelli di TartaLazio “Occhio alle Tracce” e le attività di sensibilizzazione degli stabilimenti balneari e con la campagna nazionale di Legambiente “Lidi Amici delle Tartarughe” con la sottoscrizione del protocollo Tartalove da parte degli stabilimenti balneari, e con la predisposizione di tutta la strumentazione per la vigilanza dei nidi da remoto, inclusa la webcam, in attesa di eventuali nidi. Durante la campagna 2022 di Legambiente “Lidi Amici delle Tartarughe” consegneremo ai lidi che hanno ospitato l’anno scorso i nidi di caretta caretta, ovvero Azienda Speciale del Comune di Terracina, Sirenella Beach, Onda Marina, una targa di benemerenza di Legambiente-Tartalove per il loro impegno nella tutela e salvaguardia di questa specie protetta e oggi in pericolo.

Ricordiamo poi che il Circolo Legambiente di Terracina ha partecipato attivamente, come formatore, ai due weekend di formazione di TartaLazio svoltesi presso il Parco del Circeo il 12 e 13 marzo scorso e presso il Castello di Santa Severa il 26 e 27 marzo scorso, proprio raccontando tutta l’esperienza entusiasmante dell’estate 2021 con ben 3 nidi a Terracina e con 171 carettine condotte amorevolmente in mare anche grazie ai volontari di Legambiente. Questa esperienza formativa è stata poi replicata il 27 aprile scorso in occasione della recente Giornata del Mare, organizzata a cura dell’ANMI, con una videoconferenza a cura della referente per l’educazione ambientale e coordinatrice della squadra TartaWatchers Annalaura Rossi, aperta a tutte le Scuole e agli Insegnanti.

La squadra quest’anno si struttura con un Coordinatore Annalaura Rossi che opera interfacciandosi con Tartalazio, affiancata da Patrizia Pagliaroli, e una squadra operativa composta da: Anna Giannetti, Marta Mina’, Alberta Franceschini, Regina Scattola, Marcello Di Lello, con il nuovo ingresso della giovane Aurora Azzola. Una squadra ormai collaudata ma aperta a nuovi ingressi, anzi a tale proposito si invitano tutti gli interessati a scrivere a tartawatchers@legambiente.it specificando che si vuole offrire attività volontarie nel periodo giugno-settembre sul litorale di Terracina.

Anche quest’anno Legambiente ha attivato il servizio SOS Tartarughe, un numero unico per raccogliere le segnalazioni di tracce, nidi o il rinvenimento di piccoli di tartaruga sui litorali italiani. Un invito a cittadini, turisti e bagnanti a mobilitarsi in modo semplice, inviando un messaggio WhatsApp o un SMS al 349 2100989.

Legambiente ha poi recentemente insignito della Bandiera Tartalove- Amici delle Tartarughe Marine-  il Comune di Capoliveri dell’Isola Elba, in Toscana, proprio per il suo grande interesse per la nidificazione delle tartarughe sul proprio territorio, cogliendone, oltre l’importanza naturalistica, il valore aggiunto in termini di messaggio promozionale, iniziando una collaborazione con Legambiente a diversi livelli: con la messa a disposizione degli uffici per le necessità di comunicazione e nella fortunata eventualità della scoperta di un nido, la sollecitazione agli operatori turistici perché sottoscrivano il protocollo Tartalove destinato ai Lidi amici delle Tartarughe, la messa in opera di cartelli rivolti a turisti e cittadini per invitarli a fare attenzione alle eventuali tracce, e addirittura un corso di formazione rivolto ai gestori dei lidi ed agli assistenti bagnanti, perché per primi partecipino al monitoraggio ed invitino gli ospiti a fare attenzione.

E’ intenzione del Circolo proporre anche il Comune di Terracina per questa bandiera, ma purtroppo rileviamo che nella recente ordinanza N. 3 del 2022 / DEMAR dell’8 giugno 2022  il Comune non ha neanche citato l’evento spettacolare dei tre nidi di caretta caretta dell’estate 2021 e non ha inserito nell’ordinanza nessuna prescrizione aggiuntiva per gli stabilimenti balneari, come ad esempio la prescrizione di utilizzare i mezzi meccanici per la pulizia solo la notte e non di prima mattina, così come non abbiamo mai ricevuto risposta sulla proposta di sottoscrizione del protocollo Medturtlerescue, protocollo di intenti per la costituzione di una rete di portatori di interesse per la protezione delle tartarughe, recapitato al Comune via PEC il 14 novembre scorso. Inoltre, poiché è in fase di redazione il nuovo Piano di Utilizzazione degli Arenili (PUA) e Legambiente ha chiesto l’intervento diretto della Regione Lazio, ci impegniamo fin da oggi a garantire che nel PUA sia menzionata sicuramente la presenza di ovo-deposizioni di caretta caretta sul nostro litorale sabbioso con tutte le conseguenti prescrizioni previste dal PUA regionale.

Ricordiamo infine la nostra campagna nazionale “Tartalove” e il sito internet dedicato alla campagna di adozione con le sezioni dedicate alle news, ai regali a tema e alle aziende https://www.legambiente.it/tartalove/ . Quando si effettua un’adozione simbolica si riceve un apposito certificato in formato PDF che riporta i dati di chi ha effettuato la donazione, il nome e la foto della tartaruga scelta e la descrizione di ciò che viene fatto a tutela della specie protetta.  Il sostegno minimo richiesto è di 25 euro e tutte le donazioni sono deducibili dalla dichiarazione dei redditi. Sul territorio italiano sono presenti 3 strutture di recupero curate da Legambiente, rispettivamente a Manfredonia, a Pioppi (Marine Turtle Center) e a Talamone. Quest’ultima realtà è gestita in collaborazione con il Parco Naturale della Maremma.

Per chi fosse interessato oggi presso la sede ANMI di Terracina Via del Molo 42 si terrà alle ore 18 una presentazione, a cura del Circolo, di tutta l’esperienza Tartawatchers a Terracina, in occasione dell’evento “20 miglia in Kayak da Terracina a Gaeta, per un mare sicuro e per la tutela delle specie marine protette”.

https://www.news-24.it/il-circolo-legambiente-terracina-pisco-montano-con-la-sua-squadra-tartawatchers-lancia-la-stagione-2022-nel-2021-accompagnate-in-mare-ben-171-carettine/

https://www.latinatoday.it/attualita/tartarughe-spiaggia-terracina-legambiente.html

https://www.radiondablu.it/154954/in-piena-azione-la-squadra-di-tartawatchers-di-legambiente-terracina.html

IL CIRCOLO LEGAMBIENTE TERRACINA PISCO MONTANO CON IL SUO DIPARTIMENTO ANIMAL HELP TORNA SULLA VICENDA DEL CANILE COMUNALE DI TERRACINA E SERVIZI CONNESSI E LE QUESTIONI RELATIVE ALLA TUTELA E AL BENESSERE ANIMALE IN CITTA’. MOLTEPLICI LE SEGNALAZIONI DI DISSERVIZIO RACCOLTE DAI VOLONTARI TERRACINESI CHE SI SONO RIVOLTI A LEGAMBIENTE TERRACINA ANIMAL HELP E AL SUO ECOSPORTELLO LOCALE SULLA TUTELA ANIMALE.

Comunicato stampa n. 235                                                   16.6.2022

Mentre è ancora in corso il processo di aggiudicazione del bando sulla gestione del canile comunale, bando che come Legambiente Terracina Animal Help abbiamo dettagliatamente criticato in un recente comunicato stampa: https://legambienteterracina.wordpress.com/2022/04/01/legambiente-terracina-animal-help-si-e-appena-chiuso-con-la-presentazione-delle-offerte-il-bando-sul-canile-da-oltre-un-milione-di-euro-in-4-anni-un-bando-che-ha-avuto-una-storia-complessa-e-tortuos/, e mentre aspettiamo la firma del contratto e la presa in carico di tutto il servizio da parte dell’aggiudicatario, sono molteplici le segnalazioni che vengono raccolte dal nostro EcoSportello locale sulla tutela animale https://www.legambienteanimalhelp.it/ecosportelloanimali/ in merito ad alcuni aspetti critici del servizio di gestione degli animali di affezione in città.

In primo luogo abbiamo un Canile Sanitario comunale che ad oggi, dopo il pomposo annuncio del 2019,  sembrerebbe di fatto non ancora opportunamente presidiato dal punto di vista veterinario, mentre già nel precedente comunicato stampa avevamo segnalato criticità in merito alla presenza (turnistica e reperibilità) di personale veterinario, dotazione di strumenti diagnostici (ecografi in primis), ferri chirurgici, farmaci, box attrezzati e a tale proposito ci congratuliamo con l’azione, peraltro tardiva, della Amministrazione che recentemente ha avviato una intensa campagna di sterilizzazione della popolazione felina presente nelle colonie censite dalla ASL sul nostro territorio, azione che porterà sicuramente benefici anche in termini di organizzazione e operatività del Canile Sanitario.

Per quanto riguarda il servizio di Pronto Soccorso Veterinario, servizio fondamentale per la tutela e il benessere degli animali in città, attualmente i volontari ci segnalano concrete difficoltà nel poter ottenere interventi rapidi ed efficaci visto che è di fatto assai difficile ottenere, dopo il soccorso e il trasporto, una stabilizzazione dell’animale presso il Canile Sanitario, anche per i casi meno gravi, mentre gli animali vengono sottoposti, tranne casi rari nei quali vengono trasportati alla clinica veterinaria più vicina – ad oggi, da come ci raccontano, sembra essere una clinica di Gaeta, mentre nessuna clinica di Terracina, che sarebbe la soluzione migliore per garantire un tempestivo soccorso, risulta attiva nel servizio-,  ad un lungo viaggio della speranza, e vorremmo conoscere se il viaggio avviene in mezzi adeguati a rispondere ad eventuali aggravamenti, verso il canile privato dell’attuale Gestore (comunque a 100 km di distanza), canile rifugio e sanitario del quale vorremmo conoscere meglio la copertura del servizio h24 per le emergenze, e le eventuali reperibilità del personale nei giorni festivi. Inoltre vengono segnalate alcune criticità procedurali come la difficoltà da parte dei segnalatori dell’animale in difficolta’ (i quali spesso dichiarano generosamente anche la volonta’ di adottare l’animale a fine cura!), di avere informazioni aggiornate sullo stato dell’animale soccorso, sulla evoluzione delle sue condizioni di salute, sulle eventuali ragioni della morte degli animali presi in carico, con un continuo rimpallo tra gli Enti a cui bisogna rivolgersi, Comune, ASL, Gestore attuale del Servizio, Clinica Veterinaria con l’effetto di scoraggiare i cittadini dal segnalare animali in difficoltà e con il rischio di non rispettare gli standard minimi di tutela e benessere animale.

Inoltre sono arrivate segnalazioni in merito alle mancate sterilizzazioni sia di cani del canile dati in adozione sia di gatti appartenenti a colonie feline censite dalla ASL (si segnala anche la mancanza di una dotazione sufficiente di gabbie-trappola, essenziali per la cattura temporanea di gatti non addomesticati). In particolare le colonie feline censite o in via di censimento dovrebbero essere al centro di un programma speciale di tutela da parte della ASL e della Amministrazione Comunale proprio per ridurre i costi del ricorso al Pronto Soccorso in urgenza, anche a causa dell’aumento indiscriminato della popolazione felina sul territorio. A tale proposito ribadiamo la nostra critica alla soluzione individuata dalla Amministrazione con il recente acquisto di casette per i gatti delle colonie, visto che le colonie hanno bisogno, in maggior misura, di interventi massicci di sterilizzazione e supporto economico per una corretta nutrizione e l’Amministrazione potrebbe, insieme alle principali associazioni ambientaliste e animaliste in città e coinvolgendo tutti i tutor di colonie feline riconosciute, farsi carico della predisposizione di una Oasi felina cittadina, dove i felini possano vivere in libertà e sicurezza senza vagare in strada con conseguenti rischi di incidenti. Inoltre è urgentissima l’apertura di un gattile presso il Canile di Terracina, struttura di fatto prevista nel Capitolato Speciale di Appalto.

Per quanto riguarda la cura dei cani attualmente presenti nel canile, ci auguriamo che il personale, ormai presente da anni nella gloriosa struttura del Canile Comunale di Terracina, famosa per la dedizione degli operatori e dei volontari, possa continuare a svolgere il servizio, e questo sia per salvaguardare i posti di lavoro e le competenze in essere e sia per tutelare il benessere dei cani, visto che per molti di loro sono state negli anni personalizzate cure mediche, infermieristiche ma anche nutrizionali, in modo particolare perchè i cani sono per lo più anziani e necessitano di nutrizione mirata, ma anche schemi di terapia comportamentale destinati a ridurre l’aggressività e il malessere e rendere anche i cani anziani disponibili alle adozioni. A tale proposito, e proprio in questa fase di passaggio dal vecchio al nuovo schema contrattuale, ci opponiamo fermamente a riduzioni di orario di lavoro degli operatori (con impatto sulla turnistica e reperibilita’) e a facili e veloci adozioni, soprattutto di cani anziani che hanno da sempre mostrato problemi comportamentali o sono attualmente in cura per malattie croniche, mentre vogliamo incoraggiare l’Amministrazione, la ASL e il nuovo Gestore a definire campagne di adozione mirate, e a tale proposito confermiamo la nostra volonta’ come Legambiente Terracina AnimalHelp a supportare tutte le iniziative in tal senso.

Il Canile Comunale deve essere poi quotidianamente aperto a tutte le Associazioni ambientaliste e animaliste e ai Comitati di Volontari terracinesi senza distinzione e operare come collante cittadino per tutte le iniziative che favoriscano sterilizzazioni, microchippature e adozioni di cani e gatti e ci aspettiamo quindi che gli orari e le modalità di accesso siano favorevoli a consolidare ed ampliare questo rapporto.

“Ricordiamo che attraverso la creazione del Dipartimento Animal Help, avvenuta a marzo del 2020, Legambiente Terracina vuole impegnarsi a garantire la piena applicazione sul territorio comunale e provinciale della Legge n. 281/1991 “Legge – quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo” e s.m.i., della legge n. 180/2004 e s.m.i, della Legge Regionale 34/97 che promuove e disciplina la tutela degli animali, al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo ed animali. Come già affermato in un nostro recente comunicato, abbiamo il concreto timore che questo appalto comunale per la gestione del Canile Comunale, così come è stato impostato, possa contribuire a chiudere definitivamente il canile comunale con il trasferimento dei cani a canili privati o con trasferimenti e adozioni velocissime e non controllate e con la conseguente perdita di un patrimonio di competenze acquisite negli anni da parte del personale a contratto presso il Canile. Pertanto non appena si sarà insediato formalmente, a contratto firmato, il nuovo Gestore, con tutti i vincoli del Capitolato Speciale d’Appalto (CSA), chiederemo alla Amministrazione immediato accesso agli atti relativi all’iter di aggiudicazione e immediato accesso alla struttura del Canile Rifugio e del Canile Sanitario per poter prendere diretta conoscenza dello stato in cui versa l’immobile, il quale, come affermato nel precedente comunicato, necessita di immediata manutenzione straordinaria e di adeguamenti alla normativa igienico-sanitaria, e per poter conoscere meglio quali sono gli impegni presi dal nuovo Gestore in merito al benessere, pulizia e alla corretta alimentazione quotidiana, alle sterilizzazioni, alle micro-chippature, al servizio di pronto soccorso, alle adozioni, e di come si vuole gestire al meglio le necessità della popolazione felina sul territorio, e soprattutto, proprio in previsione del massiccio ricorso a canili rifugio esterni e a strutture veterinarie esterne, cosi’ come riportato nel CSA, chiederemo la massima trasparenza sulle motivazioni e condizioni di trasferimento dei cani e dei gatti dal territorio di  Terracina, sia quelli soccorsi a seguito di incidenti, sia quelli già malati, disabili o in difficoltà, anche chiedendo accesso ai registri di movimentazione degli animali presenti in struttura o soccorsi perché incidentati. Inoltre vogliamo comprendere, data la nostra analisi del capitolato e data la raccolta di segnalazioni, come si possa sostenere i costi del servizio di pronto soccorso veterinario con una diaria giornaliera cosi’ bassa senza che questo vada ad incidere sulla qualità del servizio, sugli schemi nutrizionali e sulle cure da parte del personale in struttura, sul personale che sicuramente potrebbe rischiare di essere ridotto di numero e quindi di non poter più garantire la qualità di cure, nutrimento e pulizia necessarie per i cani e i gatti nel Canile Comunale. Per quanto riguarda il personale vogliamo accertarci che il patrimonio di conoscenza accumulato negli anni non vada disperso e pertanto chiederemo trasparenza sulle condizioni di permanenza del personale perché non vorremmo assistere ad uno svuotamento di competenze (oltre che di cani) dal Canile di Terracina a favore di altre strutture esterne. Vogliamo invece contribuire a creare un sistema globale di tutela e benessere animale cittadino, che partendo dalla identificazione di un Responsabile Unico del Benessere Animale, dalla predisposizione del Regolamento Comunale per la Tutela e Benessere Animale, e dall’adeguamento e dall’efficientamento del Canile Comunale e dei servizi connessi, si allarghi anche al censimento e alla cura capillare delle Colonie Feline riconosciute dalla ASL e alla creazione di una Oasi Felina Cittadina, alla migliore organizzazione della Area Cani del Parco del Montuno e all’attrezzaggio opportuno delle Spiagge dedicate ai cani, favorendo le campagne di sensibilizzazione, le adozioni, le sterilizzazioni, le microchippature e su tutto questo ci impegneremo anche come Raggruppamento di Guardie Ambientali e Zoofile Volontarie di Legambiente, mentre ci impegnamo a produrre dal 2023 un report annuale sul servizio a Terracina basato su molteplici indicatori, da inserire nel report nazionale Animali in Citta’ https://legambienteanimalhelp.it/animalincitta/ con l’obiettivo di confrontare Terracina (Comune e ASL) con altre città a livello regionale e nazionale sugli aspetti degli animali di affezione.” dichiara Anna Giannetti, Presidente Legambiente Terracina, Consigliere nazionale dell’Associazione, Dirigente del Raggruppamento Guardie Ambientali e Zoofile Volontarie Legambiente della Provincia di Latina.

Vicenda canile comunale di Terracina: interviene di nuovo Legambiente

https://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/3624/legambiente-animal-help-torna-ad-occuparsi-del-canile-anche-alla-luce-delle-numerose-segnalazioni-di-criticita-in-attesa-dellaggiudicazione-finale-dellappalto

IL CIRCOLO LEGAMBIENTE TERRACINA PISCO MONTANO COMMEMORA IL TRENTENNALE DELLA STRAGE DI CAPACI PRESSO L’ALBERO DI FALCONE AL MONTUNO, COME FA ORMAI DAL 2018, ANNO DELLA RIAPERTURA DEL PARCO, CON UN EVENTO PUBBLICO DAL TITOLO “RICORDANDO FALCONE”, CHE E’ RIMASTO PERO’ UNICO NEL PANORAMA TERRACINESE NONOSTANTE I MOLTEPLICI ALLARMI SUL RISPETTO DELLA LEGALITA’ NELLA NOSTRA CITTA’. CHIEDIAMO L’ISTITUZIONE IMMEDIATA DI UN OSSERVATORIO COMUNALE PERMANENTE SULLA LEGALITA’ E SULLA SICUREZZA DOVE POSSANO ESSERE PORTATI FINALMENTE ALLA LUCE I PROBLEMI E INDIVIDUATE LE POSSIBILI SOLUZIONI.

Comunicato stampa n. 234                                                                     28.5.2022

Lo scorso 23 maggio 2022 si è svolto, come ormai di consueto dal 2018, anno di riapertura del Parco del Montuno, un evento denominato “Ricordando Falcone” in memoria del grande Giudice Giovanni Falcone, del Giudice Francesca Morvillo e delle loro scorte Vito Schifani, Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro barbaramente uccisi, e i sopravvissuti Giuseppe Costanza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello, Paolo Capuzza, sotto l’Albero a lui dedicato nel Parco del Montuno, albero riconosciuto dal 2019 anche dalla Fondazione Falcone di Palermo. In occasione del 30^ anniversario abbiamo detto insieme un No secco alla abolizione dell’Ergastolo Ostativo e abbiamo aderito alla campagna nazionale #unlenzuolocontrolamafia, con la condivisione di letture tratte dal libro “Solo è il coraggio. Giovanni Falcone, il romanzo” Bompiani, di Roberto Saviano, e dal libro “I nemici della giustizia. Magistratura, politica, economia: chi non vuole una giustizia uguale per tutti” Rizzoli, del Giudice Nino di Matteo e del giornalista Saverio Lodato, e con riflessioni sui temi della Giustizia, sulla Riforma Cartabia, sul tentativo di smantellamento della legislazione antimafia (41 bis, Ergastolo Ostativo, Leggi sui pentiti) e sul prossimo Referendum sui temi della giustizia.

 “Dopo il nostro evento del 23 maggio, abbiamo aspettato tutta la settimana per vedere se per caso la nostra città organizzava un evento istituzionale, per ricordare e fare memoria nel trentennale della strage di Capaci, e purtroppo non abbiamo avuto nessuna notizia. Eppure anche la città di Terracina, ha assistito negli ultimi tempi ad una sequela di eventi (sequestri, indagini, avvisi di garanzia, arresti, rinvii a giudizio, citazioni in giudizio e processi) che hanno squarciato il velo ipocrita della ridente città costiera e hanno lasciato intravedere purtroppo un sistema di malaffare ed una rete fitta di collusioni e contiguità che coinvolge la società, le imprese (anche con le tante storie di caporalato), l’amministrazione della cosa pubblica e la politica con un sistema di voto che sembrerebbe condizionato con promesse di utilità, laddove non direttamente appaltato ai clan come apprendiamo con sconcerto dai resoconti del processo “Scheggia”. Politica che in questi anni non ha mancato neanche di prendere di mira con attacchi violenti la nostra Associazione, colpevole di voler denunciare potenziali abusi e illeciti e di volersi costituire parte civile nei processi. La situazione di Terracina era stata già ben evidenziata da una interrogazione al Senato presentata a marzo del 2021 dai senatori del gruppo misto Lannutti, Corrado e Abate (anche membri della Commissione Antimafia) nella quale è stato tracciato un quadro del caso Terracina partendo dall’omicidio del boss camorrista Gaetano Marino (avvenuto ad agosto del 2012 sul lungomare pieno di turisti), citando anche, come evento meritevole di attenzione nazionale, il caso della aggressione verbale in pieno Consiglio Comunale da parte dell’ex-Vicesindaco a me come esponente di Legambiente. Questa interrogazione seguiva dopo dieci anni l’importante allarme lanciato dall’allora Deputato PD Ermete Realacci, Presidente onorario di Legambiente, il quale presentava una interrogazione parlamentare nel 2011 sulle infiltrazioni mafiose e sull’aumento dei reati mafiosi, come quello legato al ciclo del cemento e agli abusi edilizi, in tutte le città della Provincia di Latina e anche a Terracina.” dichiara Anna Giannetti, Presidente del Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” , Consigliere Nazionale dell’AssociazioneEcco, alla luce di quanto sta accadendo e a seguito della importante audizione di marzo 2021 del Prefetto di Latina, Dott. Maurizio Falco, da parte della Commissione parlamentare antimafia, sugli affari dei clan sul territorio pontino e sui possibili intrecci tra malavita e politica, testimoniati anche dai numerosi beni confiscati e acquisiti a patrimonio comunale (grave la mancata confisca e acquisizione a patrimonio pubblico dell’area ex DESCO all’ingresso di Terracina – coinvolta in gravi vicende giudiziarie di abusi edilizi e riconducibile nell’indagine della DDA al clan Mallardo-  per avvenuta prescrizione!), e alla luce del lavoro costante e prezioso di scambio informativo tra le Prefetture di Latina e Caserta, soprattutto in vista dei prossimi investimenti a valere sul PNRR, per una vigilanza sui movimenti societari sospetti, augurandoci un costante ricorso alle interdittive antimafia, chiediamo al Sindaco di Terracina, proprio in questa importantissima occasione del trentennale delle stragi di Falcone e Borsellino, di mobilitare tutte le coscienze e le energie, partecipando a ed organizzando eventi istituzionali, e chiediamo a gran voce la costituzione di un Osservatorio comunale permanente sulla Legalità e Sicurezza per promuovere una cultura del rispetto e della legalità, facendo sintesi delle diverse realtà sociali presenti nel territorio cittadino che a vario titolo pongono la questione di legalità e sicurezza e ponendo al centro il monitoraggio di tutti i progetti a valere sul PNRR e comunque ogni grande progetto e appalto, per evitare rischi di grave infiltrazione. E’ proprio Legambiente, associazione che spesso in questi due anni è finita nel mirino per la sua azione di denuncia, a chiedere a gran voce che la nostra Amministrazione prenda finalmente parte, riconosca il problema e si impegni insieme alle Scuole, ai Comitati, ai Partiti, alle Associazioni del terzo settore e alle Associazioni di Categoria, affinchè non solo le organizzazioni criminali ma soprattutto la mentalità mafiosa non arrivi a radicarsi nella nostra città, sostenendo con convinzione tutti coloro che si battono per la legalità, i veri anticorpi sociali e civili che bisogna alimentare e mantenere vivi per costituire una barriera massiccia contro la sua diffusione”.

https://www.linchiestaquotidiano.it/news/2022/05/30/terracina-legambiente-l-amministrazione-riconosca-che-ci-s/47791

BEACH LITTER E SPIAGGE E FONDALI PULITI 2022 A TERRACINA: IL CIRCOLO LEGAMBIENTE DI TERRACINA, IN OCCASIONE DELLA CAMPAGNA “SPIAGGE E FONDALI PULITI 2022” PRESSO IL PORTO CON TANTI VOLONTARI IMPEGNATI, VUOLE RIMETTERE AL CENTRO DEL DIBATTITO CITTADINO LA QUESTIONE DEL PORTO E DELLE SUE CRITICITA’, FA IL PUNTO SUI RISULTATI DELLA INDAGINE SCIENTIFICA “BEACH LITTER 2022” SUI RIFIUTI SPIAGGIATI A TERRACINA CHE VEDONO PURTROPPO UN INCREMENTO DEI RIFIUTI SULLA SPIAGGIA RISPETTO AI TRE ANNI PRECEDENTI E RISPETTO ALLA MEDIA NAZIONALE E RIPORTA ATTENZIONE ALLA ORDINANZA PLASTIC FREE prot.N.  1759 del 10 gennaio 2020  SOSPESA NEL 2020 CAUSA EMERGENZA COVID E MAI RIATTIVATA.

Comunicato stampa n. 233                                                  19.5.2022

Dal 1995 Legambiente coordina per l’Italia la campagna “Spiagge e Fondali Puliti” all’interno del programma internazionale Clean Up the Med che coinvolge 21 Paesi del Mediterraneo. Quest’anno l’appuntamento della stagione 2022 si è svolto lo scorso weekend di maggio con quasi cento iniziative di volontariato, organizzate in 17 regioni, con centinaia di enti, scuole, comuni e associazioni, una delle quali a Terracina, domenica 16 maggio scorso, con un flash mob e pulizia itinerante presso il Porto, organizzata dal Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” e riportata, per la sua rilevanza, anche nel comunicato stampa di Legambiente nazionale https://www.legambiente.it/comunicati-stampa/spiagge-e-fondali-puliti-e-lindagine-beach-litter-2022/ .

Con questa campagna, molto partecipata da volontari, il Circolo Legambiente di Terracina “Pisco Montano” ha voluto riportare alla centralita’ del dibattito cittadino sia la questione portuale, con tutte le criticità di apertura, sicurezza e pulizia, che la questione della riattivazione della Ordinanza #plasticfree e del protocollo di rete Plastic Free Beach Terracina, sottoscritta anche dal Comune di Terracina, che tanti risultati aveva portato negli anni scorsi in termini di prevenzione e contrasto alle plastiche, stimolando l’Amministrazione Comunale e le Associazioni di Categoria ad affrontare la gravissima emergenza della plastica in mare e sulle spiagge, onorando il progetto Fishing for Litter Terracina, con i pescherecci “Piramide”, “Carlo Padre”, “Tequila”, iniziato già nel 2018, che con i propri dati di monitoraggio è stato determinante per la redazione del DDL “Salvamare” “Disposizioni per il recupero dei rifiuti in mare e nelle acque interne e per la promozione dell’economia circolare (“legge SalvaMare”)” (S.1571-B) definitivamente approvato giorni fa al Senato l’ 11 maggio scorso (non ancora pubblicato) e diventato ormai Legge dello stato.

Oltre alla rimozione dei rifiuti, l’obiettivo della campagna nazionale Legambiente “Spiagge e Fondali Puliti” è infatti quello di sensibilizzare i cittadini sul grande problema dei rifiuti sulla spiagge #beachlitter e nel mare #marinelitter che non risparmia il Mediterraneo. A parlar chiaro sul grave stato di inquinamento delle nostre spiagge, sono proprio i dati dell’indagine Beach Litter 2022, realizzata, come tutti gli anni dai circoli locali di Legambiente basata su un protocollo ufficiale di campionamento e catalogazione dei rifiuti applicato su tutte le spiagge investigate dagli 834 volontari dei Circoli locali di Legambiente che hanno partecipato all’iniziativa: parlano chiaro i dati dell’indagine presenti oggi e raccolti su 53 spiagge di 14 regioni (Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Lombardia, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna, Veneto). Sono stati censiti un totale di 44.882 rifiuti in un’area totale di 271.500 mq. Una media di 834 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia (8 rifiuti ogni passo) che supera ampiamente il valore soglia stabilito a livello europeo per considerare una spiaggia in buono stato ambientale, cioè meno di 20 rifiuti abbandonati ogni 100 metri lineari di costa. La plastica si attesta essere, ancora una volta, il materiale più comune ritrovato, ben l’84% degli oggetti rinvenuti (37.604 sui 44.882 totali), seguita da 2.004 oggetti di metallo (4,5%), 1.920 di carta/cartone (4,3%) e 1.566 di vetro/ceramiche (3,5%). Inoltre, ben il 46% di tutti i rifiuti monitorati nell’indagine, riguarda i prodotti usa e getta, alcuni dei quali al centro della direttiva europea che vieta e limita gli oggetti in plastica monouso, a cui è dedicato uno speciale focus.

Il Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” ha effettuato l’indagine “Beach Litter 2022” a Terracina lo scorso 10 Aprile sulla spiaggia di Levante, spiaggia campione oramai da 6 anni, su un’area di 5000 metri quadri, e Terracina entra quindi per la sesta volta, nell’indagine “Beach Litter ”, come uno dei 4 siti del Lazio sottoposto a classificazione e monitoraggio (Spiaggia di Levante (Terracina), Foce del Fiume Capo D’Acqua (Formia), Spiaggia libera Riserva Naturale di Tor Caldara (Anzio), Capocotta (Roma)). Sono stati raccolti e classificati (utilizzando il questionario ed il protocollo di raccolta, campionamento e classificazione internazionale sviluppato sulla base della Marine Strategy Framework Directive che permette la classificazione ed il confronto tra i dati raccolti da chiunque lo utilizzi seguendo i criteri della Citizen Science) ben 1871 rifiuti con una media di 37,4 rifiuti ogni 100 metri quadri, superiore alla media 2021 sulla stessa spiaggia di 28,8  rifiuti ogni 100 metri quadri e alle medie del 2019 e del 2018 rispettivamente con 29,3 e 29 rifiuti ogni 100 metri quadri, a fronte di una densità media nazionale che quest’anno è di 17 rifiuti ogni 100 metri quadri.

Sulla nostra spiaggia campione di Terracina, oltre l’80% dei rifiuti classificati è plastica, seguita da tessili (4,6%), metallo (4,3%), carta/cartone (3,2%), gomma (3%) e vetro (2,9%).

Beach Litter 2022 Terracina : Spiaggia campione (Spiaggia di Levante)(5000mq)

Beach Litter 2022 Terracina: Percentuale dei materiali trovati

Anche quest’anno si confermano al primo posto nella top ten dei rifiuti spiaggiati sulla spiaggia di Levante gli oggetti e i frammenti di plastica o di polistirolo non identificabili, che insieme rappresentano circa il 32% dei rifiuti classificati. Al secondo posto troviamo i Sacchetti di patatine e dolciumi (oltre il 4,3% dei rifiuti rinvenuti), seguiti al terzo posto dai Mozziconi di sigarette (4% dei rifiuti monitorati) che scendono quest’anno dal secondo al terzo posto. Al quarto posto troviamo i Bicchieri e coperchi di plastica (2,8%). Al quinto posto troviamo gli Agitatori in plastica (2,7%) e al sesto i Contenitori/tubi/compresse/blister medicinali (2,6%). Scendono invece quest’anno dal terzo al settimo posto i Cotton fioc (2,5%). Questi ultimi sono il simbolo per eccellenza di maladepurazione (spesso infatti vengono gettati nel wc) e in Italia sono al bando in favore di alternative più sostenibili e compostabili. All’ottavo posto troviamo le Lattine di bevande (2,4%) e al nono Altri prodotti tessili (2,3%). A chiudere la top ten gli Altri articoli di carta (2%). Inoltre sono stati anche rinvenuti, anche se in minori quantita’, guanti usa e getta (1), mascherine o altri oggetti riconducibili all’emergenza sanitaria Covid-19 (5).

Beach Litter 2022 Terracina: La top ten degli oggetti repertati

 “Ancora una bella iniziativa di cittadinanza attiva, prendendoci cura del porto, fulcro nevralgico della città, oggetto di una recente pianificazione regionale che dovrebbe preludere – ci auguriamo- ad una profonda innovazione nei servizi portuali offerti ai pescatori, ai diportisti, ai turisti. Il nostro non è per ora un Porto aperto, perché insabbiato, non dragato e con gravi problematiche di accesso e sicurezza della navigazione, ed è un Porto spesso sporco, che ancora non riesce a supportare al meglio l’encomiabile lavoro dei pescatori che aderendo a Fishing for Litter Terracina si caricano di rifiuti presi dal mare, con due isole ecologiche ancora sottoutilizzate e la gravissima mancanza di bagni per i turisti (circa 120.000 passaggi turistici ogni anno da e per le Isole Pontine). Un porto insicuro, poco illuminato, dove chi lascia la propria auto incustodita puo’ trovare la sorpresa di un furto e con aree verdi poco curate e poco illuminate e non videosorvegliate che spesso diventano di notte ricettacolo di ubriachi o drogati che lasciano vetri e siringhe. Siamo poi davvero delusi dal fatto che nonostante le iniziative portate avanti dal nostro Circolo sul tema dei rifiuti in mare e sulle spiagge negli ultimi anni, e dopo anni di studio, lavoro, campagne di sensibilizzazione e di educazione, progetti di grande prestigio nazionale e internazionale il Comune di Terracina, nonostante la sottoscrizione del Protocollo “Plastic Free Beaches Terracina” nel 2018, e la sottoscrizione del Protocollo sperimentale Fishing for Litter Terracina nel 2020, ha sospeso l’ordinanza “Terracina plastic free” prot.N.  1759 del 10 gennaio 2020 (una ordinanza molto “leggera” in termini di disposizioni e che sarebbe entrata in vigore il 15 giugno 2020) fino a dicembre 2020, causa pandemia e con l’obiettivo di smaltire le scorte di plastica in magazzino (!) e sembrerebbe non aver mai più ripreso la questione tanto e’ vero che, dopo due anni e a fine emergenza covid19 anche la nuova stagione balneare appena iniziata si presenta purtroppo senza regole in questo campo. Con i dati dell’ultima campagna Beach Litter 2022 Terracina che ci confermano il problema dei rifiuti plastici sulle spiagge, con un peggioramento rispetto agli anni precedenti e rispetto alla media nazionale, e con i monitoraggi in corso del progetto Fishing for Litter Terracina che ci confermano sulla grave emergenza delle plastiche in mare, è assolutamente necessario invece che si adottino da subito politiche e atti amministrativi cogenti nella direzione del contrasto al #beachlitter e #marinelitter, assolutamente importanti anche per dare un senso ed una concretezza a raggiungimenti come quello della tanto sbandierata “bandiera blu” che se non accompagnati da reali processi di miglioramento che vadano ad incidere concretamente sulla qualità della vita del cittadino e del turista della nostra Città, restano solo dei vuoti e costosi adempimenti burocratici” dichiara Anna Giannetti, Presidente del Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” e Consigliere Nazionale dell’Associazione.

SPIAGGE E FONDALI PULITI 2022: LEGAMBIENTE TERRACINA PORTA LA CAMPAGNA NAZIONALE A TERRACINA PER LA VI EDIZIONE DEDICANDOLA AL PORTO E ALLE ANNOSE QUESTIONI CRITICHE E MENTRE PULISCE MEGLIO LA ZONA FESTEGGIA CON I PESCATORI L’APPROVAZIONE DEFINITIVA AL SENATO DELLA LEGGE SALVAMARE, VISTO CHE IL PROGETTO FISHING FOR LITTER TERRACINA E’ STATO DETERMINANTE, COME PROGETTO PILOTA PER LA DEFINIZIONE DELLA LEGGE.

Terracina, 14 maggio 2022                                    Comunicato Stampa n. 232

Domenica 15 maggio 2022 alle 10 presso il Bar del Molo a Terracina torna Spiagge e Fondali Puliti 2022, la campagna di Legambiente legata alla iniziativa europea Clean-up the Med dedicata al monitoraggio e alla pulizia dei rifiuti abbandonati lungo le nostre bellissime coste.

L’ iniziativa di volontariato ambientale è promossa quest’anno da COMMON (COastal Management and MOnitoring Network for tackling marine litter in Mediterranean sea), progetto europeo finanziato da Eni CBC Med che coinvolge Italia, Libano e Tunisia con l’obiettivo di tutelare le coste del Mediterraneo dal marine litter attraverso una gestione sostenibile. Quest’anno dedichiamo interamente la nostra VI^ edizione alla zona del Porto e della Darsena, zona che noi di Legambiente abbiamo sempre messo al centro delle nostre azioni per Terracina.

Da anni il nostro Porto (turistico e commerciale) è lasciato allo sbando, con costante pericolo all’ingresso dovuto all’insabbiamento, con edifici fatiscenti e pericolanti, con pochi parcheggi e con aree verdi abbandonate e non curate, senza servizi igienici per i cittadini e per i turisti, con annose e mai risolte questioni riguardanti la raccolta e lo stoccaggio dei rifiuti, mentre sono anni che i fondali del porto non vengono ripuliti a fondo. Il nostro Porto sta morendo di incuria e con lui tante categorie, dai pescatori, ai diportisti, alla nautica, e non possiamo restare a guardare! 

Non potevamo scegliere momento migliore però per festeggiare finalmente l’approvazione definitiva, proprio qualche giorno fa, dopo 4 anni di attesa, della Legge Salvamare presentata dall’allora Ministro Sergio Costa, alla quale ha contribuito anche Terracina con il suo progetto Fishing for Litter partito il 27 Maggio 2018 proprio in occasione della campagna Spiagge e Fondali Puliti 2018 e che è stato uno dei primi quattro progetti sperimentali, assieme al progetto realizzato nell’Arcipelago Toscano, a Manfredonia in Puglia, e a Porto Garibaldi in Emilia Romagna, realizzati con il contributo di Legambiente, che sono stati determinanti per l’approvazione della Legge, in quanto hanno dimostrato che il fishing for litter è realizzabile, con il contributo volenteroso dei pescatori che hanno raccolto tonnellate di rifiuti in mare. Il Progetto Fishing for Litter Terracina, finalizzato alla raccolta  e riciclo delle plastiche in mare, con la verifica e la misurazione delle quantità e delle tipologie dei rifiuti recuperati dalle imbarcazioni nell’ottica di migliorare la riciclabilità dei rifiuti, ha visto la partecipazione e l’impegno delle imbarcazioni Carlo Padre con Quirino e Dario Cicerano, Piramide con Domenico e Claudio Monti e Tequila con Quirino e Lamberto Alla, ed è stato svolto all’interno del Protocollo Regione Lazio Fondali Puliti firmato dalla Regione Lazio con Arpa Lazio e Corepla il 3 luglio 2018, vincendo anche un premio BNL denominato “Zero Plastica in Mare”.

La nostra iniziativa sarà una iniziativa itinerante ma ordinata come una passeggiata lungo tutto il porto come un atto di protesta e di cura per il bene comune: per chiedere a gran voce provvedimenti urgenti per il dragaggio della foce (fermo da tre anni con rimpalli tra Comune e Regione), pulizia dei fondali del canale, piano dei rifiuti portuali, piano regolatore portuale ma lo faremo come piace a noi anche muniti di guanti e buste per raccogliere rifiuti!

Unisciti a noi! Ci troveremo domenica 15 maggio alle ore 10 davanti al Bar del Molo in Via del Molo.

https://www.latinatoday.it/attualita/spiagge-fondali-puliti-2022-terracina.html

RADIO FRANCE INTER, LA RADIO FRANCESE NAZIONALE, A TERRACINA PER INTERVISTARE IL CIRCOLO LEGAMBIENTE PISCO MONTANO SULLE QUESTIONI DEMANIALI ANCHE IN VISTA DELLA PROSSIMA STAGIONE BALNEARE ANCORA NEL SEGNO DELL’INCERTEZZA.

Terracina, 5 maggio 2022                                 Comunicato Stampa n. 230

RADIO FRANCE INTER, LA RADIO FRANCESE NAZIONALE, A TERRACINA PER INTERVISTARE IL CIRCOLO LEGAMBIENTE PISCO MONTANO SULLE QUESTIONI DEMANIALI ANCHE IN VISTA DELLA PROSSIMA STAGIONE BALNEARE ANCORA NEL SEGNO DELL’INCERTEZZA.

Terracina e il suo litorale continua a suscitare interesse anche nei media internazionali. Giorni fa il corrispondente in Italia di Radio France, la radio nazionale francese, il giornalista Bruce de Galzain, è venuto a visitarci e ha chiesto una intervista al Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” da sempre attivo sulle questioni demaniali e costiere. Motivo della visita è stato principalmente quello di comprendere le difficoltà del comparto balneare alla luce della recente sentenza del Consiglio di Stato del 9 novembre 2021 e la necessità di predisporre bandi aperti entro il 2023 (salvo ulteriori proroghe!), visto che il Comune di Terracina è stato uno dei comuni che aveva disposto le proroghe fino al 2033 (per poi subito ritirarle dopo la sentenza!) e che per questa ragione aveva ricevuto anche un parere contrario dell’ Antitrust e visto che Terracina ha anche alcune concessioni demaniali comunali, da anni oggetto di una gestione controversa. Il Comune di Terracina è anche oggetto attualmente di indagini complesse e articolate sul demanio costiero da parte della Procura di Latina che prefigurano diverse ipotesi di reato evidenziando una possibile commistione tra interessi pubblici e privati e una serie di violazioni di norme urbanistiche e paesaggistiche, in assenza di una pianificazione aggiornata degli arenili, che hanno portato anche a sequestri preventivi di alcuni stabilimenti balneari.

Ricordiamo inoltre che la Francia ha una legislazione molto avanzata non avendo mai derogato al ruolo dello Stato centrale e delle Prefetture per la gestione del “domaine public” con una legge denominata “Loi de littoral” del 3 gennaio 1986 che privilegia la gestione pubblica dei servizi sulle spiagge conservando l’80 per cento del litorale libero e con accessi garantiti liberi e gratuiti.

Il nostro Circolo ha avuto modo di ribadire al microfono di Radio France l’importanza di una costante sorveglianza ambientale contro gli abusi e gli illeciti paesaggistici e urbanistici costieri, di una corretta pianificazione del litorale, adeguata al nuovo Piano Utilizzazione Arenile regionale e alle leggi e alle normative ambientali, ribadendo quanto affermato in un recente comunicato stampa in cui abbiamo chiesto alla Regione Lazio di sovraintendere direttamente alla nuova stesura del PUA comunale (tenendo conto che Terracina è priva di un PUA aggiornato dal 2003!), alla luce delle diverse e complesse questioni in essere sul demanio. Inoltre abbiamo ribadito, con l’aiuto di Marco Chiumento, titolare dello Stabilimento Balneare Onda Marina, le esigenze del comparto balneare con piccole imprese storiche a gestione familiare, le quali si trovano a dover gestire tratti di arenile ormai eroso, con le conseguenze di un ripascimento dannoso che ha peggiorato la qualità del sedimento sabbioso, con un peso ormai insostenibile della tassazione e con la grande incertezza dei bandi da lanciare entro il 2023 e dell’impatto sugli investimenti già programmati (e a volte già finanziati con mutui fino al 2033!).

Si è affrontata anche la questione, sollevata da Legambiente l’anno scorso presso la Regione Lazio, relativa al rispetto delle percentuali di spiagge libere regionali e degli ambiti omogenei, ricordando che Terracina è ancora uno dei pochi comuni costieri laziali che non rispetta la quota stabilita dalla Legge n.8/2015 e dal Regolamento regionale n.19/2016, e la questione della gestione del periodo transitorio, visto anche i finanziamenti ottenuti dalla Regione Lazio per la cura e i servizi da offrire per le spiagge libere e l’approssimarsi della stagione estiva, con una accurata predisposizione dei prossimi bandi di gara che dovranno premiare gli aspetti sociali dell’impresa e il rispetto per la natura e il paesaggio, e la questione, molto seria, del contrasto senza tregua alla corruzione, alla collusione, ai conflitti di interesse, allo sfruttamento turistico della costa e in generale di una lotta costante contro le infiltrazioni della criminalità organizzata sui litorali pontini.

IL LINK AL PODCAST: “Le grand écart turc” sur https://www.franceinter.fr/emissions/un-jour-dans-le-monde/un-jour-dans-le-monde-du-jeudi-28-avril-2022  via @franceinter (servizio su Terracina dopo 20’22).

LEGAMBIENTE TERRACINA LANCIA UNA PETIZIONE SU PIATTAFORMA CHANGE.ORG PER SPINGERE COMUNE DI TERRACINA E REGIONE LAZIO A COSTITUIRSI PARTE CIVILE NELLA PROSSIMA UDIENZA DEL PROCESSO PROINFANTIA DEL 21 APRILE E SI PREPARA PER ALTRE AZIONI.

Terracina, 9 aprile 2022                                              Comunicato Stampa n. 229

Legambiente Terracina, da sempre molto attiva sulla vicenda Proinfantia, e costituenda parte civile nel processo nella prossima udienza del processo del 21 aprile, ha lanciato una petizione popolare sulla piattaforma CHANGE.ORG per spingere il Comune di Terracina e la Regione Lazio, individuate come parti offese nella ordinanza di rinvio a giudizio della Procura della Repubblica di Latina per ipotesi di reato di lottizzazione abusiva e altri reati commessi, a costituirsi parti civili.

Legambiente Terracina, coadiuvata dal Centro di Azione Giuridica di Legambiente Lazio e da Legambiente Nazionale, si è fin dall’inizio impegnata per scongiurare la imponente lottizzazione costiera, fino al sequestro del lotto poi confermato dal Tribunale del Riesame e aveva chiesto audizione in Commissione Urbanistica Regione Lazio per provare a rappresentare tutte le problematiche legate al quadro di recepimento normativo della Legge n.7 sulla rigenerazione urbana a Terracina, giudicandolo pericolosamente carente e rischioso, impegnandosi poi nella revisione del PTPR, purtroppo constatando una carenza di tutela per la fascia costiera di Terracina, fino alla predisposizione dell’atto di costituzione di parte civile nella udienza del processo dell’11 gennaio poi rinviata al 21 aprile prossimo, , pubblicando diverse dichiarazioni e comunicati stampa. Durante l’ultimo anno sono state molteplici le fonti di preoccupazione sul versante edilizio per Legambiente  https://legambienteterracina.wordpress.com/2021/12/31/legambiente-terracina-di-fronte-alla-ennesima-triste-notizia-di-oggi-di-un-nuovo-sequestro-di-un-cantiere-edilizio-ricorda-il-31-dicembre-data-del-sequestro-del-cantiere-proinfantia-e-prepara-la-co/, a Terracina, città turistica ma già gravata da uno storico abusivismo edilizio, da un litorale ormai cementificato, da un pesante indice di consumo di suolo e da una cronica carenza di verde e parcheggi.

“Come forse molti ricorderanno, l’allora Vicesindaco e Assessore all’Urbanistica Pierpaolo Marcuzzi, rinviato a giudizio nello stesso processo Proinfantia per rivelazione di segreto d’ufficio e oggi ancora agli arresti domiciliari per altre ipotesi di reato, mi aveva pesantemente attaccato, in qualità di Presidente del Circolo locale di Legambiente impegnata nella vicenda, durante il Consiglio Comunale straordinario dedicato proprio alla vicenda Proinfantia del 25 gennaio 2021. La Procura di Latina, in seguito al sequestro e dopo mesi di indagine aveva deciso di rinviare a giudizio i vertici della società, il tecnico progettista, un funzionario e dirigente comunali e l’ex Vice Sindaco e Assessore all’Urbanistica, confermando tutte le risultanze delle indagini, scaturite anche da nostre analisi e segnalazioni. In questi giorni di attesa per l’udienza prossima del processo Proinfantia del 21 aprile, udienza in cui ci auguriamo venga accolta la nostra richiesta di costituzione di parte civile, non avrei mai pensato di dover leggere sugli organi di informazione che il Comune di Terracina invece si appresta, quasi provocatoriamente a mio avviso, a rilasciare autorizzazioni per un nuovo progetto, e della stessa Società costruttrice i cui vertici sono sotto processo, sullo stesso lotto sequestrato, mentre il Sindaco pro-tempore Roberta Tintari, non ha mai confermato finora, pur sollecitata da più parti, la sua partecipazione in rappresentanza del Comune come parte civile al processo. Qualche giorno fa l’azione meritoria del nostro Circolo è stata perfino menzionata da una interrogazione al Consiglio e alla Giunta Regionale, fatta sull’argomento Proinfantia dal Consigliere Regionale Marco Cacciatore, Presidente della Commissione Urbanistica Regionale, interrogazione in cui si chiedeva, tra l’altro, alla Regione Lazio di costituirsi anch’essa parte civile nel processo” dichiara Anna Giannetti, presidente Circolo Legambiente Terracina e Consigliere Nazionale della Associazione.

TESTO E LINK ALLA PETIZIONE

Al Sindaco pro-tempore di Terracina Roberta Tintari e la sua Giunta e al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e alla sua Giunta di costituirsi parte civile nel procedimento penale istruito in relazione alla vicenda Proinfantia avanzando la richiesta risarcitoria per i danni subiti in conseguenza dei fatti occorsi, nei termini temporali e nelle modalità previste dalla legge.

PERCHÈ

Come noto, in conseguenza del sequestro dell’area Proinfantia di Terracina, un pregiato lotto costiero con un immobile storico da sempre adibito ad usi sociali ed una delle ultime aree verdi rimaste davanti ad un litorale cementificato, per il quale il Comune di Terracina aveva autorizzato con Permesso di Costruire n. 6726 del 22 dicembre 2020, la costruzione di un impattante lottizzazione residenziale, la Procura della Repubblica di Latina aveva disposto un rinvio a giudizio dei vertici della Società proponente, di tecnici progettisti, di funzionari e dirigenti comunali e dell’assessore all’urbanistica con ipotesi di reato di lottizzazione abusiva e altri reati connessi, identificando il Sindaco pro-tempore di Terracina e il Presidente pro-tempore della Regione Lazio come parti offese. La prima udienza presso il Tribunale di Latina dell’11 gennaio scorso si è conclusa con un rinvio al prossimo 21 aprile.

A quanto si è appreso dalle notizie apparse ultimamente sugli organi di informazione, la stessa Società proponente ha nel frattempo sottoposto una nuova istanza con un nuovo progetto per ottenere un nuovo permesso di costruire sullo stesso lotto ancora sequestrato e il Comune di Terracina ha già provveduto a rilasciare una nuova autorizzazione paesaggistica, in previsione di un prossimo Permesso di Costruire e questo ha sicuramente preoccupato la cittadinanza.

L’art. 74 del Codice di Procedura Penale prevede che “…l’azione civile per le restituzioni e il risarcimento del danno di cui all’art. 185 c.p. può essere esercitata nel processo penale dal soggetto al quale il reato ha recato danno ovvero dai suoi successori universali nei confronti dell’imputato…” il Comune di Terracina  e la Regione Lazio sono stati direttamente danneggiati dal reato ipotizzato di lottizzazione abusiva, sia sotto il profilo del danno patrimoniale che di quello non patrimoniale.

L’art. 91 ss c.p.p. riconosce agli enti esponenziali la possibilità di intervenire nel processo per far valere i diritti e le facoltà attribuiti alla persona offesa dal reato; tra le finalità di tutela riconosciute al Comune di Terracina e alla Regione Lazio rientra quella di garantire il territorio e l’ambiente dei propri cittadini.

LEGAMBIENTE TERRACINA ANIMAL HELP: SI È APPENA CHIUSO CON LA PRESENTAZIONE DELLE OFFERTE IL BANDO SUL CANILE DA OLTRE UN MILIONE DI EURO IN 4 ANNI. UN BANDO CHE HA AVUTO UNA STORIA COMPLESSA E TORTUOSA CON UNA SERIE DI ANNULLAMENTI E REVOCHE IN AUTOTUTELA E CHE CI SEMBRA LACUNOSO, CON PREMIALITA’ PER CANILI PRIVATI DOVE ALLOCARE CANI IN ESUBERO, E CON UN MODELLO DI GESTIONE DEI FELINI NELLA NOSTRA CITTA’ ALQUANTO CARENTE.

Terracina, 1 aprile 2021                              Comunicato Stampa n. 227

Legambiente Terracina Animal Help esprime una certa preoccupazione per il bando sul canile di Terracina. Dopo tanti stop and go e bandi prima pubblicati e poi revocati senza capirne fino in fondo la motivazione, circa un mese fa è uscito il nuovo bando per la gestione del canile di Terracina con Determinazione N. 328 del 28/02/2022, bando ormai chiuso con la presentazione delle offerte. Il Bando concerne il Servizio di Custodia, Mantenimento e Cura degli animali accalappiati sul territorio del Comune di Terracina per una durata di 4 anni e complessivi € 1.268.651,60.

La scelta di effettuare una gara al ribasso anziché puntare a rafforzare questa riconosciuta eccellenza cittadina, manifesta ancora una volta un chiaro indirizzo verso strutture esterne, che in alcuni casi si sono rivelate già deficitarie. Ricordiamo tra queste il famoso canile di Borgo Hermada,  convenzionato con il Comune dal 2015 (Convenzione n.683 del 10 giugno 2015), a cui erano stati affidati circa 150 cani e 50 gatti. Tale canile, apprendiamo dalla stampa, nel 2019 viene sequestrato dalla Procura di Latina perché trovato privo delle necessarie autorizzazioni sanitarie, con animali tenuti in strutture con standard ben distanti da quelli previste dalla legge, con numerose strutture precarie, e con alcuni animali in cattivo stato di salute.

Ebbene, da un’attenta analisi, condotta anche con l’aiuto di esperti di Legambiente Animal Help,  risulta chiaro che questo bando possa favorire (premiando l’offerta tecnica che comunque pesa per il 70% nella aggiudicazione) tutti gli Enti Appaltatori che hanno canili privati invece che rafforzare la gestione comunale del canile. È evidente infatti che la struttura del Canile Comunale avrebbe bisogno di manutenzione straordinaria così come di un riallestimento degli spazi e di altri box ma di questo impegno non si fa menzione nel bando, anzi, si rovescia la responsabilità sull’Ente appaltatore imponendo “interventi di manutenzione degli impianti del canile attraverso interventi programmati e tempestivi di ripristino delle situazioni di degrado estetico, funzionale e agronomico”, così come invece notiamo che le modalità di organizzazione del canile esterno privato hanno un punteggio elevato (11) nella offerta tecnica!

Inoltre notiamo, en passant, che i servizi per i quali i Comuni devono compartecipare con la ASL, ovvero una sorta di Pronto Soccorso Veterinario (PSV), presentano costi che risulterebbero “annegati” nel costo giornaliero di gestione, anche se esso invece necessiterebbe di strutture, risorse, metodi, strumenti, personale adeguato e adeguatamente remunerato e tutto cio’ con il rischio di non garantire un servizio adeguato e comunque di scarsa qualità. È vero che, come ampiamente pubblicizzato dalla Amministrazione Comunale nel 2019, all’interno della attuale struttura esiste già un Canile Sanitario dotato di sala chirurgica, ma non è ancora ben strutturato per far fronte a tutte le necessità di un PSV, con personale addetto ancora scarso, con un giorno solo di sterilizzazioni alla settimana, chiaramente inadeguato alle esigenze degli animali in città, come testimoniano molti volontari.

Il bando poi tratta i gatti in forma residuale ed ambigua, attribuendo alla modalità di allestimento e organizzazione del gattile solo 5 punti di offerta tecnica. In particolare si fa riferimento, ad eventuale cattura dei gatti randagi (ci auguriamo per esclusivi motivi di emergenza sanitaria visto che è espressamente vietato dalla legge vigente!) con richiesta all’Ente Appaltatore di “custodire, con personale dotato di esperienza, presso la propria struttura, i cani e gatti randagi catturati sul territorio di Terracina e comunque tutti i cani e gatti su richiesta dell’amministrazione comunale”. A tale proposito il Comune di Terracina ha recentemente provveduto all’acquisto di “casette per il ricovero dei gatti” riconoscendo implicitamente che il gattile, nonostante esso sia menzionato nel bando come di fatto già esistente, sembrerebbe invece da realizzare ex novo, e ha pubblicato un bando per la assegnazione delle casette rimanenti alle colonie feline riconosciute dalla ASL.

In sintesi, il nostro timore è che con questo bando possa venire vanificato quanto fatto fino ad oggi nel Canile di Terracina, un presidio per la salvaguardia del benessere animale considerato che, ci duole sottolineare,  la nostra città purtroppo è priva di un referente unico dedicato solo alla tutela e il benessere animale e manca ancora di un regolamento per la tutela e benessere animale. Il canile rifugio di Terracina, come apprendiamo dalla pagina Facebook, nasce nel 1989 dall’amore dei volontari terracinesi e nel tempo si sono succedute diverse gestioni del canile comunale, sempre affidate in convenzione ad associazioni di volontariato di protezione animali e con l’assistenza del Servizio Veterinario ASL – LT (ANPA, ANPANA, ARCA, AMICI DEL CANE, LA MADIA, ENPA, DOG’S TOWN). Il dato rilevante che emerge dall’esperienza oltre trentennale del canile comunale è l’elevato benessere degli animali ospitati, riscontrato da tutti i controlli effettuati dagli Organi competenti in questi anni, e l’elevato numero di cani dati in adozione.

Il nostro dipartimento Legambiente Animal Help con le sue Guardie Ambientali Zoofile Volontarie è attivo con un EcoSportello sulla tutela animale https://www.legambienteanimalhelp.it/ecosportelloanimali/ e attraverso segnalazioni ed esposti sta contribuendo, di concerto con i Carabinieri Forestali, anche ad alcune indagini sul territorio di Terracina rivolte ad accertare la corretta gestione degli animali. Inoltre Legambiente è attiva sulla produzione di report annuali con l’obiettivo di premiare a livello regionale e nazionale i comuni e le ASL che ci sono maggiormente distinte nella gestione ottimale degli animali di affezione https://legambienteanimalhelp.it/animalincitta/ e in questa casistica il Comune di Terracina sono anni che non tenta nemmeno di entrare e anche la ASL Latina non sembra interessata ad entrarci, visto che non risponde neanche al questionario, a differenza della ASL di Frosinone.

“Come dipartimento Legambiente Animal Help sul territorio (nato nel 2020) e come Raggruppamento Guardie Ambientali Zoofile Volontarie Legambiente collaboriamo con le forze dell’ordine per segnalazioni ed esposti relativi a animali di affezione presenti sul territorio, avendo dato l’avvio anche ad alcune indagini della Procura per il controllo ed il contrasto dei fenomeni di maltrattamento. Premesso che ci sembra del tutto ingiustificabile che il Comune di Terracina sia a tutt’oggi privo di un REFERENTE UNICO DEDICATO per la tutela e il benessere animale e sia privo di un REGOLAMENTO PER LA TUTELA E IL BENESSERE ANIMALE, e che la questione dei felini in città venga trattata con una certa superficialità, con un bando che tratta il gatto come accessorio del cane, ignorandone tutte le specificità. Riteniamo poi che il Canile Sanitario sia ancora privo di una dotazione completa e allo stesso tempo carente in termini di personale e sicuramente non pronto per gestire tutte le emergenze, con il rischio concreto di far degradare il servizio del pronto Soccorso animale. Troppi servizi e spese correlate sembrano di fatto annegati nella diaria giornaliera prevista dal Bando, considerando gli eventuali ribassi, visto anche i servizi richiesti, il personale certificato e competente, gli orari ampliati di apertura e reperibilità, la manutenzione dello stabile con la realizzazione del gattile e questo rischia di non assicurare al servizio i giusti livelli di qualità. Inoltre nelle varie e successive versioni del capitolato d’appalto, tra pubblicazioni, annullamenti e revoche in autotutela, ci risulta assai strano che si parta con una diaria giornaliera di 3,50 euro per ogni cane, poi si passi a 2,90 euro per poi tornare a 3,43 euro, segno inequivocabile per noi che non si hanno ben chiari i confini dei servizi richiesti e quindi dei loro costi. E’ evidente poi che con l’aumento delle bollette energetiche e il costo delle materie prime sarà necessario comunque rivedere l’importo d’asta che, a nostro avviso potrebbe non essere più congruo con i servizi richiesti e quindi potrebbe far degradare la cura e il sostentamento degli animali con il rischio di fatto di non garantire la prosecuzione dell’esperienza del Canile Comunale di Terracina, oltre che incentivare lo spostamento dei cani in canili esterni e difficilmente controllabili.” dichiara Anna Giannetti, presidente Circolo Legambiente Terracina, Dirigente del Raggruppamento di Guardie Ambientali e Zoofile Volontarie di Legambiente e Consigliere Nazionale della Associazione.

LEGAMBIENTE TERRACINA PRESENTA I DATI DELLA QUINTA EDIZIONE DEL RAPPORTO LEGAMBIENTE “ECOSISTEMA URBANO DI TERRACINA 2021”: UNO STUDIO DETTAGLIATO DEGLI INDICATORI SULLA QUALITA’ DELL’ARIA, DELL’ACQUA, SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI, SULLA MOBILITA’, SUL VERDE URBANO, SUL SUOLO, LE ENERGIE RINNOVABILI, IL CLIMA ED I REATI AMBIENTALI CORREDATO DI UNA ANALISI DELLE TENDENZE SULLA BASE DI UNO STORICO DI CINQUE ANNI, BUONE PRATICHE CITTADINE NEI SETTORI PIU’ IMPORTANTI E PROPOSTE OPERATIVE.

Comunicato stampa n.227                                                                   21  marzo 2022

Il Rapporto Ecosistema Urbano Terracina 2021 che il Dipartimento Scientifico del Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano ha elaborato, è basato su alcuni degli indicatori che Legambiente, assieme ad Ambiente Italia e a “Il Sole 24 Ore”, ogni anno pubblica per i capoluoghi di provincia italiani all’interno del Rapporto Nazionale Ecosistema Urbano, Rapporto Nazionale 2021.

Anche quest’anno il quadro che emerge per Terracina, confrontata con analoghe città italiane e confrontato con uno storico di oramai 5 anni, è fatto di luci e di ombre:

  • QUALITA’ DELL’ARIA: buona la qualità dell’aria relativamente alle componenti biossido di azoto ed ozono, mentre per quanto riguarda le polveri sottili, in questi anni, abbiamo assistito ad un progressivo peggioramento con valori di Pm10 e Pm2,5 che al 2020 risultano entrambi superiori alla media di riferimento e ai limiti stabiliti dal OMS (organizzazione Mondiale della Sanità). I dati forniti dall’Arpa Lazio andrebbero meglio consolidati predisponendo centraline di misura fisse o aumentando il numero e la frequenza delle campagne di misura soprattutto per la rilevazione dell’ozono nel periodo estivo e delle polveri sottili nel periodo invernale;
  • QUALITA’ DELL’ACQUA E DEL SISTEMA IDRICO: buono il consumo idrico pro-capite (154 litri/giornalieri ad abitante), ma continua ad essere un serio problema la dispersione idrica, arrivata al 73%, con un dato che peggiora costantemente negli anni a testimonianza di una infrastruttura obsoleta che necessita di urgenti ed ingenti investimenti. E’ necessario ampliare la raccolta della rete fognaria da cui resta fuori una fetta ancora consistente di popolazione (68% la copertura della popolazione a livello di Ato4), tenendo sotto controllo gli adeguamenti tariffari (+21% dal 2014 al 2020), la morosità e l’abusivismo degli allacci. Occorre una grossa spinta sugli investimenti pubblici, insufficienti, per l’ammodernamento della rete idrica che non possono essere sostenuti solo dalla tariffa. Importante da questo punto di vista l’inserimento del progetto di rifacimento della rete idrica della province di Latina e Frosinone tra i 170 progetti proposti da Legambiente al Governo per il PNRR. Vanno diffuse le buone pratiche di recupero e riuso delle acque (meteoriche, grigie, etc.) nella logica dell’Economia Circolare. Per avere un quadro più esaustivo, l’analisi della qualità delle acque superficiali va estesa a tutti i possibili inquinanti ed in particolare a quelli derivanti dall’uso intensivo dei prodotti chimici in agricoltura. A questo proposito continua l’attività del Laboratorio “Goletta Verde a Terracina” dell’ ITS A. Bianchini che già opera come riferimento territoriale.
  • RIFIUTI: continua ad essere buona la raccolta differenziata (75,11%) (che conferma anche nel 2020 Terracina nella classifica dei Comuni Ricicloni del Lazio di Legambiente che quest’anno sono diventati 203) ma continua a salire la produzione pro-capite di rifiuti arrivata a 582 kg/pro-capite, mentre resta alta la produzione pro-capite della costosa e inquinante frazione indifferenziata (145 Kg/pro-capite), ancora molto lontana dai migliori Comuni, i Comuni Rifiuti Free che producono meno di 75Kg/pro-capite di indifferenziata (26 sono quest’anno i Comuni Rifiuti Free nel Lazio). E’ necessario inoltre ridurre ed ottimizzare i costi di gestione del servizio (più elevati della media nazionale), anche per poter ridurre significativamente la Tari e cercando di attivare, al più presto, la Tariffa puntuale, come sta avvenendo in molti Comuni italiani, la cui attuazione era stata prevista nel Lazio dal 2020. Critico, nonostante molti sforzi di Legambiente con le sue iniziative e campagne di contrasto alla plastica, è l’indicatore di produzione della Plastica differenziata (16,75 Kg/abitante anno) ancora lontano dalla soglia dei 10 KG/pro-capite che determina l’ingresso nella classifica dei Comuni #plasticfree premiati da Legambiente. A questo proposito sarebbe opportuno dare concreta ed efficace attuazione alla delibera comunale Plastic free per la messa al bando della plastica monouso negli esercizi commerciali, come fatto da tempo da molti comuni vicini, oltre che spingere sulla conoscenza e sulla diffusione della utile App Junker.
  • MOBILITA’: troppe le auto nella nostra Città (siamo saliti addirittura dal 60,69 ogni 100 abitanti del 2018 e dal 62,62 del 2019 al 64,77 del 2020 ), e continua ad essere molto scarsa la domanda di trasporto pubblico locale (3 viaggi ad abitante annui rispetto ad una media delle città confrontabili di 22), addirittura in diminuzione rispetto al 2018 ed al 2019 e molto inferiore rispetto all’offerta del trasporto pubblico locale (10,8 km/vettura ad abitante rispetto ad una media delle città confrontabili di 17,7), che, seppur sotto la media, risulta sovradimensionata relativamente al grado di utilizzo del servizio. L’indicatore relativo alla domanda di TPL continua a mostrare uno scarsissimo utilizzo da parte dei cittadini del servizio, utilizzo che va sicuramente promosso con campagne mirate di comunicazione e sensibilizzazione, limitando l’uso dell’auto privata, considerata anche la vocazione turistica della nostra città. Molto utile, da questo punto di vista, l’utilizzo della app mobile MOOVIT, che permette di monitorare l’arrivo e la partenza degli autobus alle fermate, che dovrebbe incentivare l’utilizzo del servizio, riducendo i tempi di attesa, ma che dovrebbe essere maggiormente conosciuta e diffusa nella popolazione. La mobilità ciclabile va invece migliorata riqualificando le piste ciclabili esistenti e utilizzabili in sicurezza (8,1 Km complessivi) e creando nuove piste integrate nei flussi di spostamento reale delle persone casa-scuola-lavoro, ma resta ancora fortemente penalizzata la mobilità lenta (soprattutto pedonale) con poche isole pedonali, strade e marciapiedi dissestati e assenza completa di ZTL, zone 20 e zone 30. Sono poi completamente assenti i servizi di green mobility come car sharing, car pooling, bike sharing. Importante che si arrivi alla definizione di un Piano delle Mobilità inclusivo anche della Mobilità Sostenibile, che deve scaturire da una progettazione partecipata con tutti i portatori di interesse, per una pianificazione della mobilità cittadina ispirata a moderni criteri europei che sia però utile ed efficace e non vissuto solo come un adempimento burocratico.
  • VERDE URBANO: gli indicatori di Verde Urbano per Terracina (verde pubblico disponibile, verde urbano fruibile, densita’ degli alberi in citta’, aree dedicate a orti urbani e sociali, superficie percorsa dal fuoco, strumenti di pianificazione come il Piano del Verde, Regolamento del Verde, Censimento del Verde, Catasto degli Alberi) sono molto carenti rispetto alla media delle città confrontabili. In particolare l’estensione pro-capite di verde fruibile a Terracina che è di 4,88 mq/abitante contro una media di città confrontabili di ben 42 mq/abitante, un valore che è addirittura sotto il valore previsto dagli standard urbanistici che è di 9 mq/abitante, e questo è davvero molto critico per una città a vocazione turistica ma che sconta una storica carenza di Verde. Devono essere adottati al più presto moderni strumenti di pianificazione, ancora del tutto assenti (Piano del Verde Urbano, Regolamento del Verde urbano) e vanno aperte, curate, sistemate ed attrezzate le aree verdi esistenti e create nuove aree verdi in particolare nelle aree di recente crescita della densità urbanistica. Importante la buona gestione e la riqualificazione dei parchi urbani, la tutela dei parchi regionali, la manutenzione del patrimonio arboreo della città come pure sviluppare progetti di forestazione urbana come il progetto Ossigeno. Sarebbe poi finalmente ora di assegnare gli spazi per gli orti urbani e sociali, e continuare a gestire con cura e con la necessaria organizzazione il rischio incendio per non ripetere i disastri anche del recente passato, e a tale proposito segnaliamo la buona ed utile pratica della nostra Amministrazione di aver creato ormai da due anni una rete di avvistamento antiincendio boschivo, coordinata dalla Protezione Civile e dalla Polizia Municipale, con il coinvolgimento di molte associazioni di diversa tipologia, tra le quali vi è anche il nostro Circolo, rete che va sostenuta e resa più efficace anche con una adeguata formazione dei partecipanti, molti dei quali volontari. A Terracina, come dimostra la storia degli ultimi anni, gli incendi sono un problema molto serio visto che la Percentuale di superficie (boscata e non boscata) bruciata nel periodo 2014-2019 risulta pari al 5,19% con un totale di 706 ettari andati in fumo, oltre 4 volte la media nazionale che è del 1,20%.
  •  CONSUMO DI SUOLO: il consumo di suolo, molto alto (12,03%), va ridotto e regolamentato con norme urbanistiche che riducano o annullino la possibilità di nuove edificazioni in aree già densamente edificate. Va posta notevole attenzione al dissesto idrogeologico del territorio (frane e inondazioni) che interessa un terzo (32,29%) della superficie del nostro Comune con migliaia di persone a rischio e al fenomeno dell’erosione costiera che impatta su oltre il 50% delle nostre coste basse mettendo a rischio un pezzo importante dell’economia balneare della nostra Città. Vanno sviluppati progetti di recupero ambientale delle cave, avendo Terracina ben 6 cave sul proprio territorio contro una media di città confrontabili di soli 2,9, cave che deturpano fortemente il paesaggio della città e costituiscono un grave fattore di degrado ambientale. Inoltre negli ultimi decenni abbiamo assistito ad una progressiva diminuzione della superficie agricola utilizzata (SAU) che si è già ridotta di oltre il 25% e che continua a ridursi costituendo un elemento di forte criticità per un Comune, come il nostro, in cui l’agricoltura rappresenta un settore chiave dell’economia.
  • ENERGIE RINNOVABILI: segnaliamo ancora una volta, il dato davvero basso del fotovoltaico installato nella nostra Città, (125 KW/1000 abitanti contro una media nazionale di 365 KW/1000 abitanti), inferiore anche a molte città della nostra Provincia, che ci dice che non c’è più tempo da perdere e che occorre iniziare con convinzione a pianificare, promuovere e sviluppare le Energie Rinnovabili e l’Efficienza Energetica nella nostra città che gode di condizioni di soleggiamento invidiabili, partecipando ad iniziative nazionali importanti come Comuni Rinnovabili di Legambiente e aprendo uno Sportello dedicato all’energia. A tale riguardo, il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC), adottato a giugno del 2019 dal nostro Comune, va reso un Piano vivo, attuandolo con le necessarie risorse economiche ed integrandolo anche con le azioni relative all’adattamento ai Cambiamenti Climatici, più che mai necessarie, alla luce dell’amara esperienza dell’uragano che colpì la Città il 29 ottobre del 2018. In tema di Sostenibilità, occorre adeguare il Piano di Azioni di Agenda 21 locale, che risale al 2007, con obiettivi, azioni ed indicatori in coerenza con gli indirizzi e gli obiettivi dell’Agenda 2030. E’ necessario adeguare il Regolamento Edilizio con norme e misure che incentivino l’uso delle energie rinnovabili, l’efficienza energetica, il risparmio idrico, la tutela del suolo, rendendolo uno strumento fondamentale per rendere operativa e reale, e non solo una modifica formale dello Statuto comunale, la conversione alla sostenibilità della Città  Inoltre continuiamo ad attendere che sia data pratica applicazione alla Dichiarazione di Emergenza Climatica e Ambientale, proposta dal nostro Circolo ed approvata con l’unanimità del Consiglio Comunale il 13.12.2019.
  • REATI AMBIENTALI: i dati dell’illegalità ambientale nella provincia di Latina (quest’anno al 17° posto nella classifica nazionale delle 110 provincie italiane – Rapporto Ecomafia Legambiente 2021) relativi ai reati nel ciclo dei rifiuti, contro gli animali e la fauna, negli incendi boschivi e nel ciclo del cemento, testimoniano di una situazione che necessita di grande attenzione nell’azione di controllo e di repressione dei fenomeni, sempre più diffusi, di criminalità ambientale. Il nostro Circolo locale, come primo nucleo di guardie ambientali e zoofile volontarie di Legambiente della provincia di Latina, attua, da alcuni anni, una azione costante di monitoraggio degli ECOREATI che riguardano tutto il nostro territorio in stretta collaborazione con tutte le Forze dell’Ordine.

Sono ormai cinque anni che la nostra Associazione produce gratuitamente questo Rapporto Ecosistema Urbano Terracina dettagliato sugli indicatori ambientali della città, mette a confronto Terracina con analoghe città e individua puntualmente criticità e punti di miglioramento, ma non abbiamo mai avuto l’opportunità di discuterne con l’Amministrazione in carica. Abbiamo fatto negli anni diversi incontri di presentazione del Rapporto in presenza e online, ampiamente pubblicizzati, ma non abbiamo mai suscitato finora l’interesse di coloro che hanno la responsabilità di orientare le politiche pubbliche al miglioramento degli indicatori, ricordando che al di là delle parole ci sono poi i fatti, i dati (e i numeri) che attestano la bontà di una azione amministrativa. Riteniamo invece che quanto prodotto da Legambiente sia prezioso proprio per confrontare Terracina con città simili, analizzare i trend di miglioramento e di peggioramento, individuare priorità di intervento, confrontarsi sulle buone pratiche e sui miglioramenti in atto nelle altre città, e riflettere su tutti gli aspetti di qualità ambientale della nostra città e come spunti per azioni da intraprendere, avendo davvero a cuore lo sviluppo in direzione #green e sostenibile della città“ dichiara Anna Giannetti, Presidente del Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” e Consigliere Nazionale dell’Associazione.

https://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/3527/legambiente-presenta-i-dati-della-quinta-edizione-del-rapporto-legambiente-ecosistema-urbano-di-terracina-2021

https://www.linchiestaquotidiano.it/news/2022/03/23/terracina-rapporto-ecosistema-urbano-2021-del-dipartimento/46386?fbclid=IwAR1F65vTT-50kp2X_5XRkGpN2QjBbXzZcY7_gPuDvjUrWJki8g92tcubNQs