IL CIRCOLO LEGAMBIENTE TERRACINA “PISCO MONTANO” INSIEME AL CIRCOLO LEGAMBIENTE SUD PONTINO E AL CIRCOLO LEGAMBIENTE FONDI “LA GINESTRA”, STORICO CIRCOLO PONTINO E AUTORE DI UN PROGRAMMA ANNUALE DI ESCURSIONI MOLTO SEGUITO IN PROVINCIA DI LATINA, ANNUNCIANO PER DOMENICA 25 FEBBRAIO LA PRIMA ESCURSIONE LEGAMBIENTE 2018 CONGIUNTA SUL TERRITORIO DI TERRACINA, ALL’INTERNO DEL PERIMETRO DEL PARCO REGIONALE DEI MONTI AUSONI E LAGO DI FONDI, E ALLA VIA APPIA, DEDICATA AL SITO DI IMPORTANZA COMUNITARIA (ORA ZONA SPECIALE DI CONSERVAZIONE) DI MONTE S. ANGELO CON LA RIAPERTURA DEL SENTIERO ESCURSIONISTICO VERSO IL TEMPIO DI GIOVE.

Comunicato stampa n.79                                                            22.02.2018

Il Circolo Legambiente Fondi “La Ginestra” è autore da molti anni di un ricco programma di escursioni annuali, molto seguito ed apprezzato in tutta la Provincia.

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escursione2Programma 2018 delle Escursioni a Cura del Circolo Legambiente Fondi

La escursione del prossimo 25 febbraio, organizzata anche per celebrare il secondo anno di vita del Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano”, con percorso guidato a cura del Circolo Legambiente Terracina in collaborazione con CoopCulture e  con il patrocinio del Parco Regionale dei Monti Ausoni e del Lago di Fondi, http://www.parcoausoni.it/visita-al-tempio-giove-anxur-terracina-domenica-25-febbraio-2018-percorso-guidato-giornata/  non sarà solo una bella passeggiata naturalistica e archeologica e un momento conviviale aperto a tutti Soci e simpatizzanti di Legambiente, ma soprattutto una occasione civica per rimettere al centro dell’agenda ambientale e culturale cittadina, provinciale e regionale il Sito di Importanza Comunitaria di  Monte Sant’Angelo (solo recentemente dichiarata Zona di Conservazione Speciale (ZSC) con decreto ministeriale del 27/12/2016 ai sensi del Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonche’ della flora e della fauna selvatiche) e il suo simbolo famoso nel mondo del Tempio di Giove, la situazione di abbandono e degrado del Parco della Fossata e la riapertura del sentiero di accesso al Tempio attraverso il Monte, abbandonato dal devastante incendio del 2015. Con questa escursione vogliamo infatti annunciare il nostro impegno congiunto come Circoli Legambiente del Sud Pontino per un lavoro programmato e costante di ripristino, manutenzione e cura dei sentieri del nostro territorio (città, collina, montagna, borghi) che costituiscono il tessuto connettivo della nostra amata Città.

Ci stiamo già impegnando per consolidare tutta la sentieristica del Parco Regionale degli Ausoni e Lago di Fondi relativa al territorio di Terracina, con l’obiettivo di valorizzare al meglio il SIC di Monte S. Angelo, ma anche il SIC di Monte Leano, le località collinari come Santo Stefano e le zone del Parco.

Michele Forte e Andrea Sicignano, consiglieri del Direttivo del Circolo di Terracina e autori della iniziativa dichiarano” Con questo bellissimo percorso vogliamo riportare l’attenzione sul “Parco della Fossata”, di fatto abbandonato, e sul Sentiero escursionistico per raggiungere il Tempio di Giove, anch’esso di fatto danneggiato dal grave incendio del 26 luglio 2015 che aveva mandato in fumo centinaia di ettari di macchia mediterranea ma anche dai più recenti incendi del 2017. La nostra precisa volontà come Legambiente tutta è quella di riaprire il sentiero verso il Tempio, e manutenerlo anche con l’approssimarsi della bella stagione,  ricordando il grande impegno di Legambiente Lazio e del nostro Circolo durante la stagione degli incendi con un analitico esposto alla Magistratura che ha dato origine a ricerche e indagini, per mettere al centro della azione cittadina la questione della prevenzione degli incendi sul nostro territorio, anche attraverso la corretta frequentazione e manutenzione dei sentieri”.

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Incendio di Monte Sant’Angelo del 2015

Anna Giannetti, Presidente del Circolo, dichiara: “Ringraziamo il gestore del Tempio Coopculture che ci sta supportando nella creazione di un sistema di sentieri e di luoghi di visita per il Monte S. Angelo, in modo da rendere possibile un accesso pedonale per raggiungere il Tempio, il quale presenta note problematiche di parcheggio e questo al fine di aumentarne la fruizione e l’accessibilità ma anche per favorire un turismo lento e sostenibile. Inoltre con CoopCulture e con l’ausilio della cartografia del Parco, stiamo programmando delle visite guidate di tipo naturalistico e ambientale, da integrare nell’offerta turistico-archeologica del Tempio. Con il Comitato Promotore Appia Day nazionale http://www.appiaday.it/chi-siamo/ , supportato da CoopCulture, stiamo inoltre anche definendo un nuovo itinerario turistico-esperienziale cittadino, da collegare all’itinerario della Via Appia nella città bassa #ilcamminodellaviaappiatraianea, già sviluppato dal Circolo, con la apertura al pubblico dell’Appia Antica a Villa Salvini e presentato in vari congressi e convegni anche internazionali”

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Itinerario n.3 del Parco Regionale dei Monti Ausoni e Lago di Fondo con cartina

Il Percorso guidato che durerà l’intera giornata (9-16), a cura del Circolo di Terracina e di CoopCulture, con il supporto del Parco degli Ausoni, seguirà il seguente programma:

PARTENZA PUNTUALE ORE 9 a Piazza del Municipio di Terracina, dove si ammirera’ la preziosità del luogo con la pavimentazione originale risalente al Foro Emiliano (I e II sec a.c.), il Capitolium, l’Arco Quadrifronte cosiddetto di Galba, il tratto forense dell’Appia Antica, gli scavi del Teatro Romano (I sec a.c. e I sec d.c.). Si farà il percorso tra il Centro Storico alto e il versante nord-occidentale del Monte Sant’Angelo, lungo un tratto dell’antica Via Appia, utilizzata nel Medioevo come Via Francigena del Sud, proseguendo per una Strada panoramica per arrivare alla località “Parco La Fossata” (a quota 92 m. sul livello del mare) dove, compatibilmente con le condizioni di pulizia e sicurezza, si visiteranno anche i resti della antica villa romana e un antico santuario silvestre. Dal Parco si percorre, riaprendolo di fatto di concerto con il Parco come elemento della sentieristica associata al Parco degli Ausoni (si veda cartina allegata), l’Itinerario n.3 per il Tempio di Giove Anxur (dislivello di 135 m.), proseguendo in direzione sud-est, fino a quando raggiunge l’orlo del dirupo in prossimità della Grotta Sabina, con una descrizione geomorfologica, paleontologica, naturalistica a cura di una esperta guida ambientale e speleologica CAI.

Una volta giunti al Tempio costruito in epoca sillana (I sec a.C. circa) su di una area di culto esistente sin dal IV secolo a.C., ci sarà una visita guidata (gratuita solo per i Soci e simpatizzanti Legambiente), di tutta l’area a cura di CoopCulture con l’ausilio di un archeologo esperto. Si rimarrà al Tempio nell’area ristoro per un pranzo al sacco conviviale con offerta di dolci tipici terracinesi. Si riprenderà poi la Strada Panoramica e la Via Appia Antica fino a Piazza Palatina per assistere al tramonto e bere un te’ caldo.

RIENTRO PREVISTO PER LE ORE 16.

In caso di pioggia l’escursione sarà rimandata ad una successiva domenica, compatibile con il programma già in essere.

Terracina. Escursione tra “natura e storia” il 25 febbraio con Legambiente “Pisco Montano”

http://www.parcoausoni.it/visita-al-tempio-giove-anxur-terracina-domenica-25-febbraio-2018-percorso-guidato-giornata/

http://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/1524/domenica-25-la-prima-escursione-legambiente-2018-sul-territorio-di-terracina-allinterno-del-perimetro-del-parco-regionale-dei-monti-ausoni-e-lago-di-fondi

Terracina / Monte Sant’Angelo, domenica apertura del sentiero per il Tempio di Giove

http://www.anxurtime.it/riapre-sentiero-del-tempio-giove/

Terracina / Monte Sant’Angelo, domenica apertura del sentiero per il Tempio di Giove

http://www.latinatoday.it/eventi/escursione-terracina-tempio-di-giove.html

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Legambiente è la più grande organizzazione ambientalista italiana con oltre 115.000 tra soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, più di 3.000 giovani che ogni anno partecipano ai nostri campi di volontariato, oltre 60 aree naturali gestite direttamente o in collaborazione con altre realtà locali. Grazie ai suoi 1.000 circoli è l’associazione ambientalista più diffusa in Italia col privilegio di essere presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, lì dove i fatti avvengono e le persone operano, mettendo in pratica valori e ideali. Tratto distintivo dell’associazione è l’ambientalismo scientifico, ovvero la scelta di fondare ogni progetto in difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici, uno strumento con cui è possibile indicare percorsi alternativi concreti e realizzabili.

IL CIRCOLO LEGAMBIENTE TERRACINA PRESENTA, COME GIA’ ANNUNCIATO, PER IL PROSSIMO 23 FEBBRAIO, UNA INIZIATIVA, IN OCCASIONE DELLA RICORRENZA DEL PASSAGGIO DI GOETHE (1787) A TERRACINA, “J.W. GOETHE A TERRACINA” ORGANIZZATA ALL’INTERNO DEL FESTIVAL NAZIONALE “GOETHE IN ITALIA”, CON IL PATROCINIO DEL COMUNE DI TERRACINA, REGIONE LAZIO – VISIT LAZIO, CAMMINI D’EUROPA, APPIA DAY, COOPCULTURE, ITS A. BIANCHINI – indirizzo TURISMO E CON LA GENTILE COLLABORAZIONE DEL PRESTIGIOSO MUSEO “CASA DI GOETHE” DI ROMA E LOCANDA MARTORELLI – MUSEO DEL “GRAND TOUR” DI ARICCIA

Comunicato stampa n.79                                                      20.2.2018

#goetheinitalia #camminideuropa #casadigoethe #terracina #grandtour #roma #appia #economiadellabellezza

L’itinerario #camminodigoetheaterracina era stato già inagurato il 30 dicembre scorso in occasione della prima tappa del Festival nazionale Goethe in Italia a Terracina, https://legambienteterracina.wordpress.com/2018/01/10/il-circolo-legambiente-terracina-annuncia-per-il-30-dicembre-2017-la-creazione-di-un-nuovo-itinerario-storico-naturalistico-cittadino-denominato-sulle-orme-di-j-w-goethe-organizzato/ come itinerario letterario-storico-naturalistico-paesaggistico, guidato dal Circolo Legambiente Terracina con la gentile collaborazione del Museo Casa di Goethe di Roma e del Museo del Grand Tour-Locanda Martorelli di Ariccia gestito dall’Archeoclub Aricino-Nemorense, in italiano e in inglese con un bel successo di pubblico, proveniente anche da fuori città.

L’itinerario è stato il frutto di una intensa azione di progettazione culturale che il Circolo sta svolgendo, ormai da mesi, in qualità di membro della Rete nazionale di Partenariato di “Goethe in Italia” al fine di certificare l’Itinerario europeo di Goethe come Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa (secondo le previsioni e i criteri descritti nella risoluzione CM/Res(2013)67) e in qualità di membro del Comitato nazionale promotore dell“Appia Day, con la istituzione del #camminodellaviaappiatraianea, il quale presenta molti tratti di collegamento con il #camminodigoethe.

L’evento del 23 febbraio sarà anche l’occasione per il Comune di Terracina di sottoscrivere lo Statuto dell’ Associazione Culturale Europea “Goethe in Italia” nella quale saranno coinvolti gli oltre 70 Comuni attraversati dall’itinerario, con un Comitato scientifico internazionale che coinvolgerà personalità e studiosi di Cammini d’Europa, Società Geografica Italiana, Goethe-Institut, Museo “Casa di Goethe” e altre autorevoli personalità e istituzioni culturali.

L’evento del 23 è già presente sul sito: http://www.goetheinitalia.it/goethe-a-terracina/

Federico Massimo Ceschin, segretario generale dei Cammini D’Europa e coordinatore del Festival “Goethe In Italia” dichiara “Sono particolarmente lieto che Terracina sia tra i primi Comuni italiani ad aderire nell’Associazione, a dimostrazione di quanto la figura di J.W. Goethe sia presente e viva nel cuore della città. Ricordo che il 23 maggio 1962 per la commemorazione di Goethe arrivo’  l’allora Ministro Folchi a Terracina, a testimonianza dell’importanza di questa figura per Terracina. Ringrazio l’Amministrazione, il Sindaco Dott. N. Procaccini e l’Assessore Dott. Avv. B. Cerilli, per la sensibilità mostrata e il Circolo Legambiente di Terracina per il grande lavoro svolto nella progettazione culturale del tratto terracinese dell’itinerario culturale europeo dedicato a Goethe”.

Anna Giannetti, presidente del Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano”, membro del Comitato Promotore nazionale Appia Day e membro della rete di partenariato nazionale di Goethe in Italia, dichiara con soddisfazione “il nostro Circolo sta svolgendo, lavorando in modo sinergico con le Associazioni culturali e le Istituzioni museali tedesche più prestigiose, un ruolo molto importante per la costruzione di un itinerario culturale, letterario, paesaggistico, storico, archeologico, scientifico, naturalistico che metta al centro una delle figure più rilevanti della storia e della scienza Europea che ha scelto di dedicare pagine importanti a Terracina, per la sua grande bellezza storico e naturalistica, per la sua posizione centrale per il progetto di Bonifica di Pio VI, e per la sua posizione strategica di snodo tra Nord e Sud. La nostra Amministrazione, nella persona dell’Assessore B. Cerilli, che proprio l’anno scorso, in occasione della ricorrenza del 23 febbraio, aveva sollecitato le associazioni a farsi promotrici di eventi dedicati al grande genio europeo, cogliendo l’ importanza della nostra azione di recupero e rigenerazione dei luoghi e della memoria cittadina, ha poi voluto sottoscrivere lo Statuto dell’Associazione e si presenta quindi come membro fondatore della Associazione Culturale Europea “Goethe in Italia”. Allo stesso modo la presenza attiva del gestore cittadino dei nostri più preziosi beni culturali e dello straordinario Museo della Bonificazione Pontina “CoopCulture” e delle classi dell’indirizzo turistico del nostro prestigioso istituto “A. Bianchini” sottolineano ancora di più l’importanza della sinergia tra Istituzioni, Associazioni e Imprese Culturali e della Scuola nella ricostruzione della memoria collettiva cittadina”.

Il Programma dell’iniziativa, parte del programma di Alternanza Scuola Lavoro con l’Istituto A. Bianchini – indirizzo Turismo, aperto a tutta la cittadinanza, è il seguente:

Ore 9.00 Casa Comunale: Omaggio alle Stele Commemorative di J.W. Goethe a Terracina

Ore 9.30 Palazzo della Bonificazione Pontina (Sala Abbate):

  • Introduzione e Saluti del Sindaco N. Procaccini e dell’ Assessore alla Cultura B. Cerilli
  • Presentazione dell’Iniziativa “Goethe in Italia” a cura di F. M. Ceschin, e adesione del Comune di Terracina alla Associazione Culturale Europea “Goethe In Italia” con la sottoscrizione dello Statuto.
  • Relatori: MC. Vincenti, A. Giannetti, M. Gazzetti, D. Hock: Esperienze del Museo Casa di Goethe di Roma, del Museo Grand Tour – Locanda Martorelli di Ariccia, dell’ Itinerario “Goethe a Terracina”

Ore 11.00 Museo della Città: Visita Guidata del Museo della Città “Goethe, Pio VI, la riapertura della Via Appia e la Bonifica a Terracina” con lettura del Primo Brano tratto da “Viaggio in Italia” in cui si racconta il Decennovium e l’arrivo sulla via Appia

Ore 12.00 Camminata Panoramica verso la Rupe di Goethe (Pisco Montano) “con gli occhi di Goethe”

Ore 12.30 Visita al Parco panoramico del Montuno con vista sulla Rupe con lettura del Secondo Brano tratto da “Viaggio in Italia”

Ore 13.30 Omaggio alla Piazza J.W. Goethe con deposizione di targa e omaggio di fiori

Locandina Evento J.W. Goethe a Terracina 23 febbraio 2018

Gothe a Terracina, arriva l’itinerario culturale organizzato da Legambiente

http://www.terracinatime.it/2018/02/22/eventi-e-cultura/viaggio-italia-goethe-levento-terracina/

http://www.h24notizie.com/2018/02/terracina-23-febbraio-si-celebra-passaggio-goethe-in-citta/

http://www.latinatoday.it/eventi/j-w-goethe-a-terracina.html

https://latina.biz/liniziativa-cammino-goethe-…/…/59444.html

http://www.anxurtime.it/goethe-terracina-liniziativa-legam…/

http://paologiannetti.blog.tiscali.it/…/j-w-goethe-a-terra…/

http://www.comune.terracina.lt.it/news/news_action.php…

http://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/1522/iniziativa-in-occasione-della-ricorrenza-del-passaggio-di-goethe-1787-jw-goethe-a-terracina-organizzata-allinterno-del-festival-nazionale-goethe-in-italia

http://www.goetheinitalia.it/partenariato-goethe-in-italia/

http://www.goetheinitalia.it/goethe-a-terracina/

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Legambiente è la più grande organizzazione ambientalista italiana con oltre 115.000 tra soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, più di 3.000 giovani che ogni anno partecipano ai nostri campi di volontariato, oltre 60 aree naturali gestite direttamente o in collaborazione con altre realtà locali. Grazie ai suoi 1.000 circoli è l’associazione ambientalista più diffusa in Italia col privilegio di essere presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, lì dove i fatti avvengono e le persone operano, mettendo in pratica valori e ideali. Tratto distintivo dell’associazione è l’ambientalismo scientifico, ovvero la scelta di fondare ogni progetto in difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici, uno strumento con cui è possibile indicare percorsi alternativi concreti e realizzabili.

MERCATO DELLA MARINA: LEGAMBIENTE TERRACINA, AUTORE UN ANNO FA DI UNA INNOVATIVA PROPOSTA DI RIGENERAZIONE URBANA SOSTENIBILE, CHE HA ISPIRATO ANCHE L’AMMINISTRAZIONE, PROPONE UN MODELLO DI GESTIONE ALTERNATIVO AL PROJECT FINANCING E ALLA GESTIONE PRIVATA CHE NON TUTELA I PICCOLI OPERATORI COMMERCIALI E SNATURA LA FUNZIONE DI MERCATO CITTADINO. LA RIQUALIFICAZIONE DEL MERCATO NON PUO’ ESSERE UN PROGETTO DI MERA RISTRUTTURAZIONE IMMOBILIARE MA DEVE ESSERE UN GRANDE PROGETTO DI COESIONE E RINASCITA SOCIALE CON UN QUADRO REGOLAMENTARE CHIARO ISPIRATO A TRASPARENZA E EQUITA’.

Comunicato stampa n.77                                                        8 febbraio 2018

Con riferimento alla Deliberazione di Giunta Comunale n. 15 del 25/01/2018 – Approvazione progetto di fattibilità tecnico-economica dei lavori di “Riqualificazione del Mercato della Marina – Concessione lavori pubblici e gestione ex art. 164 e seguenti del codice degli appalti (D.Lgs. 50/2016) – contenente la proposta dell’Amministrazione per la Riqualificazione del mercato della Marina, notiamo con soddisfazione che la Giunta, dopo un anno, riprende l’idea progettuale di “Smart Market” concepita all’interno del Laboratorio di Rigenerazione Urbana Sostenibile di Legambiente e presentata più di un anno fa nel corso di un incontro pubblico promosso dalla stessa Amministrazione.

La notizia della Deliberazione è stata proprio commentata giorni fa dal giornale Latina Oggi (http://www.latinaoggi.eu/news/attualita/60571/terracina-un-concorso-da-25-milioni-di-euro-per-il-mercato-la-marina- ), lo stesso giornale che un anno fa all’indomani dell’incontro pubblico del 14 gennaio 2017 titolava: “Il “salotto” della Marina Ecco il nuovo mercato – Il piano di Legambiente: Smart market, prodotti tipici e struttura avveniristica” http://www.latinaoggi.eu/news/terracina/35233/un–salotto–nel-centro-della-citta–ecco-la-nuova–marina-.html  (v.di foto sotto) con la TV locale LAZIOTV che dedicava alla nostra proposta un ampio servizio televisivo  (https://www.youtube.com/watch?v=81gtopsQwpM).

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foto dell’articolo di Latina Oggi del 16 gennaio 2017

A parte gli aspetti tecnici progettuali relativi alla riqualificazione secondo moderni standard architettonici di utilizzo multifunzionale sui quali rimaniamo tuttora convinti, e che ci piace siano stati apprezzati, ci preme però evidenziare che la nostra proposta complessiva prevedeva già un anno fa (ed è questo il punto dirimente) un diverso modello di gestione, nell’ottica della vera rigenerazione urbana sostenibile, che mal si concilia con la modalità di gestione, prospettata nella Deliberazione della Giunta, che prevede un Project Financing per la riqualificazione del mercato con affidamento del contratto di concessione quarantennale (e con gara assegnata con il solo criterio dell’offerta più vantaggiosa, senza altre premialità sociali) ad un imprenditore o ad un consorzio di imprenditori privati, logica tra l’altro già sperimentata altrove e che tende a snaturare la struttura e la funzione sociale mercatale per farne brutte copie di centri commerciali.

Un approccio quello del Project Financing che infatti viene spesso contestato perchè scarica il soggetto pubblico da ogni responsabilità affidando la gestione del bene a privati e che non tutela affatto, (soprattutto quando il soggetto pubblico deroga ai propri impegni di tutela della coesione sociale privandolo di un quadro regolamentare chiaro e di criteri corretti di assegnazione),  gli operatori già presenti nel mercato e i piccoli commercianti di zona  (e non) i quali saranno soggetti alle tariffe di affitto dei box stabilite dal concessionario, il quale cercherà ovviamente di rientrare dei costi sostenuti per riqualificare l’immobile e di remunerare il capitale privato investito nel più breve tempo possibile, quando non richiede compensazioni (es. nuove cubature, parcheggi, etc.) per rientrare dell’oneroso investimento.

Inoltre nella Deliberazione non si fa nessun accenno ad un Regolamento Comunale, di cui pure si era parlato nella Assemblea Pubblica del 14 gennaio 2017, e che avrebbe sicuramente messo nero su bianco le regole da rispettare (tra cui ad esempio le condizioni di accesso dei piccoli commercianti ai box ristrutturati, le tariffe dei box, i costi dei servizi di manutenzione e gli eventuali incentivi o sgravi fiscali). Analizzando poi il Piano Economico Finanziario (PEF) allegato alla Delibera emerge che l’analisi dei flussi di cassa (VAN) prevede un tempo di ritorno dell’investimento necessario solo per la ristrutturazione dell’immobile (1.610.000€) di ben 15 anni, al quale vanno sommate le altre spese (per arredi, impianti, progettazione, etc) per un altro milione di euro che prolungano di un’altra decina di anni il tempo di recupero del capitale investito, portando i tempi di ritorno del capitale a ben oltre i 20 anni, tempi difficilmente accettabili per qualunque imprenditore privato accorto che inoltre (sempre in base all’analisi economica riportata nel PEF) non avrebbe alcun vantaggio in questo investimento visto che, nell’arco di tempo ipotizzato (40 anni),  vedrebbe sicuramente il suo capitale meglio remunerato con l’investimento in titoli di risparmio ordinari (es. BTP a 20 o 30 anni). Inoltre, è evidente a tutti che l’area del Mercato oltre a necessitare di una riqualificazione immobiliare, è priva di spazi accessori e di servizi, che ne rendono assai difficile l’accessibilità. Di tutto questo, come ad esempio, aree pedonalizzate, parcheggi, nodi di scambio, ponti e passerelle, non vi è menzione nella Deliberazione e nei suoi allegati se non per un piccolo refuso (?) nel testo in cui vengono nominati i parcheggi. E’ quindi abbastanza chiaro che il “business plan”, più che motivare la convenienza dell’investimento, cerca di giustificare solo la necessità dei lunghissimi 40 anni di durata della concessione ai fini della fattibilità finanziaria dell’investimento, con il potenziale investitore che si troverebbe (a meno di eventuali compensazioni) in una situazione difficile, con un ritorno del capitale troppo in la’ nel tempo e remunerato a tassi inferiori a quelli di mercato.

Ciò che invece potrà accadere nella realtà è che il gestore (imprenditore), in assenza di un quadro regolamentare e a meno di eventuali compensazioni, una volta incassata la concessione quarantennale, per recuperare in tempi più ragionevoli il suo capitale cercherà di aumentare i canoni di affitto dei box restringendo di molto la platea dei potenziali aspiranti ad un posto nel Mercato e determinando sia conseguenti concentrazioni degli stessi soggetti possessori di maggiore liquidità (come ad esempio gli operatori della grande distribuzione) sia aumenti nei prezzi di vendita al cliente finale, tradendo quella funzione di calmieratori di prezzi che i mercati pubblici cittadini hanno di fatto storicamente ricoperto, oltre a rimettere completamente nelle mani del concessionario (cioè il privato e non più il Comune, il quale uscirebbe completamente di scena per quaranta anni!) i canoni e le regole di affitto e di gestione degli spazi del Mercato.

Inoltre, da quanto leggiamo nella Delibera, rimane anche un enorme punto interrogativo su chi garantirà la qualità delle opere di riqualificazione previste e con quali criteri, sulle caratteristiche di sostenibilità ambientale della riqualificazione (purtroppo neanche accennate) oltre che su come verrà gestita e quanto vale realmente la manutenzione ordinaria e soprattutto straordinaria per i lunghi 40 anni di durata della concessione. Valore evidentemente assai complicato da prevedere (entro margini di errore accettabili) ma che è cruciale per stabilire in maniera congrua e certa le tariffe di affitto dei box. Tema questo della manutenzione straordinaria sul quale sono naufragate molte gestioni (anche cooperative) di mercati rionali in Italia travolte da costi di manutenzione del tutto inaspettati.

L’idea che noi sosteniamo (e che abbiamo sostenuto fin dall’inizio condivisa da tanti produttori e commercianti ed operatori del settore con cui ci siamo confrontati) è invece quella di applicare i principi della rigenerazione urbana e di affidare la riqualificazione e la gestione del Mercato della Marina ad un soggetto-rete (cooperativa, associazione, consorzio) formato da molteplici portatori di interesse che operano già attivamente nel settore, competenti, qualificati e direttamente interessati allo sviluppo economico e sociale del Mercato: le associazioni commerciali di categoria, gli operatori mercatali già presenti, le cooperative di produttori a filiera corta, i commercianti e i ristoratori della città, le realtà locali impegnate nella rivitalizzazione del quartiere, le nuove imprese giovanili in grado di creare lavoro e portare vivacità sociale, la nuova imprenditoria femminile, le giovani imprese artigiane, “le strade del commercio” come dal recente bando regionale, dove vengono finanziati raggruppamenti di almeno 30 attività economiche su strada (esercizi di vicinato, attività artigianali, mercati rionali, bar e ristoranti, musei, cinema, teatri, attività professionali e attività economiche svolte su aree pubbliche), e dove Terracina risulta già assegnataria di finanziamenti proprio per la zona del Mercato della Marina, come il Consorzio recentemente avviato per la Rete “Le Vie di Giove”.

Insomma, non pochi finanziatori privati in cerca di buone opportunità imprenditoriali o comunque interessati ad espandersi nell’appetibilissimo “centro della città”,  ma i tanti protagonisti della storia e della cultura del cibo della città uniti in un progetto collettivo di riqualificazione che ha al centro gli operatori del settore dove sono loro a studiare le soluzioni migliori per rinnovare gli spazi rendendoli luoghi di socialità e presidio territoriale e dove mettere a sistema idee ed energie per includere socialmente ed economicamente attraverso un processo partecipativo che nasce dal basso ma integra idee originali ed esperienze concrete garantendo con il coinvolgimento delle componenti più attive e propositive il successo dell’operazione.

Rivitalizzare un mercato cittadino non è una mera operazione tecnica di restyling di una struttura ormai fatiscente ma è un grande progetto di coesione sociale attorno al tema del cibo. Iniziative simili sono state portate avanti con successo (senza arrivare a Barcellona, Lisbona e Parigi) a Roma nel mercato di Primavalle, a Milano (nei mercati di Suffragio, Darsena e Lorenteggio) e a Bari nel Mercato di Carbonara. In questi casi l’Amministrazione ha favorito una riqualificazione sostenendo direttamente gli operatori della cooperativa/consorzio (senza intermediazioni di finanziatori privati), scontando/annullando per più anni gli oneri e le imposte comunali o prolungando le concessioni in cambio di interventi strutturali che gli operatori si accollano stipulando convenzioni accessibili che rendano possibili con la stessa modalità anche le manutenzioni ordinarie e straordinarie.

Il nostro modello ideale, recentemente premiato anche da Legambiente come best practice di “Ecosistema Urbano” è ad esempio il progetto torinese “I mercati rionali per la coesione sociale”, finanziato con fondi europei URBACT mediante il quale il comune di Torino ha deciso di investire nel rilancio dei mercati locali in base alle richieste reali dei cittadini e dare dunque loro una finalità più chiara, favorendo le micro economie locali e di quartiere e la coesione sociale, con un approccio partecipativo. In questa logica il bando gestito dalle Amministrazioni non è più un mero bando per la ristrutturazione edilizia dell’immobile ma è un bando per la realizzazione di un progetto sociale complessivo di riqualificazione/rigenerazione dello spazio mercato che premia l’originalità, l’innovatività, la solidità, l’inclusività del progetto, le prospettive occupazionali per i giovani e gli svantaggiati,  la capacità di valorizzare i piccoli produttori e le tradizioni e la cultura locale valutando tutte le componenti sia materiali che immateriali tipiche di un progetto di rigenerazione urbana, e la cooperativa/consorzio vincente è quella che presenta non il progetto tecnico migliore o più economico ma il progetto sociale e culturale più convincente e radicato nel territorio. Percorso che può essere eventualmente ed ulteriormente facilitato con un progetto integrato del mercato e dell’area urbana circostante di alto livello, come da Legge regionale n°.7 del 18 luglio 2017 sulla Rigenerazione Urbana e coerente con l’impianto della Legge regionale n°14 del 7 novembre 2016 dedicata alla valorizzazione ed al sostegno dei prodotti agricoli ed alimentari provenienti dalla cosiddetta filiera corta, che prevede finanziamenti per i “mercati dei contadini” con spazi privilegiati nei nuovi mercati comunali per la vendita diretta di prodotti a filiera corta, gestito e realizzato dalla stessa Amministrazione che punti ai finanziamenti sia regionali che europei sul tema (URBACT su tutti). Proprio in un momento in cui il sistema pubblico regionale si è assunto infatti con la nuova legge sulla filiera corta il compito di affiancare il sistema produttivo, per favorire la sua aggregazione in comunità di produttori, garantendo qualità e risparmi per i consumatori, riscontriamo invece un approccio privatistico e una carenza di coinvolgimento nel progetto comunale dei tanti soggetti portatori di interesse, come ad esempio, oltre la nostra Associazione, attiva nella rigenerazione del territorio di Levante, anche di altre Associazioni di categoria molto rappresentative della economia del nostro territorio, e questo rende la Deliberazione di Giunta, pur apprezzabile nella sua volontà di risolvere un annoso problema, un’azione poco partecipata, calata dall’alto e non radicata nel tessuto micro-imprenditoriale della città. Non abbiamo certo apprezzato la scelta di non avere istituito un tavolo di consultazione pubblico, aperto, partecipato e condivisivo, magari prolungando i lavori della prima Assemblea Cittadina del 14 gennaio scorso (che a questo punto, dobbiamo pensare, è servita solo a raccogliere spunti e idee innovative) e rimaniamo invece convinti che questo sia l’unico approccio che possa assicurare il successo di un’operazione complessa come questa, garantendo tutti (cittadini, clienti, produttori, e operatori commerciali) con un modello di gestione di un bene pubblico aperto, partecipato e trasparente, perché siamo certi che solo la collaborazione a rete delle varie realtà esistenti e attive in Città e sul Territorio potrà costruire una visione collettiva per il mercato della Marina che sia economicamente auto-sufficiente, socialmente inclusiva e ambientalmente sostenibile. Dichiara Anna Giannetti Presidente del Circolo Legambiente “Pisco Montano” di Terracina .

Terracina. Nuovo Mercato Marina”: da una idea – stravolta – di Legambiente

http://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/1505/la-proposta-di-legambiente-terracina-per-il-mercato-della-marina

Legambiente Terracina ‘Quello del nuovo mercato della marina deve essere un progetto di rinascita sociale per la città’

http://www.h24notizie.com/2018/02/terracina-riqualificazione-mercato-marina-ricetta-legambiente/

Legambiente contesta l’Amministrazione: “Con la gestione privata del Mercato della Marina non saranno tutelati gli operatori e i consumatori”

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Legambiente è la più grande organizzazione ambientalista italiana con oltre 115.000 tra soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, più di 3.000 giovani che ogni anno partecipano ai nostri campi di volontariato, oltre 60 aree naturali gestite direttamente o in collaborazione con altre realtà locali. Grazie ai suoi 1.000 circoli è l’associazione ambientalista più diffusa in Italia col privilegio di essere presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, lì dove i fatti avvengono e le persone operano, mettendo in pratica valori e ideali. Tratto distintivo dell’associazione è l’ambientalismo scientifico, ovvero la scelta di fondare ogni progetto in difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici, uno strumento con cui è possibile indicare percorsi alternativi concreti e realizzabili.